Categorie
Indie Pop

Siamo di nuovo “Punto” e a capo con svegliaginevra

Lo scorso 27 novembre esce un nuovo episodio della serie d’amore (e delusioni) di svegliaginevra, dal titolo è “Punto”, sempre per La Clinica Dischi. Una canzone che sin dal titolo ci trae in inganno: non un punto fermo, ma un “punto e a capo”. Questo ci lascia presagire che forse la scrittura dell’artista ha in serbo per noi un sequel di quella che sta diventando una “saga” di racconti di un amore che sembra non essere mai stato superato e che ritorna come un fantasma a fare visita nei suoi testi.

Resta inalterato lo stile sussurrato, che sin da “senza di me.” ha da sempre contraddistinto Ginevra. Stavolta gli echi del pop si fanno più forti e i rimandi a una “gazzelliana” memoria sono piuttosto evidenti, magari spinti da una malinconia comune, che fa da propulsione al racconto.

I cocci di un amore infranto tracciano il sentiero per l’elaborazione di una separazione, e i protagonisti di “Punto”, come veri recidivi raccolgono i vetri a mani nude, cosa che farebbe chi ancora non ha capito come si fa a mostrare il cuore senza farsi del male. Se in “senza di me.” c’è l’incapacità e l’impossibilità di dimenticare i momenti di un amore ormai finito, con “Simone” non solo abbiamo un nome, un riferimento al reale, ma anche un rammarico, un rimpianto di quello che “sarebbe potuto succedere, se…”. Proseguiamo con “Come fanno le onde”, con cui svegliaginevra un po’ ci ha ingannato, facendoci credere che finalmente in questa coppia che guarda la tv senza amarsi più sia sopraggiunta la consapevolezza di lasciarsi, defluendo come onde…o volendo come due barche distese in mezzo al mare.

E invece no, pure stavolta svegliaginevra ha deciso di trafiggerci il cuore con un’altra storia, che ancora non giunge ad un lieto fine, anzi, resta in sospeso tra quello che non è più e quello che non è ancora.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da svegliaginevra (@svegliaginevra)