Esce oggi 4 dicembre l’album eponimo di Kublai, progetto di Teo Manzo, autore dei testi e delle musiche, e di Filippo Slaviero, produttore e coautore delle musiche.
È necessario, infatti, fare riferimento alla dualità, non solo per quel che ne riguarda la creazione, ma perché il concetto del doppio, che si mescola tanto da diventare un elemento unico, è alla base del disco. Kublai, non a caso, prende il nome dal famigerato imperatore dei tartari che troviamo al fianco di Marco Polo nelle Città invisibili di Calvino.
Il disco si svolge entro brani sospesi, delle arie inconcluse che ripescano da musicalità elettroniche. La voce effettata sembra riemergere dai meandri della memoria come echi di un passato lontano. Storie, narrazioni che si mescolano a ricerche in ambito musicale.
Ma non vogliamo rivelarvi altro: scopriamo di più insieme all’artista nell’intervista qui sotto: