“Agosto” è l’ultimo singolo della cantautrice capitolina MINAPER fuori il 15 gennaio su tutte le piattaforme digitali. A dispetto del nome, palesemente evocativo circa la bella stagione e l’estate, è una ballad dai toni e colori invernali riflessivi emersi grazie alla produzione di Francesco Megha e il mastering di Vincenzo Maria Cristi.
“Questa canzone parla di paura e resistenze interne, la giostra di cui parlo è quella della musica e di tutte le dinamiche che mi mettono a disagio, della tendenza a mettermi in discussione nei diversi aspetti della vita, nelle relazioni con gli atri e soprattutto con me stessa. Alla fine spesso sono solo paure e come dico nella canzone “ma poi non casco io e neanche il mondo” è una sorta di mantra per trovare sollievo, un promemoria per ritrovare la leggerezza necessaria, evadere dall’immobilità delle valutazioni e finalmente agire..”
Un brano nato per caso, nell’arco di un pomeriggio d’agosto, uno dei tanti, ma non uno qualsiasi. Difatti il vento preannunciava un classico temporale estivo, con il meteo che rispecchiava fedelmente l’umore di Martina (Minaper) in quel preciso frangente. Il vento specialmente mentale prometteva presto una tempesta emotiva che trasportava l’artista con estrema naturalezza verso la stesura di un brano scritto con il cuore in mano e sulle note di una chitarra. Agosto, inizialmente nato dall’esigenza di esistere e meno dall’esigenza d’essere reso pubblico, conduce la cantautrice a spogliarsi di ogni incertezza a riguardo, svestendosi così dai preconcetti e dalla ricerca spasmodica di qualcosa di complesso e ricercato; restando su un giro di accordi classico con dei bpm morbidi utili a rallentare il ritmo dei pensieri, MINAPER ci regala la verità, la sua. Quella nata tra le macerie dei pensieri e destinata ad una tavolozza ricca di colori grazie alla produzione di Francesco Megha.