Michele Cortese è un cantautore salentino e il suo non è un nome sconosciuto al grande pubblico, infatti nel 2008 ha vinto la prima edizione italiana di X-Factor con la vocal band Aram Quartet.
Cortese con le sue canzoni racconta la quotidianità tra amore, inquietudini, passioni e irriducibili sogni dalla prospettiva di un’anima in subbuglio.
Hiroshima è il terzo capitolo di questo nuovo percorso, unacanzone d’amore scritta una mattina osservando la routine della sua ragazza: il suo Huawei rotto, Youtube, una cassa bluetooth e sempre le stesse canzoni anni 80, caffè, trucco, lui che la prende in giro, lei che ride arricciando il naso, lui che le chiede di restare ancora una notte e lei che sembra volerlo ma che poi va via. È venuta fuori come un’urgenza per raccontare quella bellezza che non è mai scontata e che sorprende ogni volta come uno schiaffo in faccia o come una bomba atomica.
L’abbiamo intervistato ed ecco cosa ci ha raccontato!
Ciao Cortese, il tuo nuovo singolo si chiama Hiroshima e la metafora è quella di raccontare l’amore come qualcosa di esplosivo, che quando arriva, non si può più fermare. Come è nata questa canzone?
Ciao! Questa canzone è nata con urgenza, volevo raccontare certa bellezza che con alcuni suoi dettagli quotidiani mi sorprende sempre come uno schiaffo in faccia, come certo amore a cui non ci si può assuefare mai.
Scene di vita quotidiana trasformate in versi, come è strutturato il processo creativo che ti porta a trasformare i pensieri in parole?
Nella mia scrittura seguo sempre un flusso creativo libero e istintivo: sento l’urgenza di raccontare dei pensieri e automaticamente ne viene fuori una canzone, mi suona in testa una melodia, mi girano per le mani degli accordi e automaticamente mi vengono fuori le parole e le storie giuste per quelle note.
Poi quando riascolto ciò che ho scritto mi affeziono ad una canzone piuttosto che a un’altra e all’occorrenza mi metto a smussare, aggiustare qualcosa qui e là.
Questo è il terzo capitolo di un percorso che hai iniziato quasi un anno fa e che nel corso di questi mesi ti ha portato a pubblicare canzoni che hanno come comune denominatore l’amore raccontato nelle sue sfaccettature. Dopo tutti questi anni di onorata carriera, qual è il segreto per raccontare l’amore senza mai risultare banali?
Credo che al di là dei miei anni di carriera l’amore sia la materia di cui più si è scritto e cantato nella storia della musica, per cui il rischio di risultare banali è sempre dietro l’angolo. Io personalmente conto di evitarlo rispondendo il più possibile a vere urgenze emotive per scrivere d’amore, quindi non prescindendo mai dalla sincerità delle emozioni, romanzando il meno possibile episodi autobiografici, non cercando mai la frase ammiccante nei testi.
Leggendo le tue dichiarazioni sparse sul web, ho capito che questo tuo nuovo progetto rappresenta quasi una versione 2.0 rispetto alle cose che hai fatto in passato. Raccontaci questa scelta e le motivazioni che ci sono dietro!
Questa scelta non è significato recidere col passato ma neppure continuare un percorso sulla stessa linea. La trovo un’evoluzione/rivoluzione artistica naturale di cui sentivo il bisogno. Da poco più di due anni mi sono sganciato per la prima volta nella mia vita dai miei ascolti più storici inevitabilmente influenti e ingombranti nelle mie scelte da cantautore e ho ascoltato tanta musica nuova che mi ha conquistato, ispirato e dato stimoli e spunti nuovi e diversi rispetto al mio passato.
Tornando indietro negli anni, rifaresti tutto o c’è qualcosa che cambieresti?
Fare un mestiere artistico credo sia una cosa davvero complessa, viviamo una continua crescita, raccogliamo esperienza e maturiamo giorno dopo giorno, per cui guardando al passato ci sono cose di cui vado particolarmente fiero ed altre che avrei voluto fare in maniera diversa se fossi stato più esperto nel momento in cui accadevano.
Siamo molto curiosi di ascoltare il tuo album, quando uscirà? Puoi darci qualche anticipazione?
L’album uscirà ad Ottobre, sarà una sorta di concept sulle diverse sfaccettature dell’amore filtrate dai miei occhi e dalla mia anima, è un disco romantico scritto con un linguaggio colloquiale, un sound che segue il filone dei brani pubblicati fino ad ora e io non vedo l’ora di farvelo ascoltare.