Esce domenica 25 aprile 2021, giorno dell’anniversario della liberazione d’Italia, il nuovo singolo di Franco e La Repubblica dei Mostri dal titolo Superstiti Superbi Supereroi. Il brano, che segue la pubblicazione dell’album Sciarra Chitarra Musica Battaglia, è completamente scritto e prodotto in casa, nato dunque nel periodo di confinamento forzato: una canzone elegante con un vestito casalingo, specchio di questi tempi, uno sguardo intimo verso l’esterno: una casa e i suoi mille abitanti, in una città deserta. Come una lente d’ingrandimenti sulle piccole cose, il brano esplora punti di vista
intorno al microcosmo delle mura domestiche, mentre si osserva il mondo fuori.
Non abbiamo resistito e gli abbiamo chiesto com’è andato il loro lockdown.
Come state passando questo strano periodo, qual è la vostra routine?
è diventato difficile rispondere a questa domanda perché questo “strano periodo” ormai sta andando avanti da oltre un anno, con oscillazioni di aperture-chiusure anche dal punto di vista emotivo. Ognuno di noi ha trovato diversi escamotage per organizzarsi la quotidianità tra quarantena, smart-working, gestione degli equilibri familiari… insomma non sempre semplicissimo, soprattutto le occasioni per stare tra noi sono state davvero poche. Di sicuro le giornate sono state più scandite da ritmi domestici rispetto a prima, e hanno finito anche per assomigliarsi un po’ tutte! Con qualche piccola gioia: abbiamo realizzato dei video di live dalle nostre case, ci siamo dedicati alla produzione di due nuovi videoclip animati, e stiamo appunto lavorando alla produzione di nuovi pezzi tra cui il singolo appena uscito Superstiti Superbi Supereroi.
L’arrivo della pandemia vi ha sconvolto qualche piano? Quale?
Ha sconvolto tutti i piani! Il nostro ultimo disco, che abbiamo amato molto anche perché frutto di una lavorazione piuttosto lunga, è uscito il 28 febbraio dell’anno scorso… potete immaginare tutto quello che avevamo previsto rispetto ai live e alla promozione e che è completamente saltato, togliendoci la gioia di condividere dal vivo questo progetto.
Ve la ricordate la primissima quarantena? Come la passaste?
Come dimenticarsela :)La passammo sicuramente più confusi di adesso, ma forse gustandoci di più la riscoperta della dimensione intima della vita domestica. Oggi siamo tutti decisamente più stanchi di questo microcosmo e non vediamo l’ora di riconnetterci con il mondo esterno.
Di cosa parla il vostro ultimo singolo? L’avete scritto nell’ultimo anno?
Si tratta un brano che abbiamo scritto e arrangiato in questi mesi di isolamento, in una modalità per così dire “casalinga”, senza troppo lavoro in fase di produzione. Sentivamo l’esigenza di rispondere a questo periodo di assenza forzata di live, dopo aver dedicato molto tempo alla lavorazione del nostro ultimo disco, con un processo più snello e per così dire istantaneo di brani che hanno preso vita negli ultimi mesi, tra cui appunto questo singolo.Non c’è un percorso narrativo lineare nel pezzo, sono immagini e sensazioni che vengono soprattutto dall’esigenza di restituire il rovesciamento di prospettiva che ci ha portati ultimamente a rivolgere lo sguardo sulle piccole cose, sui dettagli legati alla quotidianità. Le mura di casa sono diventate nell’ultimo anno la dimensione principale intorno a cui hanno preso corpo i nostri pensieri.
Cosa vi manca più di qualsiasi cosa?
Abbracciarsi
Vi ricordate ancora l’ultima serata che avete fatto post 22.00?L’ultima serata post 22.00 trascorsa insieme è stata quella del concerto live che abbiamo fatto a ottobre, a Milano, per lanciare il nostro ultimo disco “Sciarra Chitarra Musica Battaglia”. C’era un’energia bellissima, arrivavamo da mesi faticosi e da un’estate più spensierata, c’era tanta voglia di stare insieme e di suonare dal vivo.Speriamo di ritrovare presto quell’energia perché ne abbiamo tutti bisogno!