Una rivincita non soltanto di tipo sentimentale, ma anche personale; un’autentica rivalsa verso tutto ciò che cerca di buttarci a terra: questo il cuore pulsante del nuovo singolo di CHRISTIAN BARONI, dal titolo “TUTTA MIA LA CITTÀ”, cover dell’omonimo brano dell’Equipe 84. Ciò che l’artista vuole trasmettere all’ascoltatore tramite questo brano è la consapevolezza di poter reggere l’urto contro ogni colpo e di riuscire a ripartire ogni volta, a prescindere da ciò che ci circonda.
«Ho scelto questo brano come mio secondo singolo perché è parte di me da sempre – spiega il giovane artista a proposito della nuova release – Mi ha dato consapevolezza e forza in vari momenti della mia vita. Portarlo come seconda uscita è motivo di grande orgoglio e responsabilità da parte mia»
Per l’occasione abbiamo chiesto all’artista di raccontarci le sue 5 città del cuore:
Roma è la città in cui sono nato. Roma è la città in cui vivo. Roma è tante cose. Così criticata sotto alcuni punti di vista, ma così meravigliosa da toglierti il fiato dopo ogni passo fatto in qualsiasi strada ti trovi. Ti abbraccia e ti porta con sé in un viaggio che percorre un lasso di tempo di più di due millenni e mezzo. E questa storia te la fa pesare tutta non solo per il passato, quanto per quello che ha ancora da dare. Perché Roma è infinita ed immensa sotto tutti i punti di vista. Descriverla in tante parole è riduttivo, bisognerebbe inventarle. Ma non serve, ci pensa già lei. Basta aprire gli occhi e lasciarsi trasportare dal suo incanto.
Firenze è un amore a prima vista. Non sai spiegarti come, ma già dal primo sguardo ti rapisce e non ti dà altra scelta che adorarla smisuratamente. Fa venire il mal di testa dalla bellezza che emana in ogni piazza, in ogni via percorsa tra la gente. E l’arte, la letteratura, i musei, la storia. Credo di aver lasciato un solco nella Galleria degli uffizi per quante volte ho fatto avanti ed indietro. Mi scuso, ma credo di essere più che giustificato. Il Duomo è meraviglioso, ma Piazza della Repubblica vista dall’alto in serata scusate, ma ho ancora i brividi sulla pelle.
Londra è svegliarsi una mattina di fine ottobre, bere il tuo thé, scaldarti nella coperta e accorgerti che sei al 7 luglio. Amo l’autunno e di conseguenza non posso che adorare tutto ciò. Londra è il moderno fuso a quello stile Vittoriano che sa tanto di favola. Una città multiculturale a livelli massimi: ristoranti, negozi, bancarelle. Puoi trovare un qualsiasi cibo, oggetto che provenga da qualsiasi parte del mondo. La musica nei locali fino a tardi; pub sempre pieni di persone che sembrano vivere in una festa perenne e magari trovare gli stessi la mattina dopo, per strada in giacca e cravatta giorno dopo giorno. Londra è tutto e l’estremizzazione di tutto. E non serve passeggiare per la già nota Piccadilly. Basta respirare, guardarsi intorno in un qualsiasi punto della città e vedere un mondo intero racchiuso in una metropoli.
Amboise non è sicuramente uno di quei posti super famosi di cui tutti conoscono l’esistenza. Non è neanche una metropoli, anzi. È un piccolo paese nel Centro – Valle della Loira in Francia. È tutto molto magico, quasi surreale con questi castelli, paesaggi per cui sembra quasi di guardare una sequenza di cartoline una dopo l’altra. Il centro storico soprattutto di sera, si trasforma in un qualsiasi film ambientato in una Francia di inizio 900 tra sale da the, bistrot e quelle luci calde che rendono un’atmosfera molto romantica. La prima volta sono capitato lì per sbaglio, ma dopo cinque minuti pensavo già a tutte le volte che ci sarei riandato. Forse un pezzo del mio cuore ancora galleggia lì sul bordo della Loira. Spero di poterlo andare a salutare al più presto.
Lisbona è quella che tra le mie città preferite è più particolare, quasi strana. Ho un rapporto di amore e sofferenza verso lei. Molto legato forse a questioni personali. Ma la cosa che più mi piace sono proprio le persone. Ho sempre avuto un rapporto splendido con ogni ragazzo/a portoghese conosciuti lì, mantenendo anche amicizie a distanza molto belle. Proprio per questo ho potuto conoscere e visitare la città a fondo. Molto italiana sotto certi punti di vista, molto fredda in altri. Ho questo feticismo nel girare la notte per capire quanto una città mi colpisca profondamente e parlando per estremi, piazza del commercio ed il quartiere antico hanno un fascino tanto grande e differente tra loro che quasi dimentichi di essere nello stesso luogo.