“Un inno urlante di bellezza che attecchisce sul più brullo dei terreni”
Miglior Attore Non Protagonista
Il singolo di debutto alternative dei marchigiani “Gli Incubi Di Freud”
in streaming dal 22 ottobre, con videoclip dal 01 novembre
Gli Incubi Di Freud, nuovi volti della scena alternative rock italiana, debuttano con il singolo “Migliore attore non protagonista”.
Il brano, come definito dalla band marchigiana stessa, è una rapida e vorticosa carrellata autobiografica scritta dal frontman Joshua McFarrow che afferma:
“La prima parte della canzone lascia facilmente intuire a quante e quali difficoltà ho dovuto fronteggiare sin dalla tenera età. Il linguaggio è molto cupo e disilluso, il riffing è sincopato e frammentario. E’ chiaro e forte il senso di irrimediabile oppressione avvertita.
Il crescendo musicale suggerisce l’impeto con cui vengono a scarseggiare le risorse emotive per far fronte a questa vita ingenerosa. Ma nel punto più alto della desolazione (“basta son già morto due volte” alla fine del secondo ritornello) c’è un netto cambio di tonalità, ritmica e prospettiva, a simboleggiare una tanto attesa e agognata rinascita. La vita sì può essere davvero ostica, ma ostinarsi a cercare buone chiavi di lettura verso la propria realizzazione è sempre la cosa migliore da farsi e augurare.”
“Migliore attore non protagonista” è così un inno urlante di bellezza che attecchisce sul più brullo dei terreni.
Scritto, composto ed arrangiato da Joshua McFarrow (nome d’arte di Josafat Farroni) con la partecipazione di Alessandro Camela (batteria), Edoardo Graziani (basso), Andrea Piermarteri e Mirko Fermani (chitarre), mixato e masterizzato da Francesco Micucci presso il Ganapati Studio di Morrovalle (MC), “Miglior attore non protagonista” è disponibile in streaming e download su tutti gli store digitali dal 22 ottobre 2021, con videoclip ufficiale sul canale YouTube de Gli Incubi Di Freud dall’1 novembre.
BIO:
Gli Incubi di Freud sono una band alternative rock italiana originaria delle Marche: Joshua, il paziente zero, è di Ripe San Ginesio (MC), gli altri pazienti/musicisti si barcamenano tra maceratese e fermano, tra mare e monti (Matelica, Tolentino, Porto Sant’Elpidio).
Nascono da un’idea del frontman Joshua McFarrow: “esistevano de facto nel limbo delle cose incompiute già nel lontano 2013, quando ero troppo pavido e imbarazzato per esibire al mondo le mie composizioni. Quindi è solo dopo i primi 10 kg presi sotto il lockdown di marzo 2020 che decido di porre rimedio all’adipe da stress accumulato. Ho deciso finalmente che Gli incubi di Freud non dovevano essere incompiuti perché non sapevo più come contenere l’enorme universo semantico che ho coltivato dentro di me. Oppure è stato semplicemente quest’ultimo che è confluito nelle necessità improrogabili; mi faccio andar bene entrambi le soluzioni.”
La band si completa così con Alessandro Camela alla batteria, Edoardo Graziani al basso, Andrea Piermarteri alla chitarra solista e Mirko Fermani alla chitarra ritmica.
Non casuale è l’utilizzo di termini psicoterapeutici (come deducibile dal nome del progetto): il concept e le tematiche del gruppo nascono dall’esperienza in prima persona del cantante, dando seguito alle sedute in studio attraverso la musica.
“Gli incubi di Freud nascono dalla precisa necessità di fare introspezione pubblica con la schiettezza propria della musica, ambito che mi permette di muovermi senza gli abituali impacci di timido introverso quale sono.”
La genesi del progetto è raccontata in questo video: https://youtu.be/6wrqA_R3IwY
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