Esce venerdì 26 novembre 2021 l’album di debutto omonimo di Anna e L’Appartamento (fuori per pequod). Un disco che svela, racchiude e racconta le persone e i sentimenti quotidiani della cantautrice: un’autobiografia sfacciatamente pop dedicata a tutti i sognatori e ultimi romantici racchiusi nei propri appartamenti. Un disco che Anna descrive così: una versione in paillettes e synth della vita di tutti i giorni. Da vero disco pop, da cantare sotto la doccia.
Per l’occasione, le abbiamo chiesto di farci fare un tour del suo appartamento.
La moka del caffè
Scontrosa. Metallica. Borbotta ininterrottamente. La mia, poi, ha questa bella abitudine di straripare all’improvviso senza lasciare scampo al fornello allagato dal caffè bollente. Io sono un’ansiosa, soffro di tachicardie lei lo sa ma sa che che senza di lei non ci so stare e viviamo in questo perenne stato di amore e odio una relazione tossica tra le mura di casa.
Il citofono
Se potessi scegliere cosa disintegrare tra le pareti di casa, sceglierei lui. Non lo sopporto. Sta lì a rovinare la quiete dell’unico posto che sta fermo al mondo. È un po’ come quelle persone sempre felici e allegre che ti dicono “ma si cosa vuoi che sia” quando tu hai avuto una giornata di merda.
Le mie piante dentro i vasi di vetro e i vasi di vetro con dentro le piante.
Le amo perché sono belle. Perché sono verdi, sono trasparenti e sono piene di vita messa in salvo. Finché non mi dimentico di dar loro da bere.
Lo spazzolino da denti
Il supereroe in grado di fare uno dei peggiori lavori al mondo con l’atteggiamento più punk possibile. Testa dritta, colori fluo, cresta alta. Lo stimo.
L’abat-jour
Di una discreta ed elegante bellezza, in grado di rasserenare le notti più buie e portare tepore e luce calda dopo un discreto numero di disavventure quotidiane. È l’amica del cuore che ti porta la cioccolata calda e ti dice che ce la puoi fare.