Esce giovedì 20 gennaio 2022 per Le Siepi Dischi e in distribuzione Believe Digital “rame“, il singolo che segna l’inizio del nuovo percorso di Rachele Marinelli come raele. Questa canzone è una lettera d’amore scritta di getto, un primo capitolo di un disco in uscita nel 2022, un brano scritto su un treno sincero che suona come il più caldo dei colori.
Noi per l’occasione siamo stati a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato!
L’utilità del camino in camera mia? In sette anni che abito a Roma non l’ho mai acceso e con gli anni, è diventato un ripostiglio per le mie cianfrusaglie e il mio altarino dei ricordi… ma andiamo a vederli meglio.
Una vecchia polaroid dei miei genitori: ho sempre amato conservare i ricordi, soprattutto le foto, perché immortalano dei momenti finiti impossibili da riprodurre. Mi piace imprimerli in una polaroid e custodirli lì per non farli spegnere. Mi ricordano di me, di quei piccoli pezzetti che ho lasciato indietro e che, abbracciati in una foto, posso ritrovare sempre allo stesso posto.
Cosa scontata ma mai banale: la mia prima chitarra. Non le ho mai dato un nome e solo adesso mi sto pentendo di non averlo fatto; quindi ho appena deciso che si chiamerà Gisella. Tengo molto a lei, dal primo momento in cui l’ho vista in una vetrina di Napoli me ne sono innamorata immediatamente. Non so se vi è mai capitato di vedere qualcosa o qualcuno ed esserne attratti magneticamente, il classico colpo di fulmine. Ecco, con lei è successo proprio così e da quel momento non mi ha più lasciata.
Il regalo perfetto in un momento catastrofico: questo vinile, come la persona che me l’ha regalato, è stata la mia salvezza, fonte d’ispirazione e di conforto in un periodo buio della mia vita.
Over the rainbow: Cosa c’è di più sorprendete di un arcobaleno? Per me rappresenta il cambiamento, la speranza in un futuro in cui la diversità sia considerata una ricchezza, la rinascita di chi ha avuto il coraggio di accogliersi e amarsi per come si è. Ogni sera, prima di addormentarmi, questa lampadina mi ricorda quanto sia importante la mia libertà di amare chiunque io voglia amare.
Chi sa che cos’è questo? E’ proprio lui, il Kazoo. Questo fantastico strumentino mi è stato regalato da una cara amica e mi ha accompagnata per le strade di Stoccolma e Roma nel mio periodo da Busker. La curiosità e la gioia negli occhi dei bambini che si fermavano ad ascoltarmi, i centinaia di passanti di cui incrociavo gli sguardi, mi hanno spronata a proseguire il mio percorso artistico e a diventare oggi raele.