Marchettini è uno di quegli artisti la cui cifra stilistica e distintiva si può racchiudere dietro alla sua città: come dichiara in Milano Inferno, servendosi di una poetica urbana, la sua dimensione è costituita da mari di strade, rumori di ambulanze, e un senso di dispersione e impotenza, causato da una metropoli che ti guarda dall’alto e ti inghiotte. Il brano, uscito nel 2021 come singolo, e poi confluito nel suo primo album – Odiarsi Male, può essere considerato il biglietto da visita del cantautore di Varese, classe 1995, la cui scrittura si caratterizza per essere un’istantanea di ricordi e momenti cristallizzati nel tempo: ritratti di una quotidianità raccontata in un modo talmente trasparente da diventare universale.
La penna di Marchettini si contraddistingue per essere il risultato di un mix tra cantautorato old-school e nuova musica italiana, in cui suoni hip hop, elettronici e rimandi lo-fi si mischiano a creare uno stile poliedrico e personalissimo.
L’originalità che lo caratterizza emerge anche in occasione della sua partecipazione a #curiamocidimusica, progetto a cui aderisce nel 2020, e che gli permette di entrare nelle fila di Believe Music partecipando al programma Signed By, offerto da TuneCore Italia. Questo servizio offre agli artisti emergenti un team specializzato nel settore musicale, che li supporti in ogni fase della propria carriera; inoltre, grazie a questo progetto, gli artisti hanno la possibilità, nel futuro, di firmare un contratto proprio con Believe Music.
Da questo momento la sua storia con la musica diventa una cosa più seria: una prospettiva di futuro che dai sogni sembra spostarsi al piano della realtà. Grazie a Signed By si circonda di un team di lavoratori specializzati nel settore, e inizia ad elaborare, con loro, un progetto artistico articolato con strategie pensate ad hoc. A parlarci di questo cambiamento, nella sua musica, è Marchettini stesso, che afferma di essere passato, così, dall’essere un artista emergente alle prese con tutti gli aspetti della sua musica, al sentirsi un vero professionista circondato da un team.
“Il mio consiglio agli artisti emergenti è di essere sempre rispettosi, gentili e generosi con i collaboratori che vi sostengono. Ho davvero dovuto riporre la mia fiducia nel team di Believe per finire il lavoro in tempo. Ma, allo stesso tempo, siate sempre onesti innanzitutto con voi stessi e abbiate fiducia in quello che fate, perché il lavoro duro dell’artista dà sempre i suoi frutti”.
Il cantautore viene notato anche da Spotify nella pubblicazione dei suoi singoli; e così, si ritrova in più occasioni ad essere inserito in playlist importanti, come Indie Triste e Scuola Indie, per la quale gli viene dedicata la copertina in occasione dell’uscita di Luna, il singolo che conta più di 1 milione di ascolti. Dopo questi traguardi, Marchettini si classifica, nel 2021, tra i semifinalisti del Premio Fabrizio De André XIX – sezione Musica.
Nel brano Luna, che prende la veste di una lettera di scuse, Marchettini si ritrova a scrivere, nel giro di pochi versi, una confessione universale, che potremmo ritrovarci a fare tutti, verso la persona che ci vive accanto, costretta il più delle volte a vivere la parte peggiore di noi. Proprio contro i mostri interiori, l’artista si trova in una costante lotta, dalla quale la parte peggiore di sé emerge periodicamente dallo specchio, a ricordare contro chi, e perché, si combatte:
Sarebbe bello smettere per un secondo / Di perdersi nel centro e guardare il contorno / Che fanno un po’ più male i tagli sulle dita / Quando ti piove dentro tutta la fatica / Sarebbe meglio, me ne rendo conto / Riuscire a fare pace quando hai tutto contro / Invece di combattere una guerra persa / E fare a pugni sì, ma con l’immagine riflessa / E lo so che non è la versione migliore di me / Quella che vedi tu / E lo so che la parte peggiore non fa più per te / Per te che vivi sulla Luna.
I versi di Luna dimostrano come l’artista riesca a incidere, nei suoi brani, significati quasi metafisici e carichi di emotività: la sensazione di non essere abbastanza contraddistingue i giovani della sua età, in una costante lotta contro il tempo alla quale li costringe la società in cui viviamo. In questo modo, Marchettini diventa di diritto il cantautore hip-hop dei mostri interiori della sua generazione. Ed è forse proprio questo il motivo per cui ci piace tanto.
di Chiara Grauso
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