Dopo il debutto con il singolo Elisa, Efferre torna con Pezzi di un puzzle, un brano up tempo dal sound elettronico chenel testo affronta a tutto tondo il mondo delle relazioni.
“Spesso ci buttiamo tra le braccia di un altro solo per cercare di guardare avanti, sentirci ancora vivi, lasciare alle spalle il passato e perché non sopportiamo le mancanze”.
Efferre, all’anagrafe Antonio Feroleto, è un cantautore e produttore di origini calabresi ma trapiantato da tempo a Bologna. Negli anni gravita nel circuito dei locali del capoluogo emiliano, suona insieme ad artisti delle scena elettronica internazionale come FatBoy Slim, Ellen Allien, Seth Troxler, Martinez Brothers.
Il cantautore calabrese EFFERRE ha risposto alle nostre domande in questa intervista:
Ciao Antonio, è uscito il tuo nuovo singolo Pezzi di un puzzle. Di cosa parla?
Parla di due persone che si incontrano dopo un po di tempo e si rendono conto di come alcuni sentimenti non siano cambiati.
C’è un verso di una canzone di un tuo concittadino che fa: “Complichiamo i rapporti come grandi cruciverba” (Cremonini, Nessuno vuole essere Robin). Pensi che si colleghi bene al tuo pezzo?
Beh si perchè no? poi nessuno vuole essere robin è il mio pezzo preferito di Cesare, sono onorato di questo accostamento.
Quanto c’è di autobiografico in questo singolo?
Penso che chiunque scriva un pezzo ci metta dentro contenuti autobiografici. Siamo portati a scrivere tante volte perchè non riusciamo a dire a parole delle cose e le mettiamo dentro le canzoni.
Il tuo pezzo precedente, Elisa, invece racconta una storia in terza persona. Quali sono i punti caratteriali di questa ragazza e in cosa potrebbe immedesimarsi una ragazza?
Si Elisa è più una descrizione immaginaria di una ragazza.Ho provato a descriverla nelle cose quotidiane che accomunano un po tutte le persone di oggi in modo tale che chiunque si ci possa rispecchiare un po.
Parliamo del sound, tu fai elettronica da anni. Questo progetto come si collega al percorso artistico avuto in precedenza?
Nella vita non si butta mai niente 🙂 Ho prodotto sempre roba da dancefloor con queste sonorità ho pensato che aggiungendo una parte cantautorale potessi far fare il salto di qualità ai miei dischi.speriamo che alla fine sarà così
Tre album di musica elettronica che ti hanno segnato?
Questa è dura!.
You’ve come a long way baby – Fat boyslimorchestra of bubbles – Ellen Allien & Apparate sarei falso se non ci mettessi anche Play it loud – Marco Carola