Lo aveva annunciato quasi due anni fa e doveva intitolarsi Sulle Nuvole, ma a causa della pandemia, oltre a slittare, quest’album ha anche cambiato nome. Parliamo di Tommaso Paradiso, che pubblica il suo primo album da solista, dopo essersi separato dai Thegiornalisti nel 2019. Space Cowboy èuscito a mezzanotte il 4 marzo per Islands Records e Universal Music Italia, contiene 11 brani, di cui 7 inediti. Dopo essersi guadagnato un posto importante nella scena indie italiana, con questo lavoro è deciso ad affermarsi nella musica pop: tante le nuove sonorità, a volte tendenti al rock e alla musica anni Ottanta. In questi brani c’è un po’ di tutto, non manca la quotidianità, da cui il cantautore romano prende sempre ispirazione, troviamo un po’ di registi, attori, scrittori e così via. Come lo stesso Tommy ha affermato più volte, il citazionismo fa parte dell’arte, ma lui non si limita al copiare, per lui è fonte di creatività e di rinnovamento. Per l’uso del basso, per esempio, si è ispirato a John Lennon. Il filo conduttore è in primis il disagio, soprattutto quelloche prova nel vivere in questo mondo, fatto di ipocrisia, egoismo e violenza. L’altro tema fondamentale che non può mai mancare nei suoi brani è l’amore, per la vita, per gli amici e per la sua Carolina, musa ispiratrice. La penna ormai riconoscibile di Tommaso è caratterizzata da nostalgia, difficoltà quotidiane, malinconia, sensibilità, delicatezza, romanticismo e desiderio. Con parole semplici e mai banali ci racconta con naturalezza la normalitàche spesso non consideriamo, ma una volta ascoltata prendiamo consapevolezza che questa è parte di noi, e deve essere vissuta così com’è.
Ma perché il titolo è proprio Space Cowboy? Tommaso ama i film di Sergio Leone e non solo, tutti i western e quelli dell’immaginario dei cowboy americani. Il “cowboy dello spazio” è una proiezione di sé stesso, a volte malinconico, agitato dal continuo disagio ma pur sempre romantico e sognatore.
La pubblicazione di Space Cowboy è stata anticipata dall’uscita di Tutte le notti, prodotta da Dorado Inc. e dai singoli Magari No (disco d’oro), La Stagione del Cancro e del Leone e Lupin, che sono contenute nell’album. Quindi, gli altri brani, quali, Ricordami, certificatodisco di platino, Ma Lo Vuoi Capire, disco d’oro, I nostri anni, anch’essodisco d’oro, e Non avere paura, entrato nella Top Ten di tutte le classifiche (FIMI/Gfk, Spotify, Airplay EarOne, iTunes e Apple Music) e certificato triplo disco di platino, non fanno parte di Space Cowboy.
Tutti i brani vedono la produzione di Enrico Nardelli già al fianco di Gazzelle, Ligabue e Colapesce-Dimartino. L’album è stato registrato in Costiera Amalfitana, davanti al mare, che per Tommy è sempre un elemento d’ispirazione; a volte si sentono suoni di cicale che ha voluto tenere così, senza modificarli o eliminarli.
L’album si apre con Guardarti Andare Via. Il brano parte lento, dolce, ed esprime alcuni semplici desideri del cantautore, la sua pura quotidianità: la ragazza che esce, lui non sa cosa fare se non continuare a guardare film sulla Rai, aspettando che torni. Lui non può cambiare questa elementare consuetudine, se non guardarla andare via e cercare emozioni nel cielo. “Non sarà così impossibile/ Sorvolare l’oceano/ Rispetto al male che mi fa/ Guardarti andare via”
Proseguendo l’ascolto parte Amico Vero feat. Franco126, unico featuring dell’album. Non a caso il brano vede la presenza dell’amico Franchino, amico di vecchia data e autore del precedente successo Stanza Singola. Ritornano i soliti disagi in veste diversa: Tommaso ama l’estate, il mare, il caldo, ma odia il traffico e le lunghe code. Qui parla di due ragazzi che ad agosto sono ancora a Roma, fa un caldo torrido, la città è deserta, si sentono al telefono e si mettono a girare l’Italia, ovunque la macchina li porti. Dice all’amico di sbrigarsi per andare al mare, perché ci sarà la coda e che magari trovano qualche “ragazza che ci sta”, ma se va tutto storto non c’è di cui preoccuparsi perché in fin dei conti nulla è più importante dell’amicizia. Basta infatti la compagnia di un “amico vero” e magari una bottiglia da bere in due, per stare bene. “Mentre andiamo senza meta / Ma con il serbatoio pieno / Io sto bene anche così / Con un amico vero”.
Magari no è un brano di nostra vecchia conoscenza, pubblicato il 15 novembre 2021. Qui si possono sentire le tastiere, l’elettronica e un ritmo forte. Ci sono poi i cori sullo sfondo, le doppie voci e un ritornello che entra subito in testa. Il tema è la malinconia e il cantautore ricorda questa storia d’amore, che sembra avere una crisi, con nostalgia. “E non dirmi davvero che ti risveglierai lunedì/ Senza un casino nel petto, un casino nel letto / L’ultimo pacchetto e poi magari smetto / O magari no”. A volte nella più comune quotidianità si finisce per non essere più capaci di trovarsi e capirsi. I momenti della vita in questo brano sono descritti con concretezza. Paradiso non riesce a dormire, va in giro e ripensa ai momenti vissuti assieme, mentre beve una Coca-Cola in autogrill con la musica a palla per restare sveglio. Ciò che resta, alla fine, è la certezza che “tanto domani il sole arriverà”. È una certezza che si manifesta solo sul finale, forse per consolare l’ascoltatore, perché magari l’amore non è ancora finito, avrà ancora una chance per rinascere. O magari no.
“Lupin è di nuovo scappato” canta nel singolo Lupin lanciato lo scorso gennaio. Parla anche qui di cose comuni che potremmo vivere o che abbiamo vissuto: un normale giorno qualunque… “Ma che splendida normalità“! La normalità che in questi due anni di pandemia è cambiata, anche le piccole cose ora dovremmo apprezzarle di più: rivedere un amico, prendere aria fresca, guardare la pubblicità con spensieratezza, bere una bibita insieme o stare da soli, perché in fin dei conti bisogna bastarsi anche da soli. Nella solitudine però c’è sempre qualcosa con noi, con Tommaso c’è sempre il suo pianoforte. Lupin è un po’ lui mentre, in qualche modo, si divincola dalla realtà e fugge verso l’immagine serena di normalità.
La Stagione Del Cancro e Del Leone è quella tipica hit estiva che vede la sua firma, la sentiremo sicuramente in spiaggia la prossima estate. Il singolo però è stato pubblicato a dicembre proprio per incentivare il sentimento di malinconia. Tommaso ha detto che “questa canzone non è stata scritta per l’estate, ma per l’estate che abbiamo dentro anche d’inverno”. La malinconia dell’estate, del caldo, dell’aria fresca: tutto finisce, la messa, la scuola, iniziano le vacanze e i mesi estivi, inizia la stagione del cancro e del leone! “E non posso stare male / quando gli amici stanno bene / e quando tutti vanno al mare / con le facce rilassate”.
Space Cowboy è la title track dalle sonorità dolci e sembra uscire da un jukebox. Tommaso ci dice che piange sempre per gli stessi film, cita il mito americano ma ci dice che l’America è bella vista da lontano, infatti ha sempre Vasco nel cuore. Come al solito, odia l’inverno tanto che anche la neve vuole vederla da lontano, se fosse per lui vivrebbe in estate, con il sole che splende in cielo e il vento caldo della sera. La vita è così bella nella semplicità, ammirare con i propri occhi la luna non da dietro un cellulare. “Sono solo un vaccaro che ama guardare il cielo / Sono solo / Uno Space Cowboy”.
È solo domenica è un brano lento e nostalgico, ispirato alla perdita di un amico, è difficile paragonare quel senso di vuoto domenicale con una scomparsa. Tommaso ha difficoltà con il lunedì e lo sappiamo bene, quando cantava “Il lunedì mi fa male / dalla scuola elementare”. Questo giorno gli ricorda la scuola e le interrogazioni, che gli provocavano ansia già la domenica. Pur essendo cresciuto, però, collega l’ultimo giorno della settimana alla fine di qualcosa e questo provoca in lui agitazione e smarrimento. “Che quando il giorno dopo mi sveglio / oh-oh / Sono pronto a pagare il prezzo / Tanto è solo domenica”.
Segue Silvia, un brano che ti entra subito in testa, dal sound rock. Silvia è la metafora della spensieratezza, della vita che passa: la scuola finisce, inizia l’estate e ci si alterna tra uscite con gli amici, giornate al mare a bere, ballare e divertirsi, trovare un amore o fare baldoria. “Per capire che la vita dura solo un’estate”. Bisogna vivere i momenti anche quelli in cui, noi come Silvia, ci sentiamo soli. Come dice Tommaso, “l’unica arma che ha l’uomo che vive una tragedia è fare una commedia della propria vita. L’alternativa è la rassegnazione”.
Arriva la volta di Tutte le notti, una sincera lettera d’amore scritta per la persona che è nei suoi pensieri, cosa sarebbe la vita senza di lei? La sogna ogni notte e sogna di vedere con lei tutti i film di Fellini e andare a cavallo insieme come i veri cowboy. Un altro desiderio è allontanarla da questo mondo violento, quale il conflitto che stiamo vivendo o le crudeltà della vita come le malattie. “Vorrei vederti ballare in una discoteca / A piedi nudi sulla macchina fino a dentro casa / Separarti da questo mondo violento / Che non è il mio, non è il nostro, ne sono certo”.
Vita è il racconto della vita di Tommaso. Ha un gruppo su WhatsApp che si chiama proprio Vita, dove ci sono tutti i suoi migliori amici. Si incontrano tutti allo stesso bar per discutere se qualcuno di loro ha un problema. “Tanto questo bar non chiude mai / Ci sono gli amici tuoi / Questo bar pieno di guai / Di vita e non di eroi”.
A chiudere il disco è Sulle Nuvole, brano che doveva essere la title track del disco ma che è diventato la colonna sonora del film che uscirà a fine aprile in tutte le sale cinematografiche italiane per Warner Bros e che si intitolerà proprio Sulle Nuvole. È un brano classico e cantautoriale, si parla di quotidianità, quella che ci racconterà anche nel lungometraggio.
Buon ascolto!
Intervista di Veronica Piri
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