sce venerdì 25 febbraio 2022 Fenomeni Paranormali, l’EP di debutto diiosonorama, fuori per Disordine Dischi e in distribuzione Believe. Finalmente si svela il mondo dell’artista partenopea: determinata, vulcanica e piena di grinta, dopo anni di gavetta ha deciso di rimettersi in gioco ripartendo da zero e di realizzare il suo nuovo progetto artistico con il produttore Paci Ciotola.
RAMA è l’acronimo di Raffaella Maria Anna, semplicemente iosonorama sui social network. RAMA è una giovane artista partenopea con l’arte che le scorre nelle vene in tutte le sue forme, dalla danza alla musica. Di base c’è una forte identità e voglia di sognare e far sognare attraverso la propria arte e Rama lo fa con la sua autenticità, nel bene e nel male, lasciando indietro giudizi e portando con sé solo la voglia di continuare a credere nelle sue passioni.
Noi siamo stati a casa sua, e questo è quello che ci ha mostrato!
La palla di neve di NYC. Qui ci sta tutto il mio amore che nutro per la Grande Mela, ci sono stata 3 volte e ci manco da 10 anni, ma per me ancora tutt’ora rappresenta la mia città ideale. È una delle poche realtà che tiene fede alle rappresentazioni cinematografiche, detta in parole povere, è come nei film. Non dimentico quella volta in cui uscendo da un negozio mi sono ritrovata in un flashmob.
Ci tornerò, l’ho promesso.
Questo oggetto apparentemente insignificante per me rappresenta il mio tesoro più grande. Questa è stata la mappa concettuale del mio esame di maturità. Il soggetto? Johnny Depp, ovviamente.Avevo associato ogni materia ad un suo film. Per me Johnny Depp è sempre stato l’icona principale della mia vita; il suo trasformismo, la sua poliedricità, e se ci aggiungiamo anche il fatto che lui sia un musicista si capisce ancora di più perché io sia stata così influenzata dal suddetto. Ero veramente piccola quando mi sono appassionata alla sua arte, era un periodo in cui le bambine guardavano i cartoni animati ed io vedevo tutti i film di Tim Burton, cosa abbastanza insolita per una bambina di soli 5 anni.
Ad impreziosire maggiormente questo oggetto sono i disegni realizzati da Gianpiero D’Alessandro, che ad oggi lavora per Justin Bieber, ed è uno degli artisti più quotati al mondo. Beh che dire, questa “tesina di maturità” per me è una reliquia. Carillon from Paris, questo rappresenta umilmente la mia infanzia, il suono, i colori pastello sono dei ricordi che mi lasciano piacevolmente un retrogusto malinconico e che custodisco gelosamente. Quando mi sento giù, giro la manovella e mi lascio abitare dalla bambina che sono stata.
Jack l’orsacchiotto. Questo teddy bear risale al 2009, mia prima vacanza studio fatta a Londra, l’ho avevo realizzato da sola, in un negozio “BUILD A BEAR”. Ricordo che fu una figata pazzesca, bisognava costruire il peluche dalle basi, scegliere anche l’imbottitura interna, per poi completare il tutto con l’outfit giusto. Io volevo rendere il mio teddy bear unico e così l’ho vestito da Jack Sparrow di Pirati dei Caraibi. (L’ho detto di aver sempre adorato Johnny Depp). E ad oggi quel peluche è un simbolo della mia persona: vestito da pirata quindi emblema di libertà e forza, ma che fondamentalmente è un orsacchiotto simbolo di eterna tenerezza.
Momento di arte pura. Questo è un dipinto su tela del compianto pittore impressionista moderno Leonid Afremov. Questo quadro ha 10 anni, e quando mi sono imbattuta nel sito web dell’artista mi sono immediatamente innamorata dei colori così caldi e così vividi, infatti poi ho scoperto che le sue opere vengono usate in psicoterapia per la riduzione dello stress. Da quel momento in poi ho acquistato una decina di opere sue, perché poi quando mi innamoro di un’artista è la fine. Però questa l’opera ci sono particolarmente legata perché è stata la prima che ho acquistato e perché venivo da un periodo in cui non vedo colori nel mio futuro prossimo.