Esce venerdì 7 ottobre “vedo il mondo un po’ sfocato”, il debut album di nudda per talentoliquido, realtà multiforme e cross-inclusiva che cura a 360 gradi la musica “fluida” di giovani artisti emergenti.
Nottate insonni, risvegli con gli occhi rossi e gonfi di lacrime, paura, solitudine, paranoie e insicurezze: “vedo il mondo un po’ sfocato” è un viaggio in 8 tappe nell’universo più intimo di nudda, fatto di segreti e confessioni racchiuse nei testi introspettivi, nei sintetizzatori fluttuanti, nelle basi taglienti in stile 808s.
Il titolo dell’album è anche il primo verso di comesifa, la focus track che racchiude i tratti distintivi del progetto: “vedo il mondo un po’ sfocato” è una commistione di generi e di influenze, nel quale l’elettro-pop si fonde a elementi di stile e di sound provenienti sia dall’elettronica dance, sia dall’urban e dalla trap d’oltreoceano che fanno da perfetto sfondo alla delicata voce di nudda.
Siamo stati a casa sua, per curiosare tra le sue cose!
Sono i miei compagni di stanza quando sono a Piombino, che mi sono stati regalati da una persona importante per me. Sono anche i primissimi ad ascoltare le mie demo, ammetto che sono un pubblico molto silenzioso.
E’ la prima chitarra che ho preso ormai 9 anni fa. L’ho usata nelle prime esibizioni live durante i saggi della scuola di musica che frequentavo. Rimane un oggetto a cui sono super affezionata.
Una delle mie grandi passioni è sempre stato il gaming, rigorosamente al computer. Tra i miei giochi preferiti ci sono The Last of us, Life is strange, Detroit Became Human e molti altri.
Quando mi convinco che qualcosa che ho scritto mi piaccia davvero, collego subito il mio Rode e registro con Logic qualche bozza da mandare alla mia prod. Il mio livello di Recording però si ferma a “collega il microfono” e “apri logic”, ve lo anticipo.
Questo è il punto della stanza dove mi ritrovo più spesso, soprattutto la notte. Guardo fuori anche per rilassarmi e vedo in lontanava le luci della città che si spengono, anche se ce n’è sempre qualcuna che anche negli orari più inoltrati mi tiene compagnia. E’ sempre bello fermarmi qui e pensare.