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La Music Week a Milano si è fermata al live dei Rumba De Bodas

É di nuovo la Music Week, quella settimana fredda in cui bisogna sgambettare da una parte all’altra di Milano per vedere quel professorone parlare di qualcosa, vedere quella band in acustico, e prendersi una birra con quel discografico del basso Lazio che è venuto apposta per questa settimana. Ciò che appare evidente è che in questa bulimia musicale, per quanto riguarda la parte live, sia spesso banale, tirata. Progetti assurdamente belli e complessi ridotti a un paio di brani con una chitarra acustica e un microfono gracchiante, live sold out con la gente tutta al bar, e una serie infinita di incongruenze del genere.

E poi è un giovedì sera, quel giovedì sera di quella maledetta settimana, e siamo al Nibada Theatre sui Navigli. Non ci entravamo da tempo, ed eccoci qui, con quei panini giganti e quel palco piccolissimo che sembra impossibile possa contenere tutti i Rumba De Bodas. Un progetto musicale imponente con una storia il cui inizio risale al 2008.

Il  loro nome deriva dall’unione di due espressioni bolognesi: “rumba”, ovvero far rumba, far casino, e  “bodas” che deriva dai matrimoni e, in questo caso,  diventa simbolo  del connubio tra i generi musicali con cui il gruppo sembra ancora oggi non riuscire a decidersi. Per  anni si esprimono prima per le strade cittadine, con un’attività di busking che li porta a girare e a ed esibirsi nelle piazze europee e italiane. Già nei primi anni della loro formazione iniziano a fare le  prime apparizioni in alcuni festival importanti del continente: il Boomtown Festival in Inghilterra, il  Fusion Festival in Germania e il Cous Cous Festival in Sicilia. 

E 13 anni dopo eccoli qui, con un magnetismo trascinante, un live vero in mezzo ad una settimana di piccole delusioni, un locale sudato e caldo dove rimbomba un sax seducente, e la voce inconfondibile di Monique. I Rumba De Bodas fermano il tempo, siamo in un qui e ora dove non ci sono storie da fare, non ci sono conversazioni e sessioni di networking da fare assolutamente in questa Music Week di nerd e primi della classe. Improvvisamente sembra tutto chiaro, la musica è questa cosa qui, e non quella che ci siamo trascinati dietro negli scorsi giorni.

CM

foto di Simone Pezzolati
foto di Simone Pezzolati