Lo scorso 9 dicembre è uscito Senza Fondo, il nuovo singolo della cantautrice astigiana Elisabetta Arpellino. L’artista è attiva sulla scena musicale dal 2019 e con questo brano ci accompagna nel suo mondo interiore parlandoci delle sue fragilità e delle sue insicurezze. Un nuovo capitolo musicale che segue L’Amore Cos’è e che anticipa l’uscita del suo secondo EP che vedrà la luce l’anno prossimo.
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Per l’occasione abbiamo cercato di conoscerla meglio facendo un giro a casa sua. Ecco gli oggetti che ci ha mostrato Elisabetta:
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Il primo oggetto è la bacheca dove appendo i biglietti dei concerti a cui sono stata. È un oggetto prezioso perché mi ricorda attimi unici che ho vissuto; c’è una storia per ogni biglietto appreso, ci sono lacrime, sorrisi e rinascite.
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Il secondo oggetto, che in realtà sono più di uno, sono i quaderni dove sono racchiusi tutti i miei pensieri, le mie poesie e le mie canzoni. Sul quarto quaderno a partire da destra (quello con la copertina verde scuro) c’è la pagina da cui è nata “Senza Fondo”.
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Il terzo oggetto è un libro “L’arte di essere fragili” di Alessandro D’Avenia. I libri sono continua fonte di ispirazione, amo farmi trasportare in nuovi luoghi dalle parole. Ho scelto questo, primo perché è uno dei libri che mi ha lasciato qualcosa dentro trasformandomi, e secondo per il titolo, perché credo che la vera bellezza stia proprio nelle nostre fragilità.
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Il quarto oggetto è il cofanetto “Il Padrone della festa – live” dell’omonimo tour di Fabi Gazzè e Silvestri, credo di averlo consumato a forza di guardarlo e ascoltarlo. Vorrei giustificarmi dicendo che l’usura del suddetto oggetto è dovuta alla scrittura della mia tesi sulla scuola romana, ma sarebbe una bugia. Penso di averlo consumato perché mi ricorda quale è la giusta direzione.