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Cosa c’è nella camera di Beatrice Pucci

É uscito giovedì 23 marzo 2023 su tutte le piattaforme digitali “Solo il tempo“, il nuovo singolo della cantautrice Beatrice Pucci, un nuovo capitolo che anticipa l’album “Indietro” di prossima uscita. Il brano unisce innovazione e tradizione, una solida base folk e melodie e strutture alternative le cui svolte non sono prevedibili. A Beatrice sta a cuore la musica suonata e la sensazione di “realtà” che è nello strumento, infatti l’uso della chitarra acustica è imprescindibile nel sound. I temi al centro del brano: la nostalgia, il desiderio e l’amore, o forse un caleidoscopio di emozione che sta all’ascoltatore interpretare.

Per conoscerla meglio, le abbiamo chiesto di portarci a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

“Batteria”

Questa batteria che sta a casa mia denota un po’ di caos, da questa panoramica si possono vedere piatti di diverse tipologie, una grancassa che però non è della stessa marca del rullante, e degli hi hat che non c’entrano niente col resto delle parti. Il risultato del suono è la mia batteria.

“I miei occhiali da sole”

Il motivo per cui questo oggetto è in questa lista è puro sentimentalismo. Erano un regalo per i miei 18 anni. Sono dei bravi occhiali, fanno il loro dovere nel senso che proteggono i miei occhi, mi fanno sentire più cool di quanto non sia e nascondono le occhiaie quando sono stata troppo al pc la sera prima.

“Le analogiche”

Nel 2020 quando avevo la sensazione che il mondo stesse rallentando (non solo una sensazione ma anche una realtà) ho imparato a scattare foto in analogico con una nikon della fine degli anni ‘70 di mio padre.

“All You Need To Know About The Music Business”

La sacra bibbia (purtroppo?) uno degli oggetti che un musicista professionista ma anche wannabe non dovrebbe sottovalutare di avere e chiaramente leggere. Qua dentro ci sono informazioni utili a chi vuole capire le dinamiche del business musicale. Una lettura consigliata anche se sei semplicemente curioso riguardo questo argomento.

Rick Rubin (nel mio letto)

In questo libro c’è una carrellata di tutti gli artisti che Rick Rubin ha prodotto, avverto che non si cita Jovanotti ma si ferma alle produzioni d’oltreoceano quindi chi volesse può avvicinarsi a questo libro senza preoccupazioni. Quello che si deduce leggendolo è che Rick Rubin oltre ad essere una specie di genio della produzione aveva anche un buonissimo tempismo e capitava sempre al posto giusto nel momento giusto. La sua intraprendenza e fiuto per gli affari mischiate alla sua sensibilità artistica l’hanno reso un produttore immortale. Sicuramente un libro interessante per chi si interessa di produzione ed è bellissimo anche per chi è appassionato di musica e basta.