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Cosa c’è nella camera di Moonari

É uscito venerdì 31 marzo 2023 il nuovo singolo di Moonari dal titolo “Città del Futuro“. Un nuovo capitolo per il progetto solista di Giovanni Cosma, in arte Moonari, che affonda nella scena underground romana e che ci accompagna verso la stagione calda con un brano che nasce come una qualsiasi canzone d’amore. Sempre estiva, sempre avvolta da un mellifluo strato di nostalgia con un po’ di rimorso estivo, sempre speranzosa. Dedicato a chi si sposta di città in città, verso un nuovo luogo da chiamare casa e agli ultimi romantici.

Per conoscerlo meglio, gli abbiamo chiesto di farci vedere casa sua, ed ecco su quali oggetti si è soffermato.

Una giostra aerea di latta, me l’ha regalata mio zio un paio di natali fa. Ogni tanto (premendo la levetta in basso a destra) li faccio volare, soprattutto quando vago per casa e mi annoio. Fa la sua porca figura con gli ospiti che invito a casa mia, che almeno una volta si ritroveranno a far volare i biplani.

Questa è la 48esima copia originale di un quadro di Bruno Munari, regalatomi da una delle persone che più amo sulla terra. Considero Munari (da cui poi ho storpiato il nome per creare il mio) uno degli artisti più eclettici e brillanti del ‘900. Sono una pippa a fare le foto, lo so.

Questi sono gli oggetti senza i quali sarei nella merda. Sono gli apparecchi acustici (in questa foto li vedete in carica) che mi permettono di fare quello che faccio, ovvero suonare, cantare, scrivere musica. Daje Oticon, daje Gianni, il mio otorino, a cui dedico un saluto alla Richard Benson: “Grazie Gianni! Ciaoooooooooo”

Il clarinetto che sto imparando a suonare. Vi giuro, non è facile per niente, e se soffi male o troppo forte esce l’urlo fastidiosissimo di una papera strozzata. Per fortuna da un po’ comincia ad uscire un suono piacevole, ma penso di avere ancora un po’ di strada da fare per riuscire a fare un fraseggio decente. Però ho imparato a fare il tema de “La Pantera Rosa”

Una conchiglia che mi ha regalato la mia amica Linda in un momento di difficoltà, sopra al music box di “I Can’t Help Falling in Love with You” di Elvis. Due oggetti in uno che mi ricordano che non sono solo anche quando sono solo