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Comunicato stampa

Le 5 cose preferite di Mike Orange

Come ci si sente a guardare il mondo dal basso verso l’alto? Da venerdì 21 aprile è disponibile su tutte le piattaforme PIEDI, il nuovo singolo di MIKE ORANGE. MIKE ORANGE continua a svelare piano piano i brani del suo nuovo disco. Dopo PARCO, singolo uscito circa un mese fa ora è il turno di PIEDI che sarà accompagnato da un video che uscirà nelle prime settimane del mese di maggio e che “tirerà la volata” al disco di prossima uscita, il 26 maggio, SENSIBILE.

PIEDI è una canzone che parla di come cambia la prospettiva delle cose quando diventi adulto, che si viene talmente triturati dalla propria quotidianità che i pedi finiscono al posto della testa.

Noi, per conoscerlo meglio, gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

  1. LA MIA CHITARRA AZZURRA

Per ogni musicista lo strumento è importante. E poi lo strumento che dà voce alla tua anima è per forza una cosa importante. Ne ho avute diverse, e ora ho questa. Mi sono innamorato del suono (anche se è “solo” una Squire) e del colore. La mia compagna di avventure

  1. IL KEBAB DI MEHMET

Da quando abito nella mia nuova casa, il mio vicino di casa è Mehmet, il proprietario del kebab che sta esattamente sotto. Ma oltre al kebab, che è probabilmente uno dei più buoni della storia, sono le chiacchiere che faccio con Mehmet a farmi piacere quel luogo. Abbiamo parlato di politica, della città dove viviamo, delle cose della vita. A un certo punto mi ha chiesto pure se conoscessi qualcuno che affittasse un appartamento per uno dei suoi dipendenti. Un pezzo di cuore.

  1. I SAGGI 

Alle persone normali piacciono i romanzi, io che sono uno che vuole sempre sapere dove sta andando il mondo leggo i saggi. L’ultimo che mi ha colpito è il libro di Yuval Noah Harari, XXI lezioni per il XXI secolo. Forse perché ho bisogno di capire, forse perché così sembra che mi do un tono, forse perché così mi sembra di non aver buttato del tempo laureandomi in Scienze Politiche. 

  1. LE RELAZIONI SOCIALI

 C’è chi per ricaricarsi ha bisogno di stare da solo, Invece io più sto in mezzo alla gente e più sto meglio. Più c’è casino e più mi piace. Da qualche anno un pochino meno, ma dove c’è relazione, un progetto, qualcosa che si fa insieme io sono preso bene. Sarà per deformazione professionale (faccio l’operatore sociale) ma più persone conosco meglio sto. Le reti non mi imbrigliano

  1. LA SALA PROVE

Hai presente quando ti raccontano che le sale prove sono luoghi polverosi, brutti, poco curati? Ecco, la nostra sala prove è così. Ha pure un buco per terra che sembra la faglia di San Andreas e dei divani recuperati in giro per le strade intorno (sì, c’era un periodo in cui le persone abbandonavano in giro i divani). Però quando attacchiamo quell’impianto che gracchia un pochino e gli amplificatori che fanno le ronze per l’impianto elettrico non proprio perfetto diventa il posto più bello del mondo. Durante il lockdown quando non ne avevo più andavo là a suonare. E ci ho portato pure un organo GEM degli anni ’70.