É uscito venerdì 16 giugno 2023 su tutte le piattaforme digitali il capitolo definitivo del progetto solista di Filippo Guidoboni, in arte, più semplicemente, Guidoboni, tra i nomi più interessanti della scena pop underground, complice della produzione di Alex Elena (Nominato ai Grammy, Alice Smith, Lily Allen, Citizen Cope tra i tanti) e Mattia Mari (L’Avvocato dei Santi, Giuda, Belladonna).
Un EP, già anticipato dal più recente singolo “NIENTE PARADISO“, che svela anche la focus track “CASA DEI MIEI“, raccontando la bellezza e la malinconia di un passato ormai lontano, racchiuso come se fosse una foto di famiglia, una di quelle che tieni nel portafoglio. E in particolare, “CASA DEI MIEI“, è un invito ad abbandonarsi alle emozioni e a lasciarsi trasportare dalla bellezza del ricordo.
E noi per conoscerlo meglio, abbiamo deciso di fare un salto a casa sua.
La maggior parte degli oggetti che ho scelto si trovano in cucina perché qui è dove passo la maggior parte del mio tempo Partiamo da qui. Questo è il muro delle canzoni e si trova proprio in cucina. Qui è dove creo e appendo i foglietti con le idee e pezzi di testi delle canzoni che scrivo. Come vedete è abbastanza rovinato perché a forza di appendere e staccare ho rovinato un po’ il muro.
Se c’è un oggetto in casa mia che tratto perfino meglio di un essere umano è la mia friggitrice ad aria. Se devo riconoscere un lato positivo della pandemia è che ho avuto tempo per imparare a cucinare e ho scoperto che…amo cucinare per gli amici e mi piacciono un botto gli elettrodomestici. Cose come il cuoci riso, l’impastatrice, ecc.. Pure mia madre me lo invidio moltissimo.
Sono sempre stato un grande spendaccione infatti non nego di avere le mani bucate. Passata la mania di comprare chitarre ed effetti a pedale sono passato ai Lego cosa a cui sono molto legato dall’infanzia ma non ho mai approfondito negli anni. La cosa positiva è che compro sempre roba piccola e non costosa. Ah si… se non si capisce sono un fan della Marvel.
Già, vedete proprio bene. In casa mia vicino alla dispensa si trova una bicicletta. Non so perché ma questa bici mi ricorda mia nonna materna che tanto mi manca, soprattutto a Natale. Questa bicicletta ce l’ho da più di 10 anni e ha una storia particolare. Prima di tutto mi è stata regalata dal padre di un chitarrista con cui suonavo a quel tempo e che faceva di lavoro il BICICLARO. Questa bici mi è servita moltissimo nel periodo dell’università ma non tutti sanno che mi è stata rubata moltissime volte e io tutte le volte l’ho ritrovata (o è lei che ha ritrovato me?). Questo perché se c’è una cosa che ho imparato suonando in giro è di segnare la propria attrezzatura. Voi non lo vedete giustamente ma ha un piccolo segno impercettibile che ho fatto appunto appena mi è stata regalata.
Una cosa che in casa mia non dovrebbero mai mancare sono i giochi di società. Però dato lo spazio mi devo accontentare delle carte da Uno, un forza 4 minuscolo e un battaglia navale. Ma le carte che vedete sono un regalo della mia nonna paterna con cui amavo giocare e passare del tempo insieme. Scala 40 per la precisione. Amavo vedere giocare lei e mio nonno insieme. Erano dei mostri a giocare e velocissimi. E infatti mi dicevano sempre che ero lento e sapevano anche che carte avrei giocato per scendere. Anche nell’ultimo periodo prima di andarsene vedevo mia nonna che mentre giocava le tornava una luce negli occhi. Amerò questo ricordo per sempre. Non lo dimenticherò mai.