TRE STAGIONI. LA VITA SOGNATA, LA VITA VERA è il debut EP de I Temporali, nuovo progetto alt-folk di Filippo Ghiglione. Un ritorno alle radici dopo anni passati con il moniker f o l l o w t h e r i v e r e un grande cambiamento per il cantautore ligure, con testi per la prima volta in italiano, senza dimenticare le atmosfere musicali già precedentemente esplorate. Questo EP parla di una stanza, un piccolo posto da arredare con cura e da fare proprio per tre stagioni, sette mesi e duecento giorni. Sei piccoli passi, sei canzoni da tenere strette da qualche parte dentro al cuore, per coltivare il dolore scaturito da una separazione. Il lutto, la perdita, il disorientamento. E poi, dentro questa stanza, imparare a fare di questo dolore qualcosa di proprio, farne una parte di sé. E finalmente uscire fuori.
Noi volevamo conoscere meglio Filippo, e per farlo gli abbiamo chiesto di farci fare un giro nella sua vecchia cameretta, con la complicità della sua famiglia. Ecco cosa ci hanno mostrato.
Grazie per la bella possibilità.
Io sono di Genova, ma dopo un po’ di trasferimenti in giro da poco tempo vivo a Roma. Dal momento che al momento non ho oggetti molto iconici nella mia nuova casa romana, e che quando ogni tanto torno a Genova mi fermo a casa dei miei genitori dove si trova la mia cameretta con tutti gli oggetti veramente iconici della mia infanzia, ho pensato di sceglierli tutti da lì. Non solo, ho pensato di chiedere alla mia famiglia di aiutarmi a sceglierli in base agli aneddoti, e di pensare a una canzone in qualche modo legata a quegli oggetti e a quel periodo. Un tuffo nei ricordi di famiglia, insomma.
Oggetto 1 (scelto da Paola, mia mamma): Collezione di Dylan Dog & PKNA
Ho pensato di scegliere questi oggetti perché mi ricordano l’ossessione di Filippo per il collezionare le cose, e il desiderio, una volta che iniziava a mettere insieme i pezzi del puzzle, di non fermarsi mai potenzialmente. Questo l’ho visto soprattutto con i fumetti e in particolare con Dylan Dog e Paperinik, che leggeva continuamente.
Per quanto riguarda la canzone invece, mi è venuta in mente Jump dei Van Halen, perché era una delle cover che suonavano più spesso in giro nei locali con la sua band del periodo post-liceo e a casa la provava sempre.
Jump: https://open.spotify.com/intl-it/track/6Fba9RZtC6vTY814JToDtP?si=088b0622690d4703
Oggetto 2 (scelto da Roberto, mio papà): Modellino Mini
Ho scelto questo oggetto perché in camera di Filippo ci sono sempre stati tanti modellini di macchine diverse, e una passione che aveva da piccolo era di correre alla finestra per cercare di capire quale modello di macchina stesse passando sotto casa. Ho scelto la Mini perché è da sempre stata un po’ il “simbolo” di questa famiglia, un’auto che ho sempre amato fin da ragazzo e che ho fatto amare anche a Filippo.
Come canzone ho scelto La regina del Celebrità degli 883 perché faceva parte di una delle prime musicassette che Filippo e Margherita ascoltavano sempre, una piccola colonna sonora dell’infanzia.
La regina del Celebrità: https://open.spotify.com/intl-it/track/1vJVjWzlS5SZpcicOuT1er?si=d38cda460c034f1a
Oggetto 3 (scelto da Margherita, mia sorella): Televisione Gialla
Se penso alla camera di Filippo mi viene subito in mente la televisione gialla all’angolo, è un oggetto davvero iconico, è come se ci fosse da sempre. E poi è un oggetto anche un po’ simbolico del nostro rapporto, quando la sera guardavamo insieme i programmi e le serie tv (l’orso polare che compare a caso della prima puntata di Lost ce lo ricordiamo ancora!).
Per quanto riguarda la canzone invece ho scelto Neon di John Mayer, perché mi ricorda di quando io studiavo in camera e ascoltavo Filippo suonare la chitarra elettrica nella sua cameretta, accanto alla mia.
Neon: https://open.spotify.com/intl-it/track/7Kohy4v3KLWfUXlv9N3feB?si=a9610c4df615495f
Oggetto 4 (scelto da me): Canta Tu
Il Canta Tu è stato sicuramente un grande protagonista delle nostre serate familiari di quando ero bambino. C’erano tantissime canzoni e raccolte (più o meno improbabili), e avevamo ciascuno il nostro cavallo di battaglia con il quale mettevamo in piedi sfide all’ultima canzone.
E il brano che ho scelto per l’appunto è Blue eyes di Elton John, perché mi ricordo che era uno dei cavalli di battaglia di mio papà e quando la cantava vinceva sempre lui.
Blue eyes: https://open.spotify.com/intl-it/track/4nSWloYu8D0ikKB68S1R5W?si=cc9db0c882254fa8
Oggetto 5 (scelto da Emma, la shih tzu di famiglia): Poltroncina
Emma non poteva che scegliere naturalmente la poltroncina sotto la quale si mette sempre a dormire di notte, o si nasconde quando ci sono i tuoni o le tempeste (ma non con I Temporali!), con sopra i cuscini della Donaldson con i personaggi Disney stampati. Questo non succedeva quando ero bambino, perché all’epoca Emma non c’era ancora, ma è come se in qualche modo avesse “preso possesso” di uno spazio dandogli un nuovo scopo.
La canzone che, di nuovo naturalmente, sceglierebbe sarebbe sicuramente A lullaby for Emma, una canzone che avevo scritto con il mio moniker followtheriver perché ogni volta che la suonavo in casa lei, ancora cucciola, si avvicinava e si addormentava vicino a me.
A lullaby for Emma: https://open.spotify.com/intl-it/track/7KX7GFR8KgZNbiDuLrUZyZ?si=805472262a6e4f7b