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Cosa c’è nella camera di Francesco Nava

Dopo l’esordio con “Acqua” torna il cantautore Francesco Nava con un nuovo singolo dal titolo “Orfeo“, un nuovo capitolo musicale viscerale, sentito e stratificato di influenze dove vince un immaginario dove uomo, voce e natura si completano. Il brano, è uscito venerdì 1 dicembre 2023 su tutte le piattaforme digitali, in distribuzione Believe Music Italy.

Noi volevamo conoscerlo meglio, e abbiamo deciso di farci portare a casa, ed ecco che cosa ci ha mostrato. Siamo molto grati di questo momento intimo che può avvicinare tanto alla musica di un artista come Francesco Nava.

Qual’è la domanda?
Non lo so nemmeno io ma questo cartello vi accoglierà prima di entrare in casa, se mai verrete a trovarmi. L’ho gentilmente portato con me da un bellissimo festival dove sono stato quest’estate. Amo gli oggetti che stimolano il ”ma in che senso?!”, come fossero paradossi piombati in casa senza un motivo apparente. Ah e son pieno di cose come questa. Forse troppe

Amo follemente questo angolo di casa. Vivo attualmente in una struttura risalente ad inizio 800 e ho trovato tante cose al suo interno come questa macchina da cucire. Il dipinto arriva invece da un monastero dove mi capita spesso di andare per non impazzire o per scegliere di impazzire. È una di quelle cose che potrei osservare le ore, perdendomi in ogni minuscolo dettaglio. Mi sembra di viverci dentro. A volte. In particolari condizioni.

Uno spazio per il fuoco in un giardino. Quanto l’ho desiderato! Ho inaugurato questo cerchio proprio per la festa dell’uscita di acqua e ora so che rimarrà a scaldarmi in improbabili sere di ordinario disagio. A volte ora suono da solo la sera davanti al fuoco. Mi sembra un miracolo e mi ricorda perché non vivo in città da un po’.

Altro oggetto circolare, ma questa volta è un tamburo. Sto pensando di iniziare a suonarlo live, convinto possa causare fughe di massa ma nel contempo farmi stare bene. Lo suono ogni mattina per qualche minuto, rituale anche questo inaugurato da pochi giorni. Sto cambiando parecchie abitudini e questo oggetto sa riempirmi di energia come pochi altri.

In origine era un camino, ma una volta che mi è precipitata in camera una quantità indefinita di cenere ho deciso – per ora – di chiuderlo e renderlo un altarino pieno di collane, orecchini, lampade, rami, simboli religiosi in cui credo un giorno si e dieci no… Forse il mio spazio preferito, mi rappresenta in un modo incredibile nel suo caos quasi organizzato, nei suoi chiari e nei suoi scuri.