Fuori dal 23 novembre “No Escape From You”, il nuovo singolo di Federico Cacciatori. Il brano seguendo la filosofia dei precedenti lavori non uscirà sulle piattaforme digitali, solo su Youtube e sarà scaricabile dal sito ufficiale dell’artista.
Federico Cacciatori sceglie una strategia diversa dal solito mettendo al primo posto la musica e non i numeri. “No Escape From You” mescola melodie elettroniche con un pop sognante ed etereo. Un viaggio attraverso la psiche umana accompagnato da una delicata voce femminile.
Si può scappare da tutto, ma non da se stessi. Questo è il concetto attraverso cui ruota il brano. E noi abbiamo deciso di approfondire con lui.
Ciao Federico, bentornato tra le nostre pagine. E’ uscito da poco il tuo nuovo singolo “No Escape from you”. Vuoi raccontarci il significato di questo brano?
Ciao a tutti, assolutamente si, “No escape from you” è una riflessione profonda sulla natura umana, credo che l’essere umano, nel corso della sua esistenza, sia costantemente alla ricerca di sfuggire da situazioni complicate, da se stesso, o da ciò che lo tormenti. Questo desiderio di fuga può manifestarsi in molte forme: attraverso viaggi fisici, mentali distrazioni quotidiane o persino nell’abuso di social network, che di social oggi hanno ben poco, non credete? Tuttavia, c’è un fatto inevitabile che l’esperienza umana ci insegna: non possiamo mai veramente scappare da noi stessi e dalla nostra storia.”
Ti abbiamo conosciuto la prima volta nel 2020, come si è evoluta la tua musica nel frattempo? Come ti hanno cambiato questi tre anni?
Più che evoluta la mia musica, mi sono evoluto io, nel senso che più si va avanti più cose si imparano, più esperienze sia esse negative che positive in qualche modo ci formano, ci informano e ci cambiano. La mia musica è sempre in continuo cambiamento, oggi posso scrivere un brano in un certo modo, domani posso scriverne un altro completamente diverso, è nella mia indole, ogni giorno mi sento cambiato dal giorno prima e questo si riflette sulla mio viaggio musicale.
Non per caso ho scelto la parola “Viaggio”, che con ogni probabilità è tra le parole che adoro di più.
Nel senso che ogni giorno della mia vita sono o mi sento sempre in viaggio, basti pensare che la gran parte delle ore della giornata le passo in treno o comunque mai in casa. Non essendoci mai o comunque rimanendo abbastanza distante da una comune vita sociale, la mia casa in questi tre anni è stata la mia musica.
E per casa intendo quel luogo in cui in qualche modo puoi sempre sentirti libero di fare un pò quello che si vuole, dove si può camminare nudi senza provare nessun tipo di vergogna, quel luogo dove si può osare, dove si possa trovare conforto ispirazione e quel senso di appartenenza che fatico a trovare al di fuori di essa. Sicuramente questi tre anni mi hanno cambiato sia in positivo che in negativo , ma a questa domanda dovrebbero rispondere le persone che mi stanno vicino.
Come dicevo, sono e mi sento in costante cambiamento e soprattuto ho un rapporto con il passato di amore e odio.
Sicuramente rispetto al primo album “Moments from space”, mi sento più maturato sotto vari aspetti sia compositivi, artistici e soprattuto umani.
Un po’ controcorrente scegli di pubblicare la tua musica in maniera alternativa, quasi mai attraverso i digital store. Come sta andando la promozione in questo modo?
La promozione direi sta andando molto bene, essendo diverso il viaggio che intraprendono le canzoni per arrivare a chi mi ascolta diverse sono altrettanto le modalità con cui vengono “Promosse”, diciamo che i Live sono la miglior fonte per promuovere le canzoni, l’approvazione o meno delle canzoni la leggo nelle facce e soprattutto negli occhi di chi ho di fronte, è anche comodo per il pubblico che non deve alzare o abbassare il pollice per un mi piace. Le facce, parlano molto più di qualsiasi dato analitico di qualsiasi social. Il mio sito web e i concerti sono come dei luoghi “fantastici” in cui posso condividere la mia musica. Questo non è solo un modo per ascoltare le mie creazioni, ma anche un modo per costruire una relazione più intima. Voglio che ciò che produco sia molto più di una semplice esperienza sonora; voglio che sia un viaggio condiviso. So che questa scelta può sembrare controcorrente in un’epoca in cui la visibilità sugli store digitali è fondamentale. Ma credo che la qualità della connessione sia più importante della quantità di clic.
C’è un artista con cui ti piacerebbe duettare?
Assolutamente si, con Dardust, credo che ci possa essere un interscambio sia umano che artistico molto interessante
Prossimi progetti?
Lo dico solo in esclusiva per tutti gli amici di perindiepoi : sto lavorando ad un nuovo album che uscirà allo sbocciare dei fiori in primavera.