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Cosa c’è nella sala prove dei Bosco

Bosco tornano con un nuovo singolo che porta il nome di “Leica“, fuori da venerdì 26 gennaio 2024, una canzone commovente che tratta il tema di Cernobyl e la celebre macchina fotografica. La canzone racconta di un’immaginaria scena del 1986, anno di nascita della Leica, in un periodo in cui le persone si trovavano a scattare foto, ignare del disastro che si stava per verificare, senza sapere che non sarebbero mai state meglio di così.

Con sonorità simili a quelle di artisti come Niccolò Fabi, Bianco, Baustelle, Brunori e I Cani, i Bosco creano ballate emozionanti sui synth elettronici, intrecciando diverse voci e loop musicali.  Il singolo “Leica“, pubblicato e distribuito da McFly Dischi / Visory Records, è un inno all’amore e alla nostalgia, e con il suo tocco malinconico, riesce a mettere in musica ricordi e rimpianti di grande impatto emotivo.

Noi volevamo conoscerli meglio, e ci siamo fatti invitare nella loro sala prove, ed ecco cosa ci hanno mostrato.

Daniele: I testi scritti a mano e le melodie cantate al cellulare tra riunioni di lavoro e vita che va avanti, in sala restano scritte idee e solo alcune diventano canzoni, in questo caso “Diadora” che prende corpo, come la brutta copia prima di metterla in bella.

Daniele: Lo specchio e il mixer, in sala sono lì, davanti l’odiata colonna che ci divide, a regolare i volumi mentre cerco di muovermi tra cavi, tastiere, chitarre, ricordandomi di continuo che è piccola, calda e scomoda ma è la nostra sala ed è lì che nasce tutto.

Francesco: Davanti agli occhi il disco della svolta dei Blur con Dave Rowntree non ancora preso dalle faccende politiche e al suo meglio come intensità, un disco del 1997 che è ancora rivoluzionario a suo modo nonostante gli anni.

Alessia: nessuno di noi l’ha comprata, un giorno è semplicemente apparsa in sala prove nel 2014 circa. Come una mutevole stele di Rosetta liscia e candida che accoglie le idee della band, viene riempita di parole, musica e altri simboli che poi vengono soppiantati da altri e poi da altri. La lavagna cancellabile si modifica esattamente allo stesso passo in cui la band si evolve verso la musica che verrà.

Giulia: Scelgo il mio nuovo Minilogue xd che rappresenta un cambiamento e spero anche un traguardo dopo tante sperimentazioni a volte poco fortunate. Auguro al nuovo piccolo arrivato di divertirsi e di condividere con me tanti bei momenti di musica live, non lasciandomi mai senza suoni.