Fuori dal 3 maggio “Come una Tennent’s aperta in frigo”, il nuovo singolo diBOOM.BO. Il brano è stato scritto a quattro mani con Il Cile, autore multiplatino, e mostra uno sguardo intimo sulle complessità delle relazioni umane. L’etichetta discografica 04011 Records è entusiasta di presentare questo nuovo singolo, che promette di catturare l’attenzione degli ascoltatori con la sua potenza emotiva e il suo sound innovativo.
“Come una Tennent’s aperta in frigo” è caratterizzata da chitarre distorte e batteria elettronica, un indie pop moderno che strizza l’occhio a melodie anni ’80 con echi di Peter Gabriel.
Noi volevamo conoscerlo meglio, e per farlo non potevamo che chiedergli quali fossero le sue cinque cose preferite. Ecco com’è andata!
1. Occhiali Persol 649
Comprai il primo paio di Persol in un mercatino della mia città, saranno passati 15 anni. Non me ne sono mai separato, se potessi li metterei anche di notte. Sono il filtro perfetto da mettere tra sé stessi e una realtà troppo spesso accecante. Come scrivo in un brano del mio prossimo EP “Con i miei occhiali, mi paro dagli strali”
2. Cocktail Americano
Chissà perché ma è diventato il mio drink preferito, tanto che di recente ho anche provato ad “assemblarlo” in casa con risultati molto discutibili. In realtà mi manca solo la scorza d’arancia ma in casa mia la cosa più simile alla frutta che ho è la bottiglia di limoncello.
3. Il Napoli
Un uomo può cambiare tante cose nella vita, forse tutto, ma non la squadra del cuore. Io devo dire che mi diverto anche quando si perde, perché da sempre frequento forum di tifosi che sfornano le perle migliori quando le cose non vanno tanto bene. Vincere nella vita mi ha sempre annoiato un po’, e quest’ anno ci siamo annoiati pochissimo!
4. La Moto Guzzi V7
Sulla motocicletta si potrebbe fare tanta retorica: la libertà, il brivido, la velocità. Io amo la mia Guzzi perché è un po’ in controtendenza con questo mondo sempre più veloce: è una moto che ha bisogno dei suoi tempi, va fatta scaldare, è tutta analogica e ha pochissima plastica. È un simbolo di resistenza alla fretta e al progresso accelerato del mondo moderno. E raramente supero gli 80 km/h.
5. Il Fender Precision
Il basso è stato il ponte tra il mio spirito e il cuore pulsante della musica. C’è qualcosa nel ruolo del bassista che mi ha sempre affascinato. La sensazione di suonare un Mi a vuoto dal vivo e sentire tutte le otturazioni dentali vibrare batte qualsiasi assolo di chitarra, per me. È stato il mio primo strumento e rimane il mio preferito.