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Comunicato stampa

Raesta ci racconta il suo nuovo singolo “Bonsai”

Raesta pubblica Bonsai, il nuovo singolo accompagnato da un videoclip che unisce romanticismo e ironia.

BONSAI è il classico brano che scrivi quando qualcosa di importante attraversa la tua vita; un cambiamento, non tanto di ciò che ti circonda, quanto soprattutto di ciò che è dentro di te. E’ un bilancio, abbastanza pacifico, una presa di coscienza di ciò che sei e che ti batterai per difendere. La sua gestazione ha richiesto tanto lavoro a casa e in studio;  questa è l’ultima delle varie versioni; mi ci rivedo molto tanto che nel video ci ho messo anche un po’ della mia vita privata”.

I lavori sul brano sono iniziati presso gli Artigiani Studio di Formello con Maurizio Loffredo dove con un primo arrangiamento sono stati registrati gli strumenti; le voci sono state registrate presso Kate Academy di Roma con Andrea Allocca; la successiva produzione, poi mix e il master sono stati eseguiti e ultimati presso il Natural Head Quarter di Ferrara con Michele Guberti e Manuele Fusaroli (Management, Mezzosangue ecc).

Ciao Stefano, raccontaci come nasce “BONSAI”

Bonsai nasce da un giro di chitarra acustico a cui una mattina di tante, appena sveglio, davanti a una finestra con una tazza di caffè accanto, ho intrecciato alcuni pensieri. E’ nata così, poi ha cambiato nome, melodite, tonalità…

Perché hai deciso di pubblicare “BONSAI” come singolo e non come parte di un album o EP?

Bonsai proprio per la sua lunga gestazione è rimasta non del tutto prodotta. Però sentivo che il pezzo poteva dire qualcosa in più. E così è uscita come singolo perchè appartiene ad un periodo precedente rispetto alle mie successive produzioni che faranno parte del prossimo EP/Album.

Quali sono state le principali sfide che hai affrontato durante la creazione del brano?

Sinceramente credo che questo brano più di altri abbia scavato dentro di me. E’ stato difficile esprimere ciò che è la mia vita. Nulla di speciale credo, ma comunque non priva delle sue difficoltà quotidiane, delle sue nuove sfide e della sua routine. Fondamentale humus, quest’ultimo, in cui far germogliare i propri progetti. I miei sogni.

Puoi raccontarci un aneddoto interessante della registrazione di “BONSAI” o del video?

Beh il brano è stato registrato a Formello, presso gli Artigiani Studio di Maurizio Loffredo. Ricordo lo stallo in cui mi sono trovato quando dovevo riordinare le idee sulla seconda strofa: è stato uno di quei brani arrivato “prematuramente” in studio. Maurizio mi ha tranquillizzato. Poi ho spento il telefono, ho fatto silenzio dentro e la melodia e le parole sono fluite libere. Inoltre mi è uscita una progressione di accordi sul pianoforte anomala rispetto alla strofa. Ancora oggi devo farci attenzione quando la suono!

Cosa possiamo aspettarci dal tuo prossimo album previsto per la prossima primavera?

Ci saranno diverse novità. La prima è che le canzoni saranno registrate in diversi studi di registrazione. Ci sarà una traccia registrata in presa diretta per la prima volta. Inoltre si virerà verso  una dimensione più suonata: con la band ormai composta da Federico Bruzzaniti alla chitarra, Francesco Argentati al basso, Joshua Frau alla batteria. Canzoni forse meno solari ma più profonde, toni più scuri e leggermente meno scanzonati.