Iraci condivide il suo nuovo singolo, lo struggente “Arianna“, disponibile su tutte le piattaforme digitali da mercoledì 23 ottobre 2023, per AsproDischi e in distribuzione Artist First. Qui dentro, le corde della chitarra suonano come rotaie che hanno il suono della distanza tra Roma e Milano: questo è il mood di un brano intenso che sviscera un racconto amaro, quello di due amanti lontani che fanno i conti con la realtà e con la speranza. Un nuovo inizio per Iraci, dove la produzione marcatamente pop segna un cambio di passo nel percorso del cantautore proveniente dalla scuola indie romana.
Noi per conoscerlo meglio ci siamo fatti portare a casa sua, per farci raccontare la storia di cinque oggetti particolari, ecco cosa ha scelto.
Tette dinosaurate
Uomo o donna che sia, chiunque entri in un’officina meccanica può aspettarsi di vedere un calendario porno e non trovarci nulla di strano o fuori posto. Questo fatto mi ha sempre affascinato, anche oggi con il mondo del patriarcato che espone sempre più crepe (per fortuna e ancora non abbastanza), le officine e i loro calendari restano l’ultimo vessillo, tempio di un mondo che va scomparendo. Un giorno ho trovato il coraggio di farmene regalare uno dal meccanico e ci ho appiccicato sopra degli sticker di dinosauri, perché ci sono molte cose che amo nella vita e tra queste ci sono i dinosauri.
Vasetto con plettri
Se volete illudervi di avere il pollice verde fate una talea da un pothos, non muoiono quasi mai e vi faranno sentire onnipotenti. Questo bimbo aveva solo due foglie e ora è l’orgoglio della casa. È in un posto di passaggio e mi permette di depositare nel tappo i miliardi di plettri che si moltiplicano nelle mie tasche: ho fatto anche un diorama con un triceratopo su un pezzo d’argilla, per tornare al tema dinosauri.
Libreria giochi
Fare il cantautore oggi ti costringe a pensare a tantissime cose contemporaneamente, è per questo che voglio fare un appello a tutti i colleghi: fatevi una cultura sui boardgame e avrete più chance di sopravvivere. Questa è una parte della mia collezione, in ogni scatola c’è un mondo diverso, una diversa strategia, un diverso mood, è il caso di dirlo:
“fenomenali poteri cosmici, in un minuscolo spazio vitale”
Farfisa
Questo bellissimo Farfisa Bravo 61 lo dava via mia zia, che fai non te lo porti in studio?
Ci trovo molto spesso ispirazione, nonostante io sia un chitarrista di formazione: è a prova di scemo ed è tutta colorata.
Ammetto che è anche il pretesto per mettere in mostra altre prove del mio pollice verde e una fetta del mio home studio
Poster cugini di campagna
Quel metallaro incallito di mio zio conservava con orgoglio questo poster dei cugini di campagna, c’è della velata ironia in tutto ciò. Il giorno in cui l’ho ricevuto in regalo è stato per me come il passaggio di una reliquia di famiglia, un testimone che passa di generazione in generazione. Tutti i colleghi e gli artisti che entrano nel mio studio restano estasiati. Un pò severo un pò sensuale, il loro sguardo giudica tutta la musica che faccio.