Il 18 ottobre Giulia debutta con il singolo “Viola”, prodotto da Wrongonyou. Un invito ad essere se stessi senza farsi fermare dai pregiudizi degli altri. “Viola”, colore particolarmente significativo per la cantautrice, è il lungo e tortuoso percorso che l’ha portata fino a qui. Nasce proprio come rivincita dopo un periodo in cui la frustrazione l’aveva portata a mettere in pausa la musica.
Il sound di “Viola” è un pop leggermente malinconico con sfumature nu soul, ma allo stesso tempo è carico di speranza. Una melodia che proprio come il testo ci fa passare attraverso la storia e il percorso della cantautrice. Strofe delicate che portano fino ad un ritornello esplosivo e coinvolgente.
Noi non potevamo che conoscerla meglio così, come facciamo spesso, chiedendole quali fossero le sue cinque cose preferite, e non a caso si parte proprio dal viola.
Il Viola
Ho sempre amato il colore viola. In tutte le sue sfumature, fin da bambina, al punto di farlo diventare il titolo del mio primo singolo. Trovo sia un colore profondo, complesso. L’unione del blu con il rosso, la tranquillità e l’introspezione che si fondono con l’irruenza e la passione. Un dualismo che sento molto mio. Inoltre, il fatto che sia spesso bistrattato e additato come porta sfortuna me lo fa amare ancora di più, quasi fosse una forma di riscatto.
La Sardegna
In particolare Bosa, la città di origine di mia mamma. La Sardegna fa parte di me, è il mio posto felice. Per me significa casa, famiglia, gioia, appartenenza, è un legame difficile da descrivere. Amo Il suo profumo, il suo mare, sa Limba, la sua cucina, i suoi colori, la sua Anima. A questa terra meravigliosa sono legati alcuni dei miei ricordi più preziosi. Ho anche tatuata sul braccio una piccola bandiera sarda stilizzata. E sogno da sempre un duetto con i Tazenda!
Cucinare
Amo cucinare, nonostante il mio rapporto con il cibo non sia sempre stato semplice. Cucinare mi diverte, mi rilassa, mi piace sperimentare ricette nuove (anche quando non riescono!). Sogno una cucina super attrezzata e molto spaziosa, con un grande tavolo da pranzo, dove poter ospitare tanti amici e la mia famiglia ogni volta che posso.
La poesia
Un’altra mia grande passione. Racchiudere il vissuto e le emozioni umane, anche le più profonde, in poche righe, se non addirittura in poche parole, mi affascina da sempre. Io che sono un fiume in piena e raramente resto in silenzio, lo trovo anche quasi un esercizio di meditazione. Amo scrivere poesie ma soprattutto amo leggerle: in particolare il simbolismo, l’ermetismo, e alcune delle grandi poetesse contemporanee.
La piccola tastiera di mio papà
Mio papà, da buon musicista, ha sempre avuto diversi strumenti in casa. Ricordo con tanto affetto una piccola tastiera Casio, un cimelio anni ’80, non conteneva più di due ottave. Ricordo avesse diversi effetti, si potevano selezionare i violini, i fiati, diversi tipologie di percussioni, addirittura registrare qualche parola. Da bambina mi divertivo a sperimentare i diversi suoni insieme, a canticchiare delle melodie completamente a caso, cercando (assolutamente senza successo) di riprodurle sulla tastiera.