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Cosa c’è nella camera di Milena Paris

Milena Paris si avvicina alla musica a 13 anni, intraprendendo lo studio della chitarra e del canto moderno. Cresciuta con il pop-rock britannico e l’r’n’b degli anni ’90, perfeziona privatamente lo studio del canto e successivamente continua gli studi in Canto Jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Consegue il diploma di triennio a pieni voti presentando un progetto dal titolo Revisiting Kurt Weill, una produzione di jazz moderno realizzato sfruttando le sonorità elettriche nella ricerca di un approccio musicale contaminato con quelle che sono le sue influenze di background, e in seguito il diploma di biennio con il proprio progetto di musica originale.

Nel 2017 viene selezionata come cantante solista e corista della Verdi Jazz Orchestra diretta dal M° Pino Jodice, con la stessa orchestra registrerà nel 2021 un concerto promozionale per il Conservatorio G. Verdi di Milano. Negli anni ha prestato la voce per sigle tv e spot, colonne sonore per cortometraggi, collaborazioni in studio come corista e lead vocalist in diversi ambiti musicali, e ha avuto modo di performare su palchi e in contesti rilievo (Expo 2015, Vimercate Festival, Padiglione d’Arte contemporanea di Milano, Bergamo Estate, etc).

Nel 2020 pubblica il primo singolo, “Intuition”, mentre nel 2021 il secondo, “Childhood Wisdom”, come artista indipendente. Cantante dalla formazione eterogenea, la sua concezione artistica è mossa dal desiderio di scendere in profondità per poi risalire in superficie, scavare nell’intimo come sanno fare i cantautori che la affascinano, ma con un vestito completamente differente e che affonda le sue radici nel jazz moderno.

“OLTREMARE” è il primo EP che pubblica, un disco che racconta la complessità e la mutevolezza dei rapporti intimi attraverso una narrazione terapeutica tanto concreta quanto metaforica, sottolineando l’importanza della parole e facendo uso degli elementi terra e acqua per esprimere la resa a questi sentimenti in mutamento. Trait dunion è la coproduzione di Daykoda e le sue sonorità elettroniche.

Oltre che attraverso la loro musica, però, a noi piace sempre conoscere le persone anche attraverso gli oggetti che hanno più cari. Quindi, abbiamo chiesto a Milena di farci fare un giro a casa sua e questo è ciò che ci ha mostrato:

Il primo oggetto è la mia polaroid degli anni ‘70. Questa macchina è stata regalata a mia madre da mio nonno e poi è passata a me. Adoro scattare polaroid, adoro la loro filigrana e poter scattare delle istantanee oggi mi permette di avere dei ricordi che siano oggetti concreti e non delle foto su telefono che perdo se non ho fatto backup.

Il secondo oggetto è un poster, fa parte della collana “Le parole contano”. Si basa sull’idea di isolare parole e frasi dai quotidiani per stimolare riflessioni. “Per crescere devi tornare indietro” è una frase in cui credo molto e che sento molto connessa al percorso terapeutico, di introspezione e di conoscenza di se stessi.

Il terzo oggetto è il mio taccuino su cui scrivo pensieri che poi strutturo in canzoni. Mi è stato regalato 7 anni fa da un’amica, una persona molto sensibile: sulla prima pagina questa persona mi scrisse un augurio per la realizzazione dei miei sogni. Sento che questo oggetto ha un’energia intrinseca.

Il quarto oggetto è il mio angolo dell’ispirazione. Una mensola su cui ho allineato alcuni tra i miei libri preferiti, quelli che voglio vedere perché anche solo posarci lo sguardo mi regala good vibes. Tra questi spicca “Sotto i tetti di Parigi” che è una città che amo e questo libro appaga il mio senso estetico. È ricco, infatti, di foto e disegni di interni di appartamenti molto particolari.

Il quinto oggetto è un flauto cinese, uno xun. Mi è stato regalato da un amico mentre eravamo in Cina e passeggiavamo tra i mercatini. Una signora lo stava suonando in modo splendido, io non sono mai riuscita a tirarci fuori un suono se non di recente, grazie al mio fidanzato. È un ricordo di quel mese passato in Cina, un’esperienza incredibile, e lo adoro come adoro tutto ciò che produce suono.