Esce oggi venerdì 23 aprile 2021 Capita, il primo singolo dei Diletta.
Venite a conoscere l’atipica pop band di Como che, reduce dalla compagna crowdfunding lanciata per ultimare i lavori del primo disco di prossima uscita Sacro Disordine, ci conduce per mano e con un’intro di chitarra nel mondo sconosciuto dove le cose, quelle che cerchiamo di programmare e controllare ogni giorno, spesso capitano e basta, senza una regia, senza un motivo: e così capita…
Le cose importanti nella vita, quelle belle e quelle meno belle, capitano così, senza preavviso e senza effetti speciali. Il brano “Capita” racconta di come la vita non sia un set cinematografico e di come le persone ricerchino ostinatamente un pò di magia tra la banalità del quotidiano e il desiderio di essere amati.
Per l’occasione, abbiamo chiesto a ciascuno di loro come ha passato il lockdown.
Come stai passando questo strano periodo, qual è la tua routine?
JONATHAN Pappe, pannolini, ninna nanna, lavoro e Diletta. Mi ritengo fortunato. Di professione sono educatore e non ho mai smesso di andare al lavoro. Inoltre sono diventato papà a settembre 2020 e questo (oltre alle famose notti insonni) mi sta regalando una gioia preziosa che supera l’angoscia per la pandemia.
ANDREA Mi sveglio e aspetto che papà Jonathan mi porti la pappa e mi cambi il pannolino..poi brevissimo power nap e via al lavoro!
DESIREE Premettendo che sono abbastanza allergica all’ultima parola della domanda, le azioni ricorrenti delle mie giornate sono: lo studio universitario (di tecniche del suono), il DILETTO con gli strumenti che so suonare, la riflessione mentale, la comunicazione con gli amici, la creazione di nuova musica col mio computer. Insomma, nel mio sacro disordine, penso che non me la passo poi male!
L’arrivo della pandemia ti ha sconvolto qualche piano? Quale?
JONATHAN Sicuramente il progetto Diletta ha risentito di questa pandemia. Mi mancano le prove con i miei compari e mi manca suonare dal vivo. Speriamo di recuperare a breve.
ANDREA Avevo in mente di aprire un chiringuito sulla Milano-Meda…che scherzo! Ahahah! Nessuno.
DESIREE Sicuramente mi è dispiaciuto passare alla DAD con l’accademia che frequento. Ho capito la bellezza del vivere la scuola più da vicino, scambiarsi conoscenze e condividere l’esperienza con i compagni di corso… sto sperando molto nel prossimo anno, che possa essere almeno un po’ differente.
Te la ricordi la primissima quarantena? Come la passasti?
JONATHAN Mi ricordo l’irrequietezza e nello stesso tempo un senso di stordimento per qualcosa di assurdo/impensabile che stavamo vivendo.
ANDREA Ricordo benissimo il senso di spaesamento: si può uscire o non si può uscire?
DESIREE Ricordo il mio compleanno verso fine marzo 2020. Mamma mi ha fatto una torta in casa e per quanto avrei voluto fare festeggiamenti esplosivi, ho vissuto momenti di felicità dati dalla semplicità e l’amore.
Di cosa parla il tuo ultimo singolo? L’hai scritto nell’ultimo anno?
JONATHAN Ho scritto Capita nel novembre del 2019. Ero a casa di mia mamma in compagnia di mia sorella che a tavola ci rivelò di essere incinta. Il suo modo naturale di dircelo, tra una forchettata di pasta e l’altra, mi ha colpito e da lì è scaturita la canzone il cui senso sta proprio nel dire che spesso le cose importanti capitano così, senza preavviso.
ANDREA Jonathan ha scritto Capita nel novembre del 2019, se non sbaglio. Mi pare fosse a casa di sua mamma, in compagnia di sua sorella. E così è nata Capita.
DESIREE Capita parla di qualcosa che ci accomuna tutti, qualcosa di così astratto ed essenziale che è forse difficile da esprimere in parole. È un inno alla bellezza dell’attimo e fa riflettere sulla valenza che possiamo dare ai diversi attimi che appunto ci capita di vivere.
Cosa ti manca più di qualsiasi cosa?
JONATHAN La spensieratezza, il cinema, i concerti, ma ultimamente anche i DPCM di Conte…sono un nostalgico
ANDREA I concerti con Conte: troppo occupato a scrivere DPCM, dice. Ma io lo so che con Mario ci esce 🙁
DESIRÉE I concerti (sia con la band, sia quelli da spettatrice), le serate fuori, avere molte più opzioni per riempire il tempo libero.
Ti ricordi ancora l’ultima serata che hai fatto post 22.00?
JONATHAN Emmm…. no
ANDREA Sì.
DESIREE Chissà cosa ho mangiato ieri… ahahah No, non ricordo…