Maschere è il singolo di debutto di Solo Pietro in uscita venerdì 3 dicembre per UMA Records e distribuito da Sony Music Italy. Il giovane cantautore ha la capacità di sciogliersi nei suoi sentimenti mentre crea melodie con il piano, catturando la luce e l’ombra del mondo e descrivendole in modo crudo e mai banale. L’impostazione lirica della sua voce non fa altro che accrescere l’emotività dei brani, delle pop ballad estremamente moderne in cui l’anima cantautorale viene cullata da chitarre e ritmi che rafforzano l’impatto emotivo del pianoforte.
“La musica mi ha dato tutto. Da quando sono bambino mi accompagna, è stata genitore, sorella, amica, psicologa, e medicina. in qualsiasi momento della mia vita, felice o triste che fosse. Così ho deciso di conoscerla meglio, meglio che potessi, fino a trasformare la mia vita in questo. La musica mi ha dato tutto. Io devo restituire qualcosa. Questo è Solo Pietro.”
Maschere è un brano dai significati profondi: descrive il disagio e le difficoltà di un’intera generazione che tenta di adattarsi e comprendere le dinamiche di una società in continuo cambiamento e giudizio, in cui ogni individuo deve mostrarsi per ciò che non è: “nel testo ho voluto trasferire il senso di inadeguatezza che ho sempre visto nella nostra società, questa necessità costante di mascherarci dalla quale si può sfuggire soltanto tramite l’accettazione e l’affetto reciproco”. Pietro si accompagna con il pianoforte e la sua voce penetrante è impreziosita dall’arrangiamento orchestrale di archi, con un’interessantissima contrapposizione tra solennità classica e moderno grazie alle sue capacità di interpretazione.
Per l’occasione, non abbiamo saputo resistere, e gli abbiamo chiesto di farci vedere camera sua!
CD di Hans Zimmer
Questo è uno dei miei dischi preferiti, le colonne sonore in generale mi fanno sempre un effetto incredibile. In modo particolare Hans Zimmer, è uno degli autori che preferisco, la sua musica riesce a mantenere una semplicità strutturata e una coerenza smisurata con le scene alle quali fa da sottofondo e spesso e volentieri mi piace avere propio questa stessa musica come colonna sonora alla mia vita.
Telecaster
La mia tele è un pezzo di me ormai, è stata un regalo dei miei nonni, e mi è arrivata propio durante la prima tostissima quarantena, è stata una fedele compagna per un sacco di ore bloccati in casa per la gioia dei vicini : ). Mi ha fatto scprire un sacco di musica che non avevo mai approfondito prima del suo arrivo. Le sono davvero grato.
Il Concone
Il Concone per me è un sacco di emozioni. È stato uno dei primi testi di canto lirico che ho studiato e rileggerlo ogni tanto mi riporta sempre un pò agli anni scors,i quando ancora ero completamente immerso nella musica classica. Per me quello a cui mi riporta questo libro rappresenta una parte della mia musica e della mia vita per cui ho voluto dargli questo spazzietto tra i miei oggetti.
Launchpad
A differenza del Concone questo strumento mirabolante mi riporta un po’ della tamarraggine che ho perso nel tempo. È un oscuro segreto, ma le mie effettive prime canzoni scritte erano super Dubstep o quando ero più tranquillo EDM di cattivissimo gusto. Passavo pomeriggi interi con gli amici in garage a scrivere i progetti per questo quadrato di 64 tasti pieno di lucine immaginandoci sui palchi del Tomorrowland insieme a Skrillex.