Esce giovedì 25 novembre 2021 Porta Vescovo, il singolo di debutto di problemidifase, il nuovo progetto musicale di Samuele Zenti: un contenitore di immagini del periodo post adolescenziale, un nuovo capitolo che si compone con i messaggi importanti salvati su WhatsApp, un brano che suona come un feat tra i Massive Attack e Niccolò Fabi, chiusi in una cameretta. Pronti per questo viaggio?
Porta Vescovo racconta la difficoltà che si incontra durante una relazione quando gli intenti di entrambi sono comuni e ci si vuole bene, ma più si lotta per stare insieme, più ci si fa del male. Quando non si comprende a pieno l’altra persona, quando le debolezze di uno non si incastrano con quelle dell’altro ci si ritrova a dover fare i conti con un problemadifase. Porta Vescovo (stazione ferroviaria di Verona) è scritta per la maggior parte utilizzando i “messaggi importanti” salvati su WhatsApp e se non fosse esistito Justin Vernon il brano, probabilmente, non sarebbe mai nato.
Per l’occasione, vi abbiamo chiesto di farci fare un giro a casa sua.
VANTAGE BASS
Ho cominciato a suonare il basso per caso, quando avevo 12 anni, momento della mia vita che coincide con quello in cui mi appassiono davvero alla musica. Questo è stato il mio primo vero strumento, un basso Vantage (marca ora fuori produzione) comprato per 100 euro da un amico di mio zio di cui manco ricordo il nome. Ricordo però la prima canzone imparata (With Or Without You degli U2), il mio primo insegnante (Mirko Tagliasacchi, bassista mantovano fortissimo), i primi periodi in cui collegavo i concetti, in cui capivo che purtroppo per suonare i KoRn e gli Slipknot mi sarebbe convenuto prendere un basso a 5 corde (cosa che ho fatto abbastanza presto).
CANON EOS 3000
Io e l’arte visiva stiamo appena cominciando a conoscerci, stiamo uscendo a fare aperitivo qualche volta ma non siamo mai stati grandi amici. Non ho mai fatto foto, ho abbandonato il disegno molto presto quando ero piccolo e non sono manco appassionato di film. Ultimamente sto cercando però di interessarmi, di comprendere meglio, di costruire un mio gusto personale. Ho capito che mi piacciono molto le foto analogiche (perchè sono molto originale e hipster) e ho ritrovato questa vecchia fotocamera che era dei miei genitori. Fortunatamente sono circondato da persone che sanno fare foto molto meglio di me, che mi impediscono di fare danni gravi e che mi permettono di sperimentare e buttare i miei soldi in rullini e sviluppi.
VIETATO FUMARE
Suonerà strano ma per un bel periodo (durante le scuole superiori) mi divertivo a rubare i cartelli. Non quelli stradali, no, semplicemente quelli stampati su fogli A4, su cui stanno scritte piccole regole di buona convivenza da rispettare all’interno della scuola. A volte anche più grandi, ma mai cose di reale valore. Non ho mai capito esattamente perchè, forse mi sembrava di beffarmi dell’autorità scolastica e di soverchiare il sistema (piccolo Sam ribelle, eri proprio un anarchico moderato!). In ogni caso, li ho ancora appesi quasi tutti in camera e mi fanno sorridere ogni volta.
LO STESSO AMORE, GLI STESSI DIRITTI
Questo è un cimelio del Verona Pride 2015, la prima volta che assistevo ad una manifestazione Pride. Mi divertii davvero un mondo. Al tempo non c’erano nemmeno le unioni civili, quindi ricordo l’urgenza e la necessità di un provvedimento del genere. Mi sono sempre ritenuto un forte alleato di questa battaglia, nonostante non sia io a combatterla in prima linea, e sono contento e fiero di avere questo cartello in salotto e che nessuno in casa sia contrario.
L’OMBRA DEL VENTO
Sono anni che mi frusto e mi frustro da solo perchè non leggo quanto vorrei. Quando ero più piccolo leggevo e scrivevo molto, volevo fare lo scrittore. Pian piano ho purtroppo perso l’abitudine di leggere, anche se mi è rimasta quella della scrittura, che per me è sempre stata anche una necessità. “L’Ombra del Vento” di Carlos Ruis Zafón, letto poche settimane fa, mi ha ridato delle emozioni che un libro non riusciva a darmi da tantissimo tempo. Mi ha fatto rimanere incollato alle pagine, trepidante di scoprire cosa sarebbe successo, tanto che il giorno in cui l’ho finito sono rimasto a sfogliarlo dal pomeriggio fino a notte tarda. Decisamente un buon libro da consigliare a chi vuole ricominciare a leggere.