Esce venerdì 1 aprile 2022, in distribuzione Artist First, “Le vite degli altri“, il nuovo singolo dei Nolo, l’inizio di un nuovo percorso per la band che porta il nome di un noto quartiere di Milano, un piccolo manifesto generazionale di periferia sulla paura suscitata dal futuro e dalle scelte.
Noi per l’occasione abbiamo chiesto loro cosa c’è nel loro mondo.
La chitarra acustica
Come primo oggetto della nostra sala, non potevamo che citare lei: la regina della tana dei Nolo. Quasi tutte le nostre canzoni nascono da un’idea alla chitarra acustica, il seme di un brano che poi andiamo a lavorare assieme. La regola base è che la canzone bella è in grado di toccarti anche così: nuda e cruda, come se la suonassi in spiaggia. Se si parte da qui, allora lavorare diventa molto più semplice.
La giusta LUCE
L’atmosfera giusta, quando si suona, è veramente essenziale. Noi, musicalmente abbiamo sempre cercato di catapultare l’ascoltatore nel nostro mondo e, per farlo, abbiamo riempito la saletta di luci soffuse (come quella in foto), proprio per abituare noi stessi a questa voglia di profondità. Ogni volta che entriamo in sala per scrivere o per provare in vista di un concerto, ci diciamo sempre: “accendiamo un po’ di magia”. Suonare con questa luce cambia veramente il modo di vivere la musica in sala prove.
La tastiera Nord Stage
Arrivata da qualche mese in sala, è immediatamente entrata nei nostri cuori. Tutti gli ultimi brani dei Nolo (compreso l’ultimo singolo “Le Vite Degli Altri”) sono stati lavorati ed arrangiati con questa tastiera. Come abbiamo detto prima, partono sempre da un’idea chitarra e voce, ma, questa volta, li abbiamo costruiti, completati, arricchiti usando questo strumento e un approccio per noi totalmente nuovo, in grado di dare decisamente più spazio alla nostra voglia di sperimentare.
I Fab Four
Qualche anno fa, il fratello di Giulio, di ritorno da una visita agli Abbey Road Studios, ci regalò questo meraviglioso poster dei Beatles. Averli in saletta con noi, fotografati mentre lavorano ad uno dei loro capolavori, non può che ispirarci a dare il nostro meglio. Sotto gli occhi dei Fab Four creiamo, scriviamo, ci raccontiamo. Tutto ciò è stimolante e ovviamente stressante allo stesso tempo.