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Cosa c’è nella camera di NOVE

Esce venerdì 1 luglio 2022 “CHACHACHA“, un nuovo capitolo per la cantautrice Noveche torna dopo la pubblicazione del suo EP di debutto “Saturno“. Forse l’inizio ufficiale dell’estate personalissima dell’alter ego di Roberta Guerra, che ci porta a L’Avana con un retrogusto dolce amaro e ci immerge in un pop dalle sfumature elettroniche (merito della produzione di PLASTICA e Emanuele Tosoni). “Un viaggio direzione L’Avana“, commenta quindi Nove descrivendo il brano, “fatto all’interno di una stanza che, anche ad occhi aperti, può diventare una grande pista da ballo dove perdersi e ritrovarsi.

Siamo stati a casa sua, ed ecco cosa ci ha mostrato.

Partirei da lui… il pianoforte! Sarò banale ma non potrei vivere senza.  E’ il mio migliore amico; sapere quello con cui ci si litiga anche ma alla fine ci si fa sempre pace?!…ecco … proprio lui! Qui è in compagnia della Sig.na Rosellina che mi è stata regalata da una mia allieva e che ho fatto essiccare per poterla tenere sempre con me.

Questa è una piccola composizione natalizia fatta con delle pigne e tronchi. L’ha ideata il mio papà lo scorso novembre e purtroppo ad oggi lui non c’è più. E’ quindi l’ultima cosa fisica che mi è rimasta di lui, fatta con le sue mani.  E’ l’oggetto più prezioso che ho e nonostante i suoi colori natalizi è ancora appoggiato sul mio comodino e rimarrà lì, a tenermi compagnia, in ogni stagione di ogni anno.

 

Della serie “passioni fiori” questo è un vaso “storico”. Sono fiori raccolti almeno 20 anni fa dai miei genitori nelle Marche, dove andavamo sempre in estate quando ero piccola. Mi ricordano quindi la mia infanzia e le vacanze estive e ogni volta che li guardo è come se sentissi ancora il loro profumo. 

Ahhh… solo a guardare la foto mi rilasso!  Amo questo angolino di casa e le candele sono una mia grande passione! Le accenderei anche ad agosto se non fosse per la sauna che farei gratuitamente.  Quando devo scrivere una canzone spesso spengo le luci e accendo loro… potrei definirle come le mie muse ispiratrici [ahah]. 

Questo oggetto, il Sig.re Mortaio, lo potrei descrivere con solo una parola “CASA”.  Sono nata e cresciuta a Genova e ho la mia città nel cuore e nelle papille gustative. Appena posso torno a casa dove vive ancora tutta la mia famiglia e, durante le mie giornate genovesi, non possono mai mancare il pesto e la focaccia. Il pesto ovviamente fatto rigorosamente in casa da mia mamma!