Le storie della provincia hanno sempre fascino, in particolare se trovano forma in musica. Ed è sul viale dei ricordi che ci conduce Mike Orange, nome d’arte di Michele Arancio, cantautore proveniente dalla provincia lombarda, che ha di recente pubblicato “Sensibile”, un album di canzoni e storie con in copertina il suo coniglio, Ugo.
La sensibilità di Mike Orange prende la forma di otto canzoni che spesso fanno ricorso alla chitarra elettrica e a modalità rock, ma sempre con un po’ di pop e di cantautorato da tenere a portata di mano. Accompagnato da una band “vera” e capace di scrivere canzoni che sembrano piccoli manuali di sopravvivenza al presente.
Il progetto di Mike Orange nasce nell’autunno 2018 per dare voce a una sensibilità diversa, nella direzione di atmosfere più pop, raccolte, con testi che spaziano da racconti di vita personale a riflessioni più o meno profonde sulla vita, sulle relazioni e sui rapporti tra le persone.
“Questo è un disco – racconta Mike Orange – che parla di cose difficili in parole semplici. O almeno ci prova. Ci ho messo un po’ di tempo per farlo perché ho cercato le persone giuste e volevo che ogni pezzo fosse come piaceva a me prima di passare al livello successivo. Come un videogioco. Il criterio è stato quello che chi collaborava ci doveva credere almeno la metà di quello che ci credo io. Per aggiungere pezzi a questa famiglia che sto creando. Amici cantautori, produttori, grafici, musicisti, giornalisti, fotografi. Siamo sempre di più. E dappertutto. Da Milano a Bergamo, a Lodi, a Latina”.
Mike racconta del suo quotidiano, delle promesse tradite, delle volte in cui si parte come re della festa e ci si trova a testa in giù, di tutte le piccole sconfitte e i fallimenti che affrontiamo tutti. Ma lo fa senza sentimenti di depressione o desolazione. Anzi spesso ci mette un po’ di ironia che rende il tutto molto più facile da digerire.
Il mondo va troppo veloce per qualcuno che ammette di essere sempre in ritardo. Ma Orange mette sul piatto anche la forza di un riscatto e anche parecchie note elettriche. Con un pacchetto di canzoni che sanno anche un po’ di quell’indie che non si capisce bene se ci sia ancora oppure no, il cantautore fa leva sui sentimenti ma senza mai andare troppo sullo zuccheroso.
SANGUE NEL SANGUE è il nuovo singolo di Luca De Gregorio, scritto insieme a Esposito. Una power ballad dal retrogusto malinconico che racconta del rapporto con il padre e della mancanza della perdita di chi ci ha cresciuti. Noi abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui, ecco cosa ci siamo detti!
Ciao Luca e benvenuto! Sangue nel sangue è un brano sofferto e di forte impatto, racconta il rapporto con tuo padre. Quale ricordo vuoi regalarci del vostro legame?
Ciao, grazie mille a Voi per questa chiacchierata.
Non è stato facile raccontarsi. Questa canzone è il primo capitolo, la prima dedica insieme ad un altro brano che poi chiuderà il cerchio. Entrambe le canzoni abbracceranno l’intero progetto al quale sto lavorando. “Sangue Nel Sangue” sarà anche il titolo del mio Ep.
Non è solo il racconto di un rapporto padre-figlio, è anche una “donazione di midollo osseo” in un periodo di malattia. È il sangue di un figlio che torna al padre, per rinascere. È una battaglia, un inferno che continua a bruciare dentro di me giorno dopo giorno. È stato ed è un momento della mia vita mai risolto. Sento sempre gridare qui dentro. C’è sempre questa canzone che bussa alla porta e non posso far altro che aprire e farle fare un giro ovunque io sia. Quando chiudo gli occhi, lo vedo e lo sento suonare seduto al pianoforte di casa. Questo credo sia il ricordo più bello perché in quel momento ho scelto di sposare la Musica. È lui che me l’ha fatta scoprire. È a lui che devo tutto e come dicevo prima, l’intero progetto Ep porta il suo nome con questa canzone.
l brano vede la firma anche di Esposito, come è nata la collaborazione e cosa apprezzi della sua musica?
È stata una combinazione fortunata di conoscenze e amici in comune nel settore musicale. Mi era già capitato di ascoltare i suoi lavori ed ero colpito soprattutto dalla sua scrittura. Quel giorno per me all’inizio non è stato facile perché per la prima volta mi sono messo a nudo e ho provato a condividere la mia storia con un altro Artista. Dopo pochi minuti mi sono reso conto dell’immenso cuore, l’immensa sensibilità di Diego e che qualcosa di bello stava nascendo. Apprezzo di lui soprattutto la Verità, nella parola e nel suo stile musicale. Credo sia una cosa difficile da trovare. Per me è molto importante.
C’è un altro artista con cui ti piacerebbe collaborare o per cui vorresti scrivere, se sì chi? In questo momento no. Continuo a lavorare al mio Ep, agli altri brani cercando sempre di crescere, studiare e maturare affinché la mia Verità e Identità Artistica siano sempre definite al meglio. Sia dal punto di vista musicale-sonoro che testuale. Con Diego mi piacerebbe molto tornare a collaborare.
Hai alle spalle una partecipazione a The voice, quanto ha contribuito alla tua maturazione artistica?
È stato un periodo breve ma ricco di emozioni: un treno che è passato, in cui ho cercato di raccontare me stesso attraverso quelle esibizioni, nonostante non abbia potuto far ascoltare i miei inediti.
Sono passati tanti anni ormai e artisticamente il mio approccio musicale, il sound soprattutto del mio progetto Cantautorale, sono radicalmente cambiati. Sono state scelte stilistiche personali maturate nel tempo e non grazie a quella esperienza televisiva.
Posso dire però che sicuramente il programma ha contribuito a farmi scoprire il contesto di un palcoscenico diverso, quello televisivo, per niente semplice. Mi ha messo per la prima volta alla prova dentro i suoi ritmi serratissimi, dove ho cercato di tenere sempre i nervi saldi.
Cosa dobbiamo aspettarci da te dopo questo bel singolo?
Grazie in primis del Vostro ascolto e di questa opportunità.
È uscito da poco il video ufficiale del singolo su Youtube e sicuramente posso dirvi che dopo aver ultimato il progetto Ep, l’idea futura è certamente la formazione della band per consolidare il sound e portare le mie canzoni in giro.
Distorsioni Fest festeggia il suo decimo anniversario con un’edizione ricca di novità che anche quest’anno si terrà ad Acquaviva delle Fonti, in Puglia, il 25, 26, 27 agosto 2023
Torna uno degli eventi cult della scena indipendente pugliese, il luogo sicuro per gli amanti di chitarre e abbracci, dove le distorsioni e la musica che “suona meglio live” fanno da padrone. L’edizione del Distorsioni Fest di quest’anno si terrà come sempre ad Acquaviva delle Fonti (BA) il 25, 26, 27 agosto 2023 e avrà come cornice il suggestivo Atrio del XVII secolo di Palazzo De Mari. Il Festival è co-prodotto dall’Associazione culturale “MEH! Diamoci una mossa” e “AltreMenti APS” e supportata dal patrocinio del Comune di Acquaviva delle Fonti e dalla Regione Puglia.
Per il decimo anniversario, tantissime e “freschissime” novità, tra spinoff, preview, iniziative collaterali e una line-up degna di una ricorrenza così importante. I primi artisti annunciati sono i Gazebo Penguins e i Generic Animal, molti altri saranno annunciati nelle prossime settimane
Dal 29/05 gli abbonamenti passano in erarly bird semplice e saranno in vendita anche i ticket delle singole giornate.
È disponibile un canale Telegram Ufficiale dell’evento, fatto di una community attiva e tante news in anteprima sul festival.
Gazebo Penguins
I Gazebo Penguins nascono a Correggio nel 2004 e si dividono tra Correggio e Zocca. Di norma in tre, negli ultimi anni i Gazebo Penguins sui palchi arrivano a suonare live fino a cinque componenti.
La band emiliana ha pubblicato 4 dischi: “The name is not the named” (2009), “Legna” (2011), “Raudo” (2013) e “Nebbia” (2017), oltre all’EP ”Invasion” (2005). Alcuni di questi – o alcune loro canzoni – sono finite in varie classifiche della musica rock/emo/sticazzi più importante degli ultimi anni.
Nel 2020 in occasione dei loro 15 anni di carriera hanno organizzato un tour il quale, però, si è arrestato prematuramente a causa della pandemia. Nell’estate 2021 hanno suonato 30 concerti in una versione più soft per via delle norme anti-Covid.
Tra una ballad e l’altra i Gazebo Penguins hanno portato la loro musica in oltre 400 date per tutta l’Italia. L’obiettivo è di non fermarsi più!.
Il 16 dicembre 2022 esce il nuovo album “Quanto” per Garrincha Dischi – con la collaborazione di To Lose La Track, storica etichetta della band – anticipato dai singoli “Nubifragio” e “CPR14” e presentato in anteprima in 4 speciali live a Roma, Bologna, Milano e Rivoli (TO), a cui fa seguito un lungo tour invernale nei principali club della Penisola.
Generic Animal
Luca Galizia, classe ’95, vive a Milano ma è nato dalla provincia di Varese. Suona vari strumenti, disegna, scrive con la chitarra e con GarageBand. Luca arriva dall’hardcore e dall’emo, come dimostra il suo precedente progetto Leute.
Il nome Generic Animal nasce da un disegnino di un animaletto da lui fatto qualche anno fa, un animale senza sesso e senza specie. Il primo singolo “Broncio” esce il 10 novembre 2017 ed a gennaio 2018 esordisce con il suo primo omonimo disco, edito da La Tempesta.
L’album è prodotto da Marco Giudici, i testi sono scritti da Jacopo Lietti, il suono va dall’hip-hop all’emo midwest con un pizzico di sapore medievale. Il disco viene accolto molto bene da pubblico e critica e ne segue un tour che lo porta a suonare in più di ottanta locali in tutta Italia.
Poco dopo, a luglio dello stesso anno, Generic Animal pubblica due singoli con i primi veri testi personali: “Aeroplani” (prodotto da RIVA) e “Gattino”, che preannunciano l’uscita di “Emoranger”, il secondo album, prodotto da Zollo, un disco scritto con un imprinting più trap ed edulcorato, lavorato in cooperazione tra La Tempesta e Bomba Dischi.
Nello stesso periodo Luca comincia a collaborare con vari esponenti della scena hip-hop e trap romana. Lavora alla produzione artistica del primo album di Ketama 126 “Rehab” (sui pezzi “Lucciole” e “Rehab”, oltre al feat. nel successivo brano “Babe”), di “Romanzo Rosa” di Pretty Solero e appare nelle tracce “Un drink o due” e “Non dormo mai” di Mecna.
Nell’ultimo periodo collabora al grande esordio di Massimo Pericolo (nel brano “Sabbie d’oro”). E’ inoltre stato chitarrista e voce addizionale nel più di recente al tour estivo di Rkomi. Successivamente ha ricominciato a collaborare con il suo amico di lunga data e produttore Fight Pausa (72-HOUR POST FIGHT, Leute).
Infatti, è Fight Pausa il produttore del suo ultimo album intitolato “Presto“, uscito sempre per La Tempesta Dischi in licenza Island Records il 21 febbraio 2020, con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
Luca viene invitato a partecipare al celebre format Colors ed il 18 marzo 2021 esce “Lifevest“, canzone inedita con cui annuncia il nuovo album in primavera 2022.Benevolent è il suo quarto album, sempre per La Tempesta, ancora con Fight Pausa, è uscito il 18 marzo 2022.
Nella primavera del 2023 Generic Animal pubblica l’EP Mondo rosso, anticipato dal singolo Rosso.
The Soundcheck e Posta indipendente Media Partner del Distorsioni Fest 2023
La famiglia del Distorsioni di allarga: il gruppo editoriale TSCK Group attraverso la sua testata giornalista The Soundcheck e il suo magazine Posta Indipendente racconterà in loco l’evento grazie ad interviste inedite e contenuti ad hoc.
The Soundcheck e Posta Indipendente arrivano in puglia per dare il giusto spazio agli artisti emergenti e non, in un unica grande festa che celebra la musica italiana attuale.
La storia di questo disco è davvero singolare: tre personaggi dell’underground si rinchiudono in una suggestiva location a Cairo Montenotte, lontana da tutto, e nella mia testa anche lontano dalla frenesia di Milano e da queste giornate che sto vivendo, in un loop sempre uguale. La cosa migliore che possiate assorbire da questo disco degli Elektrostal, è un mix unico di generi che piacerà sia agli amici rockettari che a quelli che erano gli assidui frequentatori del Lume, a chi sogna ancora i club berlinesi di quell’Erasmus di cui, alla fine, si ricorda ben poco. Gli Elektrostal firmano la colonna sonora frenetica e ossessiva di un rave che sta per finire, l’alba e tutto che si rischiara.
Complice il contributo del musicista albanese Kole Laca ai synth, le vibes sovietiche sono innegabili, rare e così riconoscibili. Sembra di stare in un episodio allucinato di Twilight Zone, nella più illuminata puntata di Doctor Who, Il pianeta proibito e tutta la fantascienza che abbiamo dimenticato. William Nicastro (basso) e Marco Quarantotto (batteria), riconoscibili e ossessivi, pazzi e meravigliosamente diversi tra di loro, creano un quadro unico che può chiamarsi solo Elektrostal, uguali a nessuno, senza scena, senza background, senza nessun riferimento se non quei tre giorni di follia estrema in una session infinita che ha portato a questo disco.
É abbastanza difficile dimenticare questo disco dopo averlo ascoltato, non ritrovarsi a vedersi cambiare un viaggio in auto, a non scendere dalla vettura per finire di ascoltarlo, perchè è un’ossessione contagiosa che, personalmente, ha finito per accompagnare tutte le mie ultime giornate, piegando la routine casa / lavoro, e sentendomi estraneo a qualsiasi cosa. Se volete andare nello spazio interstellare a bordo di una navicella spaziale russa (probabilmente nominata Sputnik, come qualsiasi cosa laggiù), probabilmente questo è il modo migliore per farlo.
Quello che ha pubblicato Andrea Poggio questo venerdì non è solo un disco ma un piccolo mondo a sè, e per noi che ormai siamo schiavi di algoritmi e inserimenti in playlist forse non è un disco comodo: non è collocabile, perchè troppo intellettuale per Indie Italia, troppo sofisticato e tranquillo per Rock Italia, troppo maturo per Fresh Finds e tanto altro. E questo solo se consideriamo le playlist più celebri su Spotify, ma potremmo andare avanti all’infinito a. sondare ogni posizionamento editoriale possibile sugli store digitali, e non ci sarebbe una casa adatta a quello che è “Il futuro” di Andrea Poggio.
E siamo qui, come in quella situazione che è “Parole a mezz’aria“; probabilmente il pezzo più rappresentativo del disco: la pioggia estiva in città, la settimana del Miami (si dice proprio che siamo al 24 maggio, nel testo del pezzo), e noi innamorati persi ad aspettare quella ragazza che comunque non. è più nostra, mentre i nostri amici sono in coda al Magnolia. Non è proprio così ovviamente, ma è così che ci piace pensarlo. Andrea Poggio, complice la sirena Adele Altro che non tarda ad ipnotizzarci, ci porta nel suo mondo dove solitari personaggi urbani viaggiano su tastiere e ritmi in battere. Paolo Conte, Franco Battiato, ma anche i Devo, gli Sparks e quella placida follia di chi è una rockstar senza mai spettinarsi, di chi non si espone mai troppo, rimanendo abbottonato nella canzone d’autore. “Il futuro” è una bellissima scatola che contiene un immaginario à la Twilight Zone, case americane colorate tutte uguali, un’apocalisse imminente, un po’ cinismo e tanta bellezza che forse non capiremo mai. Perchè in realtà il problema di fare una recensione di questo disco, è che ci sentiamo costretti a trovare riferimenti, a pressare e incastrare una visione (quella del futuro) nei canoni, quelli delle playlist che dicevamo, che in realtà qui appaiono già più che superati.
E tra le stradine di Milano, voliamo fino in Sudamerica, nelle metropoli dove invasa il mercato, dove c’è un silenzio come per incanto. Questo disco è per i viaggiatori, per chi non conosce i nomi di chi suona al Miami, di chi non riesce a stare al passo con le nuove uscite, per chi è introverso e non riesce facilmente a dire ti amo. E noi non diremo che Andrea Poggio lo amiamo, ma diremo sicuramente che lo seguiamo nel futuro dipinto con gli acquerelli, che non lo capiamo troppo, ma solo perchè siamo ancora nel passato (tendenzialmente in coda al Miami).
29 e 30 aprile e Primo Maggio a Rimini al PARCO XXV APRILE
Al via la nuova edizione del Marecchia DreamFest. A Rimini la musica suona il 29, 30 aprile e il Primo Maggio!
L’anno scorso abbiamo raddoppiato, quest’anno si triplica!
Anche quest’anno il Marecchia Dream Fest ospita Il concertone del 1° Maggio che si allunga per tre giorni dal 29 aprile al 1° maggio, all’insegna di musica, divertimento e sapori della gastronomia locale.
La location è il Parco Marecchia che si trasforma in una grande arena all’aperto, con il suggestivo Ponte di Tiberio a fare da cornice. Un evento gratuito, aperto a tutte le età, in cui poter cantare, ballare, mangiare e lo diciamo a voce alta: bere tanta, tantissima BIRRA!!!
Si parte il 29 aprile alle ore 16,00 con il Big Opening di DJSET del Satellite con CAPOZ-ACCIO, che sarà preceduto da Andy and the Dandies, Angelae, Magenta#9 e gli strepitosi Meganoidi.
Non mancheranno momenti di riflessione e solidarietà: la giornata del 30 aprile ospita infatti il “Rimini ONLIFE: un giorno da Dreamer”, raduno del terzo settore e del volontariato. Qui le associazioni saranno presenti con i loro stand e progetti. Anche questo giorno, musica, birra e soprattutto tanto divertimento saranno assicurati. Il pomeriggio infatti accoglierà due ospiti eccezionali: Roberto Mercadini e Ascanio Celestini.
Vi aspettiamo con musica dal vivo, cibo delizioso e divertimento senza fine, in un’atmosfera allegra e festosa. Non perdere questa occasione unica per unirti alla festa!
Sabato 29 aprile, Satellite in The Park
Il progetto SATELLITE nasce nel 2009 da un’idea di Thomas Agostini, Domenico Capozza(dj Capoz) e Matteo Diotallevi(dj Accio). La sua location invernale ancora ad oggi resta il “Life club”. L’imprinting musicale é tendenzialmente rock nella pista di sotto, mentre il piano di sopra é stato dedicato a generi diversi che hanno spaziato dall’afro all’elettronica, dal surf allo ska, balli 80/90 all’happy music!
Ad anticipare i dj set si sono alternati numerosi gruppi live, prima tra tutti ad in augurare il progetto nel 2009 è’ stata NINA ZILLI.
Da maggio a settembre invece il Satellite diventa itinerante con location diverse Dal parco Marecchia a situazioni in spiaggia o piazze.
Anche per questo 2023 la collaborazione con il Marecchia Dream Fest si rinnova, per dare vita ad una giornata all’insegna della bella musica, del buon cibo e della grande voglia di stare finalmente all’aperto tutti insieme!!!
Quale posto migliore per avere tutto questo? Ma il parco XXV Aprile ovviamente!!! Che noi riminesi chiamiamo affettuosamente: “Parco Marecchia”
Sul palco, che verrà allestito per l’occasione, si avvicenderanno quattro gruppi, iniziando dal sound beateggiante dei: ANDY AND THE DANDIES, passando attraverso le sonorità dei MAGENTA#9 e di ANGELAE, per chiudere la giornata live con la grande performance dei MEGANOIDI.
A seguire, fino al termine della serata, il coloratissimo Dj Set a cura di: CAPOZ&ACCIO.
All’interno dello spazio dedicato all’evento potrete trovare: WC pubblici, Beverage&FoodTruck, Mercatino, Giochi per bambini. Senza dimenticare che il parco offre tanto spazio per i vostri amici a 4 zampe.
INGRESSO LIBERO
⏱️Start Live h17:00 ANDY AND THE DANDIES h18:15 ANGELAE h19:15 MAGENTA#9 h20:30 MEGANOIDI
SATELLITE DJ SET h22:00 🎧Dj Capoz 🎧Dj Accio
Domenica 30 aprile, Rimini OnLife
Il concertone del Marecchia Dream Fest si amplia di contenuti con il villaggio solidale della Rimini OnLife
Tre giorni di musica, spettacoli e proposte enogastronomiche dal 29 aprile al 1° maggio al Parco Marecchia
Gli artisti e il programma: Roberto Mercadini e Ascanio Celestini tra gli special guest
Tutto pronto per il grande evento all’insegna della musica, del divertimento e della socialità Marecchia Dream Fest, in programma al Parco XXV Aprile, a due passi dal bimillenario Ponte di Tiberio, dal 29 aprile 1° maggio. Una tre giorni che è diventata un appuntamento fisso del calendario primaverile riminese e che quest’anno si estende e si arricchisce di significati, aprendo le porte a una novità assoluta, un evento nell’evento, la Rimini Onlife, la festa della comunità allargata (del terzo settore e del volontariato) – promossa dal Comune di Rimini in collaborazione con Società Ironia e VolontaRomagna – in calendario domenica 30 aprile.
Il concertone della Festa dei Lavoratori si unisce così alle energie dei ‘dreamers’, ovvero quei sognatori che, tutti i giorni, attraverso il proprio operato, si impegnano concretamente per cambiare e migliorare la società in cui vivono. Si tratta delle realtà del volontariato e del terzo settore che saranno presenti ognuna con un proprio stand: un vero e proprio villaggio solidale en plein air dove tutti potranno fermarsi per chiacchierare, approfondire e conoscere più nel dettaglio i volti e le iniziative delle numerose associazioni che fanno parte del cuore della comunità riminese.
La domenica sarà dunque dedicata a questa full immersion nella solidarietà, nella riflessione e nel divertimento, grazie anche ai due ospiti di eccezione della kermesse: Roberto Mercadini, noto divulgatore, narratore e poeta romagnolo, e Ascanio Celestini, tra i principali protagonisti del teatro di narrazione.
Dalle 11 della mattina il villaggio dei ‘Rimini dreamers’, allestito al parco, sarà infatti in piena attività, con una concatenazione di micro-eventi, animazioni, dimostrazioni e presentazioni che si susseguirà tra i padiglioni predisposti nel polmone verde del Marecchia, con il Tiberio a fare da cornice.
Dalle 11.30, poi, nella grande spianata d’erba davanti al palcoscenico, ciascun partecipante potrà stendere il proprio telo da pic-nic e godersi un brunch all’aria aperta, immergendosi nell’atmosfera e nelle emozioni delle note di Unforgettable DjSet e Trio Emisurèla, magari assaggiando nel mentre le proposte enogastronomiche dei diversi truck food d’autore presenti. In concomitanza, si potrà anche andare alla scoperta delle divertenti animazioni dei buskers e mangiafuoco che fino alle 15.30 accompagneranno a ritmo di sketch e sorrisi il primo pomeriggio.
Sul palco, a seguire, i saluti istituzionali di VolontaRomagna e dell’Assessore comunale Kristian Gianfreda che daranno il via all’appuntamento principale della giornata: il Rimini Dreamers On Stage, un’immersione fatta di musica, interventi e spettacoli.
Dalle 15.30, spazio alle storie del narratore per antonomasia Roberto Mercadini, che intratterrà il pubblico tra risate e racconti fino alle ore 16.30, quando saliranno sul palco il Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e il Vescovo, Nicolò Anselmi, per un secondo breve saluto istituzionale. A seguire, fino alle 17.30, il secondo special guest: Ascanio Celestini, attore, sceneggiatore, scrittore e regista romano. Per finire, ancora tanta musica con il concerto a cura di Risuona Rimini (Associazione di Artisti Riminesi senza scopo di lucro).
A seguire, fino alle 17.30, il secondo special guest: Ascanio Celestini, attore, sceneggiatore, scrittore e regista romano. Per finire, ancora tanta musica con il concerto a cura di Risuona Rimini (Associazione di Artisti Riminesi senza scopo di lucro). Alle ore 20, inoltre, si balla sulle note dello Spettacolo di Tango Argentino.
“Un’iniziativa che unisce Giovani, Sociale, Cultura, Turismo e Territorio – dichiara Andrea Montanari, Responsabile Terzo Settore RivieraBanca -. Temi che stanno molto a cuore a RivieraBanca, che supporta con convinzione questo evento, rafforzando il proprio ruolo di intermediario non solo economico ma anche sociale a sostegno del territorio.”.
“Il ricco mosaico del terzo settore e del volontariato si presenterà alla città in una veste pop, informale, all’interno di un festival che ogni anno calamita migliaia e migliaia di persone – aggiunge l’assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini, Kristian Gianfreda -. Un progetto su cui come amministrazione comunale, di concerto con VolontaRomagna, Società Ironia e gli altri partner, abbiamo messo testa e cuore, per creare una situazione che potesse trasmettere alla città la bellezza e l’importanza del volontariato, oltrepassando gli steccati convenzionali. Abbiamo bisogno di ampliare la nostra capacità di inclusione e di rafforzare sempre di più la rete sociale. Un ringraziamento speciale per il prezioso supporto a Sgr Vertical e Riviera Banca.”.
“Momenti come questo rappresentano un’importante occasione per conoscere il volontariato e quello che fa nel nostro territorio – dice Giorgia Brugnettini, presidente di VolontaRomagna – Il Terzo settore, infatti, è un ambito di cui spesso si ha un’immagine scontata. I quaranta enti presenti al villaggio offriranno uno spaccato interessante, mostrando i mille volti della solidarietà, alcuni anche inaspettati. Un’opportunità concreta per conoscere i volontari, anche per chi, da tempo, sta pensando di mettersi in gioco.”.
Rimini Onlife è una piattaforma digitale per il supporto psicosociale, il contrasto all’isolamento e per la promozione del benessere. Un progetto elaborato in collaborazione con Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università di Bologna (Campus della Romagna). Fornirà risposte informative e relazionali/emotive al disagio, offrendo opportunità di ascolto, contatto e relazione con la rete dei servizi sociali e sociosanitari pubblici e dei progetti del terzo settore che hanno come scopo la promozione del benessere relazionale.
Lunedì Primo Maggio, Il Concertone
Arriviamo senza un attimo di pausa, al tradizionale concerto del 1° Maggio, perché già dalle ore 11.00 si esibiranno clamorose band ed artisti, che ci coinvolgeranno con tanta musica ed energia.
La giornata clou dell’evento sarà quella di lunedì, nella quale, come da tradizione, andrà in scena il Concertone del 1° maggio, una maratona musicale gratuita insieme ad artisti, band e musicisti locali e italiani con start alle ore 11.
Successivamente, dopo che tutti gli ospiti saranno saliti sul palcoscenico, sarà proclamato il vincitore del Marecchia Dream Factor.
In occasione della giornata inaugurale, sabato 29 aprile, si terrà l’opening party con le vibrazioni rock dei Meganoidi per l’appuntamento di musica live organizzato dal Satellite.
“Anche Rimini ha il suo concertone ed è il Marecchia Dream Fest: un evento che è ormai diventato un appuntamento tradizionale del calendario del lungo ponte del 1° Maggio – è il commento del primo cittadino di Rimini, Jamil Sadegholvaad –. Un momento di festa, aggregazione e musica che quest’anno amplia i suoi contenuti con la Rimini Onlife, proponendosi come un unicum in Italia. Una vetrina importante per dare spazio e voce alle tante associazioni locali e ai tanti soggetti che gravitano attorno al mondo del volontariato e del sociale. Un settore che rappresenta un’ossatura fondamentale della nostra città, verso il quale i ringraziamenti non saranno mai sufficienti.”.
“Musica e voglia di stare insieme sono i due ingredienti semplici ma essenziali di una manifestazione che anno dopo anno continua a crescere – spiegano Daniele Maggioli e Michael Frisoni, rispettivamente direttore artistico e organizzatore del Marecchia Dream Fest –. Anche in questa edizione saranno tanti e di alto livello gli artisti che si alterneranno sul palcoscenico, in un mix di generi e di proposte adatte ad un pubblico trasversale, dai giovani alle famiglie. Ogni anno scegliamo di dedicare un tributo a chi ha segnato la storia della musica: dopo Rino Gaetano, Fabrizio De André e John Lennon, in questa occasione, l’omaggio sarà per Piero Ciampi, interpretato da una band tutta al femminile. Quest’anno inoltre siamo orgogliosi di poter rafforzare il rapporto con il mondo del volontariato, a cui da sempre guardiamo con attenzione. Vogliamo ringraziare sin da ora coloro che ci supportano in quest’avventura”.
Lineup
Single Barrel (folk) Crema (ex Camillas) Leyla El Abiri Sara Jane Ghiotti (omaggio a Piero Ciampi) Pennabilli Social Club Luca Casali Word Rap Funk Rimini
I Mathela sono una band di Milano che nell’arco temporale di circa un anno si sono fatti conoscere dal mondo. Hanno iniziato come dei ragazzini e ora sono cresciuti, non solo nell’età, ma anche nella professionalità e nel suono.
“In apparenza” è la conclusione di un percorso e l’inizio di uno nuovo. I Mathela hanno cambiato cantante, batterista, stile e sound. Mesi di prove fino ad arrivare a un qualcosa che davvero li rappresenta. Un disco che racchiude dentro di sé in maniera semplice ciò che sono e tutto quello che hanno da dire al mondo. Hanno solo vent’anni e una gran voglia di farsi sentire.
Il disco contiene cinque brani tra cui tre pezzi già pubblicati che hanno saputo farsi apprezzare e amare. “In apparenza”, a differenza del titolo, ha lo scopo di tirar fuori il nostro vero IO, indagare l’animo umano e non rimanere mai in superficie. Una controtendenza rispetto alla società attuale. Il bello dei Mathela è proprio questo: se ne fregano delle mode e dicono quello che pensano.
Cinque canzoni che suonano rock in tutte le sue sfumature. “Noia mai” è un tuffo tra passato e presente con un rock un po’ blues. “Ness’uno” sempre un po’ su quella scia, ma più arrabbiato, più movimentato, più rock senza freni. Non mancano neanche brani più ballad come “James” e “How To Go Insane”.
Inutile dire che visto il momento storico i Mathela ricordano un po’ i Maneskin, senza quel desiderio di esagerare e trasgredire. Lo stile della giovane band milanese è più soft e strizza l’occhio al rock del passato. Un sound sensuale e ammaliante in grado di coinvolgere e stupire l’ascoltatore.
Henry Beckett è uno di quei nomi che per un po’ aveva rimbalzato nell’underground milanese, nutrendosi di tutti quegli ascoltatori dai gusti filo-americani che cercavano quei concertini che sembrano usciti da un romanzo di Charles Bukowski o Jack Kerouac. Ed è assurdo come chi era stato anche al Miami di qualche anno fa, poi sia sparito dalla scena milanese, per poi riaffiorare con un disco bellissimo, perdendo però negli anni tutto quel pubblico che avrebbe potuto apprezzarlo. Henry Beckett, da quel lontano 2017 in cui si era imposto tra i songwriter di Milano, sembra aver voluto iniziare di nuovo, da zero, con nove tracce contenuto in questo “Riding Monsters“.
Ed immaginatevi proprio così, su un treno con tutta la vostra roba, uno di quei treni vecchi che ci aveva fatto vedere Jim Jarmush in Dead Man, che attraversano gli Stati Uniti e tutte le situazioni più assurde che possiate immaginare. Questo disco è un viaggio introspettivo e autobiografico, il cui intento è quello di scarnificare un morto fino a trovargli l’anima: una sofferenza passata, una rinascita, Bruce Springsteen, Ryan Adams e tutta quell’estetica legata alla Beat Generation che i ragazzi come Henry Beckett, maglietta bianca e stivaletti, non riescono proprio a togliersi di dosso.
Un disco che è giusto che sia uscito adesso, in queste giornate confuse dove un giorno usciamo con il cappotto e la sciarpa, e quello dopo prenotiamo le vacanze al mare, in questi momenti dove lavoriamo tutto il giorno, ma viviamo il ponte del 25 aprile come l’unica fuga dalla realtà che abbiamo a disposizione. In molti chiedono ad Henry Beckett, che nella vita reale là fuori si chiama Raffaele, come mai usi l’inglese per la sua musica, ma il punto è proprio questo: essere estranei, essere diversi, essere liberi lavorando davanti al proprio computer, sentirsi nel Wyoming anche se siamo sul Lago di Garda, l’inglese ci porta in posti lontani, ci fa scappare così lontano che neanche riconosciamo dove siamo arrivati. L’italiano ci avrebbe fatto sentire a casa, ma qui some people get lost.
In sintesi: un disco da ascoltare con tutti gli amici che non si sono mai legati all’indie italiano, che odiano Calcutta e che non vi hanno mai accompagnato ad un concerto. Un disco per guardarsi dentro e rinascere, un disco per sentirsi abbastanza bene da poter ricominciare, un po’ come ha fatto Henry Beckett a cui auguriamo il meglio.
Si chiama “Extraordinary” ed è il nuovo singolo dei Fernandhell., la band punk rock capitanata da Livio Montanarese, storico membro e fondatore dei The Peawees. Noi ne abbiamo approfittato per chiedergli le loro 5 cose preferite.
R.E.M.
Decisamente più di una “cosa” preferita, loro sono la vera colonna portante di tutto il mio percorso musicale. Conosciuti ad inizio anni ’90 con “Losing My Religion” (come credo quasi tutti i miei coetanei), e prontamente detestati per sovraesposizione, li ho poi scoperti veramente quando, qualche anno più tardi, il mio negoziante di dischi di fiducia mi ha quasi obbligato a comprare il vinile di “Life’s Rich Pageant”, dicendomi “mi ringrazierai”. Beh, lo faccio ogni santo giorno da quel lontano 7 Aprile 1994. I R.E.M. hanno completamente stravolto il mio modo di vivere e concepire la musica; Sono il mix perfetto di melodia, poesia, energia ed eleganza. Ho provato ad omaggiarli pubblicando un pezzo dal titolo RAPID.EYE.MOVEMENT., appunto. Spero di esserci riuscito.
WOODY ALLEN
Sono molto legato alla figura di Woody Allen, principalmente per due motivi: in primis, mi ha insegnato ad affrontare la vita con ironica rassegnazione, ovvero prenderla per quello che è e riderci sopra. Poi, il suo “Provaci ancora, Sam” è stato per me fonte di illuminazione, soprattutto in età adulta: da eterno ragazzo insicuro tendevo a mascherarmi per essere accettato dalla società. Era un vero gioco di ruolo, dove interpretavo delle parti più disparate che potessero essere congeniali ai miei scopi, e puntualmente risultavo inadatto, quasi ridicolo, proprio come il caro Sam. E poi, sempre come lui, d’un tratto ho capito che dovevo essere solo ed unicamente me stesso, ed ho trovato enorme piacere nell’esserlo. D’altronde “Non vorrei mai far parte di un club che contasse tra i suoi membri uno come me”.
STEFANO BENNI
Credo di aver letto quasi tutto ciò che ha scritto il caro “Lupo”, autore che ho conosciuto in tenerissima età: a sette anni infatti, scuriosando in camera di un mio zio, ho notato una copertina assai bizzarra, formata da figure strane e colorate, che riportava il titolo “Stranalandia”…. Era la storia di due naufraghi che approdano su un’isola insolita abitata da un buffo indigeno e da strani animali con nomi come “pappagatto” e “topo cagone” o simili. C’era anche un alfabeto del posto ed una numerazione tutta sua, il che mi ha fatto letteralmente impazzire. Da lì ho cominciato a seguirlo, trovando in “L’ultima lacrima” (in particolare l’episodio chiamato “Coincidenze”) e in “Di tutte le ricchezze” due veri e propri tesori.
LA CUCINA
Altra mia grande passione e fonte di ispirazione! Sono sia una buona forchetta, che un discreto “preparatore di pietanze” (cuoco mi sembrava oltremodo eccessivo..). Ogni qual volta se ne presenta l’occasione, cucino qualcosa di stuzzicante accompagnandolo, ovviamente, con buona musica in sottofondo e del vino, o della birra. Mi piace abbinare ciò che preparo ad un adeguato sottofondo, anche se trovo particolare piacere poi nel sentire la musicalità prodotta dall’acqua che bolle o da qualcosa che frigge. Io e Marco (mio chitarrista) siamo anche ottimi pizzaioli ed è frequente scambiarci foto delle nostre “creature”. Siamo due veri maniaci dell’impasto!! ah ah
GIROVAGARE PER MOSTRE E MUSEI
Poter ammirare una collezione, una mostra o un museo è ciò che di più bello e stimolante io possa desiderare. Ogni qual volta se ne presenta l’occasione partecipo con trasporto, sia essa una mostra pittorica o fotografica. Ne traggo grande ispirazione, incendiano la mia fantasia e mi spronano a creare qualcosa di bello a mia volta. Recentemente Escher ha dato il “La” ad alcune frasi di un mio futuro pezzo, ed un’altro in lavorazione è totalmente riferito ad una mia intera giornata passata in mezzo ad opere d’arte.
É uscito mercoledì 29 marzo 2023 in distribuzione Artist First “Un fine più grande“, il nuovo e definitivo capitolo di Kublai, in attesa del suo nuovo EP in uscita mercoledì 12 aprile 2023, dal titolo “Sogno vero“. Torna il progetto solista di Teo Manzo, che ci aveva tenuto in attesa dal suo esordio omonimo nel 2020, e che oggi ci offre un brano di vibrante oscurità che, incredibilmente, si può anche ballare. Kublai descrive così l’inizio musicale e ufficiale dell’estate e la soluzione finale alla malinconia: ci troviamo in un sogno, è estate, la spiaggia non può essere lontana. Quando arriviamo, il mare è una distesa di inchiostro: scrivere è l’unico modo per non annegare.
Raggiungere un fine più grande era solo un desiderio, un’astrazione. Ora è un istinto vitale, necessario, non più rimandabile.
Musica di Mamo e Teo Manzo Parole di Teo Manzo Prodotto da Vito Gatto Mixato da Guido Andreani Masterizzato da Giovanni Versari Artwork a cura di Paolo Castaldi
“Kublai è un disco nuovo, ma fuori dal tempo […], è un ibrido tra canzone d’autore ed elettronica, con echi di progressive. È cantautorato progressive, se vi piace la definizione.” (Rolling Stone)
“Cos’altro si può dire di quest’esordio? Un piccolo grande capolavoro, arte a trecentosessanta gradi, poco altro da aggiungere per qualcosa che è in grado di coniugare istanze artistiche e letterarie con talento e originalità. Perfetto.” (Rockit)
Kublai è un progetto di musica inedita di Teo Manzo. Il nome deriva dall’omonimo album di esordio del 2020, che immagina una conversazione notturna tra l’imperatore Kublai e Marco Polo. In linea con il concept di questo disco, Kublai vuole essere un progetto dialogico, alimentato dalla collaborazione con musicisti sempre diversi e, per questo, dagli esiti imprevedibili. È il caso di Sogno vero, il nuovo EP in uscita nel 2023, scritto a quattro mani con Mamo (già batterista degli Io?Drama) e prodotto da Vito Gatto.
Teo Manzo è nato e vive a Milano. Cantante, autore, compositore, nel 2015 ha pubblicato Le Piromani, suo primo album solista, che gli è valso diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Fabrizio De André per la Poesia 2016. Nel 2019 ha girato l’Italia come voce del fortunato spettacolo De André 2.0, nato in occasione del ventennale della scomparsa del cantautore genovese. Nel 2020 ha esordito con Kublai, un progetto in forte discontinuità con la canzone d’autore tradizionale, diviso tra elettronica, testi onirici e canto melodico.