Categorie
Pop

Le 5 cose preferite di Michele Pettinato

Michele Pettinato torna dopo una breve pausa musicale con il singolo “La luce di chi si cerca”, disponibile su tutti i digital store dal 27 dicembre. Si tratta di un brano che vuole portare un po’ di luce in questo mondo oscurato dalle brutte situazioni che sta vivendo. Michele parte da noi stessi: per migliorare quello che c’è fuori, prima miglioriamo noi. “La luce di chi si cerca” è un brano che ci invita a ritrovare quella scintilla che ci scuote e ci dà energia, che ci fa stare bene con noi e con chi ci circonda.

Michele Pettinato ha scelto una melodia delicata, una ballad dove si esalta la voce e il messaggio del brano.

Noi per conoscerlo meglio gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

5 cose preferite – Michele Pettinato

Amo la mia famiglia

Da qualche anno vivo e lavoro lontano da Noci (Ba), la mia città di origine. Sono docente presso gli Istituti superiori di Reggio Emilia. Ogni volta che torno la famiglia è il luogo dove ritrovo nuove energie

Lucio Battisti, l’intera discografia

Sono cresciuto con la sua musica, credo che la sua ispirazione artistica fondata sulla continua ricerca di nuovi percorsi sia qualcosa a cui tutti devono guardare. Poi c’è il grande esempio dato dalla sua riservatezza. In un’epoca come la nostra dove la visibilità finisce per essere più importante dell’arte, il suo esempio ci riporta a cosa deve essere veramente un artista, colui che mette al centro la sua arte e nulla più.

Il mare

Qualche anno fa scrissi un racconto dal titolo “La democrazia ha lo sguardo del mare”. Credo che sia il luogo in cui si annullano le barriere e le differenze. Per questo motivo il mare è il posto in cui possiamo riscoprire la nostra umanità.

La mia chitarra

E’ la mia compagna quotidiana. Quando nascono nuove melodie e canzoni me la stringo forte in un abbraccio colmo di gratitudine e amore. Quando suono non mi sento mai solo.

Il mio lavoro a scuola

Noi insegnanti abbiamo la fortuna di avere a che fare ogni giorno con una preziosa materia viva, gli studenti. E’ grande la nostra responsabilità, non dobbiamo tradire la loro fiducia. La formazione diventa qualcosa di vincente quando si trasforma in visione del futuro. (foto alla pagina successiva)

Categorie
Pop

Cosa c’è nella camera di Milena Paris

Milena Paris si avvicina alla musica a 13 anni, intraprendendo lo studio della chitarra e del canto moderno. Cresciuta con il pop-rock britannico e l’r’n’b degli anni ’90, perfeziona privatamente lo studio del canto e successivamente continua gli studi in Canto Jazz presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Consegue il diploma di triennio a pieni voti presentando un progetto dal titolo Revisiting Kurt Weill, una produzione di jazz moderno realizzato sfruttando le sonorità elettriche nella ricerca di un approccio musicale contaminato con quelle che sono le sue influenze di background, e in seguito il diploma di biennio con il proprio progetto di musica originale.

Nel 2017 viene selezionata come cantante solista e corista della Verdi Jazz Orchestra diretta dal M° Pino Jodice, con la stessa orchestra registrerà nel 2021 un concerto promozionale per il Conservatorio G. Verdi di Milano. Negli anni ha prestato la voce per sigle tv e spot, colonne sonore per cortometraggi, collaborazioni in studio come corista e lead vocalist in diversi ambiti musicali, e ha avuto modo di performare su palchi e in contesti rilievo (Expo 2015, Vimercate Festival, Padiglione d’Arte contemporanea di Milano, Bergamo Estate, etc).

Nel 2020 pubblica il primo singolo, “Intuition”, mentre nel 2021 il secondo, “Childhood Wisdom”, come artista indipendente. Cantante dalla formazione eterogenea, la sua concezione artistica è mossa dal desiderio di scendere in profondità per poi risalire in superficie, scavare nell’intimo come sanno fare i cantautori che la affascinano, ma con un vestito completamente differente e che affonda le sue radici nel jazz moderno.

“OLTREMARE” è il primo EP che pubblica, un disco che racconta la complessità e la mutevolezza dei rapporti intimi attraverso una narrazione terapeutica tanto concreta quanto metaforica, sottolineando l’importanza della parole e facendo uso degli elementi terra e acqua per esprimere la resa a questi sentimenti in mutamento. Trait dunion è la coproduzione di Daykoda e le sue sonorità elettroniche.

Oltre che attraverso la loro musica, però, a noi piace sempre conoscere le persone anche attraverso gli oggetti che hanno più cari. Quindi, abbiamo chiesto a Milena di farci fare un giro a casa sua e questo è ciò che ci ha mostrato:

Il primo oggetto è la mia polaroid degli anni ‘70. Questa macchina è stata regalata a mia madre da mio nonno e poi è passata a me. Adoro scattare polaroid, adoro la loro filigrana e poter scattare delle istantanee oggi mi permette di avere dei ricordi che siano oggetti concreti e non delle foto su telefono che perdo se non ho fatto backup.

Il secondo oggetto è un poster, fa parte della collana “Le parole contano”. Si basa sull’idea di isolare parole e frasi dai quotidiani per stimolare riflessioni. “Per crescere devi tornare indietro” è una frase in cui credo molto e che sento molto connessa al percorso terapeutico, di introspezione e di conoscenza di se stessi.

Il terzo oggetto è il mio taccuino su cui scrivo pensieri che poi strutturo in canzoni. Mi è stato regalato 7 anni fa da un’amica, una persona molto sensibile: sulla prima pagina questa persona mi scrisse un augurio per la realizzazione dei miei sogni. Sento che questo oggetto ha un’energia intrinseca.

Il quarto oggetto è il mio angolo dell’ispirazione. Una mensola su cui ho allineato alcuni tra i miei libri preferiti, quelli che voglio vedere perché anche solo posarci lo sguardo mi regala good vibes. Tra questi spicca “Sotto i tetti di Parigi” che è una città che amo e questo libro appaga il mio senso estetico. È ricco, infatti, di foto e disegni di interni di appartamenti molto particolari.

Il quinto oggetto è un flauto cinese, uno xun. Mi è stato regalato da un amico mentre eravamo in Cina e passeggiavamo tra i mercatini. Una signora lo stava suonando in modo splendido, io non sono mai riuscita a tirarci fuori un suono se non di recente, grazie al mio fidanzato. È un ricordo di quel mese passato in Cina, un’esperienza incredibile, e lo adoro come adoro tutto ciò che produce suono.

Categorie
Post-Punk

Cosa c’è a casa di Conroi

Conroi è il progetto musicale di Marco Ciafarone che, lo scorso 10 gennaio, ha pubblicato il suo nuovo disco “Blues Rosa”, una raccolta di 10 tracce dal gusto post-punk che per l’artista rappresenta solo un piccolo tassello di una ricerca ancora in corso. Abbiamo provato a conoscere meglio il suo percorso artistico facendo un giro direttamente a casa sua, lì dove nasce ogni singolo pezzo, e abbiamo chiesto a Marco di parlarci degli oggetti a cui è più legato. Ecco cosa ci ha mostrato:

Il mio piano (con cartoline dei mua roi)

La storia di questo piano non è proprio in stile fiera dell’est di Branduardi ma la ricorda o comunque dà un’idea dei concatenamenti che si possono creare, chissà perché, nella vita delle persone: mia sorella conosce quello che diventerà il suo futuro marito, dopo un po’ che si conoscono lui le dice che ha visto una specie di gran mercato delle pulci e lei lo dice ai miei, i quali vanno e prendono con sé un baule verde e una specchiera bordeaux. Prima di uscire, mio padre vede questo pianoforte – lo immagino in silenzio e nel pulviscolo con la luce che entra dalla porta a vetri o forse è quello che mi ricordo dacché poi sono andato a vederlo anch’io. Ora, io non ho mai suonato un pianoforte e vado lì, tocco un tasto o forse due e dico che… Va bene. Probabilmente cercando di non far trasparire la mia ignoranza.

Mentre sono in una piccola sala prove a registrare il mio primo singolo con persone vere (M!rage) questo piano viene trasportato a vivere con me in pratica. Un Anelli di qualche quintale che riceve anche la recensione dei trasportatori: vale di più lo sgabello.

Stanza grande del secondo disco

Registro il mio primo disco di lì a poco e riesco ad aggiungere qualche tocco di quel pianoforte in Beatles4Ever e Re Chiodo, ad esempio.

Siamo già nella stanza grande del secondo disco ma ho ancora una mente bicamerale, come dice qualche studioso a proposito degli antichi greci.

Primissima chitarra (3/4) (regalo di un mio amico. Sul retro riproduzione del disegno di copertina di Forever Changes dei Love (1967) fatto da un altro mio amico)

Quella piccola chitarra me la porse con disinvoltura un mio amico quando lo andai a trovare a casa dopo il primo anno di università: nessuno dei due suonava e io – fatto raro – ero accompagnato da una, o la, ragazza in quell’occasione; neanche avesse previsto che lei mi avrebbe messo su quelle corde.

La mia prima fonte di musica probabilmente (Un mangiadischi con le sigle dei cartoni animati)

La stanza piccola del primo disco è dove ascoltavo il piccolo giradischi, la mia canzone preferita era probabilmente una che si chiamava Rosvita e credo le cantasse tutte Cristina D’Avena, o forse no.

Stanza piccola del primo disco (Sulla parete si intravede un grande cerchio arancione che ho dipinto un giorno)

Il grande disco arancione sul muro potrebbe essere quel rising sun della ballata resa famosa dagli Animals o il waterloo sunset dei Kinks o quel marte che viene citato nella canzone Darlin’ Dana di Blues Rosa… disco che ha una traccia suonata interamente al pianoforte e registrata in una sola take, Che Altro.

Categorie
Comunicato stampa

“Ragazza polvere” è il nuovo singolo di WUT

Disponibile da venerdì 17 gennaio 2025, il brano di WUT che completa un ciclo iniziato a settembre e chiude il cerchio della storia di tre ragazze immerse nella superficialità della società moderna. “ragazza polvere”, questo il titolo del pezzo,  è l’ultimo capitolo di questa triade, forse il più astratto, dove si può trovare la narrazione di una vita di una ragazza che semplicemente coglie e sfrutta a suo modo un mondo che non le appartiene ma in cui si ritrova. Scaltrezza e furbizia che però portano anche a consumarsi e ad aver bisogno di ritrovarsi nella propria solitudine, senza scendere a compromessi con nessuno.

Ed eccola qui, la “ragazza polvere” che si muove agile tra i dogmi della società, senza mai farsi cambiare, che splende solo per sé stessa, che si auto-consuma.

Va bene così.

SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/3x8HO34uvyh5oRboPoiqcz?si=xqis2_heSEW42X0QevljQQ



BIO:

WUT nasce da un’idea di provincia, da un bisogno di evasione e di narrazione dei moti di questi tempi moderni. Figlio del post-punk, dell’alternative e della musica elettronica, l’obbiettivo di questo progetto musicale solista è quello di mescolare onde sonore ad un agglomerato di parole che portino l’ascoltatore dentro sé stesso, che facciano vivere situazioni che spesso si vogliono evitare. La parte testuale all’interno di WUT è fondamentale e molto spesso è proprio da lì che nasce il prodotto finito di canzone. Musica mossa dal cinismo del cemento, dalla purezza della natura, dalla freddezza dei sintetizzatori e dal calore delle chitarre elettriche.
 

FB https://www.facebook.com/WUTmusica 
IG https://www.instagram.com/wutmusica/

Categorie
Comunicato stampa

“Due Gocce di Chanel” per tuffarsi nel pop punk con i Drum N’ Jack feat. Eleonora Lari

Drum N’ Jack aprono le danze dell’anno nuovo con “Due Gocce di Chanel”,disponibile su tutti i digital store dal 10 gennaio. Un brano che mantiene la grinta e il sound punk rock tipico della band mentre ci racconta la storia di un amore infedele

Non il solito brano arrabbiato o deluso, bensì il punto di vista lucido di una coppia aperta, consapevole dei problemi e dei tradimenti reciproci, che nonostante tutto preferisce rimanere unita nella propria comfort zone.

“Hai lasciato la camicia sporca

Di rossetto non delle mie labbra

Me ne accorgerò

Ma sorvolerò”

In “Due Gocce di Chanel” i Drum N’ Jack si affiancano ad una voce femminile: Eleonora Lari. Lei e lui si alternano mentre ci raccontano desideri nascosti, sentimenti mai esplicitati. Ritmi pop punk anni 2000 che abbracciano la modernità e si piazzano benissimo nel panorama alternative di oggi. I Drum N’ Jack presentano una storia di peccati sessuali dalle sfumature noir, con sensualità ed energia pura. Viene voglia di saltare, ballare e scatenarsi mentre si dimenticano i propri problemi.

Di canzoni sul tradimento ce ne sono tante, ma con “Due gocce di Chanel” volevamo fare qualcosa di diverso: raccontare non uno ma due tradimenti, reciproci e paralleli, dei quali i partner sono a conoscenza ma che in fondo tollerano o fanno finta di non vedere, forse per indifferenza, forse per convenienza, o magari perché entrambi sanno di essere colpevoli“, così i Drum N’ Jack descrivono il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/5J8oLX9DeKw8JFgzEl899y

https://www.instagram.com/drumnjack
https://www.facebook.com/drumnjack/
https://www.youtube.com/@drumnjack

Biografia Drum N’ Jack

Drum N’ Jack sono una band pop-punk lucchese che affonda le proprie radici nell’amicizia fraterna tra Riccardo (Drum) e Giacomo (Jack). Formatisi nel 2022 e affiancati dal produttore, chitarrista e amico di vecchia data Simone Ferroni, la band rilascia in pochi mesi i primi singoli tra i quali spicca “Ricominciamo da noi”, brano simbolo della loro rinascita.

A settembre 2023 esce “Millennials”, un esplosivo e nostalgico tributo alla loro generazione, mentre in autunno è il turno della ballata folk-rock “Sembra Impossibile”, inedito con il quale i ragazzi lucchesi raggiungono la finale di Sanremo Rock & Trend 2023 al teatro Ariston. 

Il 2024 si apre con “Lisa”, brano che racconta la storia di una giovane donna cresciuta in fretta tra molte difficoltà e che, come una fenice, rinasce dalle proprie ceneri. Nel frattempo, alla band si unisce ufficialmente anche Armando Marchetti al basso, già comunque parte del progetto in veste di graphic designer, videomaker e coautore di alcuni brani.

A maggio i Drum N’ Jack sono stati ospiti di Rai Radio 2 nella trasmissione “Sogni di Gloria”, mentre in agosto hanno aperto il concerto degli Alkaline Trio al Bay Fest a Rimini. 

A settembre 2024 è uscito l’ultimo singolo “Fai di me ciò che ti pare”, brano pop-punk dalle influenze elettroniche che, attraverso riferimenti alla cultura pop e accompagnato da un video-gioco con grafica in stile cabinato arcade anni ‘80/‘90, racconta una storia d’amore destinata al game over.

Il 10 gennaio 2025 esce il nuovo singolo “Due gocce di Chanel” feat. Eleonora Lari.

Biografia Eleonora Lari:

Eleonora Lari, cantante, insegnante di canto e fondatrice della scuola “Musikey Academy”, comincia a muovere i primi passi nel mondo della musica a soli 9 anni. Una passione che cresce e prosegue da protagonista nei principali locali, fino ad arrivare ad esibirsi sui più grandi palchi italiani.

Finalista del “FESTIVAL DI CASTROCARO” (Rai 1), è stata a “MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA” (Rai 2) ed ha cantato nel pre spettacolo della “PARTITA DEL CUORE” (Rai 1).

Ha preso parte al “RADIOBRUNO TOUR” insieme a grandi protagonisti della musica come Enrico Ruggeri, Gianni Morandi e Gigi d’Alessio ed è stata speaker radiofonica per la stessa “RADIOBRUNO”.

Si è esibita al “FESTIVAL DI NAPOLI”, ha partecipato al “SEVENSTARS TOUR” (spettacolo del grande coreografo Marco Garofalo) ed ha cantato presso i più famosi clubs italiani e internazionali con il tour “VIDA LOCA”.

Ha fatto parte del cast del talent show “THE COACH – LEADER DI GRANDI TALENTI” in onda sul canale nazionale 7 gold, ricoprendo prima il ruolo di vocal coach e in seguito quello di opinionista.

È stata inoltre per ben due volte nel 2024 ospite al programma di Rai 2 ideato da Fiorello“E VIVA IL VIDEOBOX”.

Categorie
Comunicato stampa

“Quando Nevica (Superdisco Mix)”, il nuovo remix dei Gate66

Fuori dal 9 gennaio “Quando Nevica (Superdisco Mix)”, il nuovo remix dei Gate66. Gennaio gattaio, si dice in quanto è il periodo in cui i gatti iniziano ad accoppiarsi e a fare casino la notte. Ed i Gate 66, prolifici come una gatta selvatica nel cuore dell’inverno, ci sfornano un nuovo SUPERDISCO MIX di Quando nevica, loro ultima uscita del novembre 2024. 

Il nuovo remix dona al testo uno stile completamente nuovo molto più elettronico, molto dance e ballabile ma non perde la sua verve romantica. Il brano è una dedica d’amore che vuole lasciar andare via i pensieri negativi, spazio solo alla leggerezza

La nuova versione del 2025 è caratterizzata da un groove di reminescenze disco che lambivano i primi anni 80 quando la Disco stava lentamente evolvendo in Dance. I Gate 66 hanno rimaneggiato la struttura realizzando un mix ultra veloce con un arrangiamento totalmente diverso, caratterizzato da un robusto giro di basso e riff di effetti vocali, con un blend generale che riporta a un po’ alla french house fine ’90. 

La produzione è stata totalmente curata dai Gate 66, mentre il mix del brano è stato realizzato da Luca Cordero allo Studio Andromeda (TO)

Segui le avventure dei nostri due produttori “diversamente probabili” e lasciati trasportare nel futuro dal suono del passato.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/track/5OT3hgrZWS8ZirOuJAsZxu?si=24f8a5928b3a4abd 

https://www.youtube.com/@GATE66Music

https://open.spotify.com/intl-it/artist/5UeNAAQKTE4oLXRX9hzUGFhttps://www.tiktok.com/@gate.66

https://www.instagram.com/gate66music/

Biografia

GATE66 sono Bruno J e L’uomo Stokastico. Due “allegri e spensierati” produttori musicali e viaggiatori spazio temporali.

Provenienti dal 2096, hanno deciso di tagliare la corda della loro epoca e tornare nel passato, nei nostri anni 20. La meta originaria sarebbero stati i mitici anni ’80, periodo storico su cui erano più preparati, ma il destino li ha portati nella nostra epoca.

Le loro avventure e le loro esperienze sono diventate storie in musica. Storie di come, dopo una rocambolesca fuga da future prigioni marziane, finita la benzina spazio temporale, si siano ritrovati bloccati qui ed ora con una gran voglia di synth pop un po’ retrò. 

L’avventura dei Gate66 è partita il 27 ottobre 2023 con il brano “La tecnica del doppio” e prosegue nel 2024 con il singolo “Il Battello” e “747”.

A settembre dello stesso anno pubblica il singolo “Al mattino” e successivamente il brano “Quando Nevica”. Il 2025 si apre con il remix di “Quando nevica”.

Categorie
Comunicato stampa

“Fvck Darwin” è il nuovo singolo di ferrylife feat. Ilaria

Fvck Darwin” (etichetta La Rue Music) è il nuovo singolo di ferrylife, con il featuring di Ilaria. Un irriverente sberleffo al padre della teoria dell’evoluzione, che però è anche un inno per gli ultimi, gli emarginati, i diversi e i non allineati.

ferrylife continua a percorrere una strada del tutto personale, in cui niente è prevedibile ma tutto è come sembra. E tutto sembra molto strano. 

Con l’aiuto dell’amica e cantante Ilaria, la produzione di Lillo Morreale e le foto di Odeon Davisferrylife offre un convincente seguito a “Lost my Weed in the Wood”, il singolo precedente, che ha acceso più di un riflettore sulla sua poetica peculiare, tra hyperpop, folktronica e mille altre suggestioni. 

Ci spiega tutto ferrylife:

“È da quando ho intrapreso la mia carriera di musicista che mi sento ripetere che un artista deve essere onesto. “Le persone devono sentire quello che hai dentro, è inutile che fai le cose per piacere alla gente, si accorgeranno che non è genuino”. Tutto molto giusto, ma cosa fai se quello che hai dentro è brutto? 

Fin da adolescente, ho dovuto lottare con nemici invisibili: un severo disturbo bipolare, dipendenze, attacchi di panico. Nemici che si mangiano l’interno, ma che ti regalano il privilegio di rimanere nascosti. Per questo, agli occhi degli altri ho vissuto una vita normale, allegra e spensierata, mentre quello che accadeva nella testa rimaneva relegato a un angolo segreto dove nessuno eccetto me poteva avventurarsi.

Ho scritto molte canzoni, ho tentato diverse strade e indossato molte pelli diverse. Poi ho dovuto chiedermi: perché non funziona? E non funzionava perché non stavo dicendo la verità. E non dicevo la verità perché mi faceva paura. 

“Ferrylife” è una maschera, un personaggio creato per darmi la forza di espormi sulle tematiche che mi stanno a cuore e per superare la paura del giudizio. Come ci insegna l’arte drag, una delle mie più grandi ispirazioni, a volte devi indossare una maschera per sentirti veramente libero. 

Da qui l’origine di “TRIGGERWARNING”, il disco a cui ho lavorato nell’ultimo anno e mezzo e che uscirà in primavera. Dieci tracce dalla scrittura cinica e irriverente che raccontano le contraddizioni e le difficoltà di chi vive la vita ai margini di una società che difficilmente include le diversità”. 

A proposito di “Fvck Darwin”:

“Ho sempre sentito di essere diverso. Non in senso buono, però. Io sono peggio.

Tutti attorno a me fanno qualcosa di importante. Chi studia, chi si laurea, chi si sposa, chi compra casa. E io? Dormo fino a mezzogiorno, fumo prima di pranzo, spendo tutti i miei risparmi in deliziosi baggy pants sponsorizzati nelle storie Instagram e guardo reality show fino alle 4 del mattino.

Nella sua teoria evoluzionista, Charles Darwin sostiene che gli organismi che meglio si adattano al loro ambiente sono coloro che hanno più possibilità di sopravvivere e di riprodursi.

Be’, che dire. Se tutto si basa sull’adattamento, sono un perdente. In una società che ti valuta sulla base dei tuoi titoli di studio, dei tuoi guadagni e dei tuoi successi romantici, qual è lo scopo di un fattone bipolare che non ama lavorare e che non riesce nemmeno a lavarsi i denti senza piangere?

Poi, un giorno, sono andato a cena con un amico (ovviamente a sue spese, visto che al tempo avevo 1,30 sul conto corrente) e lui mi diceva del suo lavoro d’ufficio con benefit e tasse e tutte queste parole aziendali di cui non conosco il reale significato. A quel punto ho cominciato a raccontare io, e non c’era niente di cui essere entusiasti. Mi aspettavo che la conversazione prendesse una piega triste, e invece ho notato una scintilla negli occhi del mio amico: era sollevato. Sollevato che qualcuno se la cavasse peggio di lui, sollevato di poter rincasare, quella notte, e addormentarsi dicendosi “non me la cavo poi così male”.

Fvck Darwin” è un inno per i perdenti, i disoccupati, i marginalizzati e in generale tutti coloro che fanno schifo al gioco della vita e finiscono per giocare secondo le loro regole. È la consapevolezza che anche se facciamo schifo, se dormiamo tutto il giorno e non siamo produttivi, abbiamo la nostra precisa funzione sociale, che sia far star meglio i mediocri o fornire ai genitori un cattivo esempio da additare ai propri figli.

Fvck Darwin” è un mix di folktronica, hyperpop e alternative pop; una chitarra malinconica che si evolve fino a diventare un grido di rabbia: “anche io ho importanza”. Il tutto fondendo il mondo acustico e sognante di Ilaria con il mio, elettronico e pieno di voci spettrali e inquietanti con quello acustico e sognante di Ilaria.

Cantautrice toscana in attivo dal 2014 grazie al talent XFactor, pubblica il suo primo disco in italiano SALA BLU nel 2023. Il mondo di Ilaria è ricco di atmosfere oniriche e suoni brillanti, che mischiano l’elettronica all’acustico per creare una cornice alle malinconiche melodie dell’artista.

Anche Ilaria si sente marginalizzata e una perdente in un mondo che ci vuole iper performanti e sempre in movimento.

Fuck Darwin” rivendica la forza e l’importanza dei perdenti e degli sfigati e lancia un messaggio per i vincenti: “rispettate coloro che sono peggio di voi, perché sono coloro che vi permettono di essere i migliori”.

Categorie
Comunicato stampa

“Nu poco ‘e te”, Andrea Sannino e i Neri per caso elogiano l’amore

Ci siamo quasi, sta per uscire il nuovo disco di Andrea Sannino anticipato dal singolo “Nu poco ‘e te”. Fuori dal 17 gennaio il nuovo brano che vede un altro featuring interessante: i Neri per caso.

“Nu poco ‘e te” è una ballata con sfumature latine, che fa risaltare, oltre le voci, chitarra acustica e percussioni.

Il testo esalta tutte le sfaccettature dell’amore, enfatizzando il messaggio attraverso la purezza delle voci.

“Nu poco ‘e te” è la focus track della seconda parte di Mosaico, il nuovo disco. La canzone è scritta dallo stesso Sannino e da Mauro Spenillo che ha anche arrangiato il pezzo.

Questa canzone mette in risalto la bellezza delle armonizzazioni vocali dei Neri per Caso, creando una combinazione emozionante tra la voce calda e melodiosa di Sannino e lo stile unico del gruppo vocale.

Il videoclip, in bianco e nero, diretto da Alessandro Freschi celebra l’amore in tutte le sue forme come quello tra madre e figlia, tra partner o semplicemente tra un uomo e il proprio cane.

Il tutto è accompagnato dalla performance di Andrea e i Neri per Caso.

ASCOLTA IL BRANO: https://open.spotify.com/intl-it/track/6oQI5a0y2bANjQ2fpvuBYB?si=5268a2d229b14820

LINK PRIVATO PER SCARICARE IL VIDEO: https://www.swisstransfer.com/d/8da923b4-dd93-4077-b479-6d1f311d19d6

https://www.andreasanninoofficial.it/
https://www.instagram.com/andreasanninoofficial/
https://www.youtube.com/channel/UCzzwYGd57C4iziUHOuyBjOQ
https://www.facebook.com/andreasanninoufficiale/?locale=it_IT

Biografia

Andrea Sannino è un cantautore della provincia di Napoli, Ercolano per la precisione. La passione per la musica e per il canto nasce in lui già da piccolo, quando osserva e imita suo padre allora cantante in una band amatoriale.

Fin da subito Andrea frequenta il mondo dello spettacolo e a soli 15 anni entra a far parte della compagnia teatrale Mareluna di Ercolano. Nel 2006 partecipa alla trasmissione televisiva di Rai 1 Il treno dei desideri dove duetterà con il cantautore Lucio Dalla. 

Nel 2015 pubblica il singolo “Abbracciame” scritto con il musicista e compositore Mauro Spenillo e, per quanto riguarda la produzione insieme a Pippo Seno. Il singolo che si dimostrerà più di successo del cantautore.

Nello stesso anno con la casa discografica Zeus Records esce l’album “Uànema”, che è stato il disco napoletano più venduto nel 2015, con la presenza stabile di ‘Abbracciame’ ai vertici delle classifiche Spotify, con oltre 12 milioni di stream e 55 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Tra i brani più famosi di Andrea Sannino, ricordiamo anche “’Na Vita Sana”, scritta da Gigi D’Alessio e inclusa nel suo secondo album, intitolato “Andrè” e pubblicato sempre dalla Zeus Records.

Andrea Sannino è stato volto e voce del primo musical scritto e diretto da Alessandro Siani, “Stelle a metà” per Tunnel Produzioni del musical C’era una volta… Scugnizzi scritto da Claudio Mattone ed Enrico Vaime.

Nel 2020 ha pubblicato il singolo “È Gioia”, dedicato alla figlia.

A febbraio del 2021 è uscita il singolo della canzone “Voglia”, scritta e composta da Andrea Sannino con Pippo Seno e Mauro Spenillo. Ad aprile 2021, sempre con la collaborazione di Mauro Spenillo, fonda la sua etichetta discografica Uànema Record.

Nel 2021 è inoltre ospite al Giffoni Film Festival con “’A Signora” il brano inedito di Renato Carosone, dove prende parte anche al Giffoni Music Concept. Dallo stesso anno Andrea Sannino è testimonial del Consiglio Nazionale Diritti Infanzia Adolescenza, noto anche con la sigla CoNaDI.

Diverse sono le sue canzoni al cinema come ad esempio nei film di Alessandro Siani “Chi ha incastrato Babbo Natale?”.

Nell’estate 2022, Andrea Sannino, Franco Ricciardi, Antonio e Mauro Spenillo scrivono la nuova sigla del programma Domenica in, condotta da Mara Venier, dal titolo “Un giorno eccezionale”, cantata da Andrea Sannino e Franco Ricciardi.

Ad aprile 2023, esce “Mosaico parte prima”, un progetto discografico formato da 20 brani e diviso in due parti. Il disco si avvale del contributo di artisti come: Mario Biondi, Franco Ricciardi, Gigi Finizio, Clementino. 

A giugno è ospite di Fiorella Mannoia, che lo ha voluto nel suo spettacolo “Luce” tenuto al Palazzo Reale di Napoli, per cantare insieme a lui la sua hit “Abbracciame”, oltre ad un omaggio a Pino Daniele con “Terra mia”. La stessa Fiorella Mannoia, incide nel mese di Dicembre il disco “Luce” di cui Andrea è unico ospite, duettando proprio con “Abbracciame”

Dicembre 2023 è Beppe, protagonista del musical “Mare fuori”, ispirato alla famosissima serie tv; Diretto da Alessandro Siani e con Maria Esposito, Antonio Orefice, Mattia Zenzola, Giulia Luzi, Giuseppe Pirozzi e tanti altri.

Il 29 Aprile 2024, Fimi certifica, dopo l’oro del 2020, anche il disco di Platino per la canzone “Abbracciame”.

Nel 2024 pubblica i singoli “Via Partenope” e “Nenna”, entrambi estratti da “Mosaico parte seconda”.

A dicembre 2024 la canzone Via Partenope è nella colonna sonora del film di Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioniio e te dobbiamo parlare”.

Categorie
Comunicato stampa

I Tragic Carpet Ride esordiscono con l’EP “Specchio riflesso”

Vibes apertamente psichedeliche. Un mood spesso tra il dolce e il morbido, ma con energia. Malinconia in dosi ragionevoli. E soprattutto quattro canzoni “tragic”: venerdì 17 gennaio esce “Specchio riflesso” dei Tragic Carpet Ride, il debutto della prima band che lascia il segno nel 2025.

Tragic Carpet Ride è un progetto nato a Torino, curato da Filippo Zimarro insieme a Francesco Cornaglia e Alessandro Osella. Il trio combina sonorità psichedeliche e alternative rock con influenze pop anni ’70 e testi in italiano.

Le quattro canzoni che compongono l’EP, “Non è la stessa cosa”, “Buio”, “Quei brutti pensieri”, “Cinema”, sono un pacchetto completo perché offrono già squarci particolarmente interessanti delle sonorità del gruppo. Ma sono anche un antipasto di una band in divenire e con un futuro molto stimolante.

La band nasce molto di recente, ed è Filippo Zimarro a spiegarci come: 

Tragic Carpet Ride nasce come una specie di allineamento astrale. Tutto è iniziato quando, mentre stavo producendo brani nel mio home studio, decisi di prendere lezioni di batteria per migliorare in funzione delle registrazioni. Il mio insegnante era Francesco, che aveva appena finito di costruire il Nine Lives Studio insieme ad Alessandro. Tra casualità e necessità, ci siamo ritrovati a jammare insieme e la sintonia è stata immediata, sia a livello sonoro che di visione musicale.

Senza esitazioni, ci siamo immersi nella produzione di una ventina di brani che avevo inizialmente pianificato di registrare da solo. Lavorare insieme ci ha permesso di sperimentare ampiamente sia a livello sonoro che tecnico, consolidando la nostra intesa musicale. Tutti i brani sono stati suonati e registrati al Nine Lives Studio, con l’eccezione di alcune parti di pianoforte registrate presso Casa di Piera con l’aiuto di Tommaso Camarotto. Il mix del primo EP è stato curato da Francesco, mentre per gli altri brani ci siamo affidati a Michele Nicolino, che si è occupato anche del mastering.

I brani di questa prima fase del progetto sono stati scritti da me, mentre Francesco e Alessandro hanno contribuito con arrangiamenti e aggiustamenti. Sebbene il progetto sia nato come solista, la direzione artistica è stata, fin dall’inizio, quella di una band. Il sound che cercavo riflette l’energia e la coesione di un gruppo che suona insieme. Stiamo già lavorando a nuovi brani che prevedono una partecipazione creativa più equilibrata tra tutti i membri e una evoluzione forse più minimalista.

Le nostre influenze musicali sono estremamente variegate e questo rende il processo sempre stimolante. Tra i nostri riferimenti sicuramente ammiccano alla psichedelia e a tutto il panorama degli anni ’90: dall’alt-rock allo shoegaze, dal grunge al garage. Non mancano però ispirazioni più personali, come la musica francese, il punk o la disco, anche se i Beatles rimangono sempre il nostro terreno comune. 

La scelta di scrivere in italiano deriva da una necessità di esprimersi attraverso una certa coerenza emotiva. Fellini in un’intervista disse che scelse di non ambientare le sue storie all’estero per il semplice fatto che non conosceva quei luoghi e la gente che li abitava. Allo stesso modo, scrivere in una lingua diversa dall’italiano mi sembrerebbe una forzatura, una copia sbiadita di una vita che non mi appartiene.

La dimensione live è il cuore del progetto. Crediamo che non ci sia niente di più potente e autentico che suonare dal vivo per trasmettere la nostra visione della musica.

Condividere emozioni complesse e trasformarle in musica penso sia una delle forme di linguaggio più sincera e libera di cui l’uomo dispone. Personalmente credo sia anche la chiave per comprendere maggiormente se stessi; nel caso ce ne fosse un’altra, sono sicuro che non avrebbe lo stesso impatto su di me”

-o-

Tragic Carpet Ride è un progetto nato a Torino quasi per caso, curato dai musicisti e produttori Filippo Zimarro, Francesco Cornaglia e Alessandro Osella. Le connotazioni sonore più evidenti sono la psichedelia e l’alternative anni ’90. Anche se i testi sono scritti in italiano, le principali influenze della band arrivano dall’estero: le nuove ondate di psichedelia, shoegaze, post-punk e dream pop sono sicuramente la direzione verso cui si stanno dirigendo. 

L’EP di debutto della band, in uscita il 17 gennaio 2025, è un’esplorazione profondamente personale. Attraverso quattro tracce, affronta temi come le battaglie interiori, la resilienza emotiva e la ricerca del proprio posto in un mondo alienante. Questo disco rappresenta anche il percorso che ha portato all’evoluzione da un progetto solista a un trio coeso. 

Attualmente la band sta girando i palchi in varie formazioni e portando due set complementari: un unplugged in cui i brani sono riarrangiati in una versione intima ed essenziale, creando un’atmosfera molto raccolta e sospesa; un elettrico nel quale invece è tutto il contrario, dove c’è psichedelia, c’è anche noise e, a tratti, quasi post-punk. Si suda molto, c’è molta adrenalina e una forte fisicità.

Categorie
Comunicato stampa

“Zucchero Filato” è il nuovo singolo di Luna

Esce su tutte le piattaforme digitali venerdì 17 gennaio 2025 per Plus Mgmt (distr. Believe) il nuovo singolo di Luna“Zucchero Filato” è un brano dolce in tutti i sensi. Nasce da un incontro del tutto inaspettato con una nuova emozione, un nuovo mondo, che inizialmente spaventa poiché arriva a seguito di un periodo che ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Questa nuova realtà è di breve durata, ed è proprio questo che la rende speciale. Destinata a nascere improvvisamente e ad andarsene senza dire niente. Questa volta però lasciando solo il sapore dolce e delicato dello zucchero filato.
 

Scopri il brano: https://bfan.link/zuccherofilato

Scritto da Luna Bernareggi e Penz
Composto da Giuseppe Parrotta, Stefano Biffi, Daniel Ghezzi
 

BIO: 

Luna, classe 2004, è una giovane cantautrice di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza. Appassionata di musica fin da piccola, ogni momento era giusto per esibirsi di fronte alla famiglia imitando i suoi cantanti preferiti. In casa la musica è sempre stata protagonista, dandole la possibilità di suonare le prime note al pianoforte e di respirare musica nel quotidiano. Nell’adolescenza si avvicina al canto per puro divertimento, fino a quando sceglie di frequentare l’accademia di canto e intraprendere un percorso che valorizza le sue doti e la sua grande passione per la musica. Questo percorso la stimola a mettere nero su bianco i suoi pensieri. Pensieri che da lì a breve si sarebbero trasformati nelle sue prime canzoni. Nelle sue canzoni parla di sé, del mondo che la circonda, delle persone che incontra, delle esperienze più profonde e dà voce alle emozioni, quelle vere che più la rappresentano.

Dal 2022 inizia ad esibirsi dal vivo e, sostenuta da un progetto che crede nelle sue potenzialità, parte per il suo primo tour di una decina di date, seguito da numerose esibizioni in eventi privati, nelle feste di piazza e nei locali più frequentati del suo territorio. Nel frattempo si dedica anche al lavoro in studio di registrazione che la porta a pubblicare il suo primo singolo “Bugia Bianca” il 12 aprile 2024. ll 27 settembre 2024 pubblica “In capo al mondo” il suo nuovo singolo. Tra una lezione di canto e un’esibizione live, continua a scrivere diversi brani per realizzare il sogno di pubblicare il suo primo album.

Instagram
YouTube