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“Mangio sano maxi single” è il nuovo singolo di Pepp1

Torna PEPP1 (si legge Peppuàn) dopo la pubblicazione dell’EP “Giardini Pubici” (Hukapan Records). È disponibile infatti da mercoledì 20 novembre 2024 per Hukapan il “Mangio Sano Maxi Single”, da lui definito un bignami appiccicaticcio dell’amore impetuoso. Il maxi single contiene tre tracce: una canzoncina d’affetto (“Mangio Sano”, l’inedito), una versione live di un brano del ’35 ritrovato casualmente a Porta Venezia (“La Mia Sposa Bambina live at Alari Park Studios”) e un’ode al cibo spalmato sul corpo eseguita dal vivo (“Cotto live at Cicada”).

In particolare “Mangio Sano“, il brano inedito che dà il titolo a questa nuova opera musicale, racconta di un personaggio che, spinto dalle pressanti lamentele della sua compagna, decide di stravolgere il proprio disastroso regime alimentare per cambiare il gusto dell’amore.
 

Mangio Sano Maxi Single” sarà presentato dal vivo @ Detune (Milano)
sabato 30 novembre dalle 21.00 in un concerto esplosivo.

 

SCOPRI “MANGIO SANO MAXI SINGLE”: 
https://bfan.link/mangio-sano-maxi-single

Mix: Jack Zorzi
Master: Carlo Madaghiele
Registrato presso Alari Park Studios (tracce 1 e 2) dagli studenti del CPM coordinati da Taketo Gohara e presso Cicada (traccia 3) da Fabio Maffoni
Cover-artwork: Raffaella Petraccaro

 

BIO:

Pepp1 (pron. Peppuàn) nasce nel 1996, anno ricordato un po’ da tutti per gli sviluppi cruciali della diatriba Oasis-Blur e per il telegatto alla serie “Il Maresciallo Rocca”. All’età di tre anni si appropria di una decina di 45 giri ed assimila spiritualmente il brano “Donna Felicità” de I Nuovi Angeli facendone un mantra personale. Nel 2016 si trasferisce a Milano, dove si diploma in Basso Elettrico Jazz presso il Conservatorio Verdi.

Le sue canzoncine uniscono la passione per le sonorità del rock britannico all’affetto casto nei confronti della lingua italiana. Il risultato è puro Creepy Rock: gli argomenti trattati spaziano infatti da vicende di voyeurismo appassionato al desiderio di morire per indigestione di Big Mac, passando per love stories culminate su un binario ferroviario.
Nel 2022 pubblica il suo disco d’esordio “È Polpa Mia” per l’etichetta Hukapan di Elio e le Storie Tese. Tale LP dal retrogusto seminale è stato registrato insieme al complesso de Le Api al Sugo negli studi della band milanese. 

A maggio 2023 pubblica il suo primo 45 giri digitale dal titolo “Bambolona/Lobi” (Hukapan Records). A maggio 2024 pubblica l’EP “Giardini Pubici” (Hukapan Records). Nello stesso mese apre il Concertozzo di Elio e le Storie Tese presso l’U-Power Stadium di Monza.

https://www.instagram.com/pepp1_lagrutta/
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“Taylor”, è il momento di decidere chi sei con gli Elmoor

Sono tornati gli Elmoor con il singolo “Taylor”, disponibile dall’8 novembre su tutti i digital store. Il brano segue le orme dei precedenti lavori portando una ventata di british rock in Italia, ma rispetto all’ultima uscita i toni sono meno malinconici e più carichi di speranza.

“Taylor” è il prendere in mano la propria vita, affrontarla con coraggio. Lasciare indietro il passato senza paura per andare incontro a quello che possiamo diventare. Gli Elmoor scelgono di esprimere questo concetto con la metafora delle strisce pedonali che diventano il ponte tra chi siamo e chi saremo.

Non solo, “Taylor” esorta a sfidare i propri paradigmi e lottare per infrangere la propria routine, riscoprendo la libertà di affrontare la vita inseguendo le proprie ambizioni e i propri sogni.

Taylor parla di un ragazzo che ad un certo punto della sua vita decide di puntare tutto su se stesso, cercando la propria realizzazione personale. Ignorando le regole imposte dalla società e da se stesso, spianando da se la propria strada, facendo sue le scelte e accettando le conseguenze che lo porteranno a diventare ciò che desidera”, così gli Elmoor descrivono il proprio brano.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/2ONw4Ns8qPVEGgGE2dHURG

https://www.instagram.com/elmoor_band/
https://www.facebook.com/profile.php?id=100087178827623
https://www.youtube.com/channel/UCDrg93URU5quYkNTZ7PIMQQ

Biografia

Gli Elmoor sono un alternative rock band di Treviso pronta a rompere le regole per essere semplicemente se stessi. Senza etichette e preconcetti.

La band nasce dall’incontro di Nicola Marton (Batteria) ed Enrico Salerno (Chitarra) con Francesco Maciocia (Chitarra, Voce e Testi) nel Febbraio 2020, formazione completata solo dopo un anno e mezzo con l’arrivo di Pietro Galanti (Basso).

La musica si discosta da qualsiasi tipo di riferimento temporale e politico. I testi descrivono riflessioni sulla vita quotidiana della società moderna ed insieme alla musica cercano di ricreare un sentimento di consapevolezza e riscatto. Istintività e spontaneità sono i concetti alla base delle composizioni.

Ad ottobre 2023 gli Elmoor presentano il loro primo singolo “Possibilities”. Quest’ultimo è stato utilizzato all’interno del film indipendente “Sola Nina” di Massimo Libero Michieletto. Il 2024 prosegue alla grande con la presentazione del secondo singolo “Freak Out” e del terzo brano “Taylor”.

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“La storia di un minuto”, Accame ci fa ballare con un po’ di Synthwave

Accame presenta “La storia di un minuto”, il suo nuovo singolo disponibile dal 8 novembre. Il cantautore ha il talento di sapersi reinventare brano dopo brano. Questa volta parla di amore e lo fa in chiave synth pop.

La canzone parla dell’incontro casuale tra due persone che si sono volute bene ma che non stanno più insieme. Un incontro inaspettato e fortuito che non lascia neanche il tempo di pensare a cosa dire, solo un breve cenno di saluto e ognuno prosegue per la sua strada, ma nella mente tutto ritorna al passato.

Con un sound accattivante ed energico, Accame ci porta in questa storia forse breve, ma sicuramente intensa e che lascia il segno. 

La storia di un minuto è un brano tra i primi che ho scritto. Risale ad almeno 10 anni fa ed è stato elaborato in breve tempo come capita spesso alle mie canzoni. Nonostante l’abbia suonata una miriade di volte in chiave acustica, non è mai stata variata sia nella musica quantomeno nel testo.

Il brano è stato arrangiato in chiave Sinthwave che è un genere che si è sviluppato nella metà degli anni 2000, prendendo ispirazione dalle colonne sonore degli anni 80 e dalla musica per videogiochi.

È un genere caratterizzato da suoni decisi, ritmi incalzanti ed utilizzo di molta elettronica, insomma una bella scommessa vestire così un brano che ha come origini esclusivamente una chitarra acustica ed uno sfogo personale.

Da qui allora l’idea di inserire tra la prima e la seconda parte della canzone un breve frame di chitarra distorta, sia per ribadire all’ascoltatore quale fosse la vera natura del brano e anche un po’ per smorzare quell’approccio “Out Run” che si andava delineando con i suoni scelti”, così Accame descrive il proprio brano.

“La storia di un minuto” ha anche portato il cantautore fino alle finali regionali a Milano del Tour Music Fest.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/track/0me7SaknFeMLf3JuLSgPqJ

https://www.instagram.com/accamegiuseppe
https://www.facebook.com/AccameGiuseppe
https://www.youtube.com/@AccameGiuseppe

Biografia

Accame è il nome d’arte del cantautore ligure Giuseppe Accame. Si è avvicinato alla musica grazie allo studio della chitarra, strumento che poi è diventato la chiave per le sue creazioni.

Il suo viaggio nella musica inizia nel 2023 con lo pseudonimo Giù pubblicando l’EP “Ragazza Rossetto Fragola”, una raccolta di quattro canzoni che parlano d’amore senza tanti compromessi e giri di parole.

Il 2024 si apre con la pubblicazione del suo secondo EP “Non doveva andare così” e di altri due singoli: “Dimmi che lo sai” e “Lacrime di Venere”. 

E’ a questo punto che Giuseppe decide di dare una svolta diversa al suo progetto e cambia nome in semplicemente Accame. Il suo primo singolo con questo nuovo sé sarà “Estate da Rich Remastered Summer 2024”, un brano fresco e adatto all’estate.

Il suo genere di riferimento è il Cantautorato-Pop ma Accame ama spaziare anche con contaminazioni di tipo British, Country, Rock ed Elettronico, cercando sempre il migliore vestito per le proprie canzoni.

A fine agosto dello stesso anno pubblica il singolo “Le Mie Cure”, un brano country che riesce a trasmettere un messaggio profondo e importante.A novembre esce “La storia di un minuto” in chiave Synthwave.

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“Live in Arezzo” è il nuovo disco di Galapaghost

Reduce dalla pubblicazione del suo nuovo personale ed intenso singolo dal titolo “Test Stick Uhaul Her Can, Sir?“, torna il progetto solista di Casey Chandler, Galapaghost,con un nuovo disco registrato dal vivo “Live in Arezzo“, disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre 2024. Il musicista e songwriter di Woodstock, attualmente residente in Italia per una coraggiosa scelta d’amore, festeggia così i suoi 15 anni di percorso musicale come Galapaghost, 3 dei quali passati proprio qui, in Italia. Un nuovo capitolo che si aggiunge alla sua autobiografia musicale che comprende anche episodi molto sentiti e importanti, come la sua esperienza con il cancro.

Casey Chandler è attualmente impegnato anche come autore di colonne sonore, tra le sue collaborazioni più significative anche quelle con Gabriele Salvatores per “Il Ragazzo Invisibile” per la promozione della serie Netflix “Tredici“.



A marzo di quest’anno, ho tenuto un meraviglioso concerto ad Arezzo al Malpighi Sofa insieme al mio amico Federico. Il pubblico era eccezionale e c’era un’atmosfera magica quella sera. Solo dopo lo spettacolo ho scoperto che l’intero concerto era stato registrato, il che mi ha reso estremamente felice! Così ho deciso di pubblicare questo album live per celebrare i 15 anni di musica come Galapaghost. Ho iniziato a registrare il mio primo EP nell’autunno del 2009 e, dopo aver rilasciato numerosi album e EP nel corso degli anni, ho sentito che era giunto il momento di un album dal vivo. È molto importante per me che sia stato registrato qui in Italia, dove quasi 13 anni fa è iniziata la mia carriera.
 

SCOPRI IL DISCO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/1vBxupxliJQPAzqT2ZqyzR?si=HO-5JcheSpGExUi9bi_i1Q

Recorded at Malpighi Sofa in Arezzo on March 21, 2024
Recorded by Mattia Tartaglia
Mixed by Mattia Tartaglia and Andrea Fumelli
Cover photo by Simone Tofani 
Cover layout by Elisa Tron
Guitar and vocals: Casey Chandler
Guitar and backup vocals: Federico Puttilli
Press photos: Simone Tofani


BIO:

Galapaghost è il progetto solista di Casey Chandler, originario di Woodstock (USA) e attualmente residente nelle valli sopra Torino (ITA).

Chandler ha iniziato la sua carriera come musicista turnista per John Grant, promuovendo “Queen Of Denmark”, eletto album dellʼanno dalla rivista Mojo. Ha poi eseguito tour negli Stati Uniti, in Canada ed in Europa, partecipando anche a rinomate trasmissioni televisive come “Later… with Jools Holland”. Successivamente, Chandler ha intrapreso la carriera da solista con lʼalbum “Runnin”, promosso attraverso un tour in Italia. In questo tour è stato accompagnato da Federico Puttilli (Nadàr Solo, Levante, Kiol) e Ru Catania (Africa Unite, Tre Allegri Ragazzi Morti, Wah Companion).

Galapaghost ha successivamente realizzato altri sette album e sei EP, collaborando anche nel campo cinematografico e televisivo. Ha composto musiche per “Il Ragazzo Invisibile” di Gabriele Salvatores, “Una Relazione” di Stefano Sardo, contribuito alla promozione della serie Netflix “Tredici“, e creato una colonna sonora per una campagna pubblicitaria di “Quiksilver” featuring il celebre snowboarder Travis Rice.

Il video musicale “Trapeze” ha recentemente vinto tre premi ai Rome Music Video Awards(edizione di gennaio 2024), inclusa la categoria principale “Miglior Video Musicale”. Inoltre, ha ottenuto il premio come “Miglior Video Musicale” all’Indian Independent Film Festival, nella sua edizione di novembre-dicembre 2023, e il premio “Migliori Effetti Visivi” all’International Music Video Underground Festival per l’edizione di dicembre 2023.

https://www.instagram.com/galapaghoster/

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“Una vita troppo onesta” è il nuovo EP di Pagano

Il passo è quello del cantautore, la penna anche. E le canzoni si susseguono a rivelare un universo di pensieri intimi e profondi, con malinconia ma senza troppa amarezza: Una vita troppo onesta è il primo EP di Pagano.

Sei canzoni che sembrano nascere nella parte più scura di un jazz club, a fine serata, dopo qualche bicchiere e la voglia di cantare le piccole amarezze e le piccole gioie che la vita riserva. 

Anticipato dalla title track uscita lo scorso 5 novembre, Una vita troppo onesta, composto da sei brani inediti, è il primo EP di Pagano, che ha curato personalmente musica e testi di ogni brano, mentre per gli arrangiamenti e la produzione si è avvalso dell’aiuto del produttore Giacomo Anichini dello studio “FCT Recording” di Firenze.

Il filo conduttore dell’EP è l’introspezione, l’analisi di sé e l’accettazione delle proprie imperfezioni. Questa accettazione di sé è rappresentata graficamente nella copertina del disco, disegnata dall’illustratrice Valentina Tamburrano, da un cerchio “fatto male”, non chiuso e quindi imperfetto e fuori forma. 

“Questo EP parla di introspezione e conoscenza – racconta Pagano –Parla di accettazione di sé, di scoperta dei propri limiti, delle proprie paure, delle proprie imperfezioni ma anche dei propri punti di forza. 

È un EP che mette insieme sei brani inediti che raccontano sei anni di vita, passati soprattutto a Firenze e che hanno avuto un impatto fondamentale sulla mia persona”.

L’EP riflette su quanto sia difficile affrontare i propri tormenti, angosce e limiti, ma vuole essere anche un invito a esplorarsi con coraggio, a scoprire la propria forza e a ritenersi persone di valore, nonostante le tante cose che non si sopportano di se stessi.

L’EP, interamente autoprodotto, esce in maniera indipendente sia in formato digitale sulle principali piattaforme, sia in formato vinile.

Tracklist (con i commenti di Pagano):
 

Una vita troppo onesta

La vita troppo onesta è una vita squilibrata ma in senso opposto rispetto alla vulgata tradizionale. Una vita in cui ci si concede troppo poco e ci si ama troppo poco. In questo brano ho provato a rompere gli schemi e a lasciarmi andare, trasportato dal flow.

Mi nascondo 
Se nella title track critico la vita “troppo” onesta, in questo brano cerco di riscoprire l’importanza dell’essere comunque onesti verso se stessi e di dirsi sempre la verità. Nel trattare noi stessi come amici sinceri, penso che possiamo scoprire di avere dentro di noi un grande alleato.

Forte

La mia è una generazione molto sfigata (parlo dei millenials). In questo brano ho cercato di infondere un po’ di coraggio, invitando l’ascoltatrice a guardarsi dentro, per scoprirsi più forte di quanto non pensi.

Spazzolino blues

È molto difficile dire quando inizia una storia d’amore. C’é chi dice dopo un po’ di tempo, c’è chi dice che bisogna dirselo espressamente… Il mio criterio è lo altra persona, allora state insieme! 

Un mondo casuale

In fondo siamo solo esserini che reagiscono a tutta una serie di coincidenze e di cose random che ci succedono mentre facciamo altri programmi. In questa casualità assoluta sono stato fortunato, perché ho incontrato te.

⁠Ulivi dentro i bonsai

Casa manca sempre e a volte mi faccio prendere da una certa nostalgia e dalla voglia di dedicarmi alle cose veramente importanti.

-o-

Pagano (all’anagrafe Mario Pagano) nato il 13 agosto 1990 a Manduria (TA), vive a Bruxelles e dal 2017 ha un progetto cantautorale solista in cui riversa stati d’animo di vario tipo. Scrive principalmente canzoni per pianoforte e voce, ispirandosi molto ad artisti come Paolo Conte, Vinicio Capossela e Yann Tiersen. Nelle sue canzoni tende a mischiare il jazz e il blues con la tradizione cantautorale italiana, pur amando moltissimo anche il funk e il soul. 

Ama dire che scrive “musica per posti piccoli”, perché in luoghi così si sta più stretti ed è più facile parlarsi, conoscersi ed entrare in intimità. Per lui la musica è principalmente “consolazione”, un’arte che deve necessariamente esprimere, accogliere e raccontare allo stesso tempo le bellezze e le difficoltà del proprio vivere. Stare al mondo non è per nulla facile e se qualcuno o qualcosa può aiutarci a farlo in maniera più leggera, tanto meglio.

Finisce quindi per scrivere una musica molto intima e preferisce suonarla in acustico, al pianoforte, magari con una tromba al suo fianco. Un live in un piccolo locale infatti è il setting che predilige. Nelle sue canzoni cerca di raccontare la sua vita da expat, fra alti e bassi. Spesso finisce per scrivere sul rapporto con le sue origini ma anche di come lavoro e tecnologie stiano cambiando il nostro modo di stare al mondo e le nostre relazioni interpersonali, specie quelle d’amore.

Nel 2020 ha pubblicato i suoi primi due singoli. Il primo si chiama “Ryanair” e racconta le difficoltà legate agli amori a distanza. Il secondo invece si chiama “Cara Giulia” ed è una canzone dedicata a sua sorella e alla loro infanzia insieme in Puglia. Nel 2022 ha pubblicato un altro singolo dal titolo “Un piatto di coriandoli”, che racconta gli stati d’animo altalenanti che si vivono quando si chiude un’importante storia d’amore.

Pagano dal vivo

Octopus Heart – Bruxelles (10/12/2024)

Coopera – Putignano (20/12/2024)

Piola Piccola – Bruxelles (24/01/2025)

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Le 5 cose preferite di Nivra

Fuori dal 25 ottobre “Cinema”, il nuovo singolo di Nivra. Un brano con sonorità drill che non ha la pretesa di essere street. La particolarità di Nivra è proprio quella di distinguersi dagli argomenti canonici del genere, portando al centro una scrittura più poetica ed evocativa tipica dell’artista romano. “Cinema” è un brano dal carattere urban ma che sa parlare a un pubblico ampio, a chi ha voglia di mettersi in gioco senza fermarsi alle apparenze.

E noi volevamo conoscerlo meglio, e come spesso capita siamo partiti proprio dalle sue cinque cose preferite, ed ecco com’è andata.

IL CINEMA 

Il cinema, come luogo e come modalità di espressione artistica, per me rappresenta una zona franca dove i miei pensieri si attutiscono e le mie preoccupazioni si attenuano, empatizzando con le storie che vedo rappresentate sullo schermo. 

L’HIP  HOP

L’Hip Hop è una cultura, una filosofia, un modo di vivere. Mi ha insegnato l’importanza della condivisione senza pregiudizio e per me rappresenta la libertà di espressione in tutte le sue sfaccettature. Non è solo musica ma messaggio e rivoluzione.

I FUMETTI 

Ho sempre amato perdermi in storie di mondi remoti e fantasiosi. Da quando sono bambino, in particolare i racconti di supereroi, sono per me di grande ispirazione e di conforto.

I DOLCI

Sono il mio punto debole da sempre, se vuoi comprarmi portami del cioccolato, possibilmente alla gianduia. Ma nulla è come la crema alle nocciole.

LA FEDE CALCISTICA

Roma è una città in cui si respira e si vive il calcio molto visceralmente, il mio grande amore calcistico è la prima squadra della capitale, i momenti passati allo stadio a seguire la Lazio li porterò con me per sempre e rimarranno ricordi indelebili nella mia mente, anche grazie a tutte le persone meravigliose che ho incontrato in questi anni partita dopo partita.

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“Malinconia” è il nuovo singolo di Gabylo

Fuori da venerdì 15 novembre 2024 per la TRB REC di Prato il nuovo singolo di Gabylo dal titolo “Malinconia”. Con questo pezzo il cantautore ligure (di origini lucane) descrive una storia d’amore finita e ripercorre i ricordi in maniera ripetitiva e ossessiva, presentandoci un individuo losco e dalla doppia personalità, un narcisista che manipola e gestisce i sentimenti in maniera sbagliata, fingendosi vittima.
 

Scopri il brano su SPOTIFY

Produttore: Andrea Tognassi 
Musica: Mauro Fuggetta
Testo: Mauro Fuggetta
 

BIO
 
Mauro Fuggetta, nome d’arte GABYLO, è nato a Sestri Levante, in provincia di Genova. Figlio degli anni ’60, è cantautore e interprete di matrice rock e suona per decenni generi musicali come new wave, hard rock, heavy metal, ma anche pop, dance e musica leggera. Gabylo ha fatto parte di numerosi gruppi nel corso della sua carriera, partecipando anche a tour e concorsi musicali. In questo panorama musicale piuttosto affollato, le sue ispirazioni si sono rivolte più recentemente a una musica più leggera, con l’inizio del suo progetto solista. 

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Pop

Le 5 cose preferite di NuElle

Fuori dal 18 ottobre “Free To Be Wrong”, il secondo singolo di NuElle. Un brano dal sapore di libertà, come si può facilmente intuire dal titolo. Melodie pop abbracciano un po’ di R&B e di Soul, elementi che rendono il brano elegante e contemporaneamente coinvolgente. “Free To Be Wrong” è un invito al sapersi accettare. È un invito ad essere noi stessi lasciandoci scivolare addosso i pregiudizi della società. Il brano è stato scritto dallo stesso NuElle diversi anni fa quando lui stesso faticava ad accettarsi. Una dedica a se stesso e a tutte le persone che si sentono intrappolate in schemi che non gli appartengono.

Noi volevamo conoscerlo meglio, e quindi gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite, ed ecco com’è andata.

LA PIZZA

La vera domanda è: a chi non piace la pizza? Io potrei mangiarla ogni giorno e non stancarmi mai. Chiamarla ragione di vita è poco, lei è l’unica a cui dedico tutte le più emozionanti canzoni d’amore.

I CANI

Quando penso al paradiso non lo immagino con i canonici angeli e santi, ma pieno di cani di tutte le razze del mondo che scorrazzano felici su soffici tappeti di nuvole. E ovviamente ci sono io pronto a spupazzarmeli tutti per l’eternità.

LEGGERE PASSEGGIANDO

Amo leggere, ma ancora di più amo farlo passeggiando nei posti più svariati, soprattutto in mezzo al verde. Strano ma vero, mi aiuta a immergermi meglio nella lettura rispetto al mettermi spaparanzato su una poltrona. In più, così riesco a conciliare un’attività tipicamente sedentaria con della sana attività fisica, o almeno mi illudo di fare un po’ di movimento!

I TRAMONTI

Quando vedo il cielo tingersi delle sfumature del tramonto non posso fare a meno di fermarmi e meravigliarmi ogni volta come se fosse la prima volta. Uno dei più belli che abbia mai visto è stato dalla cima del castello di Monolithos sull’isola di Rodi.

ANDARE ALLE FIERE DEL DISCO

Per me è un appuntamento fisso andarci ogni volta che ne organizzano una nella mia zona. Perdermi tra i vari stand di vinili usati, passare in rassegna le copertine, estrarre i 45 giri, tastarli e scrutarli per verificarne le condizioni fa tutto parte di un rituale unico che mi fa sentire fortemente connesso con la musica e con tutti gli appassionati come me. Il più delle volte finisco a fare degli acquisti al buio basandomi sulle sensazioni a pelle che mi trasmette un album, ed è bellissimo quando torno a casa, poggio la puntina del giradischi sul vinile e mi rendo che ho fatto proprio una fantastica scoperta!

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“Earthfall”, il secondo emozionante disco di Marco Liuzzi

Fuori dal 22 ottobre su tutte le piattaforme digitali “Earthfall”, il nuovo disco di Marco Liuzzi. Un album di otto tracce strumentali che mescolano musica minimalista e jazz. Sperimentazione ed emozione sono le due parole chiavi per descrivere questo lavoro.

“Earthfall” è il proseguo naturale dopo il primo album di Marco Liuzzi, tant’è che sono presenti le stesse collaborazioni: Cosimo Romano e Roberto Cati. Dopo il viaggio sonoro di “Earthrise”, che esplorava l’ascesa, “Earthfall” rappresenta il contraltare inevitabile: la discesa ed una realtà frammentata. In un mondo dove il progresso e il regresso si intrecciano in una danza schizofrenica, “Earthfall” cattura le tensioni di un’epoca in bilico, dove l’innovazione tecnologica e culturale si scontra con un vuoto etico e morale sempre più profondo.

Attraverso un viaggio musicale che spazia dal jazz al minimalismo, ogni traccia di “Earthfall” è un tassello di questo mosaico caotico, riflettendo un percorso personale, a tratti mistico. La musica si fa specchio di un mondo in continua mutazione, evocando atmosfere ora cupe, ora luminose, in un dialogo costante tra il vecchio e il nuovo, il certo e l’incerto.

Nel disco ritroviamo brani profondi, più malinconici, come “Le Onde” e altri che sanno regalare un senso di serenità e dolcezza come “Deep In Green“. Non mancano influenze anche più rock in “The Knower, The Sustainer” e altri più soft, più ballad, come“Stargazing on a silent sea crossing”. 

 ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/2GJov8jmo0aHlqEEEHszx2?si=1lKDUSJHRICxLlvDGSOxRA

Track by track:

Deep in green: Bill Evans non va via dalla testa e dal cuore. Qual era l’alchimia che rendeva le sue armonie nuove ed insieme già presenti nel profondo (deep)? Qual era la tavolozza da cui le sue mani traevano sapientemente sia il blu sia il verde (green)?

Como un ciego: Questo brano sperava di essere un Tango, che è abbraccio, ed insieme apertura e connessione: “… y la medida de mi amor viajero es no verte y amarte como un ciego. Tal vez consumirá la luz de enero, su rayo cruel, mi corazón entero, robándome la llave del sosiego. En esta historia sólo yo me muero y moriré de amor porque te quiero, porque te quiero, amor, a sangre y fuego.” – Pablo Neruda

The Knower, The Sustainer: Chi dice che l’anelito mistico in musica debba essere tranquillo e solenne? La meditazione è nutrimento dell’anima e le nostre anime vivono anche di luce, tensione e apertura al mondo. La melodia non cantata di questo brano è una preghiera.

Una Mattina: Dall’originale, intima solitudine pianistica, questo brano di Ludovico Einaudi è stato reimmaginato in un trio che include basso elettrico e batteria, arricchito da un violoncello e rivestito di nuovi accenni melodici nell’intenzione di creare un tessuto sonoro che danzi tra serenità e passione.

Le Onde: Anche questo un brano di Ludovico Einaudi, originariamente una delicata conversazione in 3 tempi tra le dita e i tasti, si trasforma in un dialogo in 4 movimenti con contrabbasso e batteria. Nuovi tessuti melodici si fanno timidamente strada, portando con loro un ritmo forse nuovo, certamente diverso. Questa reinterpretazione, come l’originale, è un omaggio al movimento incessante del mare, dove ogni battito e ogni nota intendono ricordarne il respiro profondo.

Nefeli: Questo terzo ed ultimo omaggio ad Einaudi prende nuova vita in un trio che include contrabbasso e batteria, con feeling ritmico ed impianto armonico rivisitato. Questa reinterpretazione pur rispettando l’essenzialità dell’originale, intende invitare l’ascoltatore a vedere nuove possibilità musicali.

La valle della conoscenza: Musicalmente, il brano si muove nelle suggestioni minimaliste di Philip Glass. Spiritualmente, cerca la luce: sempre uguale e sempre diversa.

Nella “conferenza degli uccelli” di FarÄ«d ad-dÄ«n Ê»Aṭṭār, poeta e mistico persiano del XII secolo, gli uccelli, anime umane, per giungere a Dio dovevano attraversare sette valli. In uno schema analogo, ma moderno, Bahá’u’lláh propone sette valli o città da percorrere: “…le tappe che segnano il viaggio del viandante dalla sua dimora mortale fino alla patria celeste si dice che siano sette.”. La terza è la valle della conoscenza: “Ogni mistico s’è perduto nella valle della conoscenza di Lui, ogni santo s’è smarrito nel cercar di comprendere la Sua Essenza.”

Stargazing on a silent sea crossing: Quando si veleggia di notte tra le due sponde dell’Adriatico avvengono dei miracoli, a volte. Ci sono momenti in cui si perde contatto visivo con la costa e le sue luci. Dietro le vele che accompagnano silenziose, spuntano le stelle, chiare e luminose come mai si vedono da terra, mentre il mare ci benedice e ci culla con ritmi delicati, semplici e mai uguali.

https://www.instagram.com/marcoliuzzi72/

https://www.facebook.com/marco.liuzzi.31/

Biografia:

Marco Liuzzi è un musicista originario di Gela classe 1972. Laurato come ingegnere informatico, non ha mai lasciato da parte la passione per la musica. Ha studiato musica classica ha suonato in vari contesti esibendosi in band in Italia e all’estero fin dal 1990.

Negli anni seguenti, pur perseguendo altrettanto ispiranti impegni professionali al di fuori della musica, riesce ad alternare lavoro a partecipazioni a vari progetti musicali.

Ma la storia cambia nel 2021 quando pubblica il suo primo album “Earthrise”. Il disco suscita subito l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori.

Antonio Lodetti, nel Giornale, dice: “[…] il pianista siciliano Marco Liuzzi […] reinventa classici del jazz e spazia da questo ai suoni d’avanguardia accompagnato da un solido duo di basso (Cosimo Romano) e batteria (Roberto Cati)”.

Nell’autunno 2024 pubblica il suo secondo album “Earthfall”, una continuazione e un’evoluzione del suo precedente lavoro.

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“Finestra”, l’emozionante singolo pop di LARIA

LARIA presenta il suo nuovo ed emozionante singolo “Finestra”, disponibile dal 23 ottobre su tutti i digital store. Un brano pop cantautorale che racconta come le mura di casa spesso diventino la nostra stessa prigione.

Una donna che immagina di volersi comprare una bella gonna e una voce che le ripete di non averne bisogno. Una voce che le dice che non deve preoccuparsi di nulla perché saranno gli altri ad occuparsi di lei. Una voce che può sembrare amica, ma che in realtà ci sta costruendo attorno una gabbia.

Una gabbia in cui le donne non sono più indipendenti e sempre costrette a chiedere il permesso. In “Finestra” LARIA canta il punto di vista di questa donna e i suoi sogni, tutto mentre fantastica alla finestra.

“Ogni giorno si vede costretta a combattere contro quelle parole violente che continuano a sbattere contro le pareti fino ad incastrarsi nella sua mente. Poi torna a guardare da quella finestra la vita che vorrebbe. Cerca di sognare e di gridare finché capisce che solo trovando il coraggio di aprire quella dannata porta riuscirà a rimanere a galla.

Arriva il giorno in cui ci riesce e corre per prendersi quella vita che fino ad ora le era sembrata solo un’illusione. La ragazza è però consapevole che nella sua testa rimarrà sempre quella macchia scura che condizionerà le sue scelte. Non riuscirà mai a comprarsi quella gonna“, così LARIA descrive il proprio brano.

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Biografia

LAIRA è il nome d’arte della cantautrice di Verona Laura. La passione della musica la travolge fin dalla tenera età quando a soli quattro anni chiede ai suoi genitori di iscriverla allo Zecchino D’oro.

A sette anni incomincia lo studio di canto e pianoforte e da quel momento non si ferma più, tutt’ora prosegue i suoi studi alla scuola Lizard di Verona. Qui segue il percorso accademico S.S.M. di canto e di teoria musicale con l’insegnare Elia Truschelli.

L’esigenza di creare la propria musica arriva in un momento difficile della sua vita. In un momento di lutto LARIA cerca rifugio nella musica, ma senza trovare la canzone adatta alle sue emzoioni e così decide di crearla lei stessa.

Nasce il suo primo singolo “Sorriso di stelle” seguito successivamente da “Anche in America”. Entrambi i brani sono accompagnati da un videoclip realizzato da Lucio Piccoli.

Nel 2024 la cantautrice presenta la propria musica anche live allo Slow Food e Slow Verona di Castel Montorio. Arriva anche tra gli otto finalisti del contest Targa48 A.M.A. ETS che la porterà il 24 maggio live sul palco dell’Auditorium del Centro Culturale Candiani di Mestre.

Il 29 maggio esce il brano “Non dirmi”, prodotto da Alberto Giacobone presso Sotto il Mare Recording Studios a Povegliano Veronese. Mentre il 23 ottobre pubblica “Finestra”.