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“E guardo il cielo (Future Funk Version)”, 4Grigio racconta il dolore della perdita

Fuori dal 4 ottobre “E Guardo il Cielo (Future Funk Version)”, il nuovo singolo di 4Grigio. Il cantautore ripropone una versione totalmente nuova di un inedito del suo ultimo disco “Mondo”.

4Grigio decide di dare un carattere più future funk ad un brano molto profondo e sono queste influenze ad esaltare ancora di più la potenza del messaggio. Il Synth pop abbraccia nuove melodie che rendono ” “E Guardo il Cielo” molto catchy permettendogli quindi di raggiungere un pubblico sempre più ampio.

Dopo “Altrodove”, brano in cui l’artista creava non solo una nuova melodia ma anche una nuova emozione, qui torna a parlare di temi che non tramontano mai: la perdita di una persona cara. Il tutto avviene attraverso la metafora dell’esplosione di una bomba nucleare.

“E Guardo il Cielo (Future Funk Version)” è un brano synth-pop che racconta le conseguenze di una guerra senza vincitori, vista attraverso gli occhi di un uomo che è sopravvissuto a un attacco nucleare.

Il protagonista contempla la sua vita precedente (“Ricorderò grandi tavole imbandite […] spiagge di felicità”), spazzata via da un bagliore improvviso (“E guardo il cielo da qua giù, e poi non vedo più”), paragonandola alla propria realtà attuale (“Quello che avrò sono scorte ormai esaurite […] un inverno senza fine”).

Ripensa alle persone che ha perduto in quegli istanti (“E la tua mano si è dissolta nella luce, il viso tuo, figlio di un tempo più felice”), e a tutto ciò che non potrà mai più riavere indietro.

“E Guardo il Cielo” è un brano pop con forti influenze future funk, dove sonorità vaporwave e ritmiche funky convergono in una miscela di retro-modernità.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/28hofdaT9m9lYDWwX9faTN  

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Biografia:

4Grigio è un cantautore romano trapiantato a New York. La musica ha fatto da sempre parte della sua vita e l’ha accompagnata nel suo viaggio oltre oceano. Suona chitarra e tastiere; produce le sue canzoni nel suo home studio: il salotto di casa.

Tanti i palchi dove ha suonato, ma è nel 2024 che cambia qualcosa. 4Grigio quest’anno pubblica il suo primo singolo “Non torna più”, seguito da altri tre brani: “Occhi stanchi”, “La mia città”, “Sei”.

Il 31 maggio esce “Mondo”, il suo primo EP che racchiude tutti i brani usciti finora e tre inediti tra cui il singolo apri pista “Aiuta il mondo”. Il 23 agosto pubblica il suo nuovo singolo “Altrodove” e successivamente una nuova versione di “E guardo il cielo”. 

La sua musica è una miscela originale di ballad e brani uptempo dove atmosfere elettroniche anni ’80 si fondono con l’indie pop anni ’90. Le sue canzoni sono un invito a un viaggio di introspezione, intrattenimento ed emozioni.

Perché 4Grigio?

Il nome 4Grigio deriva dall’unione del mio numero fortunato e il mio colore preferito. Il 4 è un numero che è ricorso spesso nella mia vita in maniera del tutto casuale, quindi l’ho adottato come numero fortunato. Grigio è il mio colore preferito, ma anche una rappresentazione visiva della mia personalità: come colore neutro, il grigio sta bene su tutto. Allo stesso modo, ho una capacità innata di adattarmi alle situazioni più disparate”.

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Un tuffo nel mondo di Hermess con il delicato singolo “Oceani Immensi”

“Oceani Immensi” è il nuovo singolo di Hermess, disponibile su tutti i digital store dal 27 settembre. Un’immersione nei pensieri e nelle emozioni del cantautore, in un brano introspettivo arricchito da delicati elementi elettronici e atmosfere sognanti.

Hermess unisce testi poetici a melodie avvolgenti e cariche di emozione, e “Oceani Immensi” ne è un’ulteriore conferma. Ogni parola riflette la vastità delle emozioni umane, come stare di fronte a un mare sconfinato. Si avverte la paura dell’ignoto, ma anche il desiderio ardente di trovare luce e speranza.

In questo viaggio nella mente del cantautore, ci ritroviamo a vagare in un oceano sconfinato, dove la confusione interiore ci spinge a cercare la nostra strada. La confusione, silenziosa, diventa la miccia che ci incoraggia a impegnarci ancora di più per trovare ciò che è giusto per noi.

Questo messaggio è enfatizzato nella frase: “Poi ringrazio la vita per far confusione, la musica resta la mia vocazione”.

La canzone parla di affrontare le paure più profonde, cercando un equilibrio tra sogni e realtà. È un percorso di crescita e di scoperta di sé, un invito a esplorare le profondità del proprio essere. “Oceani Immensi è il mio modo di condividere questo viaggio con il mondo, per offrire un po’ di speranza e luce a chi ne ha bisogno”, così Hermess descrive il suo brano.

 ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/1nZKRtRxwSv6vLzTc0jFmD

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Biografia

Christian Guerra, in arte Hermess, è un cantautore e artista bolognese la cui voce profonda e le sonorità eteree conducono gli ascoltatori in un viaggio emotivo senza tempo.

Abbinando il pianoforte a moderne produzioni elettroniche, Hermess si ispira ai grandi cantautori del passato per spingere il cantautorato verso nuove frontiere. Lo fa attraverso l’integrazione di sonorità ambient e neo-soul, mantenendo però un forte legame con tematiche profonde e universali.

Nel 2024 Hermess pubblica il suo nuovo singolo, “Il pianista e la ballerina”, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 19 aprile. A settembre dello stesso anno esce anche il brano “Oceani Immensi”. 

Le canzoni di Hermess sono intime e riflessive, trasmettendo messaggi capaci di toccare profondamente il cuore degli ascoltatori. Con una combinazione di coraggio e sensibilità, Hermess invita chi lo ascolta a esplorare le sfumature della vita e a trovare speranza anche nei momenti più difficili, come ben riassume il suo motto “Ali sulle spalle”.

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Indie

Cosa c’è a “Casa Dalì”, lo studio di registrazione di Loris Dalì

Esce su tutte le piattaforme digitali venerdì 4 ottobre 2024 “CASA Dalì”, il nuovo EP del cantautore abruzzese Loris Dalì e già anticipato dal singolo “Se citofoni scendo”. Impregnato di leggerezza e della semplice poesia della quotidianità, “CASA Dalì” è un disco completamente analogico, fatto in casa e registrato a mano dallo stesso artista che definisce se stesso come “un cantautore stagionale”. 

Proprio per questo motivo, abbiamo chiesto a Loris di accompagnarci alla scoperta del suo studio di registrazione casalingo da cui il suo nuovo disco prende il titolo: “Casa Dalì”. Ecco cosa ci ha mostrato:

CASADALI

Casa Dalì è un luogo in cui si creano progetti fatti in casa da idee fatte a mano ed è entrata nel disco come un musicista. Abbiamo usato solo strumenti ed oggetti fisici, quindi nessuna aggiunta digitale, cercando per ogni registrazione la stanza e la posizione con il giusto suono. È capitato di registrare con le finestre aperte, infatti in SUPERMERCATO si sente il fischio del Freccia Rossa che passa non lontano e accompagna l’intro di djembè di Giorgio, mentre le cicale fanno da sottofondo alla mia voce di ACCENTO, si possono percepire bene nel lungo stop della seconda strofa. Nella intro di SE CITOFONI SCENDO Branko, il nostro cane, guaisce a tono con gli accordi di pianoforte. Capita di interrompere una take perché suona il citofono, ma a volte certi suoni sembrano suonati dalla casa ed arricchiscono l’ambiente sonoro delle canzoni.

PIANOFORTE

Nel salone c’è un pianoforte verticale scordato o, meglio, accordato male. È in una tonalità diversa ed alcuni tasti sono ulteriormente calanti, ma ha un suono molto bello e lo volevamo utilizzare. Questo intoppo di accordatura mi ha obbligato a ricercare una essenzialità di arrangiamento che in fin dei conti è in linea con lo stile del disco come in SUPERMERCATO, una canzone di solo pianoforte, chitarra e djembè. Oltre al Freccia Rossa.

CAMPANA

STAY FRESH è una canzone di 30 secondi, ma ha un certo significato. Volevamo un arrangiamento minimale, semplice, che fosse in linea con il messaggio della canzone. Dopo varie prove abbiamo scelto l’ukulele, ma serviva ancora un suono che facesse da jingle. Abbiamo provato ad usare la campana tibetana che ho sul comodino e visto che suona in Do# abbiamo suonato in La. Insomma, abbiamo adattato la canzone all’oggetto. Oltre agli strumenti classici abbiamo utilizzato alcuni oggetti casalinghi come percussioni.

BAND

Anche i cori sono fatti in casa. Come nei miei dischi precedenti, anche in “CASA dalì” le coriste sono mia moglie Manuela e mia figlia Morgana. Manuela realizza anche le scritte e le parti grafiche dei miei progetti. La scritta sul muro di “CASA dalì” che fa da copertina al disco, scatto del fotografo Paolo Adduce, è sua. Morgana, oltre che sopportare le mie lunghe spiegazioni di progetti, canzoni, libri ed altre follie, mi aiuta nella comunicazione. Il loro coinvolgimento nel mio processo creativo è essenziale.

GRIFOBOMBOCLAT

Trovo similitudini tra creare una canzone e cucinare un piatto. Quando registro un disco so già come voglio “cucinare” ogni canzone. Dedico molto tempo alla pre-produzione e poi a dirla tutta mi piace andare piano, anche per godermi il processo creativo. Per ogni mio disco ho avuto accanto come produttore una persona che ha seguito con me il disco dalle demo alla stampa, Marcello Nigra per i primi due dischi e poi Carlo Castagna. Nella lunga gestazione di “CASA dalì” mi ha accompagnato questa volta Jacopo @grifobomboclat, essenziale produttore, musicista, vocal coach, arrangiatore, fonico e cuoco (a Casa Dalì si interrompe una session per cucinare la pasta). Creare un disco è un’esperienza speciale ed averla condivisa con Jacopo, mio figlio, rende questo disco ancora più importante per me.

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“Paradisi artificiali” è il nuovo singolo di Ascari

Paradisi Artificiali” è il nuovo singolo di Ascari, disponibile su tutte le piattaforme digitali dalunedì 14 ottobre 2024, a poco più di un anno di distanza dall’album di esordio,”Italien*“. Si tratta di una ballad ipnotica, dalla forma circolare, un mantra che narra il clima apocalittico da cui siamo segnati, fra consumismo sfrenato, abuso di social media, abuso di sostanze stupefacenti, crisi climatica, guerre, un rincorrersi e un confondersi continuo fra realtà e distopia.

Esce per l’etichetta Gelo Dischi distribuito da Believe Digital.

SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/paradisi-artificiali

BIO:

Franzis Ascari, in arte Ascari, nasce a Reggio Emilia nel 1989, attualmente vive a Firenze.

Compositore di musica per film e multimedia, cantante e autore, si muove fra il mondo del cinema e quello della musica contemporanea, nomination ai David di Donatello nel 2021, Festival di Cannes selezione ACID nel 2024. Nel 2023 usciva l’album di esordio Italien* per l’etichetta Gelo Dischi distribuito da Believe Digital, in cui l’artista ha collaborato con Francesco Bianconi, Gianluca De Rubertis, Enrico Gabrielli, Sebastiano De Gennaro, Mauro Palmas, Ferruccio Spinetti, Francesca Guccione.

https://www.instagram.com/ascari.composer/

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Sarràccussì: fuori il video di San Gennaro Civico 18

Reduci dal terzo posto all’ultima edizione del Festival delle Alpi Apuane, dove hanno anche vinto il premio della giuria per il miglior arrangiamento, i Sarràccussì pubblicano ora il video ufficiale del loro nuovo singolo San Gennaro Civico 18.

Il brano nasce indirettamente dal nome del trio. L’indirizzo della sala prove dei Sarràccussì, dove nascono le loro creazioni musicali, è proprio via San Gennaro 18. Questo fortuito accostamento tra il santo patrono della città di Napoli, famoso per il fenomeno della liquefazione del sangue, e il numero 18, che nella smorfia napoletana rappresenta il “sangue”, ha ispirato la band ed è nata, appunto, San Gennaro Civico 18. Un brano che rappresenta, con occhio critico, la cattiva abitudine di affidarsi ad “aiuti” trascendentali piuttosto che rimboccarsi le maniche ed essere padroni e artefici del proprio destino

“Questo brano è molto importante per noi”, dice la band a proposito della canzone. “Rappresenta in pieno il nostro sound, fatto di musica folk/popolare con le radici ben salde nella tradizione della canzone partenopea, e i testi rispecchiano il nostro impegno nel sociale, denunciando tutte quelle sbavature che incrinano il già frastagliato tessuto della società odierna”

Guarda il video di San Gennaro Civico 18: 
https://www.youtube.com/watch?v=-fdoETvMgFU

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

I Sarràccussì sono:
Ernesto Orecchio (Voce e Chitarra)
Pina Valentino (Voce e percussioni)
Donato Tartaglione (Contrabbasso)

Autore e compositore: Ernesto Orecchio
Arrangiamenti: Pina Valentino, Donato Tartaglione e Ernesto Orecchio
Videoclip scritto e diretto dal regista Rino Della Corte
Produzione musicale: Genovesemanagent
Produzione video: Ola’ Fabbrica Creativa

BIO

I Sarraccussì nascono dall’amicizia e dall’affetto dei suoi tre componenti: Donato Tartaglione, Pina Valentino ed Ernesto Orecchio, ognuno con la propria identità artistica-culturale, ma capaci di un connubio davvero molto interessante. Propongono brani originali scritti da Ernesto in dialetto napoletano e cover afferenti ai generi folk, classico, moderno e popolare del repertorio partenopeo e campano. Prodotti dalla Genovesemanagement di Gianni Genovese, sono seguiti dalla web manager e content creator Valeria Papa.

SARRÀCCUSSÌ

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Raesta ci racconta il suo nuovo singolo “Bonsai”

Raesta pubblica Bonsai, il nuovo singolo accompagnato da un videoclip che unisce romanticismo e ironia.

BONSAI è il classico brano che scrivi quando qualcosa di importante attraversa la tua vita; un cambiamento, non tanto di ciò che ti circonda, quanto soprattutto di ciò che è dentro di te. E’ un bilancio, abbastanza pacifico, una presa di coscienza di ciò che sei e che ti batterai per difendere. La sua gestazione ha richiesto tanto lavoro a casa e in studio;  questa è l’ultima delle varie versioni; mi ci rivedo molto tanto che nel video ci ho messo anche un po’ della mia vita privata”.

I lavori sul brano sono iniziati presso gli Artigiani Studio di Formello con Maurizio Loffredo dove con un primo arrangiamento sono stati registrati gli strumenti; le voci sono state registrate presso Kate Academy di Roma con Andrea Allocca; la successiva produzione, poi mix e il master sono stati eseguiti e ultimati presso il Natural Head Quarter di Ferrara con Michele Guberti e Manuele Fusaroli (Management, Mezzosangue ecc).

Ciao Stefano, raccontaci come nasce “BONSAI”

Bonsai nasce da un giro di chitarra acustico a cui una mattina di tante, appena sveglio, davanti a una finestra con una tazza di caffè accanto, ho intrecciato alcuni pensieri. E’ nata così, poi ha cambiato nome, melodite, tonalità…

Perché hai deciso di pubblicare “BONSAI” come singolo e non come parte di un album o EP?

Bonsai proprio per la sua lunga gestazione è rimasta non del tutto prodotta. Però sentivo che il pezzo poteva dire qualcosa in più. E così è uscita come singolo perchè appartiene ad un periodo precedente rispetto alle mie successive produzioni che faranno parte del prossimo EP/Album.

Quali sono state le principali sfide che hai affrontato durante la creazione del brano?

Sinceramente credo che questo brano più di altri abbia scavato dentro di me. E’ stato difficile esprimere ciò che è la mia vita. Nulla di speciale credo, ma comunque non priva delle sue difficoltà quotidiane, delle sue nuove sfide e della sua routine. Fondamentale humus, quest’ultimo, in cui far germogliare i propri progetti. I miei sogni.

Puoi raccontarci un aneddoto interessante della registrazione di “BONSAI” o del video?

Beh il brano è stato registrato a Formello, presso gli Artigiani Studio di Maurizio Loffredo. Ricordo lo stallo in cui mi sono trovato quando dovevo riordinare le idee sulla seconda strofa: è stato uno di quei brani arrivato “prematuramente” in studio. Maurizio mi ha tranquillizzato. Poi ho spento il telefono, ho fatto silenzio dentro e la melodia e le parole sono fluite libere. Inoltre mi è uscita una progressione di accordi sul pianoforte anomala rispetto alla strofa. Ancora oggi devo farci attenzione quando la suono!

Cosa possiamo aspettarci dal tuo prossimo album previsto per la prossima primavera?

Ci saranno diverse novità. La prima è che le canzoni saranno registrate in diversi studi di registrazione. Ci sarà una traccia registrata in presa diretta per la prima volta. Inoltre si virerà verso  una dimensione più suonata: con la band ormai composta da Federico Bruzzaniti alla chitarra, Francesco Argentati al basso, Joshua Frau alla batteria. Canzoni forse meno solari ma più profonde, toni più scuri e leggermente meno scanzonati.

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Anteprima

“Più male di così” è il nuovo singolo di Angelae

Esce venerdì 11 ottobre 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di angelae, alter ego musicale della cantautrice classe 1990 Angela Zanonato. Un nuovo capitolo dedicato a chi ha trovato il proprio posto nel mondo, a chi ha l’empatia per sentirsi parte di un mondo inevitabilmente sofferente, in attesa di un nuovo disco di prossima uscita.
 

Più male di così nasce da un momento in cui ho avvertito forte la consapevolezza che nel mondo, insieme a noi, ci sono tantissime persone che soffrono, alcune soffrono tanto da voler smettere di vivere. Per un attimo ho sentito addosso tutto questo male e mi ha sopraffatto e ho pensato che non poteva fare più male di così, anche se provo sempre a minimizzare, non può fare più male di così.


SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/0QEWnVBaSB5IEYtIuoW515?si=x1ykI7oqTkKUsJNBbTkgjg


Autrice: Angela Zanonato
Compositori: Andrea Barin, Vittorio Ferraresi, Adelaide Garbin, Emanuele Vassalli, Angela Zanonato
Produttore artistico: A2 Records


BIO:

angelae, nome d’arte di Angela Zanonato, cantautrice padovana classe 1990, coniuga l’attenzione al testo e l’interpretazione cantautorale con un sound che spazia tra l’electro-pop e l’R’n’B, approcciando in maniera giocosa la produzione delle voci e le forme scelte per i brani. Influenzata dall’ascolto dei grandi cantautori italiani, inizia a scrivere i primi testi spinta dalla necessità di comunicare e di analizzare, in maniera quasi chirurgica, le emozioni e i rapporti umani.

L’incontro provvidenziale con Andrea Barin, che da lì in avanti entra nel progetto e partecipa ad ogni produzione, l’ha spinta nel 2018 a portare in studio il suo primo album di inediti “angelae”. In collaborazione con Alka Record Label esce, nel maggio 2021, “Passi Piccolissimi” EP prodotto da Michele Guberti che di fatto segna un netto cambio nel sound del progetto.

Nel 2022 il sodalizio con Anthill Booking porta l’artista in giro per l’Italia con oltre 40 concerti, l’anno si conclude con la partecipazione di angelae come finalista del Premio Bianca D’Aponte 2022. Esce il 21 aprile 2023 “Sassolini” l’ultimo album da cui sono estratti i singoli “La casetta in Canadà” e “Punto Gi” con cui la cantautrice vince il premio Onda Rosa Indipendente 2023. L’artista è ora impegnata in studio di registrazione per la realizzazione di un nuovo lavoro, il primo singolo “La giostra” è uscito il 28 agosto.

https://www.instagram.com/angelaemusic/

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“Una canzone su di noi” è il nuovo singolo di Irene Mrad

Una canzone su di noi”, in uscita venerdì 11 ottobre 2024 su tutte le piattaforme digitali, è il nuovo singolo della cantautrice italo-libanese Irene Mrad, classe 2003.

Un brano che è un viaggio emozionale e che esplora le profondità di un amore finito improvvisamente, lasciando dietro di sé una scia di dolore e riflessioni. Il testo, carico di introspezione e delicatezza, dà voce alla vulnerabilità e alla complessità dei sentimenti, raccontando una relazione che, sebbene spezzata, continua a vivere nei ricordi, profondi e indelebili. Il brano si distingue per il suo delicato bilanciamento tra la malinconia del passato e la leggerezza dei suoni, che sembrano sollevare il peso delle emozioni.

Estremamente introspettivo, il testo dà voce al senso di perdita e disillusione della protagonista, che si trova a riflettere sulle promesse infrante e sull’incapacità di andare avanti, mentre l’altro riesce a farlo apparentemente senza fatica. La canzone, simbolo di questo amore passato, diventa l’ultimo legame tra i due, un tributo malinconico che racchiude il dolore e la dolcezza del ricordo. Musicalmente, la canzone è un viaggio tra sonorità chiare e leggere, che contrastano con la pesantezza del tema trattato. Questa combinazione crea un delicato equilibrio tra il dolore e la bellezza dei ricordi. La voce della cantante, limpida e avvolgente, guida l’ascoltatore attraverso questa storia d’amore, trasmettendo ogni sfumatura con una semplicità disarmante. A rendere il brano particolarmente unico è l’inserimento di percussioni mediorientali, che non solo arricchiscono il tessuto sonoro con un ritmo coinvolgente e avvolgente, ma rivelano anche le radici libanesi dell’artista, conferendo un tocco esotico e personale al brano.
 

Il ritmo incalzante delle percussioni e la dolcezza della melodia creano un contrasto che riflette perfettamente la dualità dell’amore e della perdita. Una canzone che non solo racconta una storia personale, ma che parla direttamente al cuore di chiunque abbia amato e perso, lasciando una traccia profonda.




Produttore: Nati (Andrea Cattaldo)
Mix e Master: Faso
Prodotta e registrata ai Phaser Studios



BIO:

Irene Mrad, classe 2003, è una talentuosa cantautrice italo-libanese e polistrumentista.

La sua capacità di comporre canzoni è raffinata e profondamente autentica, con uno stile che si distingue per una qualità rara nella musica contemporanea: la semplicità. Irene riesce a creare brani che toccano il cuore, fondendo introspezione ed emozioni genuine, tipiche del panorama indie-pop italiano. Le sue canzoni sono intrise di un sentimento puro e sincero, intrecciando nelle sue canzoni riflessioni e sfumature sulle relazioni. Con oltre 10 brani pubblicati su Spotify, tra cui un EP, Irene ha saputo conquistare un pubblico sempre più vasto grazie alla sua voce unica e alla sua sensibilità artistica. “Una canzone su di noi” è il suo ultimo singolo. 

https://www.instagram.com/irenemrad/

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“La città radiosa” è il disco di debutto del progetto Epoca22

LA CITTÀ RADIOSA è un luogo.
È un coacervo di emozioni; lampi d’immagini dell’inconscio. È il racconto della condizione dell’Uomo contemporaneo. Il concept del disco si sviluppa nel rapporto di tre topoi e nelle relazioni che intercorrono tra questi. Sono l’Uomo, la Città e la Natura i protagonisti dell’album. Soggetti che sono raccontati per simboli in testi scabrosi, aguzzi e al contempo di un’innocenza disarmante. L’Individuo, la Città e la Natura sono immersi in un paesaggio sonoro ben definito, cupo e vivido, fatto di bassi potenti e cicli di batteria estranianti; di chitarre sferraglianti e riverberi affilati. Post punk e new wave, con i loro toni e nel loro mescolarsi, creano l’ambiente emotivo in cui la band elabora il conflitto tra Innocenza ed Esperienza

Urbano, romantico, poetico, mai retorico, La Città Radiosa è un luogo: quello delle contraddizioni umane con all’orizzonte, incendiato, il tramonto della civiltà. Flebile, però rimane sempre una speranza: quella di coperti fiori nella notte; di un Amore desiderato, ma impossibile per l’Altro da sé; di un cielo estivo all’imbrunire. 

LA CITTÀ RADIOSA è l’album di debutto di Epoca22, disponibile su tutte le piattaforme digitali in distribuzione Altafonte da venerdì 11 ottobre 2024. Con l’uscita del disco, composto da nove brani – di cui tre già usciti come singoli (VisualizzareNotturno e Ibis Redibis) –  si segnala la canzone Pensiero Ossessivo. Due minuti di post punk veloce, con chitarre potenti e dal gusto shoegaze. Una corsa statica verso l’Amore romantico, immerso in uno scenario quotidiano, ma dai colori freddi e accesi come in un’istantanea post apocalittica. 

Prodotto da: Gianluca DurnoMattia Cominotto
Scritto da: Gianluca Durno
Eseguito da: Epoca22
Foto cover: Gabriele Martoni
Managment: Giulia Campanile

Epoca22: Gianluca Durno; Sebastiano Pucci; Marco Dennis Santacroce; Mario Tovani

BIO:

Epoca22 è una band new wave italiana.

Il suo è cantautorato urbano che unisce cura per il testo e per la musicalità della parola a corpose linee di chitarra; beat riverberati e riff di basso, reminiscenze della darkwave britannica di fine anni ‘70. Quello di Epoca22 è un canto di strada che racconta, per simboli, di città deturpate; di divisioni e disuguaglianze; di violenza e povertà, ma anche di speranza e redenzione. La band è composta da Gianluca Durno (voce e chitarra), da Mario Tovani(chitarra e cori); Dennis Santacroce (basso) e Sebastiano Pucci (batteria).

https://www.instagram.com/epoca22band/

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Zona: In fondo al mondo è il nuovo singolo, tra hardcore e crossover

Dopo i singoli 200 all’ora e Asmodeo che ne hanno decretato il grande ritorno da una pausa più che ventennale, gli Zona presentano il loro nuovo singolo In fondo al mondo, fuori venerdì 11 ottobre 2024. Il brano serve da anticipazione del nuovo album della storica band crossover, previsto in uscita per quest’inverno.

In fondo al mondo è un brano metallico e irrequieto, dove gli Zona tessono melodie di ispirazione post-punk su un riffing di stampo stoner/hardcore. Uscire dai perimetri per creare qualcosa di personale: è questo il concetto di crossover per la band. L’urgenza sonora della canzone è rispecchiata dall’argomento trattato nel testo, che affronta la condizione terribile della solitudine, il guardarsi indietro per tirare le somme arrivati a un certo punto della vita di mezzo e del necessario supporto delle persone per uscirne.

Ma il nuovo singolo e il nuovo album non sono la sola novità in casa Zona: la band ha infatti reso disponibile per la prima volta in assoluto sulle piattaforme di streaming il proprio storico catalogo. Le registrazioni includono gli album Zona (1997), E.I.T. (1998) e il disco dal vivo Splattiparty (2000), lavori fondamentali per la storia del crossover italiano a cavallo del nuovo millennio e ora disponibili per tutti i fan della band e del genere.

Ascolta In fondo al mondo: 
https://open.spotify.com/intl-it/track/7t8jn2CmbCY31k3buQqyIt?si=2360f1a40dc04845


https://www.youtube.com/watch?v=Db10CjoPROs

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Compositori: Francesco Capasso, Marco Di Salvia, Luigi Modugno
    Autore: Diego Quartara

BIO

La band Zona prende vita a Vigevano (PV) alla fine del 1994 per volontà del chitarrista Francesco Capasso aka Killa (Edda, Alligator, Septic Project, Miura, Adam Carpet) e del frontman Diego Quartara (Node, Merkel Market, Matra). Il gruppo trova ben presto la propria dimensione musicale componendo fin dall’inizio brani propri, grazie ai quali si esibisce come opener in alcuni concerti al fianco di nomi esteri e nazionali già affermati come Snapcase, Alice Cooper, Extrema, Kaoslord, Madball, RKL, Nofx, Integrity, Snfu, Punishable Act, Timoria, Tura Satana e come headliner in diverse date nella penisola. 

Il genere proposto è  una miscela di genuino hardcore/crossover arricchiti da un pungente cantato in italiano. Dal 1994 al 2000 gli Zona pubblicano due album in studio (per la Omar Gru di Omar Pedrini), uno dal vivo e partecipano a diverse compilation. L’attività live è molto intensa e li vede protagonisti in parecchi concerti e festival di settore su tutto il territorio nazionale. Dopo circa vent’anni di pausa che ha visto i vari componenti alle prese con altri progetti e collaborazioni, la band decide di ritornare a comporre materiale inedito grazie anche all’arrivo di due nuovi musicisti: Marco Di Salvia alla batteria (Yak, Node, Merkel Market, Pino Scotto, Edge of Forever, Hardline) e Luigi Modugno aka Lo Slavo (Yak, Merkel Market, Bultaco DC).