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“Non cresciamo mai” è l’album di debutto di Mani

Esce martedì 11 gennaio 2021 l’album di debutto del progetto solista di Marco Feliciani, Mani, dal titolo Non cresciamo mai. Un’autobiografia musicale senza filtri, una delicatezza immersiva di chi svela completamente il suo mondo in un monolocale, una nuova storia contenuta in una vecchia Moleskine. 


Ti va se usciamo fuori a respirare?




BIO: 

Marco Feliciani, in arte Mani, è un cantautore nato nel 1999 in Ancona.

Si avvicina alla musica già da piccolino grazie al padre e alla zia che lo spronano a prendere lezioni di canto. Si diploma al Liceo Musicale C. Rinaldini di Ancona nel 2018, dove inizia a scrivere le proprie canzoni. Frequenta l’accademia di canto SOM a Prato e successivamente si trasferisce a Milano per studiare all’accademia di musica NAM. Apre concerti di diversi artisti, prende parte a numerosi eventi e partecipa a dei programmi televisivi. In seguito si esibisce in alcuni locali facendo ascoltare la propria musica e, anche, lungo le vie milanesi come artista di strada. Nel 2019 pubblica sulle piattaforme digitali il suo primo singolo da cantautore, “Pesce Rosso”, registrato al SAE di Milano da Riccardo Vitali e accompagnato da Nicola MarconiDaniele Marconi, Zeno Le Moglie e Francesco Taucci; correlato col videoclip di Megan Stancanelli. L’anno successivo, con la stessa produzione, pubblica altri due singoli: “Come l’affronto?” e “Non è stato facile”. A causa della pandemia, torna nelle Marche dove inizia a frequentare l’Università di Macerata.

Nel 2021 inizia a registrare il suo primo disco con la NuFabric e lo Studio Rec106 con la produzione di Ludovico BartolozziStefano LucianiRiccardo Vitali, Nicola MarconiMarco Sbarbati e Giacomo Pratelli. Presenta il disco in uscita con i due singoli “Non cresciamo mai” e “Cappotto”, correlato con i videoclip di Letizia Castellano.

https://www.instagram.com/marco.feliciani/

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“Falliscono i locali” è il nuovo singolo dei The Heron Temple

Esce giovedì 6  gennaio 2022 Falliscono i locali, il nuovo singolo dei The Heron Temple. La scelta della data di release non è casuale: il termine Epifania letteralmente indica il manifestarsi divino attraverso un segno. Il recente ritorno ad un avvilente silenzio per chi fa della musica il proprio lavoro, come un fulmine a ciel sereno, ha rafforzato nei The Heron Temple il bisogno intimo di sfogarsi, di urlare che non si ha più la forza per ricominciare. 
 

Rialzarsi o farsi trascinare dalla corrente? La risposta potrebbe essere scontata, eppure il lungo processo di rinascita inizia con la presa di coscienza, con l’ammissione di “non aver più la forza per ricominciare”. 


Falliscono i locali è un brano scritto molto prima di quanto il titolo potrebbe suggerire. Eppure oggi, più che mai, trova un senso quasi profetico, nel percorso dei The Heron Temple. Il testo, scritto da Valerio e Vincent nel 2018 prendendo spunto da qualcosa che stava realmente accadendo nelle loro vite, assume tutt’altro significato e forma se rapportato a tutto ciò che il mondo intero ha vissuto sulla sua pelle negli ultimi due anni.  Là dove la poetica immaginaria e la realtà si scontrano, cancellando quella sottile linea temporale tra passato e presente, trova la sua Epifania Falliscono i locali.




BIO:

Il progetto The Heron Temple nasce ufficialmente nel 2016 dall’incontro tra Valerio Panzavecchia e Vincent Hank. Nel 2017 esce in anteprima su Rolling Stone Italia il primo singolo “Vulnerabile” che entra nella Viral 50 di Spotify e va on-air in alcune delle principali radio italiane tra cui Radio Italia, Rai Radio 1 e Radio Deejay. Successivamente pubblicano “Milano ti divora” insieme ad un videoclip live completamente stripped. 

Condividono il palco con alcuni dei migliori artisti della scena italiana: La Rappresentante di Lista, Fabri Fibra, Willie Peyote, Edoardo Bennato. Nell’estate del 2019 portano in giro le loro canzoni in un tour acustico che attraverserà tutta Italia, lo stesso anno suonano al “The Boiler House” di Londra (Uk).  Il 17 Giugno 2021 pubblicano il singolo “Sciogliersi un po’” seguito ad ottobre dalla release di “Coltelli”; il brano entra nella playlist “Rock Italia” di Spotify ed il videoclip esce in anteprima su Sky Tg24.

https://www.facebook.com/theherontemple
https://www.instagram.com/theherontemple_official/

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“Inox” è il nuovo singolo di Rubik

Esce venerdì 7 gennaio 2022 per Supersugo Dischi e in distribuzione Artist First, Inox, il nuovo singolo del cantautore toscano Rubik. Un brano che nasce con una padella in testa, così dice l’autore stesso, a mo’ di caschetto, per abbracciare la vita quando si fa dura. Benvenuti nel mondo pop dolce-amaro di Rubik, il primo singolo di cui vi innamorerete quest’anno. 

cover di Emma Barducci

BIO: 
Rubik come il cubo, il famoso rompi ca…ehm rompicapo!
Rubik è il progetto musicale di Stefano Campagna: mille sfaccettature di una sola vita, piena di realtà, di incontri importanti, di vocali non ancora ascoltati. Nel 2021 l’incontro con la neonata SuperSugo Dischi.  Il resto dovrà essere ancora scritto, magari con un vocale.

https://www.instagram.com/rubikmusica/

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“Il migliore argomento” è il nuovo singolo de Il Corpo Docenti

Già protagonista delle playlist Rock Italia su Spotify, New Music Daily su Apple Music con i recenti singoli Sottotitoli ed Entrambi, Il Corpo Docenti fa tris con la canzone Il migliore argomento. Si tratta di un brano che torna a calcare sonorità più dure cercando una via dove gli arrangiamenti risultano la summa tra i linguaggi propri dell’alternative rock italiano e il percorso più sperimentale intrapreso dalla band nei precedenti singoli. Un’importante e indicativa anticipazione di quello che il gruppo ci farà sentire nei prossimi mesi.

Il migliore argomento è un pezzo che parla d’incertezze e d’insicurezze. È un continuo interrogarsi sulla propria situazione attuale, sull’incapacità di crearsi un momento in cui sentirsi a proprio agio con sé stessi e con la collettività nella quale ognuno di noi ha scelto più o meno consapevolmente di stare. Parla di perdere sé stessi e di ritrovarsi poco dopo (senza avere la certezza di riuscirci) con il rischio di non avere più la forza per apprezzare le piccole cose che fanno sopravvivere i rapporti tra due o più persone

Ascolta Il migliore argomento:
https://open.spotify.com/track/0DFljjATGA8VNsGnZqtImK

CODICE ISRC: FRS182116641
si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

BIO
 Il Corpo Docenti nasce a Milano nella primavera del 2017. Il trio, composto da Lorenzo “Benzo” Manenti, Federico Carpita e Luca Sernesi, inizia a lavorare ai primi brani che prenderanno vita in Scivoli, EP d’esordio della band, prodotto, registrato e mixato da Michele Marelli (Mahmood, Bugo e Paletti) al Monolith Studio di Brescia e uscito il 5 ottobre 2018 per Libellula Music/Tempura Dischi. Dopo il tour dell’EP, in cui la band condivide il palco con nomi come Punkreas, Giorgio Canali, Gomma, Cara Calma ed Endrigo, il gruppo entra a far parte della squadra di Tube Agency. Da gennaio 2019 i ragazzi iniziano a lavorare con Davide “Divi” Autelitano, cantante de I Ministri, al loro primo album ed entrano ufficialmente in studio a fine agosto ripetendo l’esperienza al Monolith. Terminate le registrazioni, il mastering del disco viene affidato da Andrea “Berni” De Bernardi dell’Elevenmastering. L’album, intitolato Povere bestie, è uscito il 24 gennaio 2020 per Manita Dischi ed è stato presentato all’Alcatraz di Milano in apertura ai Punkreas in occasione del trentennale della loro carriera. Nella seconda metà del 2021 pubblicano i nuovi singoli Sottotitoli, Entrambi, seguiti da Il migliore argomento il 7 gennaio 2022.

Ascolta anche i singoli Sottotitoli ed Entrambi!

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“Cibo e sesso” è il nuovo album di Miriam Ricordi

Cibo e sesso. Bisogni naturali e vitali, spesso canalizzati e soffocati da regole sociali. Da una riflessione su due delle necessità di base del genere umano prende spunto Miriam Ricordi per il titolo e le tematiche del suo secondo album, in uscita il 7 gennaio 2022 in collaborazione con l’etichetta Rodaus di Andrea Rodini, che ha anche curato la supervisione artistica del disco. Anticipato dai singoli Mi esplode la testa e Siamo Sordi davveroCibo e sesso è un album che somiglia moltissimo all’artista, che dice in merito “è come aver fatto il giro del mondo e poi essere finalmente tornata a casa, al rock, al motivo per cui ho iniziato a suonare”. Estroverso, spregiudicato, a volte sopra le righe, spesso trascinante e orecchiabile (si veda il potente ritornello di Metabolismo), il sound di Miriam Ricordi risente del rock alternativo internazionale pur innestandosi nell’alveo della tradizione rock italiana: abbiamo così brani come Vieni a provare che potrebbero calcare i palchi di festival europei come Reading & Leeds e Glastonbury, e pezzi come Tutto al suo posto che si troverebbero a proprio agio anche all’Ariston.

La sezione ritmica dell’album è stata registrata interamente in presa diretta, per conservare su disco la verità del concerto dal vivo, con una decisione presa dopo una cena “esagerata” a base di arrosticini e vino rosso insieme alla band di supporto di Miriam (Matteo Teodoro, Valerio Camplone e Luca Ricordi). Un aneddoto che pare molto appropriato per un album che si chiama Cibo e sesso“II modo in cui si considerano e si vivono il sesso e il cibo presenta delle analogie, sia in senso positivo che in senso negativo: si può parlare infatti di ‘fast food’ così come di ‘fast sex’. Il piacere legato a entrambi oscilla da sempre tra libertà e repressione, tra pulsione e controllo. La soddisfazione dopo entrambe le attività dimostra quanto esse agiscano sia nella pancia che nel cervello”, spiega l’artista.

Di seguito la tracklist dell’album:
1. Mi esplode la testa (2:57)
2. Venezia (2:51)
3. Pronto dottore (3:07)
4. Ossa rotte (3:45)
5. Metabolismo (3:13)
6. Siamo Sordi davvero (3:13)
7. Tutto al suo posto (3:54)
8. Vieni a provare (3:03)

Ascolta Cibo e sesso:
https://open.spotify.com/album/56GzzRi3E5RHbRpDyL3IPr



Musica e testi di Miriam Ricordi
Supervisione artistica di Andrea Rodini
Produzione artistica di Luca Ricordi e Miriam Ricordi
Registrato presso lo studio Cantine di Badia (Poggibonsi) da Giovanni Sala

Miriam Ricordi: voci e chitarre
Matteo Teodoro: basso elettrico
Valerio Camplone: batteria
Luca Ricordi: sax, synth, tastiere, programmazione elettronica
Mixato da Luca Ricordi
Masterizzato da Davide Fortugno

Artwork di Pablo Marsetti, Lia Balestreri, Lucrezia Ongaro, Emanuele Colombo dell’Ateneo ISGMD di Lecco
BIO
 Eccentrica e spregiudicata, Miriam Ricordi nasce a Pescara il 17 maggio 1990, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità cancella l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Esordisce alle scuole medie con i The Sharks, e approda al Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara dove si laurea con lode nel 2013, lo stesso anno in cui pubblica Stratega, il suo primo singolo. Cantautrice rock, si esprime con una chitarra e le sue canzoni sono un connubio di romanticismo e carica. Instancabile viaggiatrice fin dall’adolescenza, ha portato i suoi brani in Italia e in Europa, esibendosi nel 2014 al Parlamento di Berlino in occasione della Giornata della Memoria. Sempre nel 2014 si esibisce a fianco di artisti come Eugenio Finardi, Modena City Ramblers, Marina Rei, Coez e Le luci della centrale elettrica. La determinazione e la passione dimostrati in anni di performance e studio culminano nella decisione di iscriversi al concorso PostepayCrowd@Music insieme ad altri 600 candidati. Sarà tra i cinque vincitori con il più alto numero di supporter. Questo successo le permette di lavorare al suo primo album curandone la produzione artistica. Si chiama Persuadimi e ne vengono estratti tre singoli: Ho bruciato il mio caffè, La Vigilia di Natale, e Basta. Dal 2017 a oggi Miriam è impegnata in numerosi concerti in tutta la Penisola per presentare dal vivo il suo disco. Si dedica a collaborazioni e incontri con amici e artisti impegnati con lei in iniziative di promozione della cultura musicale e cantautorale in Italia. Nel 2021 pubblica due singoli, Mi esplode la testa e Siamo Sordi davvero, candidata tra gli otto finalisti per il Premio Amnesty – Voci per la Libertà, che anticipano il suo secondo disco Cibo e sesso uscito il 7 gennaio 2022 per Rodaus di Andrea Rodini.

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“Turtulleshë” è il nuovo singolo degli Shkodra Elektronike

Esce venerdì 7 gennaio 2022 Turtulleshë il nuovo e terzo singolo del folle progetto formato da Kole Laca Beatrice Gjergji, insieme Shkodra Elektronike. I loro brani sono un’atipica rivisitazione in chiave elettronica della musica tradizionale della loro città natale, Scutari (Albania). Loro ne parlano come di post immigrant pop. Il singolo esce per l’etichetta internazionale Alt Orient.

Turtulleshë (nome albanese della tortorella selvatica) è uno dei brani tradizionali scutarini più noti: una canzone d’amore scritta verso la fine degli anni ’30 da Ramadan Sokoli(musica) e Qemal Draçini (testo). Ramadan Sokoli (1920-2008) è stato il più importante etnomusicologo albanese, mentre Qemal Draçini (1922-1947) è stato un critico, ricercatore, pubblicista e scrittore. Nonostante la loro attività antifascista durante l’occupazione italiana dell’Albania, il regime comunista incarcerò ambedue. Ramadan Sokoli uscì di galera dopo quattro anni, Qemal Draçini morì in carcere nel 1947.

La nostra reinterpretazione ha sonorità scure e sintetiche e strizza l’occhio alla techno. Nel testo della canzone il protagonista si strugge per amore intonando un “canto che rieccheggia sino alle montagne”. Questi versi ci hanno suggerito l’idea di inserire delle pause nel cantato per lasciare che l’eco risponda ad ogni frase. Il resto della melodia vocale è stato lasciato fedele all’originale, mentre alcune armonie e parti ritmiche sono state riarrangiate nel nostro stile, per cercare allo stesso tempo di ricordare la tragica sorte degli autori che la composero.




BIO:
Shkodra Elektronike sono Kole Laca (già tastierista de Il Teatro degli Orrori) e Beatriçe Gjergji: entrambi nati a Scutari, in Albania, ed emigrati in Italia nei primi anni ’90.

La loro musica traghetta nel presente la tradizione popolare scutarina (Scutari, città del nord dell’Albania), vestendola di un sound elettronico che spazia senza distinzioni dalla trap alla dance. Sono i primi a compiere una rilettura in chiave contemporanea di un repertorio popolare tanto riconosciuto e importante in patria quanto ancora poco noto al resto del mondo. Loro definiscono questo genere come immigrant pop. Il progetto si è già fatto notare grazie a un live set accattivante, che li ha portati ad esibirsi su importanti palchi e festival sia italiani sia albanesi – dalla Biennale di Venezia (Padiglione Albania/Kosovo) allo Zâ Festival – e ha suscitato l’interesse di personaggi noti della cultura albanese, tra cui l’artista internazionale Adrian Paci, che li ha voluti per l’inaugurazione della sua personale a Tirana e per l’inaugurazione della sua opera “We Apologize” ad Atene.

A gennaio 2020 hanno pubblicato il loro primo singolo, il brano originale “Ku e Gjeta Vedin”, con il quale hanno vinto il premio della critica del Festival della canzone scutarina “Lule Borë”. Il brano, che fonde in maniera magistrale i canoni della musica popolare albanese con un sound contemporaneo, è già sulla bocca di molti giovani albanesi. Nel dicembre 2021 scrivono il brano “E Jemja Nuse” per la cantante albanese Rezarta Smaja, con il quale si aggiudicano il terzo premio del Festival della canzone albanese (Festivali i Kengës), l’evento musicale più importante d’Albania.

SOCIAL:
https://www.facebook.com/shkodraelektronike/
https://www.instagram.com/shkodraelektronike/

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Internazionale

Cosa c’è nella camera di UNO

24 ore è il debut single di UNO per Epic Records Italy / Sony Music Italy, disponibile in digital, streaming e radio dal 3 dicembre. Prodotto da Alessandro Landini e Walter Babbini, il brano parla di una relazione dove entrambi i partner non riescono a lasciar andare un rapporto che non funziona più, nonostante sappiano porti solo a delle conseguenze negative. Tutti i discorsi non fatti, gli effetti del silenzio e delle parole mai dette: sono tante le parole che non diciamo ogni giorno, che la paura o l’orgoglio bloccano sulla punta della lingua. Paura del giudizio, paura di non saper gestire le conseguenze, paura di ferire.

Siamo stati in camera sua per l’occasione, ed ecco cosa ci ha mostrato!

La mia chitarra è sempre stato il buco nero dove entro del tutto ogni volta che faccio musica.
Passavo e passo tuttora tantissime ore suonando e cantando pezzi.

La mia piccolissima collezione di libri che piano piano cerco di allargare.
Passo moltissimo tempo a leggere,è molto produttivo soprattutto per la scrittura successivamente.
Mi aiuta molto con la creatività per lo scrivere e riflettere.

Il mio pc oramai è un compagno fidato che mi accompagna da un po di anni.
Dentro questo computer c’è ancora la primissima canzone che abbia scritto.
Lo uso tutt’ora per registrare nuovi pezzi e lavorare su nuove idee

Il mio microfono che durante la quarantena mi ha salvato in quanto sono riuscito comunque a lavorare sui pezzi nuovi e registrare direttamente da camera mia,in quanto non si poteva uscire.

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“Quando non ci sei” è il nuovo singolo degli ADA

Esce mercoledì 5 gennaio 202Quando non ci sei, il nuovo singolo degli ADA, title-track di un nuovo EP in arrivo in primavera per Pioggia Rossa Dischi. Un nuovo capitolo per la band veneta, già presente nella playlist Rock Italia di Spotify, dedicato a chi si sta vedendo il tempo scorrere via senza pietà, a chi si rifugia nella routine e nelle facce amiche. Quanto non ci sei è un inseguimento rock senza tregue, il primo brano di cui vi innamorerete nel 2022. 



i brani sono stati prodotti e registrati presso numeronovestudio e Il Baito Riprese Audio
ad opera di Luigi Pianezzola (Bruuno/The Soft Moon/Karakaz) e Filippo Mocellin (Virtual Time/fulibu)


BIO: 

Una carezza che lascia vuoto, da riempire con urla di speranza. ADA siamo noi, forti e fragili, per le distanze che ci avvicinano negli anni che segnano il nostro futuro. 

Insieme dal 2016, Gabriele, Giovanni, Leonardo e Matteo sono ADA; originari di Bassano del Grappa, sono lanciati dal primo posto al contest dell’AMA Music Festival 2018 e registrano nel 2019 il loro album d’esordio autoprodotto “TENETEMI”, pubblicato nell’aprile dello stesso anno. Fino al 2020, calcano numerosi palchi della zona e accompagnano artisti come VenerusFinleySeltonCostiera.

https://www.instagram.com/siamoada/

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Pop

Siamo stati nella camera di Chuck Delhi, DJ Gianlu on the mix e Stylex

Da venerdì 3 dicembre sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “I WON’T GO” (Discolab Ed. Musicali), il nuovo singolo di CHUCK DELHI, STYLEX, DJ GIANLU ON THE MIX ft. JOEY LAW.

I won’t go” parla di qualcuno che rimane fedele alla propria strada o muore, indipendentemente dalle circostanze. I tempi possono diventare difficili e spaventosi da gestire da soli, quindi questa canzone è un impegno a non lasciare mai solo nessuno!

Dice Chuck Delhi a proposito del singolo«”I won’t go” nasce dalla voglia di realizzare una produzione discografica dopo tanti anni di esperienza come Dj. Nasce dalla collaborazione tra persone che sentivano l’esigenza di esprimere un concetto molto semplice ma molto importante e cioè l’importanza della coerenza e dell’aiutare il prossimo. In una società dove l’apparire ha preso il posto dell’essere, le persone con uno spessore morale sono quelle che alla lunga valgono di più. Le prove da affrontare sono all’ordine del giorno ma avere delle idee ed essere pronti a lottare per esse diventa decisivo come è decisivo l’aiutare le persone più deboli che non possono farcela da soli diventando empatici e superando le difficoltà aiutandosi a vicenda. Le sonorità sono attuali con quel tocco di stile italiano riconosciuto nel mondo e mi aspetto di arrivare ad un pubblico il più vasto possibile grazie alla rete, ma soprattutto alle persone che non mollano mai e condividono i miei stessi valori».

Per l’occasione abbiamo chiesto ai tre ci portarci a casa loro. Ecco com’è andata!

Stylex: Il mio studio rappresenta il mio mondo personale dove trovo fonte d’ispirazione per le mie produzioni musicali e spunti per trovare nuove idee che possano essere di gradimento per il pubblico.

Chuck Delhi: Se dovessi scegliere un oggetto al quale sono molto legato sceglierei sicuramente queste cuffie. Le posseggo da anni come si può vedere dall’usura dei padiglioni ma non potrei mai farne a meno poichè giorno dopo giorno mi permettono di collegarmi con il mio mondo, ovvero LA MUSICA! Mi permettono di poter vivere le emozioni che la musica mi trasmette.. Oltre il lato romantico dell’oggetto, c’è poi quello meramente pratico poichè le uso per dj set, ascoltare musica, guardare film e persino per fare chiamate e videocall. In una parola: UNICHE!

DJ Gianlu on the mix: Questa è la consolle dove nei dj set faccio ballare migliaia di persone e traggo ispirazione per le mie produzioni musicali nel mio studio.

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Pop

Cosa c’è nella camera di PYT

Dal 10 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica “Stella Blu” (Platinum Label Snc), il nuovo singolo di PYT. Il brano, che vede la Produzione di GARELLI & YALUDREAM, è presente su tutte le piattaforme di streaming a partire dal 2 dicembre.

Una canzone può racchiudere un ricordo doloroso e, al contempo, curare in maniera miracolosa e inaspettata il cuore ferito di chi l’ascolta o canta: è questo il caso di “Stella Blu”, nuovo singolo di PYT. Una canzone totalmente autobiografica che l’artista ha scritto in un momento emotivamente difficile del suo trascorso sentimentale.

«Il pezzo nacque subito dopo che la mia ex mi lasciò – racconta Pyt – Ero in preda alla tristezza e una sera buttando giù due pensieri è nata “Stella Blu”. Pochi mesi dopo risposi ad una storia di Garelli che mi mandò diversi beat. Uno di questi è proprio quello di “Stella Blu”, dato che il testo calzava a pennello con la base. Il giorno dopo registrai tutto nel mio studio a casa e mandai tutto a YaluDream (il mio direttore artistico) che si innamorò subito della traccia. Posso definirlo il pezzo più personale che io abbia mai scritto fino ad ora».

Per l’occasione, siamo stati a casa sua ed ecco di quali oggetti ci ha raccontato la storia.

Questo è il mio posacenere preferito. Me l’ha regalato mia nonna ed è molto antico per questo ci sono davvero legato. È sempre al mio fianco mentre guardo un film,  ho la musica a manetta oppure mentre sono sul letto a pensare.

Il mio MacBook è una delle cose più importanti che ho; dentro c’è di tutto: provini, basi, foto…di tutto e di più. È dove nasce la mia creatività e il mio mondo lontano da tutti come se fosse una seconda casa ed è anche il posto dove si cela la mia parte più nascosta e intima.

Senza le mie AirPods non potrei uscire di casa. Ovunque vado sono sempre in tasca, anche per i viaggi più corti; ovviamente sempre volume al massimo. Con loro riascolto centinaia di volte i provini per sentire come suonano alle orecchie di un ragazzo o di una ragazza nella media.

Le mie Air Force di Off White sono uniche per un motivo, una è più grande dell’altra. Dopo la morte di Virgil non le ho più messe, ora sono lì sullo scaffale al sicuro. Mi furono regalate al mio diciottesimo infatti avreste dovuto vedere la faccia che ho fatto quando le ho tirate fuori dal sacchetto.

  • Questo giradischi era di mio padre, me l’ha regalato con tanto di centinaia di vinili che ormai mi invadono casa. Ascoltare la musica con un giradischi è tutta un’altra esperienza, non c’è nulla da fare. Su questo giradischi mio papà metteva spesso “Appetite For Destruction” dei Guns n’ Roses; me lo ricordo per il particolare mostro che c’era sulla copertina del vinile.