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Anna e L’Appartamento pubblica il suo primo album omonimo

Esce venerdì 26 novembre 2021 l’album di debutto omonimo di Anna e L’Appartamento (fuori per pequod). Un disco che svela, racchiude e racconta le persone e i sentimenti quotidiani della cantautrice: un’autobiografia sfacciatamente pop dedicata a tutti i sognatori e ultimi romantici racchiusi nei propri appartamenti. Un disco che Anna descrive così: una versione in paillettes e synth della vita di tutti i giorni. Da vero disco pop, da cantare sotto la doccia.
 

SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3nQeR26




Tracklist: 
L’ultima canzone dell’anno
Edera
Fa freddo fuori
Non li voglio i fiori
Film Noir
Anna
Provvisoria
Cinematografico
Le favole della buonanotte

BIO:
Anna e L’Appartamento (all’anagrafe Anastasia Brugnoli) è una cantautrice veronese classe 1991. Canta qualunque cosa le passi per la testa da che ne ha memoria. Dappertutto. Sempre. Crescendo, ha messo mani su un violino prima; poi ha incontrato il pianoforte e ha scoperto che con quello ci si poteva pure aiutare per scrivere le canzoni e dare forma alle proprie idee. Ha litigato con il primo e ha continuato da autodidatta con il secondo. Nella vita scrive, canta e insegna canto h24. Cercando di trovare la giusta forma delle proprie stanze Anastasia trova il proprio alter-ego in Anna, spostandosi tra mura che si riempiono di idee, parole e suoni fino a diventare canzoni all’interno del proprio Appartamento, per il quale compone piano e voce – poi affiancata dalla produzione artistica di Francesco Ceriani ed Enrico Bellaro (wearepequod) – i brani di un disco attualmente in cantiere. Al momento Anna è uscita dall’Appartamento con quattro singoli nel corso del 2020: “Plastic Fantastic”, “Fa freddo fuori”, “Provvisoria” e “Cinematografico”, pubblicati da laCantina Records, poi raccolti a Dicembre dello stesso anno anche in una forma più essenziale piano e voce con l’ep “Anna/Piano/Caos”. A Ottobre 2021 è tra le dieci finaliste della diciasettesima edizione del Premio Bianca d’Aponte.

Il 26 Novembre, pubblica il primo album omonimo “Anna e L’Appartamento” curato in produzione e distribuzione da wearepequod e realizzato grazie anche ad una campagna di crowdfunding sulla piattaforma di Produzioni dal Basso.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Johara

Dal 26 novembre è disponibile in rotazione radiofonica “SGUARDI” (PLATINUM LABEL SNC), nuovo singolo di johara presente su tutte le piattaforme di streaming a partire dal 25 novembre.

Con questo suo nuovo brano, “SGUARDI”, johara vuole trasmettere la parte più complessa e articolata del suo stile musicale e della sua scrittura, raccontando la fine di una relazione amorosa e, allo stesso tempo, tossica, in cui la protagonista trova la forza di reagire e uscirne. La vicenda narrata da johara nel nuovo pezzo è anche un accostamento metaforico delle dinamiche legate al percorso di crescita e maturazione musicale.

Il videoclip di “Sguardi” narra la storia di una ragazza nel pieno del suo processo di guarigione da una relazione finita male, rappresentata nella sua tossicità da due ballerine. La protagonista vaga in un labirinto di corridoi in cerca di se stessa, affronta il dolore di una storia d’amore ormai conclusa, ma alla fine rinasce.

Per l’occasione, le abbiamo chiesto di farci fare un giro in camera sua.

Vinile di “IGOR” di Tyler, The Creator
Questo è un disco che ha influenzato profondamente il mio stile e che ho amato sin dal primo ascolto. Tyler, The Creator è uno dei miei artisti preferiti in assoluto e “IGOR” penso che sia l’album di Tyler in cui mi ritrovo di più. Lo ascolto praticamente tutti i giorni!

Piccolo Guembri
Il guembri è uno strumento musicale berbero, che io non so assolutamente suonare! È uno degli oggetti nella mia camera a cui tengo di più perché mi riporta con la mente alla musica marocchina e al Marocco. Ho questo piccoletto da ormai 10 anni e, a volte, provo a strimpellare qualcosa… ma sono negata!

Scatola dei ricordi
La scatola dei ricordi contiene foto, souvenir di viaggi, lettere e piccoli oggetti che sono importanti per me. Ogni volta che mi sento un po’ giù ed ho voglia di fare un tuffo nel passato riguardo tutte le fotografie e rileggo tutti i biglietti che ci sono dentro… mi fa sempre sentire un po’ meglio (oltre che vecchia, dato che ci sono reperti di quando avevo all’incirca un anno)!

Libri di cucina
Chiunque mi conosce sa che, oltre alla musica, ho un’altra passione: il cibo! Adoro mangiare e cucinare, ma soprattutto sperimentare e provare sempre cose nuove! La cucina cinese è la mia preferita dopo quella italiana e marocchina, e ultimamente mi sono dilettata nella preparazione di alcune ricette cinesi!

CD dell’album “Celine” di Amill Leonardo
Oltre ad essere un bellissimo album, questo disco ha segnato il mio debutto nel mondo della musica e potrei chiamarlo “oggetto simbolo” del mio 2020.

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“Se non spicco il volo” è il nuovo singolo di Francesco Esposito

Esce venerdì 3 dicembre 2021 per SCRZ Label e in distribuzione Artist First, “Se non spicco il volo“, il nuovo singolo che porta la firma di Francesco Esposito. Un nuovo capitolo per il cantautore napoletano che segue il precedente “Bonsai”. “Se non spicco il volo” è un brano pop, con tanta chitarra acustica, ed in qualche modo un manifesto generazionale che vi farà innamorare sin dal primo ascolto.

«Se non spicco il volo» è la mia piccola Avvelenata. È un brano che ha cambiato decine di versioni, perfino qualche titolo. Stava nella mia testa (prima che nel mio cassetto) da molto tempo. Almeno da quando ho ripreso il mio percorso musicale. È nato di notte, leggendo Pirandello. «Uno, nessuno e centomila» e i sassolini a cui il Pirandello gira intorno, che diventano mondi in cui domiciliarsi, a volte montagne insormontabili. Mi sentivo e spesso mi sento lì, come lui, «fermo ai primi passi di tante vie». 

È da questo fermarsi – in mezzo a una generazione a cui hanno chiesto di correre, di correre sempre, senza manco sapere qual è la meta – che è nata «Se non spicco il volo».


SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3GpNDGj

Testo di Francesco Esposito 
Musiche di Luca d’Agostino
Chitarre a cura di Simone Zaffiro

BIO: 

Francesco Esposito, 25 anni.

Ho provato a trovarmi un nome d’arte, ma non ho trovato nulla che riuscisse a descrivermi davvero. La mia passione è scrivere: scrivo sempre, scrivo da quando sono nato.  Scrivo quando studio (legge, a Napoli): centinaia di post-it. I miei dicono che se perdo tempo è perché scrivo i libri da capo.  Scrivo delle mie passioni: mi piacerebbe scrivere, magari da giornalista, nella vita.  E poi, e veniamo a noi, scrivo delle mie emozioni attraverso la musica. 

Sono un autore, fondamentalmente. E quello che scrivo provo pure a strimpellarlo, con la chitarra, e a stonarlo. Ascolto musica d’autore da quand’ero poco più che un bambino, e musica d’autore, nel mio piccolo, provo a fare. Più per bisogno che per altro. Ho (ri)cominciato, paradossalmente, grazie a questo periodo così strano. Che per certi versi ci ha costretto a ricostruire un rapporto con noi stessi e con le nostre intimità più nascoste. È da queste intimità che nasce qualsiasi impulso artistico. Devo ringraziare Luca, in arte Scirocco. Che ho incontrato sulla mia strada e che cura le produzioni musicali. Senza il suo aiuto, probabilmente, non sarei riuscito a tirare fuori dal cassetto i miei versi.  Ho pubblicato il mio ultimo brano ad aprile. Si chiama «Bonsai», uscito con Maionese Project. Oggi ricomincio con «Se non spicco il volo», la mia prima canzone per Scorza Label. Sperando che sia una collaborazione proficua. 

https://www.instagram.com/francescoesposit/

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“Resta Nostro” è il nuovo singolo de La Convalescenza

Fuori da giovedì 2 dicembre un nuovo singolo firmato La Convalescenza dal titolo Resta nostro. La band alt-rock di Modena segna il proprio ritorno a due anni di distanza dopo la pubblicazione dell’EP Palafitte di creta, e lo fa con un pezzo che ancora una volta si caratterizza per il suo sound energico, oscuro, degno della band che rappresenta.
 

Resta nostro parla di quel posto speciale che appartiene solo a noi, dove ci si possa sentire come sdraiati sul fondale del mare, sovrastati da tonnellate di acqua che ovattano tutto ciò che ci sta intorno. Crolli pure tutto il resto, noi stiamo qui, sul fondale.

(La Convalescenza)



Scopri il brano su Spotify: https://spoti.fi/3ru3P56

 


BIO:
La Convalescenza nasce a Modena nel 2016 con la pubblicazione dell’EP L’Eco della clessidra, disco diretto, carico della rabbia dei vent’anni. La necessità di scoprire nuove sonorità porta all’introduzione di un sound più moderno da cui deriva la successiva pubblicazione nel 2019 dell’EP Palafitte di creta, disco che definisce l’identità più sincera che la band vuole mostrare sul palco. Dovendosi definire, la band si descrive così: “Cosa abbiamo davvero da difendere? Forse, superati i trent’anni, è una domanda doverosa, ma La Convalescenza non dà risposte, apre solo le porte sulle nostre paure, sui dubbi che ci accompagnano. La Convalescenza è ascoltarsi come si fa con i temporali. La Convalescenza è guardar crollare tutto senza sapere cosa sia giusto fare e se davvero sia giusto fare qualcosa. La Convalescenza è sentire una galassia dentro e non saperla esprimere. La Convalescenza è morire individui per rinascere iene, puttane, falene” 

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“Mondi opposti” è il nuovo singolo di Chriss

Da venerdì 19 novembre sarà disponibile in rotazione radiofonica MONDI OPPOSTI”, il nuovo singolo di CHRISS.

Hai mai avuto un sogno nel cassetto? Un posto dove tenere al sicuro speranze, desideri e paure. Paura di perdere. Paura di non farcela. Poi ti scontri con la vita e inizi a cercare i sogni tra le stelle, lo sguardo verso l’alto, immagini sfocate come pagine di un libro vecchio. Cercare ogni notte la forza di farcela, di sorridere, togliere le maschere ed essere se stessi. Pensare a qualcuno sapendo che prima o poi i destini si incroceranno e i sogni nel cassetto si avvereranno. Come il giorno e la notte. Questo è “Mondi opposti”, il nuovo singolo di Chriss.

Spiega l’artista a proposito del brano: «Questo brano nasce dalla voglia di scoprire. Parlando con una bambina, un giorno le ho fatto la classica domanda: “Qual è il tuo sogno più grande?”. Più lei raccontava fantasticherie più mi concentravo nei suoi occhi, ed era come se magicamente fosse trasportata in un’altro mondo alla ricerca di un qualcosa. Allora è in quel momento che ho sentito l’esigenza di chiudermi in studio, scrivere di getto le sensazioni che mi aveva trasmesso, come se in qualche modo potessi essere trasportato nel suo stesso “viaggio” e scoprire cosa in realtà tutti noi desideriamo dal futuro. Aspettiamo il momento in cui il sogno nel cassetto si realizza o cerchiamo la strada per riuscirci? Così ho immaginato il brano, come un disegno in bianco e nero dove ogni colore piano piano trova il suo posto. Mi aspetto che il pubblico possa ritrovarsi nello sguardo di quella bambina, perché secondo me ognuno di noi vive grazie ai sogni».

Nel videoclip di “Mondi opposti” si alternano playback e narrazione. Quest’ultima rappresenta inizialmente Chriss che cammina in un mondo da lui pecepito instabile, metaforicamente rappresentato in bianco e nero. Alla ricerca di se stesso in un paesaggio isolato, scatta una fotografia e, quando si sviluppa, non vede immortalata quella che si aspetta essere la realtà, ma un altro sé in un mondo più vivo: un mondo a colori. A partire dalla Polaroid stessa, Chriss e il paesaggio circostante si colorano gradualmente, come se rinascessero, fino ad arrivare a una “pioggia” di colori sul finale, come a indicare che lo stesso mondo può essere diverso in base al modo in cui lo si guarda.

Biografia

Nato a Moncalieri (TO), Chriss vive tra Milano e Torino, dove quotidianamente cerca nuovi stimoli per la sua musica. Ama le esperienze, è molto creativo e intraprendente, cerca sempre di scoprire cose nuove confrontandosi con il mondo che lo circonda. La passione per la musica comincia in adolescenza, quando all’età di 14 anni inizia a lavorare come vocalist nei locali e festival torinesi. Intraprende gli studi come cantante, ma il suo goal è quello di riuscire, un giorno, a pubblicare un album interamente scritto con le sue mani. Quotidianamente studia canto, pianoforte, chitarra e songwriting. Si definisce un artista “molto sicuro di sé”, ma preferisce che siano gli altri ad attribuirgli aggettivi. Il suo nuovo singolo, “Mondi opposti”, è disponibile in rotazione radiofonica dal 19 novembre 2021.

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“La stagione” è il nuovo singolo di Giacomo Luridiana

Dal 3 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica “LA STAGIONE”, nuovo brano di GIACOMO LURIDIANA presente su tutte le piattaforme di streaming dal 30 novembre.

LA STAGIONE” è una canzone che parla dell’inevitabile successione dei periodi, così nel mondo esterno come nel nostro universo interiore. Con questo nuovo pezzo, GIACOMO LURIDIANA riflette su come a volte sia impossibile evitare di esperire certe sensazioni, perché emozioni, sentimenti e relazioni hanno una vita e una morte proprio come le persone.

Dice, infatti, l’artista«In autunno le foglie stanno per morire, e proprio per questo si vogliono prendere la scena con i loro colori accesi un’ultima volta prima di doversene andare».

Biografia

Giacomo Luridiana è un cantautore della provincia di Milano. Sua mamma gli ha fatto conoscere Springsteen da piccolissimo durante i loro viaggi in macchina ed è stato proprio Springsteen a fargli scegliere di voler diventare cantautore quando, a 17 anni, l’ho riscoperto dopo anni di indifferenza. Ha iniziato a scrivere poesie a 9 anni, a 15 anni suo zio gli ha regalato la sua vecchia chitarra classica e da lì musica e parole hanno iniziato a mescolarsi.
Il nuovo singolo di Giacomo Luridiana, dal titolo “La stagione”, è disponibile in digitale dal 30 novembre e in radio dal 3 dicembre 2021.

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Pop

Cosa c’è nella camera di problemidifase

Esce giovedì 25 novembre 2021 Porta Vescovo, il singolo di debutto di problemidifase, il nuovo progetto musicale di Samuele Zenti: un contenitore di immagini del periodo post adolescenziale, un nuovo capitolo che si compone con i messaggi importanti salvati su WhatsApp, un brano che suona come un feat tra i Massive Attack e Niccolò Fabi, chiusi in una cameretta. Pronti per questo viaggio?

Porta Vescovo racconta la difficoltà che si incontra durante una relazione quando gli intenti di entrambi sono comuni e ci si vuole bene, ma più si lotta per stare insieme, più ci si fa del male. Quando non si comprende a pieno l’altra persona, quando le debolezze di uno non si incastrano con quelle dell’altro ci si ritrova a dover fare i conti con un problemadifase. Porta Vescovo (stazione ferroviaria di Verona) è scritta per la maggior parte utilizzando i “messaggi importanti” salvati su WhatsApp e se non fosse esistito Justin Vernon il brano, probabilmente, non sarebbe mai nato.

Per l’occasione, vi abbiamo chiesto di farci fare un giro a casa sua.

VANTAGE BASS
Ho cominciato a suonare il basso per caso, quando avevo 12 anni, momento della mia vita che coincide con quello in cui mi appassiono davvero alla musica. Questo è stato il mio primo vero strumento, un basso Vantage (marca ora fuori produzione) comprato per 100 euro da un amico di mio zio di cui manco ricordo il nome. Ricordo però la prima canzone imparata (With Or Without You degli U2), il mio primo insegnante (Mirko Tagliasacchi, bassista mantovano fortissimo), i primi periodi in cui collegavo i concetti, in cui capivo che purtroppo per suonare i KoRn e gli Slipknot mi sarebbe convenuto prendere un basso a 5 corde (cosa che ho fatto abbastanza presto).

CANON EOS 3000
Io e l’arte visiva stiamo appena cominciando a conoscerci, stiamo uscendo a fare aperitivo qualche volta ma non siamo mai stati grandi amici. Non ho mai fatto foto, ho abbandonato il disegno molto presto quando ero piccolo e non sono manco appassionato di film. Ultimamente sto cercando però di interessarmi, di comprendere meglio, di costruire un mio gusto personale. Ho capito che mi piacciono molto le foto analogiche (perchè sono molto originale e hipster) e ho ritrovato questa vecchia fotocamera che era dei miei genitori. Fortunatamente sono circondato da persone che sanno fare foto molto meglio di me, che mi impediscono di fare danni gravi e che mi permettono di sperimentare e buttare i miei soldi in rullini e sviluppi.

VIETATO FUMARE
Suonerà strano ma per un bel periodo (durante le scuole superiori) mi divertivo a rubare i cartelli. Non quelli stradali, no, semplicemente quelli stampati su fogli A4, su cui stanno scritte piccole regole di buona convivenza da rispettare all’interno della scuola. A volte anche più grandi, ma mai cose di reale valore. Non ho mai capito esattamente perchè, forse mi sembrava di beffarmi dell’autorità scolastica e di soverchiare il sistema (piccolo Sam ribelle, eri proprio un anarchico moderato!). In ogni caso, li ho ancora appesi quasi tutti in camera e mi fanno sorridere ogni volta.

LO STESSO AMORE, GLI STESSI DIRITTI
Questo è un cimelio del Verona Pride 2015, la prima volta che assistevo ad una manifestazione Pride. Mi divertii davvero un mondo. Al tempo non c’erano nemmeno le unioni civili, quindi ricordo l’urgenza e la necessità di un provvedimento del genere. Mi sono sempre ritenuto un forte alleato di questa battaglia, nonostante non sia io a combatterla in prima linea, e sono contento e fiero di avere questo cartello in salotto e che nessuno in casa sia contrario.

L’OMBRA DEL VENTO
Sono anni che mi frusto e mi frustro da solo perchè non leggo quanto vorrei. Quando ero più piccolo leggevo e scrivevo molto, volevo fare lo scrittore. Pian piano ho purtroppo perso l’abitudine di leggere, anche se mi è rimasta quella della scrittura, che per me è sempre stata anche una necessità. “L’Ombra del Vento” di Carlos Ruis Zafón, letto poche settimane fa, mi ha ridato delle emozioni che un libro non riusciva a darmi da tantissimo tempo. Mi ha fatto rimanere incollato alle pagine, trepidante di scoprire cosa sarebbe successo, tanto che il giorno in cui l’ho finito sono rimasto a sfogliarlo dal pomeriggio fino a notte tarda. Decisamente un buon libro da consigliare a chi vuole ricominciare a leggere.

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Pop

Cosa c’è nella camera di Solo Pietro

Maschere è il singolo di debutto di Solo Pietro in uscita venerdì 3 dicembre per UMA Records e distribuito da Sony Music Italy. Il giovane cantautore ha la capacità di sciogliersi nei suoi sentimenti mentre crea melodie con il piano, catturando la luce e l’ombra del mondo e descrivendole in modo crudo e mai banale. L’impostazione lirica della sua voce non fa altro che accrescere l’emotività dei brani, delle pop ballad estremamente moderne in cui l’anima cantautorale viene cullata da chitarre e ritmi che rafforzano l’impatto emotivo del pianoforte.

“La musica mi ha dato tutto. Da quando sono bambino mi accompagna, è stata genitore, sorella, amica, psicologa, e medicina. in qualsiasi momento della mia vita, felice o triste che fosse. Così ho deciso di conoscerla meglio, meglio che potessi, fino a trasformare la mia vita in questo. La musica mi ha dato tutto. Io devo restituire qualcosa. Questo è Solo Pietro.”

Maschere è un brano dai significati profondi: descrive il disagio e le difficoltà di un’intera generazione che tenta di adattarsi e comprendere le dinamiche di una società in continuo cambiamento e giudizio, in cui ogni individuo deve mostrarsi per ciò che non è: “nel testo ho voluto trasferire il senso di inadeguatezza che ho sempre visto nella nostra società, questa necessità costante di mascherarci dalla quale si può sfuggire soltanto tramite l’accettazione e l’affetto reciproco”. Pietro si accompagna con il pianoforte e la sua voce penetrante è impreziosita dall’arrangiamento orchestrale di archi, con un’interessantissima contrapposizione tra solennità classica e moderno grazie alle sue capacità di interpretazione. 

Per l’occasione, non abbiamo saputo resistere, e gli abbiamo chiesto di farci vedere camera sua!

CD di Hans Zimmer

Questo è uno dei miei dischi preferiti, le colonne sonore in generale mi fanno sempre un effetto incredibile. In modo particolare Hans Zimmer, è uno degli autori che preferisco, la sua musica riesce a mantenere una semplicità strutturata e una coerenza smisurata con le scene alle quali fa da sottofondo e spesso e volentieri mi piace avere propio questa stessa musica come colonna sonora alla mia vita. 

Telecaster

La mia tele è un pezzo di me ormai, è stata un regalo dei miei nonni, e mi è arrivata propio durante la prima tostissima quarantena, è stata una fedele compagna per un sacco di ore bloccati in casa per la gioia dei vicini : ). Mi ha fatto scprire un sacco di musica che non avevo mai approfondito prima del suo arrivo. Le sono davvero grato.

Il Concone

 Il Concone per me è un sacco di emozioni. È stato uno dei primi testi di canto lirico che ho studiato e rileggerlo ogni tanto mi riporta sempre un pò agli anni scors,i quando ancora ero completamente immerso nella musica classica. Per me quello a cui mi riporta questo libro rappresenta una parte della mia musica e della mia vita per cui ho voluto dargli questo spazzietto tra i miei oggetti.

Launchpad

A differenza del Concone questo strumento mirabolante mi riporta un po’ della tamarraggine che ho perso nel tempo. È un oscuro segreto, ma le mie effettive prime canzoni scritte erano super Dubstep o quando ero più tranquillo EDM di cattivissimo gusto. Passavo pomeriggi interi con gli amici in garage a scrivere i progetti per questo quadrato di 64 tasti pieno di lucine immaginandoci sui palchi del Tomorrowland insieme a Skrillex. 

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“Retroactive” è il nuovo singolo di The 24 Project

Esce giovedì 25 novembre 2021 Retroactive, il nuovo singolo di The 24 Project

Dopo la pubblicazione di At Home e di Liquid, ecco un nuovo capitolo che ci avvicina al mondo del musicista Rodolfo Liverani: brani come un flusso di coscienza dove melodie e influenze chill e ambient che si mescolano tra loro.  “Retroactive“, dice Rodolfo, è un brano in cui cerco di creare un ponte tra passato e presente, utilizzando vecchi samples in chiave moderna.
 

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3l8UPhM

BIO: 

Rodolfo Liverani è The 24 Project. Inizia a suonare il pianoforte fin da bambino ma successivamente si avvicina alla musica elettronica, sviluppando una passione per i sintetizzatori e i campionatori. Si laurea in Pop Keyboards (tastiere elettroniche) al Conservatorio A. Boito di Parma e nel frattempo inizia a suonare come tastierista in numerosi progetti musicali. Le sue influenze musicali vanno dall’hip-hop al soul ma ritrova se stesso nei suoni elettronici.

https://www.instagram.com/the24project_music/

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“Che se poi ridi” è il nuovo singolo degli Aspettativa

Fuori da mercoledì 1 dicembre per Under Roof il nuovo singolo degli Aspettativa. La band post 2001 torna con il brano Che poi se ridi, un pezzo che intreccia un pop punk anni 80, frenetico e sguaiato come una risata. Il singolo vede ancora una volta la produzione di Marco Carnesecchi con il mix e il master di DDR Studio.
 

Che poi se ridi è avere accanto una persona che con una risata ti rimette al mondo,
un McFlurry alle 4 di mattina, il sollievo del vento che improvvisamente scompiglia tutto.


(Aspettativa)


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BIO:
Aspettativa è più un mood che un nome per la band post  2001 che intreccia sonorità pop, indie e punk per raccontare le proprie emozioni. La band nasce nel 2014, da tre fratelli: Elia (voce e chitarra), Ester (voce e tastiere) e Gab (batteria), successivamente affiancati al Catta (basso) dal loro produttore Marco Carnesecchi. Nel 2020, in pieno lockdown, esce il loro primo singolo Tempesta e dopo un anno di  ricerca musicale escono Saracinesche (giugno 2021) ed Elastico (luglio 2021), che riscuote un notevole successo dopo essere stato inserito nella playlist editoriale di Spotify Sangue Giovane. Nell’autunno dello stesso anno esce Un qualcosa.
Che poi se ridi è il loro ultimo singolo.