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“Precious Silver Grace” è il nuovo singolo di Ulisse Schiavo

Esce mercoledì 17 novembre 2021 il nuovo singolo di Ulisse Schiavo dal titolo Precious Silver Grace. Un nuovo capitolo e un cambio di direzione per il cantante e chitarrista padovano classe 1994. Un brano che è un tormento elettronico, che suona come la colonna sonora di una fuga notturna, come perdersi all’interno di un club sotterraneo berlinese: un feat fantascientifico tra Jeff Buckley e Apparat.
 

Così abituati a sostare, sicuri della forza che ci attacca al suolo, saliamo e ci eleviamo caricandoci il peso. Pesiamo con le nostre suole le nostre caviglie, le rotule e la spina dorsale, i nostri capelli, le nostre palpebre. Stiamo.
Eretti e fieri, in equilibrio sulle nostre estremità, ci agitiamo per non cadere.

Inermi, di fronte a certe angolazioni di noi stessi.

Inspira a pieni polmoni e dai silenzi e dalle pause e dalle esplosioni e i dirottamenti e l’intimo in vetrina e nel tuo buio lasciati percorrere dal mancamento. Abbandonati alle sabbie mobili del pavimento liquido su cui da sempre combatti. Ora correggi la luce per essere dal lato giusto dell’inquadratura, col tuo nuovo sguardo, la tua nuova prospettiva. Finalmente vivo. E quando sei dall’altra parte, piegato, accogli il dolore nel ventre e nello stomaco. Accoglilo come tuo compagno fino alla caduta. E ascolta la calma del corpo esausto.

Riparti dal piano terra ed ascendi con lo sguardo ben fisso su di te.
Perché è nel momento della noia che inizia l’attacco. Per una nuova difesa.

Segui le tracce di chi porta con sé lo stendardo della grazia. La grazia preziosa. La grazia d’argento dell’armatura riposta. Segui le tracce di chi ha con sé la memoria dell’esperienza, imparane il linguaggio e lasciati guidare verso il fuoco per essere in luce, sotto la giusta luce a cui sei stato affidato, dalla quale sarai plasmato d’energia già caricata in altri corpi, pronta ad essere sfruttata, per aumentarti.

P S G è la parte più sensibile di forze non violente, pronte a mostrarsi a chi è dalla parte giusta dell’inquadratura, disposto a guardare e a cercare l’altra parte. Ed è il corpo di più voci nude. Lo stesso corpo che si moltiplica pronto a guardarsi da fuori. Un corpo a corpo meticoloso fra le voci della stessa gola che si lascia addomesticare per potenziarsi.

 

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BIO: 

Ulisse Schiavo è un cantante e chitarrista classe ’94 di Padova.
Nel 2015 pubblica l’EP d’esordio “Viscera” (Dischi Sotterranei, Gas Vintage Records) registrando in presa diretta voce, chitarra e grancassa. Non un puro one-man-band e nemmeno un bluesman, il suo stile è lirico-straziato, evocativo, tanto da essere paragonato per le qualità vocali a un primo Tim Buckley. Questa la dimensione che lo porterà ad esibirsi per tre anni, salendo su numerosi palchi e in apertura, tra i molti, a BombinoDelleraSacri CuoriUniversal Sex Arena passando per il Folk Fest di: “Villa Ada Incontra il Mondo”, fino al suggestivo concerto all’alba insieme a Cristiano Godano per i Livigno Adventure Awards. Parallelamente, insieme al batterista e designer Riccardo Pirotto, inizia a lavorare a Flummo, progetto sperimentale nato da alcune improvvisazioni insieme alla coreografa e danzatrice Margherita Pirotto e con la musicista e performer Debora Petrina. La forma canzone si frammenta per ricostruirsi attraverso un flusso sorretto da un loop di chitarra campionato live, con cui i due musicisti dialogano in un costante rapporto fra il suono e il movimento dei danzatori. A maggio 2015 pubblicano “Earth Is Where”, EP autoprodotto: 24 minuti, quattro brani di cui tre recitano, in italiano ed inglese, un estratto dall’Orestea di Eschilo. Ne seguono diversi concerti e una residenza negli spazi di Atipografia (Galleria d’arte contemporanea ad Arzignano, Vicenza) in cui i due producono la performance restitutiva dell’EP, messa in scena insieme a Margherita Pirotto. A ottobre 2017 si iscrive al corso triennale in design della moda e arti multimediali all’Università IUAV di Venezia. A settembre 2019 prende parte come assistente alla regia a: “OtellO”, nuova produzione di Kinkaleri (che debutterà solo nell’ottobre 2021).

Nel Marzo 2021 conclude il percorso di studi e si laurea. Contemporaneamente inizia la produzione del nuovo lavoro solista “Precious Silver Grace” con l’intenzione di costruire delle sonorità “oltregenere” in grado di creare un ponte fra “Viscera”, di stampo folk/blues, e le nuove contaminazioni figlie delle esperienze (musicali e non) accumulate durante il percorso di studi, residenze e nel teatro. L’uscita del disco è prevista per il 2022 per Dischi Sotterranei.
 

https://www.instagram.com/ulisseschiavo/
https://www.facebook.com/UlisseSchiavoOfficial

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“Zingaro” è il nuovo singolo di Nyco Ferrari

Esce mercoledì 17 novembre 2021 (in distribuzione Sony Music e prodotto da Golpe MusicZingaro, il nuovo singolo di Nyco Ferrari. Un nuovo capitolo per il cantautore di stanza a Milano: un brano sfacciatamente pop anche per chi non ascolta pop, per chi spesso cede ai clichè e per tutti quelli che si ritrovano sempre agli aperitivi, ma anche per chi ama il cinema d’autore e i circoli letterari. Qui Nyco Ferrari offre una versione ironica ed ossimorica di sé stesso: un’anima impegnata che si ritrova a ballare con poco. 
 

Zingaro.
Un po’ distanti dalla città.
Musica leggera in periferia. Ballare soli fregandosene di tutto. Ballare con poco.

Zingaro è una canzone con due anime.
C’è quella spensierata, che canta “popporoppò” sui tetti di Milano a ritmo di reggaeton.
E c’è quella impegnata, che chiede, senza cortesia, di non sprecare tempo alienandosi nel virtuale, ma di tornare alle immagini concrete della vita vera: una schitarrata alla luna, un viaggio esotico, una scelta coraggiosa come quella di cambiare tutto.
Cliché, forse, ma quanto mi piacciono i cliché.

 

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Zingaro” nasce spontanea, libera. Guidavo di notte e sull’autostrada è spuntata una luna piena, gigante, rossa. Non sapevo bene come sarebbe andata a finire quella notte, ma nel bagagliaio c’era la mia chitarra, e saperla lì, tutta per me, mi dava una gran sicurezza. Qualunque cosa fosse successa quella sera, o qualunque cosa succeda nella mia vita, lei era ed è lì, pronta per dare una colonna sonora alla mia storia, nomade con me ovunque io vada.  Alla fine basta poco per essere liberi: la luna e una chitarra.
 

Cover Art: Marco Giacobbe (IG: https://www.instagram.com/marcgiacob/)
Fotografa: Agnese Carbone ( IG: https://www.instagram.com/agnemag/)
Videomaker: Mattia Favaloro (IG: Mattia Favaloro)
Produttore: Jiz (IG: JIZ)

Mix & Master Engineer: Marco Zangirolami Label: Golpe (IG: Golpe)


BIO: 

A 19 anni parte per Londra, attratto dall’universo musicale ed internazionale che anima la città. È l’inizio di un lungo periodo all’estero che terrà Nyco fuori dall’Italia per quattro anni. A Londra, frequentando le jam session del Ronnie’s Scott Jazz Club, scopre in sé un nuovo istinto musicale destinato ad animare tutta la sua produzione. Dopo un inverno passato a Dublino, si trova a lavorare in un ristorante a Parigi, dove vive tutto il fermento della musica spontanea lungo la Senna e del jazz più colto di clubs come il Duc de Lombards o il Caveau de la Huchette. Per due anni i palchi delle jam session gli fanno da scuola, accanto all’elettronica dei club del diciottesimo arrondissement e alla musica popolare suonata ad ogni angolo della città. Coglie senza pensarci l’opportunità di volare a Shanghai, dove resta per un anno ad imparare il cinese, in bilico tra la cultura orientale e la costante dei concerti jazz del Jay-Z club. Non c’è da stupirsi se quando torna a Milano per la magistrale si sente più straniero che italiano. A Milano scopre il fermento di una città tra continui concerti ed eventi artistici, che lo sprona a raccogliere le migliori canzoni scritte all’estero in un album dalle sonorità esotiche che unisce il pop, il jazz e l’elettronica. Sarà poi la musica a portarlo di nuovo via, dritto a New York, dove nello scantinato dell’ennesimo ristorante in cui lavora diventa finalmente Nyco.

https://www.instagram.com/nycoferrari/

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Indie

L’etichetta Dischi Sotterranei farà una festa a Padova, abbiamo parlato con loro

3 giorni, 3 palchi e più di 15 tra concerti e dj set fino a tarda notte. La Festa di Dischi Sotterranei avrà finalmente luogo, dopo una pandemia globale e le difficoltà del settore, dal 26 al 28 novembre a Padova: la resistenza musicale della provincia finalmente riunita, una linea up d’eccezione.

Ogni giorno vedrà un aperitivo con ingresso gratuito presso la Casetta Zebrina e con relativo concerto acustico showcase. La serate del venerdì e sabato saranno al CSO Pedro, dalle 21:30 con una carrellata di 6-7 band a sera e dj set fino a tarda notte, a cui seguirà un brunch domenicale, ancora ad ingresso gratuito, in Casetta Zebrina. I biglietti per gli eventi @ CSO Pedro saranno disponibili a 10 euro solo in cassa per la serata singola, 15 euro per il venerdì e il sabato. 

Qui trovate tutte le info:
www.dischisotterranei.com
https://www.facebook.com/events/4535659893123828

Noi ne abbiamo parlato anche con loro:

  1. Qual è il problema della scena musicale italiana secondo voi?

Innanzitutto bisognerebbe capire cosa s’intende per scena musicale italiana. Se parliamo della scena indipendente, che è quella nella quale operiamo noi, facciamo comunque fatica a definire con chiarezza cosa la delimiti ma soprattutto cosa la tenga insieme. Possiamo raccontare i problemi che viviamo noi nella quotidianità di avere un’etichetta, perchè non ci sentiamo di poter parlare in riferimento a un’entità appunto così fumosa nei contorni. In Italia si fa sicuramente troppa fatica a proporsi nel mercato internazionale, qualche realtà che lavora in questo senso c’è ed è utilissima, ma si tende troppo a concepire l’Italia come un sistema chiuso. Naturalmente oggi c’è il problema della carenza di locali di una dimensione medio piccola dove gli artisti possano crescere senza suonare gratis e rimanere per questo in ambito amatoriale, questo è un tema enorme e sfaccettato che ha radici culturali, sociali ed economiche ben precedenti alla pandemia ma che la pandemia ha fatto emergere chiaramente. Inoltre oggi c’è una pericolosa tendenza a valutare i numeri (stream, follower) sopra al valore oggettivo di un progetto musicale e ai risultati reali che gli artisti conseguono dal vivo. Insomma c’è tanto da lavorare per conseguire dei risultati ma non ci piacciono le sfide facili!

2. In questo periodo dove sembra che l’unica cosa importante sia la corsa all’algoritmo e alle playlist Spotify, voi come vi comportate a riguardo?

Ci muoviamo in direzioni diverse contemporaneamente, da una parte “anti-algoritmiche” e da una parte cerchiamo di sfruttare al massimo le possibilità moderne per portare un’alternativa alle proposte più mainstream. Ad esempio abbiamo artisti (vedi Laguna Bollente) che non sono presenti nelle maggiori piattaforme come Spotify, ma che si sono fatti conoscere esclusivamente attraverso YouTube, Soundcloud e Bandcamp. Non per questo snobbiamo o evitiamo di lavorare con le piattaforme digitali classiche, anzi ci dedichiamo molto tempo. L’approccio al mondo della distribuzione digitale che portiamo avanti è il più possibile organico evitando playlist esterne per “pompare i numeri” dei nostri artisti, per assicurargli una crescita naturale e graduale. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri distributori digitali raccontandogli tutte le attività che facciamo come etichetta e le attività promozionali specifiche per ogni nostro artista, di base cerchiamo di creare un rapporto umano anche con chi distribuisce la nostra musica. Questo richiede molto più tempo e non dà risultati immediati, ma ad ora iniziamo ad avere ottime risposte dalle piattaforme che ci dedicano spazi e visibilità sulle playlist editoriali sempre maggiori. La più grande soddisfazione di lavorare in questo modo e che i numeri che hanno i nostri artisti sono reali ed assumono tutto un altro valore; ad esempio, un Jesse the Faccio che fino all’ultimo disco VERDE aveva 3000 ascoltatori mensili ha fatto un tour di oltre 50 date in tutta Italia, mentre vedo artisti da 100.000 ascoltatori mensili che si ritrovano a fare 6 date all’anno (ovviamente sto esagerando, ma rende l’idea).

3.Una festa a fine novembre. Cosa accadrà?

A marzo 2020 la prima cosa che ci è saltata a causa della pandemia è stata proprio la festa di Dischi Sotterranei, che organizziamo ogni anno. A distanza di quasi due anni finalmente è giunto il momento di recuperare e faremo le cose in grande, il 26-27-28 novembre a Padova. Abbiamo deciso di far suonare tutti gli artisti del nostro roster attuale. Tutti i giorni  ci sarà uno showcase ad orario aperitivo e ad ingresso gratuito presso Casetta Zebrina e poi la festa si sposterà al CSO Pedro dove si esibiranno su due palchi 15 band e 2 DJ-set. La domenica ci si trova nuovamente in Casetta Zebrina, che vedrà un brunch di ripiglio seguito da un talk. Sarà una grande festa per gli artisti in primis, mai ne abbiamo radunato così tanti in un weekend. Anche per noi è un’occasione unica di vederci fisicamente, cosa che è stata tanto difficile per tutti questi mesi. Insomma ci sono tutte le premesse per una situazione straordinaria.

4. Che cos’hanno in comune gli artisti del vostro roster?

L’attitudine. Musicalmente non ci diamo nessun limite, ma nel modo di fare le cose, nelle intenzioni, nelle velleità e nell’approccio a fare musica capiamo subito se c’è sintonia e quando si incontrano modi di pensare simili, nascono delle belle sinergie.

5. Come siete sopravvissuti alla pandemia? 

Soffrendo. E la sofferenza non è certo finita. Se pensiamo a cosa avrebbero potuto raccogliere dal vivo senza restrizioni alcuni nostri artisti in termini di riscontro ci viene ancora da piangere. Nella nostra dimensione i tour rimangono uno strumento insostituibile per promuovere i dischi e far crescere gli artisti. Nel frattempo le istituzioni sono intervenute togliendo (non tutte) le restrizioni ma in tanti casi è già tardi: tanti locali hanno chiuso o non possono permettersi di esporsi economicamente sufficientemente per sostenere cachet da professionisti. 

Abbiamo messo in stand by alcuni dischi ma la musica diventa vecchia velocemente oggi, per cui siamo stati costretti a pubblicare alcuni lavori senza poterli promuovere come si deve. Abbiamo stretto i denti e speriamo di poter recuperare presto, che le persone a cui ci rivolgiamo abbiano la stessa voglia di recuperare musica e occasioni che abbiamo noi.

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“Hip House” è il nuovo singolo di DJ Aladyn ft. Saturnino

Esce venerdì 29 ottobre 2021 Hip House, il nuovo singolo di DJ Aladyn che vanta la collaborazione con Saturnino. I due, conosciuti nel 1999 grazie a Stefano Fontana A.K.A Stylophonic proprio come “Spazio 1999” non hanno in realtà mai smesso di lavorare insieme. Hip House è il distillato che riassume tutti gli anni insieme, 3 minuti di una ritmica devastante, scratch intrepido, basso presente e le voci di The Craft e Tori Jae.
 

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DJ ALADYN / BIO 
Dj Aladyn è un dj e produttore italiano.

Dal 1990 si distingue nel panorama nazionale per personalità, forte creatività ed ecletticismo. L’artista performer e l’uomo della radio sono le due anime che compongono la stessa figura. Fonda con Dj Myke Men in Skratch (con i quali vince 2 volte il titolo italiano DMC Team, partecipando alle finali di Londra)e dal 2002 entra a far parte della squadra di Radio Deejay, affiancando Alessio Bertallot nel programma “B-Side” e Nikki con “Tropical Pizza”. Nel 2005, insieme al suo socio storico Dj Myke, apre le date del tour italiano dei Prodigy.

Nel 2012 arriva il primo disco solista intitolato “Fili Invisibili”, pubblicato da Metatron. E’ in tutto e per tutto il lavoro di un’artista a 360 gradi, come si nota dalle diverse influenze e dalla lunghissima lista di collaborazioni (Jovanotti, Saturnino, Fabri Fibra, Calibro 35, Rancore, Dargen D’Amico, Remo Anzovino, Jack Jaselli, Dj Myke, Diego Mancino e tanti altri). Di recente sono uscii i nuovi singoli Paradise LostSummer Night e Hip House in attesa di un nuovo album.

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Pop

Le 5 cose preferite dei Cassandra

Esce venerdì 12 novembre 2021Novembre, il nuovo singolo dei Cassandra. La band fiorentina, reduce dall’esperienza di X-Factor 2021 – dove ha presentato il singolo di debutto Kate Moss – ora regala un nuovo capitolo, fuori su etichetta Mescal e distribuito da Sony.   Del brano dicono: “Arriva un altro Novembre senza nemmeno accorgersene e con lui buoni propositi che ormai non sono stati rispettati, vizi che rimango e sbagli che si ripetono, come un vecchio nastro che si riavvolge continuamente perché a quella stessa canzone ormai ci siamo affezionati, nel bene e nel male“.

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Per l’occasione abbiamo chiesto loro quali sono le loro cinque cose preferite.

Lo stadio

Perché rappresenta il ventre umido di una città, con le sue mille sfaccettature, con i suoi pregi e i suoi difetti, perché anche se non vinci niente da anni e sai che non vincerai mai (come nel caso nostro se tifi Fiorentina), sei sempre lì preso bene a spendere voce, fegato e soldi. Un esempio molto semplice per spiegare la parola “passione”.

I cavi

Ce ne sono tanti, tantissimi nella vita di un musicista; attacca, stacca, ricompra.
Questo oggetto ricorda da dove vieni, ti ricorda il sapore di muffa delle sale prova, i palchi appiccicosi dove hai appena rovesciato un vodka lemon o le migliaia di volte che ubriaco a fine serata li buttavi tutti in una borsa senza riarrotolarli e la volta dopo ti maledicevi perché dovevi sciogliere un groviglio infinito; ti ricorda le bestemmie quando smette di funzionare, che tu sia Keith Richards dei Rolling Stones o Francesco dei Cassandra. I cavi uniscono, i cavi livellano.


I finesettimana (persi) al mare

“Oi ciccio si fa bandaccia al mare, vieni?”; “Amo’ passiamo il weekend a fare tuffi dagli scogli”. Quante volte ci siamo sentiti fare questa domanda e tutte le volte la risposta è sempre stata la stessa “No, devo provare” o “No, sono a suonare fuori”. Eppure quando rispondi così e l’ altra persona ti guarda come se tu fossi venuto da Marte non ci fai troppo caso, perché alla fine passare un fine settimana in sala prove o su un palco, non è così male. Ci si abbronza anche con le valvole di un amplificatore.

Piazza Santo Spirito

Ogni città ha un suo ombelico, un centro nevralgico dove accadono cose, si incrociano sguardi e si mischia gente. Fa tristezza vedere questa piazza negli ultimi mesi assaltata dalla polizia antimovida che alle 02.00 chiude tutto… è una cosa così stupida…lo sanno anche i muri che le piazze sicure le fanno i bar aperti.

Litfiba

Abbiamo scelto un disco dei Litfiba per parlare del rapporto contorto che ha la scena fiorentina attuale con quella gloriosa degli anni ’80.  Un rapporto molto simile a quello di un figlio con un padre molto ingombrante, che per carità gli vuole un sacco di bene, lo rispetta, etc etc… però ad un certo punto anche basta, se ne deve “liberare” per farsi una strada propria, bella o brutta che sia.

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“Io che amo solo te” (Sergio Endrigo cover) è il nuovo singolo di Torchio

Esce venerdì 12 novembre 2021 Io che amo solo te, una nuova versione del brano immortale di Sergio Endrigo, qui reinterpretato da Torchio, fuori per Ohimeme (www.ohimeme.com) in distribuzione Artist First. Torna quindi il cantautore rock di Alessandria reduce dalla pubblicazione del suo nuovo album dal titolo Non Vi Appartengo, un disco che è una sorta di autobiografia musicale che nasce dall’urgenza di raccontarsi sinceramente, e senza limiti di genere.


‘Mi piace andar per concerti, ascoltare buona musica. Scrivere canzoni è semplicemente necessario almeno quanto i sogni e Sergio Endrigo è un sogno ben riuscito, un capolavoro umano. Avevamo bisogno di prendere quel po’ di bellezza. Con immenso rispetto, grazie Sergio. Grazie anche a Stefano Zannini che ha portato la chitarra dove più mi piace e a Luca Grossi di Flatscenario sempre pronto a perdersi nei nostri viaggi sideralmusicali.’

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://torchio.lnk.to/Iocheamosolote




 

BIO: 
Nelle precedenti esperienze musicali con i RISERVATO, Torchio ha ottenuto importanti riconoscimenti e tenuto concerti in tutta la penisola negli anni 90 e 2000.  L’autore ha realizzato alcune partecipazioni a compilation sin negli USA e pubblicato, tra gli altri, l’ultimo album nel 2013 “RISERVATO 9013” le cui musiche scorrevano in una miscela di Rock, Canzone d’Autore e Progressive.  Negli stessi anni Torchio si esibisce con la band “Los Latin Lovers” in diversi festival e concerti in cui l’ironia e il ritmo la fanno da padroni.  L’amore per la poesia e la musica non possono che sfociare nell’attuale lavoro solista che intraprende a partire dal 2017 dopo aver giocato per anni con il proprio lato istrionico, dedicandosi così alla creatività più profonda e tormentata, costruendo brani i cui testi sono intrisi di ironia e senso critico verso gli stereotipi che limitano il nostro andare, amando le fragilità umane, quelle con cui si sogna e per cui vale la pena vivere.  Nel 2018 Torchio pubblica l’EP “Sostituibile“, costituito da 4 brani preludio del nuovo album “Non vi appartengo“, in cui sono presenti alcune collaborazioni con artisti di svariata estrazione. L’obiettivo è quello di rimarcare la necessità di condividere il proprio percorso con lo spirito che alcuni definiscono del Rock ’n Roll. 

https://www.instagram.com/torchiomassimo/ 
https://www.facebook.com/torchiomassimo/

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“Novembre” è il nuovo singolo dei Cassandra

Esce venerdì 12 novembre 2021 Novembre, il nuovo singolo dei Cassandra. La band fiorentina, reduce dall’esperienza di X-Factor 2021 – dove ha presentato il singolo di debutto Kate Moss – ora regala un nuovo capitolo, fuori su etichetta Mescal e distribuito da Sony.   Del brano dicono: “Arriva un altro Novembre senza nemmeno accorgersene e con lui buoni propositi che ormai non sono stati rispettati, vizi che rimango e sbagli che si ripetono, come un vecchio nastro che si riavvolge continuamente perché a quella stessa canzone ormai ci siamo affezionati, nel bene e nel male“.


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I Cassandra sono: Matteo Ravazzi (voce), Francesco Ravazzi (chitarre) e Giovanni Sarti (batteria)


“…e il nastro si riavvolge
sui nostri vabbè

Prodotta da:
Marco Carnesecchi
Alex Marton 

Scritta da:
Matteo Ravazzi
Francesco Ravazzi
Marco Carnesecchi

E di fumare non smetterò

BIO:

Cassandra nascono nel 2019 da un’idea di Matteo Ravazzi (voce), Francesco Ravazzi (chitarra) e Giovanni Sarti (batteria), tre musicisti  fiorentini che decidono di concludere il capitolo Kelevra per inaugurare un nuovo percorso artistico.

Come Kelevra hanno realizzato un album che li ha portati ad avere collaborazioni importanti (con Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti) oltre a calcare palchi di rilievo come quelli del Pistoia Blues, del Mengo Music fest, del Metarock, etc… L’incontro con il produttore Marco Carnesecchi, spinge il progetto su un livello più intenso di scrittura e di arrangiamento, che si sviluppa in un anno di lavoro, dando alla luce nuovi pezzi vestiti di un pop genuino, ricercati nei suoni e che pur non seguendo nessun tipo di trend, si appoggiano benissimo su quest’epoca trasversale.  Ed ecco che nascono i Cassandra, dal nome evocativo, ed ecco che arrivano in Mescal,  con la voglia di organizzare una festa, inaugurata Giovedì 16 Settembre 2021, come “fosse un after party di una sfilata milanese”, dove l’unica protagonista è Kate Moss, che esce dalle casse a tutto volume in questo scorcio di fine estate.

Kate Moss, oltre ad essere il 1° singolo dei Cassandra, è anche la canzone presentata alle audizioni di XFactor 2021 che ha consegnato alla band il lasciapassare per i bootcamp. Il concerto, da sempre scuola e rito catartico, li ha visti protagonisti applauditissimi, anche di recente a La Limonaia (3 Settembre 2021), in quella Firenze che è casa, ispirazione e scenario naturale per le storie che diventano canzoni e per il video di Kate Moss. Sempre live – in versione acustica – anche a La Santeria 31 di Milano (8 Ottobre), in attesa dell’uscita del 2° singolo.

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“Azure” è il nuovo singolo di Say Twine

Esce venerdì 29 ottobre 2021 Azure, il nuovo singolo di Say Twine, progetto solista del violinista, musicista e compositore elettronico Alessio Cavalazzi (già del Trio Cavalazzi) e new entry nel roster di Ohimeme (www.ohimeme.com). Il brano è stato prodotto insieme a Luca Grossi (Flat Scenario) ed è  distribuito da Artist First

Successivamente agli studi tradizionali conseguiti nel conservatorio di Milano in violino e in musica elettronica, ha iniziato a esplorare un genere musicale di sua visione, che comprendesse sia il mondo acustico, appartenente già al suo percorso lavorativo, e sia quello elettronico: una partitura dove l’orchestrazione, anche se composta da strumenti e suoni contemporanei, è pensata in modo sinfonico, con stratificazioni e contrappunti, i quali lasciano spazio anche a momenti aleatori di pura improvvisazione. Il tutto contestualizzato in armonie malinconiche e ritmi delicatamente pulsanti. Così è nato il progetto Say Twine, il quale live set comprende un complesso e moderno sintetizzatore modulare affiancato al suono antico di un’ensemble barocca.
 
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BIO 
Parallelamente la sua carriera da violinista è nata diplomandosi con il massimo dei voti al Conservatorio G. Verdi di Milano nel 2014, e conseguendo il diploma LRSM della Royal Academy School di Londra nel 2018. Nel 2020 ha ultimato gli studi con il diploma in Biennio di Alta formazione di Musica Elettronica al Conservatorio di Milano. Dato il suo interesse per ogni genere musicale, ha collaborato con diverse realtà: da importanti orchestre classiche e cameristiche (Orchestra dell’Accademia della Scala di Milano, Orchestra LaVerdi, Orchestra I solisti di Milano, con cui ha partecipato ad un tour in Cina come spalla dei violini secondi, etc.), a tournèe con band di fama internazionale (Einstürzende Neubauten e Blonde Redhead). Ha sempre dimostrato curiosità e trasporto verso la ricerca di nuovi suoni. Per questo motivo collabora da diversi anni con numerosi ensemble di musica contemporanea, tra i quali il Divertimento Ensemble e il Dèdalo Ensemble. Nel 2019 ha suonato nel ruolo di konzertmeister per il progetto Hymnen di Stockhausen diretto dal Maestro Pedro Amaral

TRIO CAVALAZZI
Con i fratelli Elisa e Andrea ha fondato il Trio Cavalazzi con cui si esibisce in numerosi concerti in Italia e all’estero (Svezia e Cina).  Nell’aprile del 2021 i fratelli hanno partecipato al programma televisivo “Nessun Dorma”, condotto da Massimo Bernardini e in onda dal 4 ottobre 2021 in prima serata su Rai5, in qualità di band di residenza, proponendo in ogni puntata una trascrizione originale in chiave classico/elettronica di una composizione classica e collaborando con artisti di fama internazionale come Irene Grandi e Massimo Venuti. 

Nel 2018 è uscito il CD “Acustica <> Elettrica” con Riccardo Sinigaglia e Trio Cavalazzi (Etichetta Alma De Nieto).  Ha vinto il Concorso internazionale di composizione musicale (sezione leggero-pop) “Ilaria Rambaldi” ed è risultato finalista al Concorso nazionale “Premio delle Arti”, Sezione Pop Rock, Composizione musiche originali.

https://www.instagram.com/saytwine/
https://www.instagram.com/trio_cavalazzi/
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“Gatto di Schrödinger ” è il nuovo singolo di Francesco Savini

Con Gatto di Schrödinger prosegue il percorso di Francesco Savini, il cantautore di Le Siepi Dischi (distribuzione Believe Digital) che quest’anno ci ha presentato varie sfaccettature del suo progetto con singoli come Equatore, Zenzero e Bombe nucleari. Sul nuovo brano, fuori l’11 novembre 2021, troviamo l’artista impegnato in un power pop il cui sound molto più che nei pezzi precedenti risente di chiari influssi Britpop: un brano quindi più carico di pathos e maggiormente tirato, in parallelo -verrebbe da dire- con il tema e con le origini della canzone. Francesco racconta di aver scritto il brano dopo una serata intera passata a litigare con la sua ragazza, mettendo più volte in discussione tutta la relazione: una litigata di quelle che ti fanno star male perché non sai più se ciò che provi è sufficiente per far funzionare le cose e trovi tutti i motivi più validi per chiudere“Cominci a pensare che forse è meglio troncare il rapporto prima che diventi qualcosa di tossico e che una storia può essere bella anche se le si pone fine”. Poi però entrano in gioco le paranoie(e qui riecheggia anche il testo del precedente singolo Equatore, che prendeva spunto dall’ipocondria): “e se non incontrerò più una persona come lei? Ci sono altre cose che possiamo dirci? Rimarrò solo per sempre? Perché i pensieri sono difficili da arrestare, e da semplici pensieri si trasformano in paradosso, un po’ come il gatto di Schrödinger”, spiega Francesco.
 

DATA DI USCITA: 11/11/2021 – ETICHETTA: LE SIEPI DISCHI/BELIEVE
CODICE ISRC: IT0PH2100007

si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

Produzione artistica, voce, chitarra, tastiere, musica e testi: Francesco Savini
Chitarra: Daniel Zanaboni
Basso: Luigi Cerbone
Batteria: Luca Sernesi
Brano registrato e mixato da: Antonio Polidoro (Blapstudio, Milano)
Mastering: Claudio Giussani (Energy Mastering, Milano)
Foto: Francesco Perez
Copertina: Alyssa Sermidi
BIO
 Francesco Savini è un cantautore abruzzese classe 1996. A quattordici anni inizia a scrivere canzoni ispirandosi ai grandi del rock internazionale, per poi innamorarsi della musica italiana grazie ai testi di Cesare Cremonini, Max Pezzali, Vasco Rossi ed Eros Ramazzotti. Nel 2016 si trasferisce a Milano per studiare presso l’università di musica fondata da Franco Mussida della PFM ed entra in contatto con la realtà indipendente della città. Da questa esperienza nasce l’esigenza di esprimersi tramite i propri testi e inizia a scrivere. Nel 2019 entra al Blapstudio di Antonio Polidoro per incidere i suoi primi brani e il 7 ottobre 2020 esordisce con Maratoneti, a cui seguono La facoltà del tempo perso e Divano. Nel 2021 inizia la collaborazione con l’etichetta Le Siepi Dischi, su cui escono i singoli Bombe nucleari, Zenzero, Equatore e Gatto di Schrödinger.

Ascolta anche i singoli Zenzero ed Equatore

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Comunicato stampa

“Ustione” è il nuovo singolo dei Listrea

Esce oggi venerdì 5 novembre 2021 “USTIONE”, il nuovo singolo dei LISTREA. Durante l’estate, la band lombarda, inizia la scrittura di un nuovo nucleo di canzoni, registrate e prodotte completamente in home recording l’inverno stesso e “Ustione” è la prima di queste tracce che faranno parte dell’album d’esordio dei Listrea. Un disturbante mondo che ci riporta nei locali sotterranei e nel cuore della scena musicale underground: un mondo nostalgico che mischia elementi di noise, psichedelia e progressive e che ora, dopo una pandemia globale, ci sembra fantascientifico e sconosciuto. Benvenuti.  

Ustione è il secondo singolo estratto da Formicolio, il nostro album di debutto. È un pezzo nato in saletta, un pomeriggio che, quasi per gioco, ci eravamo scambiati gli strumenti. Quando è arrivato il momento di registrare ciò che avevamo preparato insieme, abbiamo cercato di mescolare le chitarre noise con degli elementi per noi relativamente nuovi: un sintetizzatore e delle percussioni elettroniche programmate, che insieme alla batteria acustica vanno a costituire il cuore e il motore della canzone. Nei ritornelli, la voce di Chiara Amalia, cara amica e 1/2 del duo sweet noise/post-punk KICK, ci è sembrata naturalmente perfetta per l’atmosfera che cercavamo di evocare con le parole del testo in quella sezione.” Listrea

I Listrea sono Fabio Pietroboni, Andrea Manini, Edoardo Serena, Fabio Orticoni.
Scritto, suonato, registrato, prodotto da Listrea a Brescia, nelle nostre case tra Botticino e Villaggio Prealpino.
Parole di Fabio Pietroboni e Listrea.
Mixato e masterizzato da Matt Bordin all’Outside Inside Studio di Volpago del Montello.

BIO: 

Listrea si conoscono musicalmente nell’autunno del 2018. Qualche mese più tardi pubblicano l’EP di debutto Placide Ninfe, sei pezzi autoprodotti che si muovono tra psychedelia e noise rock. Un lavoro che li porta, nel corso del 2019, a condividere il palco, tra gli altri, con The Underground Youth, Massimo Volume, TOYArt Brut.

Il 2020, invece, inizia con una manciata di pezzi nuovi pronti, tra i quali viene scelto Girasole, singolo pubblicato il 21 Marzo con un remix di Silent Panda | Deadly Panda (Luca Giovanardi, frontman dei Julie’s Haircut) sul virtuale lato B. Poco meno di due mesi più tardi pubblicano La Serra, un progetto musicale e visivo interamente composto, registrato e prodotto a distanza durante le prime settimane dell’epidemia di covid-19, che viene presentato in anteprima su i-D/Vice Italy. Durante l’estate, inizia la scrittura di un nuovo nucleo di canzoni, registrate e prodotte completamente in home recording l’inverno stesso. Faranno parte dell’album d’esordio dei Listrea.

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