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Indie Pop

Il tema natale di Giallo

Da venerdì 4 giugno sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “La teoria dell’universo”, il nuovo singolo di Giallo. La Teoria dell’Universo è un brano nato a gennaio 2020. Pensato da Giallo per l’uscita del suo primo EP (ancora progetto ipotetico al tempo), la Teoria dell’Universo è una dedica alla musica. Nasce da una poesia scritta al pianoforte di notte, che fa da intro al brano. Nuda, è poi stata vestita da Federico Sapia. Un abito su misura. Colletti orchestrali e gemelli che sono bischeri di   violini. La Teoria dell’Universo è un brano che esplode verso l’alto, per poi ritornare di colpo dentro la stanza di Dorchester House a Notting Hill.

Abbiamo calcolato il suo tema natale.

Sole in Toro
Per te è importante aver soldi quanto basta per vivere senza ansie. Sei una persona istintiva che ama le gioie semplici della vita: ti piace mangiare bene, dormire a lungo e profondamente, vivere il più possibile a contatto con la natura. Vero o falso?

Vero. Anzi falso. No vero. Boh, è un casino.

Quando si hanno tanti progetti e sogni per la testa è difficile vivere senza ansie. Perché vorrei sempre un po’ di più. Voglio qualcosa di più da un cielo che guarda impassibile. I soldi non mi ossessionano, vivo con la fiamma al minimo da sempre. Però per i miei progetti i soldi serviranno. Quindi devo rimboccarmi le maniche. Viola dice che sono uno stereotipo. Che voglio i soldi, che voglio andare veloce, e che mi piace il pallone. Viola, non lo vuoi capire che sono solo un romantico con troppi sogni per la testa?

Ho un parrucchiere fidato a Malta, Frank. Poi ne ho uno a Roma, il Moro. Ed uno a Torino, il-Gu. Il primo lo pago in fiori, il secondo a schiaffi, il terzo in cocomero. Frank non si fa fare foto. Mangiare bene sì. L’ho preso da mio nonno Arnaldo credo. Lui era di Genova. Cucinava un coniglio con i pinoli che mi faceva impazzire. Poi le alici al limone. Era un toro, come me. Amava cucinare, e godeva nel mangiare. Io amo cucinare se godo nel mangiare. Mi manca Arnaldo, lui si che era un uomo grande. Falso che dormo a lungo e profondamente. Non mi piace dormire, perché sento di perdere tempo. Quando ero al liceo avevo fatto un calcolo tutto ragionato. Allora, andare a dormire 10 minuti più tardi ogni sera significa guadagnare 5 ore di vita al mese. Che sono 60 ore all’anno. Due giorni e mezzo. Se vivo 80 anni sono 200 giorni guadagnati. Dico, duecento. Finisce che non dormo mai. Molti mi dicono che è un ragionamento stupido. Probabilmente lo è. Ma io ci sto bene.

La natura è mia amica. Da sempre e sempre lo sarà. Dormire nella natura. Immergersi in mare fino a perdere il respiro per sentire la sua forza. Sotto sono morto. Sopra sono vivo.

Ascendente in Pesci

Sei sensibile e fantasioso. Sei generosissimo e poiché non ti piace promettere quel che non puoi dare, ti dedichi concretamente al bene del prossimo, dai familiari alle persone bisognose. Vero o falso?

È vero. Che la fantasia è la mia migliore amica, e che mi aiuta a trovare le risposte alle domande più difficili sulla terra. Fantasia che sembra un mondo totalmente immaginario, scollegato da quel che esiste. Creare una realtà fittizia come gli uffici delle aziende di Malta. In realtà per me la fantasia è traduzione della realtà vera. Quella che vedo e che sento. Come tradurre quel che vivo in una maniera da me più comprensibile. La fantasia è un astronauta. Di quelli che sono nati con il desiderio di scoprire cosa c’è oltre le stelle. Che sale da una scala lunga fino all’infinito, fino alle nuvole. E da lì si vede la luna. In tutta la sua bellezza e fragilità. La luna ha una rosa, un’antenna, un satellite che prende tutti i canali di TVFantasia. Sì, io sono la luna. Sì, io sono sensibile. L’astronauta deve essere delicato, se non può fare male.

Non prometto quasi mai. Se prometto è perché so di potercela fare. Underpromise, overdeliver. Fondamentale per me, che amo il bene degli altri, ma amo il bene di me stesso. Mi dispiace. Perché a volte so essere più egoista che generoso. Però si impara, si migliora.

Luna in Ariete
L’ideale inconscio per un uomo che nasca con questa posizione lunare sarà di unirsi ad una donna poco remissiva e piuttosto attiva, decisa, autonoma e combattiva. Vero o falso?

Vero. Il mio balconcino è stretto stretto. Come i funghi fritti fritti di Benigni. Non lo vuole nessuno. A parte che almeno c’è un filo d’aria da respirare. Mentre il caldo è fermo in questi giorni. Tanto da esaltare i pensieri ed annientare i muscoli. Però pare una prigione. Con tanto di sbarre tutte intorno che non vogliono farmi scappare. Il caldo dentro casa, e le sbarre tutte intorno. Non è che ho tanta alternativa se non stare qui. Ve lo faccio vedere in foto, così capite cosa intendo.

Io che invece vorrei poter essere Peter Pan. Avere della polvere magica che mi faccia crescere le ali. Mentre ascolto “Wheels fall out” dei Good Housbands. Far crescere le ali e volare via da questa isola. Che è bella ma è troppo lontana. Per uno come me che ora come ora vorrebbe solo darti un bacio di quelli che fanno un suono fortissimo. A stampo sulle labbra. Per far sentire a tutti come mi sei mancata questa settimana. Per far sapere al mondo che mi sei mancata da morire. Vorrei volare da te e nascondermi dentro al tuo giardino. Guardare quei fiori che tanto ami. Perché quando ami qualcosa devi saperlo volere, e devi saperlo dimenticare. Per poterlo amare sempre. Fiori amati e dimenticati. Perché mi mandi queste foto dai? Sto provando a raccontarti una storia. Sappi dimenticare.

Voglio arrivare nel tuo giardino come un’ombra. Ed entrare dalla porta finestra come un ladro di opere d’arte. Un puma. Silenzioso. Che alla fine un puma è un leopardo. Passare accanto alla porta del bagno e vederti lavare i denti. O magari struccarti. Con tutta la faccia nera come fossi un pagliaccio nel suo camerino. Vorrei prenderti lì. Invece entro in camera e mi nascondo dietro la porta. Voglio farti piangere. Di gioia. Di rabbia. Allora tu entri in camera. Ed io ti copro gli occhi con le mani. Voglio che pianga nelle mie mani. Vorrei piangere anche io, ma non so se so farlo. Tu piangi pure nelle mie mani. Poi ti prendo con le mani vicino alle orecchie. Perché le tue orecchie sono petali di calle. E ti bacio. Ti bacio fortissimo perché non riesco a tenermi. E sento quanto sei fragile. E sento quanto sei forte. Questo è il mio ideale adesso.

Venere in Pesci
Occorre sottolineare il lato masochistico di questa posizione planetaria, trattandosi di una Venere molto propensa a vivere l’amore con una certa dose di sofferenza. Difatti la sensibilità del segno conferisce a Venere delle tinte spesso drammatiche, dalle sfumature scure, in quanto la realizzazione affettiva risulta condizionata da scelte difficili di compagni complicati. Vero o falso?

Vero. Credo che chiunque sia alla ricerca di qualcosa di più possiede un’innata tendenza a vivere con una certa dose di sofferenza. È banale da dire, ma i momenti di sofferenza rimangono più impressi. Colpiscono forte e fanno crescere, come il vento. In amore, come in tutto quello che esiste attorno, mi piace incontrare la sofferenza. Però ho imparato ad accoglierla a braccia aperte, aspettandomi un abbraccio e ricevendo uno schiaffo. Non mi piace mostrare la mia sofferenza. Sono sensibile, molto, sì. Però sono anche orgoglioso, molto, sì. Quando soffro lo so io. Quando soffro vesto maschere di Venezia. Se soffro lo puoi leggere tra le righe.

Marte in Toro
Spesso è evidente una tendenza al sovrappeso, alla testardaggine e ad una incontrollabile gelosia, magari mascherata da un’apparente calma esteriore. Vero o falso?

Molto vero. Molto. Tutto vero. Sovrappeso mentale piuttosto che fisico (anche se, non fosse per il mio metabolismo, le carbonare che sbrano si farebbero sentire). Mentale inteso come sovraccarico di idee, progetti, che mi riempiono la testa e in qualche momento prendono il sopravvento sulle leggi del possibile. Devo imparare a gestire meglio. Di conseguenza la testardaggine è d’obbligo. Anche perché i miei progetti tendono ad andare contro a tutti e tutto. L’unica che mi sa far cambiare idea è Sofi. Perché ha capito come prendermi. Di petto. Io che voglio camminare da solo, ma poi me la prendo se gli altri si allontanano. Geloso lo sono stato fin da piccolo, quando davo i pizzicotti alle allieve di pianoforte di mia mamma. Ve l’ho detto, vesto maschere di Venezia molto bene. So sembrare calmo. Ma se sei attento me lo leggi dentro.

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“It’s magic” di Mc Matt feat. Marica Rotondo

Dal 18 giugno è disponibile in rotazione radiofonica “IT’S MAGIC”, nuovo brano di MC MATT che vede il featuring di MARICA ROTONDO. Il singolo è stato pubblicato su tutte le piattaforme di streaming il 12 giugno.

Viviamo in un mondo meraviglioso, una realtà in cui tutto ciò che desideriamo si può avverare magicamente. Il segreto per far accadere le cose è realizzarle prima dentro di noi, in coerenza con ciò che siamo veramente: questo è il messaggio principale e il cuore pulsante di “IT’S MAGIC”, nuovo brano di MC MATT in collaborazione con MARICA ROTONDO. Un singolo caratterizzato da sonorità  tipicamente associate all’estate, la stagione che più tra tutte regala emozioni che poi si trasformano in ricordi senza tempo.

«“It’s Magic” è il frutto di un percorso personale di riscoperta e consapevolezza – spiega MC Matt a proposito del nuovo brano – Una serie di coincidenze e segnali mi hanno guidato durante la composizione e l’arrangiamento del brano, la scelta della performer con cui collaborare, la scelta della location del video musicale. Tutto si è incastrato perfettamente lasciandomi la sensazione di vivere, non a caso, una magia».

Il videoclip ufficiale di “It’s Magic”, diretto dallo stesso MC Matt, vede protagonisti lui e Marica Rotondo mentre sembrano cercarsi tra i meandri di suggestive location estive. La canzone prosegue, la sequenza di immagini cambia alternando cornici e colori fino ad arrivare all’incontro tra i due che si ritrovano, nella suggestiva cornice del faro di Murro di Porco (Siracusa) con le luci del tramonto del Sud.

Biografia
MC Matt è un DJ, produttore, musicista, compositore e cantautore, attivo da anni in vari progetti musicali che spaziano dalla dance/house agli ambienti pop e rock. La sua grande attrazione per la musica, insieme al suo notevole talento, lo ha avvicinato allo spettacolo sia come dj che come polistrumentista fin da giovanissimo. MC Matt è molto preciso e professionale, ma anche pieno di creatività e sempre alla ricerca delle ultime tendenze musicali. È attivo anche all’estero come performer e all’interno di progetti e collaborazioni internazionali. Attualmente è impegnato nella produzione di vari dischi, che spaziano dalla musica pop e rock a brani house/dance con artisti italiani e internazionali. I suoi singoli “We are Europe” (2013), Il Mondo Splendido (Please Garcons! 2013), “#DorianGray” (2015), “Lady D” (2015) e “Summer Love” (2019) sono in onda sui principali canali radio/tv/web. MC Matt si esibisce come dj in tutta Italia così come all’estero in alcuni tra i più rinomati locali ed eventi. Ha una lunga esperienza in ambienti di musica dal vivo, dove continua ad eseguire i suoi numerosi dischi pop e rock (Libidomeccanica – Please Garçons!) e, come polistrumentista, con l’artista SENHIT nei suoi tour invernali ed estivi 2016/17 in tutto Italia ed Europa. MC Matt compone anche colonne sonore per film, produzioni televisive, spot pubblicitari e prodotti audiovisivi in generale. Il suo nuovo brano, “It’s Magic” (feat. Marica Rotondo), è disponibile in digitale dal 12 giugno e in radio dal 18 giugno 2021.

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Comunicato stampa

“Cuba Libre” è il nuovo singolo di Vincenzo Greco

Dal 18 giugno è disponibile in rotazione radiofonica “CUBA-LIBRE”, brano estratto dal nuovo album di VINCENZO GRECO dal titolo “TRA SOGNO E REALTÀ”. Il disco sarà pubblicato su tutte le piattaforme di streaming lo stesso giorno. Riprendere lo stile folkloristico della salsa cubana e riproporlo in chiave rock: il risultato di questo processo creativo è “CUBA-LIBRE”, brano di VINCENZO GRECO dal sound estivo che vuole essere un inno di libertà e di speranza per Cuba. Il pezzo è estratto dal nuovo progetto discografico full lenght di Vincenzo Greco, “Tra sogno e realtà”.

«“Cuba – Libre” è stata scritta durante un viaggio a Cuba – spiega l’artista a proposito del nuovo brano – Da questa esperienza ho potuto apprezzare la forza e la voglia di vivere di questa straordinaria popolazione e la loro diversa visione del mondo che per molti versi mi è apparsa nettamente migliore della nostra. Le loro grandi mancanze, sia economiche che politiche, sono bilanciate dalla loro forza e vitalità».

.Biografia
Vincenzo Greco presenta “Tra Sogno e Realtà”: percorso musicale a tappe nell’anima del cantautore milanese, tra illusioni e vita vissuta, aspirazioni e quotidianità, in una continua altalena di emozioni e scelte da compiere per non soccombere agli eventi. Lo sguardo rivolto al futuro e la dimensione onirica che stempera nell’esperienza di ogni giorno. Con alle spalle un album edito dai Nomadi (“Piccolo Re”) e numerosi concerti in giro per l’Italia, Vincenzo Greco esce col suo secondo disco per raccontarci la sua percezione del mondo e farcela apprezzare nel modo più eterogeneo possibile, attraverso un caleidoscopio di suoni che abbraccia l’energia del rock, la vitalità del funky e del ritmo salsa, il gusto del jazz e l’orecchiabilità della pop music. Impossibile non tenere il tempo!
 

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Internazionale

Kolè mi ha portato in giro sui tetti di Roma

Dopo l’esordio con “Your Mouth”, e il successivo singolo “Red Fruits” torna l’atipica cantautrice romana classe 1993 che si lascia influenzare da Radiohead e Portishead, Moltheni e Afterhours, ma anche da Quantic Soul Orchestra e Fela Kuti. Un mix unico che ci porta nel territorio inesplorato all’interno di un esperimento sussurrato ed elegantissimo tra trip hop, funk e nu soul. “Kolé” è il suo disco di debutto. 

Abbiamo fatto un giro per Roma, città dove abita, con lei e le foto di Simone Pezzolati.

Che rapporto hai con la città di Roma?

Sono molto legata a Roma, è la mia città. Amo le sue contraddizioni nonostante spesso mi lascino perplessa. È una città bellissima ma, così pare, impossibile da amministrare con puntualità.

Se fossimo nuovi in città, dove ci porteresti?

Sicuramente sul lungo Tevere, dà la misura del carattere della città molto più che il Colosseo secondo me, poi al cimitero acattolico di piramide per i monumenti, le statue e il verde, poi a villa Sciarra, al gazometro nel quartiere ostiense e infine al parco degli acquedotti.

Quali sono i luoghi che più credi abbiano a che fare con il tuo disco?

Per All the things penso ad un viaggio che feci in Polonia, nonostante il testo non sia direttamente ispirato a quello nel mio immaginario questa canzone appartiene a quel posto e alle sensazioni che mi ha lasciato. Red Fruits appartiene al quartiere Capannelle a una gita al lago di Albano e a racconti riguardo una Sicilia per me lontana ma in quel momento vicina. Pink leaves non saprei, alla mia vecchia casa e ai pomeriggi di studio intensivo, a un certo tipo di concentrazione. Your mouth al mare, quello vicino tovajanica, a delle passegiate fatte verso sera nei quartieri limitrofi.

Ci sarà presto un seguito del tuo EP di debutto?

Sì, è previsto un album.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali in Italia?

Ce ne sono molti più o meno distanti dal mio mondo. Non tutti questi ascolti hanno influenzato direttamente le mie produzioni. Sicuramente ho ascoltato fino a morire i Verdena, lo stesso ho fatto con gli Afterhours, Moltheni e Cristina Donà. Poi il teatro degli orrori e molto altro.

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Elettronica

DJ Aladyn ci ha portato in giro per Milano per comprare dischi

Esce mercoledì 9 giugno 2021 Summer Night, il nuovo singolo di DJ Aladyn che questa volta si avvale della collaborazione del cantante italo-nigeriano Raphael. Il brano segue la pubblicazione di Paradise Lost (dove il testo era ispirato a John Milton e Dante Alighieri) e ci porta all’interno di una festa estiva, metafora di un’oasi felice in contrasto con una vita di routine e di conti da pagare.

Le sonorità dance e reggae sapientemente mixate accompagnano l’ascoltatore in questa riflessione musicale, dove gli artisti rivendicano il diritto a vivere la propria passione, dopo le incertezze ed il silenzio di mesi di lockdown e restrizioni superati anche grazie al ricordo di quelle notti d’estate, all’attesa di sentire di nuovo i potenti bassi di un impianto in riva al mare che ti scuotono dal profondo, di rivivere quel rito collettivo ancestrale che è la festa. Feel the vibes!

Ne abbiamo approfittato per farci portare in giro per Milano, per comprare qualche disco.

Cosa puoi raccontarci del tuo nuovo singolo Summer Night?
Summer Night nasce dopo il lockdown e racconta la voglia di tornare a stare all’aria aperta e a divertirsi in leggerezza, riprendendo i contatti con le persone. Perché anche se nei mesi di chiusura abbiamo avuto apparentemente tempo per riflettere su tante cose, è stato pressochè impossibile prendersi quello spazio necessario per ascoltarsi nel prodondo. Summer Night rappresenta proprio questa consapevolezza maturata nel tempo, che è pronta a fiorire in una notte d’estate.

Entriamo metaforicamente in un negozio di dischi? Cosa ci consigli?
Normalmente quando entro in un negozio di dischi, vado subito dritto nel reparto “colonne sonore” perché adoro collezionare vinili di questo tipo. Poi cerco di trovare anche l’angolo “Battle Breaks” che è sempre poco reperibile, vinili che contengono tools per lo skratch. Poi passo all’angolo elettronico anni ‘70, cercando materiale un po’ cosmics e un po’ space music alla Tangerine Dream e Klaus Schulze, perché prediligo quel genere di musica elettronica.

Domanda che ti avranno già fatto tantissime volte, ma noi non possiamo essere da meno. Come mai ti chiami DJ Aladyn?
Mi chiamo DJ Aladyn perché il mio vero nome è Aldino, e da ragazzio degli amici che avevano un locale estivo mi chiamarono per fare una serata. Sul flyer scrissero DJ Aladyn. La serata andò benissimo e io decisi di tenere quel nome perché mi aveva portato fortuna.

Come hai conosciuto Raphael e quando avete deciso di collaborare?
Raphael è un giovane artista italo-nigeriano che vive a Genova e che ho conosciuto grazie ad Awa Fall, la cantante con cui ho collaborato per il mio recente pezzo Vibrations. Tramite lei ho avuto la possibilità di conoscere Raphael perché stavo cercando una voce per il mio pezzo che ricordasse un po’ quella di Damian Marley, stile che a me piace molto. Dopo aver ascoltato alcuni suoi lavori, mi è piaciuto da subito. L’ho contattato e lui è stato super disponibile e molto veloce nella scrittura del pezzo e nella registrazione. Devo dire che questa collaborazione mi ha preso molto bene e posso già anticipare che lo coinvolgerò anche per un secondo pezzo dell’album.

Prossimi step del tuo progetto musicale?
I prossimi step sono essenzialmente due: l’uscita del nuovo singolo dopo l’estate e l’esordio del mio nuovo album che sarà pronto tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. In questo periodo, invece, sono chiuso nel mio studio dove sto lavorando ai pezzi del disco.

foto di Simone Pezzolati

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“Touch” è il singolo di deuntto degli Young Lies

Esce venerdì 2 luglio 2021 per Kottolengo Recordings (etichetta di Johnson Righeira) Touch, il singolo di debutto degli Young Lies. Un nuovo e importante capitolo per il duo nato a marzo 2021 che si impone nella scena elettronica made in Italy. Immergetevi quindi in un nuovo progetto nu disco che riporta ai sapori della electro house e in particolar modo di quella french house dei primi anni 2000.

Il brano ruota attorno al concetto del monday mood e di come per sopravvivere alla “botta del lunedì” sia necessario non abbandonare mai i sogni e quell’indefinito “qualcos’altro” che sempre e comunque può esserci e ci dà la forza di andare avanti nel quotidiano. Uno stato mentale. Un qualcosa che va oltre e che, anche se non palpabile, possiamo sempre raggiungere attraverso una forte connessione con il sé e le nostre sensazioni più intime, vere e profonde. Una sorta di cuscino tra mondo onirico e realtà, che può plasmare e dare colore anche al più grigio fottuto lunedì

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BIO: Il progetto nasce nel mese di marzo 2021. Il duo è composto da Marco Ricci e Luca Lorenzi. Nel corso degli ultimi 20 anni entrambi hanno prodotto musica, collaborato con vari artisti e suonato dal vivo in locali e festival con i rispettivi progetti artistici. Il producer Marco Ricci con il progetto Casa Del Mirto si è fatto conoscere ed apprezzare anche all’estero. Luca Lorenzi in passato ha avuto occasione di lavorare in studio con il produttore inglese Jim Lowe per la realizzazione di due singoli della band Samle. I due si conoscono dall’infanzia e in passato hanno già collaborato con alcuni progetti collaterali, ma è a fine 2020 che una sera si confrontano sull’idea di realizzare qualcosa insieme, idea che si traduce e concretizza in breve tempo in YOUNG LIES, progetto nudisco che riporta ai sapori della electro house e in particolar modo di quella french house dei primi anni 2000.
Marco Ricci
Produttore nel 2002/2003 dei due album sotto il moniker di Urban Chill.
Fondatore di Mashhh Records e AIKA Recordings.
Casa Del Mirto fino ad oggi.
Dj tra il 2006 e il 2008, selezione nu-disco e french touch.

Luca Lorenzi
Fino al 2012 voce, compositore e chitarrista nella band Samle (brit indie rock).
Dal 2014 fino ad oggi voce e parte del duo electro-pop To You Mom.

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“Cosa fai stasera” è il nuovo singolo degli Spaziocalmo

Esce venerdì 2 luglio 2021 Cosa fai stasera, il nuovo singolo degli Spaziocalmo (fuori per Grifo Dischi, in distribuzione Artist First). Un nuovo atipico e trascinante singolo estivo, un inno alla leggerezza e alla bellezza della vita notturna. Il pezzo rappresenta la voglia di lasciarsi andare e di tornare a vivere la notte, per tutti gli ultimi romantici che si sono ripresi finalmente le strade immerse nel buio, che sentono l’attrazione della sera, e non vedono l’ora di lasciarsi andare.

SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3dA9vCG

BIO:
Spaziocalmo è un progetto nato nel Giugno del 2018 tra il Lago d’Orta e Monza, dall’unione di due preesistenti gruppi musicali. Tengono numerosi concerti da più di tre anni in diversi locali nell’area metropolitana di Milano, grazie ai quali hanno ottenuto nel tempo un buon seguito. Nel Gennaio 2019 pubblicano il loro primo singolo in italiano “Nocciola”, che ottiene un buon apprezzamento da parte del pubblico. Nel Settembre 2020 pubblicano il secondo singolo “Oniro”, che precederà il loro primo EP “Cadono i fulmini”, uscito il 23 Ottobre 2020, raccolta di 5 brani che rappresenta la conclusione del primo capitolo del gruppo. Stanno al momento lavorando ad un nuovo EP, di cui uscirà il primo estratto a Luglio 2021.

Gli Spaziocalmo scrivono e suonano pezzi originali in lingua italiana che nascono dalla sintesi delle più svariate influenze, dalla scena indie italiana, al cantautorato italiano e internazionale, al rock pop alternativo, al R&B, funk, fino alla psych music. Decidono di cominciare a cantare in lingua italiana, grazie alla quale hanno la possibilità di esprimere pienamente pensieri e sensazioni, verso la fine del 2019. Il loro obiettivo è quello di unire testi in italiano a sonorità più internazionali e contemporanee.

https://www.instagram.com/spaziocalmo/
https://www.facebook.com/spaziocalmo

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“Fatamorgana” è il disco di debutto dei Queen Of Saba

Esce oggi venerdì 25 giugno 2021 Fatamorgana, il debut album dei QUEEN OF SABA.  

Nel disco convivono generi e atmosfere diverse, accattivanti e sensuali, a tratti frenetiche. Un disco che ha molto da dire a cui hanno preso parte Sebastian Martini, Filippo GazzollaNicolò Perina , Federico RidolfiGiacomo Zanetti e Giuseppe D’Ambrosio. Lorenzo Battistel e Sara Santi, autori e compositori del disco, hanno dato vita a una piccola gemma dalle forti tinte emotive, frutto di un dialogo interiore che non smette mai di raccontarsi e di raccontare al mondo la propria semplice complessità.

Duo elettronico, supercompatto ed eclettico di Venezia, Lorenzo Battistel e Sara Santi sono due alieni in un mondo che spinge al binarismo, bianco o nero, vero o falso, lui o lei. Intenzionati a smantellare i dogmi di genere con colorata irruenza, i Queen of Saba spaziano tra le infinite sfaccettature dell’arte, della musica, dell’essere. La voce soul di Sara toglie limiti e definizioni ai confini dell’arte. 

CREDITS
Autori e Compositori: Lorenzo Battistel, Sara Santi
Registrata da Lorenzo Battistel presso Mud Sound, Venezia, IT
Mixing a cura di Reid Stefan, Los Angeles, CA
Masterizzata presso Eleven Mastering, Milano, IT
Foto di copertina: Giacomo Bianco
Edizioni: Boogie
Label: La Colletta Dischi
 
BIO
I Queen of Saba sono un duo elettronico, supercompatto ed eclettico di Venezia. Il progetto è nato nel 2019 dall’incontro fra Lorenzo Battistel, 27 anni, percussionista diplomato al Conservatorio di Venezia, e Sara Santi, 24 anni, di Treviso, cantante con una laurea in Arabo.
La loro musica si ciba delle influenze più disparate, dal neo-soul di Jorja Smith all’alternative pop italiano contemporaneo. Con gioia e colorata irruenza si propongono di smantellare i dogmi di genere nella vita come nella musica, esplorando le infinite sfaccettature dell’espressione e dribblando qualunque tentativo di incasellamento.
In un mondo che spinge al binarismo, bianco o nero, vero o falso, lui o lei, si sentono quasi forme aliene. Come ogni forma aliena che si rispetti, sono sempre alla ricerca di uno sprazzo di vita diversa, di un singulto di novità. Ed è proprio in terra veneziana che l’hanno trovato. I Queen of Saba sono tra i fondatori, infatti, della neonata etichetta indipendente “La Colletta Dischi”, che riunisce realtà emergenti attorno alla Laguna e si propone come punto di appoggio per un mondo come quello della musica indipendente e dello spettacolo che sta attraversando, al momento, la peggiore crisi degli ultimi anni. La nascita de “La Colletta Dischi” è stata sancita dall’uscita di tre singoli di tre artisti emergenti, fra cui il nuovo singolo dei Queen of Saba “Spremiagrumi”.
 
Sa: Sara Santi, voce, loop station
Ba: Lorenzo Battistel, pad, tastiere, percussioni

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Indie Pop

Le 5 cose preferite di Romeo e Drill

Esce oggi venerdì 25 giugno 2021 per Lizard Records Music CALMANTI, il nuovo singolo del duo formato da Romeo e Drill. Il brano affonda le proprie radici nelle influenze pop dei primi anni 2000 e crea un contrasto tra testi d’amore sofferti e strumentali leggere, come se la musica fosse lo strumento perfetto per scrollarsi via di dosso le delusioni sentimentali.
 
Romeo e Drill mettono a confronto la fase pre e post relazione con l’elenco di ciò che il rapporto ha dato e poi tolto per arrivare alla conclusione che una situazione di stallo non era più tollerabile. Il brano unisce le movenze pop degli Zero Assoluto, la malinconia urban degli PSICOLOGI e l’irriverenza punk dei Blink 182: un riassunto musicale di una generazione in bilico.

Per l’occasione, abbiamo chiesto loro le loro 5 cose preferite!

ROMEO – PASSARE IL TEMPO CON IL MIO CANE: sicuramente uno dei tratti fondamentali della mia persona riguarda il rapporto che ho con il mio cane, Jack. Oltre la musica, lui possiede una valenza emotiva incredibile, alleggerisce le mie giornate ed anche nei momenti tristi è sempre il primo a starmi vicino. È un rapporto che ho coltivato nel tempo, basato su un elemento a me caro, la fedeltà. Essendo un ragazzo che difficilmente si fida delle persone, con Jack ho riscoperto la bellezza del poter affidare una mia emozione a qualcuno che non sia io stesso. È bellissimo, mi segue ovunque, mi sveglia la mattina e si addormenta con me la notte.

DRILL – L’ALBATRO DI BAUDELAIRE: estraniarsi e rimanere in disparte in situazioni particolari è forse un tratto più che distintivo del mio carattere. Essendo molto legato alla letteratura, la poesia di Baudelaire, nel quale descrive l’albatro come animale che si distacca dalla nave dei marinai e li guarda dall’alto osservando in silenzio, rappresenta a livello di immagine esattamente il mio comportamento. Amo ascoltare ed osservare.

Spesso, per divertirsi, i marinai

Prendono degli albatri, grandi uccelli dei mari,

Che seguono, pigri compagni di viaggio,

Le navi in volo sugli abissi amari.

L’hanno appena depositato sulla tolda [il ponte della nave],

E già il re dell’azzurro, maldestro e impacciato,

Strascina pietosamente accanto a sé

Le grandi ali bianchi come se fossero remi.

Com’è sinistro e fiacco il viaggiatore alato!

Lui, poc’anzi così bello, com’è comico e brutto!

Uno gli mette la pipa sotto il becco,

Un altro, zoppicando, imita lo storpio che volava!

Il Poeta è come lui, principe delle nubi

Che sta con l’uragano e ride degli arcieri;

Esule in terra fra le grida di scherno,

Le sue ali da gigante gli impediscono di camminare.

ENTRAMBI – PING PONG: entrambi siamo grandi amanti del ping pong, tra una registrazione e l’altra passiamo le ore a sfidarci. È quel momento della giornata in cui stacchiamo anche mentalmente dal lavoro e ci sfidiamo costantemente, mettendo in palio anche due birre hahah!

ENTRAMBI – LE SIGARETTE: chiedeteci tutto, ma quando davvero chiediamo un momento intimo per stare per fatti nostri, la notte diventa il luogo ideale per fumare una sigaretta, pensando ai suoni e alle melodie da utilizzare per una canzone. Entrambi abbiamo il vizio del fumo in situazioni analoghe: fumiamo sempre durante l’ascolto di un brano in studio o in momenti di creatività. Sappiamo che fa male e forse più in la dovremmo smettere, ma per ora ciò che ci accomuna ce lo teniamo stretto.

ENTRAMBI – IL CALCIO: Drill, grande tifoso romanista e Romeo ottimo estimatore di calcio. Condividiamo spesso momenti in cui guardiamo le partite di calcio, commentando qualsiasi cosa. Ogni tanto, nel tempo libero, organizziamo una partitella di calcetto e ci ammazziamo dalle risate hahah. Cerchiamo sempre di passare molto tempo insieme, fondamentalmente per noi è questo l’importante.

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“Tentativo di volo” è il disco di debutto di Vipera

Esce venerdì 2 luglio 2021 per Dischi Sotterranei il disco di debutto di Vipera, alterego di Caterina Dufi, dal titolo Tentativo di volo. Quattro tracce che compongono un intreccio di trame sonore e parole udite a mezzavoce, un disco senza genere ma con un’identità precisa: gioco borgesiano, di riflessi e di rimandi interni tra i testi, nella perfetta intercapedizione tra il sapienziale e la più becera quotidianità. 

Nella musica uno ci si ritrova incastrato, la migliore delle vocazioni ha sempre il suo retrogusto di condanna. Cosı̀nasce questo disco, come un contenuto che per necessitàtrova la sua forma, traendo le sue sonorità ̀ dai mondi distanti ma non incompatibili della forma canzone, della poesia, dell’improvvisazione isterica, della quiete.

SCOPRI IL DISCO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/2UgzFnl

Una musica per iniziati, che si ispira- per la sua scrittura – a una riconnessione mitica tra passato e presente, una visione organizzata per dare forma al caos. Il volo del santo di Copertino o di Icaro, non ci importa, il limite è sempre e solo il dramma del soffrire senza godere della quiete, il suo superamento èil comprendere quanto ciò ci riconnetta all’ umano, a un caos che ci accomuna.

BIO:
Vipera è il progetto solista di Caterina Dufì, classe ‘98. Vive a Bologna, dove studia da qualche tempo. Lavora costruendo un immaginario ibrido, spartito tra musica e arte visiva. L’estetica e le intenzioni del progetto riprendono musicalmente il Frusciante di Niandra La Des, le sonorità di Mount Eerie, le suggestioni del misto inglese-italiano care a Flavio Giurato, le visioni aride del litorale adriatico di Umberto Palazzo, l’insaziabile sete di conoscere sé stessi, l’efferata sperimentazione del primo e ultimo Battiato.

L’EP d’ esordio di Vipera rimescola queste suggestioni musicali assieme a testi che più che raccontare evocano, più che portare alla luce vogliono restituire l’esperienza di un mondo filtrato e rarefatto, lontano ma pervasivo. La scelta di fondere inglese e italiano deriva dalla volontà di chiarificare e servire l’intento del progetto: superare l’esaltazione che la forma-canzone (specialmente italiana) ha tributato alla narrazione, al significato, al ‘’retroscena’’ del testo. O al vissuto dell’artista. Non è tempo per questo. I testi e i brani sono una forma di preghiera. Con questa uno cerca di salvarsi da sé stesso o dalla sua storia, come volete voi.

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