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Indie Pop

Il lockdown secondo Franco e La Repubblica dei Mostri

Esce domenica 25 aprile 2021, giorno dell’anniversario della liberazione d’Italia, il nuovo singolo di Franco e La Repubblica dei Mostri dal titolo Superstiti Superbi Supereroi. Il brano, che segue la pubblicazione dell’album Sciarra Chitarra Musica Battaglia, è completamente scritto e prodotto in casa, nato dunque nel periodo di confinamento forzato: una canzone elegante con un vestito casalingo, specchio di questi tempi, uno sguardo intimo verso l’esterno: una casa e i suoi mille abitanti, in una città deserta.   Come una lente d’ingrandimenti sulle piccole cose, il brano esplora punti di vista
intorno al microcosmo delle mura domestiche, mentre si osserva il mondo fuori.

Non abbiamo resistito e gli abbiamo chiesto com’è andato il loro lockdown.

Come state passando questo strano periodo, qual è la vostra routine?
è diventato difficile rispondere a questa domanda perché questo “strano periodo” ormai sta andando avanti da oltre un anno, con oscillazioni di aperture-chiusure anche dal punto di vista emotivo. Ognuno di noi ha trovato diversi escamotage per organizzarsi la quotidianità tra quarantena, smart-working, gestione degli equilibri familiari… insomma non sempre semplicissimo, soprattutto le occasioni per stare tra noi sono state davvero poche. Di sicuro le giornate sono state più scandite da ritmi domestici rispetto a prima, e hanno finito anche per assomigliarsi un po’ tutte! Con qualche piccola gioia: abbiamo realizzato dei video di live dalle nostre case, ci siamo dedicati alla produzione di due nuovi videoclip animati, e stiamo appunto lavorando alla produzione di nuovi pezzi tra cui il singolo appena uscito Superstiti Superbi Supereroi.

L’arrivo della pandemia vi ha sconvolto qualche piano? Quale?
Ha sconvolto tutti i piani! Il nostro ultimo disco, che abbiamo amato molto anche perché frutto di una lavorazione piuttosto lunga, è uscito il 28 febbraio dell’anno scorso… potete immaginare tutto quello che avevamo previsto rispetto ai live e alla promozione e che è completamente saltato, togliendoci la gioia di condividere dal vivo questo progetto.

Ve la ricordate la primissima quarantena? Come la passaste?
Come dimenticarsela :)La passammo sicuramente più confusi di adesso, ma forse gustandoci di più la riscoperta della dimensione intima della vita domestica. Oggi siamo tutti decisamente più stanchi di questo microcosmo e non vediamo l’ora di riconnetterci con il mondo esterno.



Di cosa parla il vostro ultimo singolo? L’avete scritto nell’ultimo anno?
Si tratta un brano che abbiamo scritto e arrangiato in questi mesi di isolamento, in una modalità per così dire “casalinga”, senza troppo lavoro in fase di produzione. Sentivamo l’esigenza di rispondere a questo periodo di assenza forzata di live, dopo aver dedicato molto tempo alla lavorazione del nostro ultimo disco, con un processo più snello e per così dire istantaneo di brani che hanno preso vita negli ultimi mesi, tra cui appunto questo singolo.Non c’è un percorso narrativo lineare nel pezzo, sono immagini e sensazioni che vengono soprattutto dall’esigenza di restituire il rovesciamento di prospettiva che ci ha portati ultimamente a rivolgere lo sguardo sulle piccole cose, sui dettagli legati alla quotidianità. Le mura di casa sono diventate nell’ultimo anno la dimensione principale intorno a cui hanno preso corpo i nostri pensieri.

Cosa vi manca più di qualsiasi cosa?
Abbracciarsi

Vi ricordate ancora l’ultima serata che avete fatto post 22.00?L’ultima serata post 22.00 trascorsa insieme è stata quella del concerto live che abbiamo fatto a ottobre, a Milano, per lanciare il nostro ultimo disco “Sciarra Chitarra Musica Battaglia”. C’era un’energia bellissima, arrivavamo da mesi faticosi e da un’estate più spensierata, c’era tanta voglia di stare insieme e di suonare dal vivo.Speriamo di ritrovare presto quell’energia perché ne abbiamo tutti bisogno!

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“L’abbandono” è il singolo di debutto de Ilmostrodellaband

Esce oggi giovedì 13 maggio 2021 il singolo d’esordio deIlmostrodellaband.
Venite a scoprire il nuovo progetto di Tiziano Piu che ci porta in un mondo tormentato e nostalgico, come se avessimo scoperto un vecchio disco dei tempi del liceo in un cassetto che avevamo dimenticato. Qui dentro ci sono tutte le rabbie che abbiamo vissuto e che abbiamo seppellito sotto routine: un’ossessione rock tra Depeche Mode, Bluevertigo e Franco Battiato. Liberatevi.

L’abbandono l’ho scritta perché ho sentito l’esigenza di esprimere libertà, la voglia di abbandonarsi completamente a qualcosa, una sorta di pace interiore, rinascita. È la ribellione alle nostre ansie e paure, il coraggio di affrontarle e sconfiggerle.

BIO:
Ilmostrodellaband è un progetto musicale solista nato nel 2020.
E’ stato ideato da Tiziano Piu, classe 1981, nato a Carbonia, una piccola cittadina del Sulcis Iglesiente  (Sardegna), si stabilisce nel Cagliaritano all’età di 23 anni per studiare e successivamente lavorare. Scrive musica dall’età di 14 anni, periodo in cui inizia a suonare la chitarra e militare in qualche rock band locale. Dopo svariate delusioni musicali, da vita a un progetto solista di stampo alternative rock, Dorom Dazed (2016) dal quale seguono due album: “Shameless” e “Ireneo“. La dimensione rock però diventa qualcosa che limita la voglia di sperimentare e di evolversi, nel 2020 Tiziano crea un progetto completamente diverso dal precedente. Il nome glielo suggerisce il figlio di appena 5 anni; si avvale della preziosa collaborazione di Kazemijazi (Water In Face, Verdena) per la produzione dell’intero EP che si presenta con sonorità elettro pop/rock, cantautorato italiano, synth pop. Nei primi mesi del 2021 viene girato tra Cagliari e Carbonia il videoclip del primo singolo “L’abbandono”. Il video è caratterizzato da 9 diversi scenari con altrettante persone (compreso l’autore) che, in diverse situazioni, interpretano la canzone. “L’abbandono” in questo caso significa rinascita, libertà, vita. A volte le difficoltà, le ansie, le paure ti imprigionano e chiudono in uno spazio nel quale non ti riconosci più, soffocandoti lentamente. Liberarsi da questa bolla, e ritornare a “vivere” comporta un importante crescita interiore, un abbandonarsi completamente alle proprie verità.

L’ep di esordio contiene 5 brani e si chiama come il primo singolo “L’abbandono”, è stato registrato tra il V Studio di Cagliari e l’Hot Studio Records di Londra, l’uscita è prevista per settembre 2021.

https://www.instagram.com/ilmostrodellaband/
https://m.facebook.com/ilmostrodellaband/

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“Tra Bergamo ed il Far West” è il disco di debutto di Piccoli Bigfoot

Esce lunedì 21 giugno 2021 (in distribuzione Artist First) il primo EP di PICCOLI BIGFOOT dal titolo Tra Bergamo e il Far West. Ecco il capitolo definitivo del cantautore senza volto che gioca con gli stereotipi in mescolando folk e punk e indaga sull’identità di chi, nell’ultimo complicato periodo, si è un po’ perso. 
 
Tra Bergamo ed il far West ci sono un sacco di maschere pirandelliane, di trappole della quotidianità, di desideri di scappare e di cambiare identità per ritrovare se stessi, in un mondo fatto di slogan, violenze verbali, frustrazioni e stress.

BIO:
Piccoli Bigfoot è un cantautore mutante con forte attitudine folk punk. Si è svegliato, dopo anni di coma, in un carcere di legno di massima sicurezza senza nessun ricordo del passato.  Passa il tempo scrivendo e suonando canzoni per capire e ricordare la sua vera identità.

Dal Gennaio 2019 comincia a suonare, in modalità chitarra/voce, dappertutto, per strada, nei bar, in feste e locali. Arrivando ad aprire il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti in Latteria Molloy di Brescia nel Marzo del 2019. Nel Gennaio 2020 entra in studio, con la band, per registrare il suo primo EP “Tra Bergamo ed il Far West” prodotto e arrangiato da Gregorio Manenti (Pau Amma, Dente).
 
Piccoli Bigfoot – Testi, Musica.
Gregorio Manenti – Produzione, Arrangiamenti.
Gregorio Conti – Mixaggio.
Riccardo Zamboni – Master.

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Internazionale

Il lockdown secondo Gabriele Pirillo

E’ uscito in digitale (ascolta qui) e in radio “Mi chiedevo se”, il nuovo brano di Gabriele Pirillo, cantautore e chitarrista 22enne, new-entry dell’etichetta 800A Records. Questo singolo è il primo di quattro che faranno parte del suo album d’esordio, previsto per l’inizio del 2022.

Gabriele Pirillo, artista che ha tra le sue influenze musicali Giorgio Poi, Canova e John Mayer, scatta una fotografia di “Mi chiedevo se”: “questa canzone parla di due persone che non riescono a realizzare la fine di una storia, che cadono negli stessi errori perché convinti di poter ritrovare un equilibrio. È il racconto di un amore confuso in cui non è più chiaro cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, in cui a tratti sembra tutto nitido e all’improvviso ci si rende conto di non aver capito niente.”

Per l’occasione, gli abbiamo chiesto qualcosa in più sul suo lockdown.

L’arrivo della pandemia ti ha sconvolto qualche piano? Quale?

Si, ha cambiato radicalmente la mia quotidianità. Prima dell’inizio della pandemia abitavo a Cagliari, studio Medicina lì da 4 anni ormai. Sono ritornato nella mia adorata città natale che è Palermo ma penso che da Settembre ritornerò in Sardegna! In questo periodo a Palermo ho messo un po’ più a fuoco il mio progetto musicale, mi sono riattivato mettendo su una band che mi accompagni durante i live ma anche durante le registrazioni in studio. Inoltre adesso faccio parte di una casa discografica palermitana che è 800a records, e ne sono molto contento. Penso di poter dire che la pandemia ha influito quasi positivamente nei miei piani musicali perché mi ha permesso di riprendere in mano il mio progetto musicale che durante il periodo fuori sede, a Cagliari, stava un po’ sfumando e perdendosi tra i libri e gli esami universitari.

Come stai passando questo strano periodo, qual è la tua routine?

Non mi piace proprio annoiarmi, per cui cerco di farlo il meno possibile. Seguendo un percorso universitario ho un impegno costante che è lo studio ma cerco di tenermi sempre attivo: organizzo le prove con la band, vado in palestra, cerco di uscire con i miei amici nei limiti del possibile. In realtà adesso, grazie alle vaccinazioni, siamo quasi alla fine di questo periodo così strano, per cui bisogna essere positivi!

Ti ricordi la primissima quarantena? Come l’hai passata?

Per me quel periodo è stato davvero difficile ma anche uno dei più proficui musicalmente parlando. Ho registrato a casa il mio primo “mini” EP, chitarra e voce, che si chiama “Francesca”. Proprio il fatto di averlo registrato in quel periodo quando lo ascolto mi ricorda esattamente la voglia che avevo di sussurrare quelle canzoni in quel microfono, in qualche modo riuscivo a evadere dalla sensazione di vulnerabilità che penso coinvolgesse un po’ tutti in quel momento.

Di cosa parla il tuo ultimo singolo? L’hai scritto nell’ultimo anno?

Mi chiedevo se parla di due persone che non riescono a realizzare la fine di una storia, che cadono negli stessi errori perché convinti di poter ritrovare un equilibrio. È la storia di un amore confuso in cui non è più chiaro cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, in cui a tratti sembra tutto nitido e all’improvviso si ci rende conto di non aver capito niente. Il testo deriva da un’esperienza personale, Io scrivo una canzone solo quando qualcosa mi ha scosso davvero (e questo succede pochissime volte) ma non l’ho scritta nell’ultimo anno. Anzi, per me è una canzone “vecchia” perché fa parte di una serie di brani che ho conservato per tanto tempo e che non vedo l’ora che vedano la luce!

Cosa ti manca più di qualsiasi cosa?

La libertà di poter uscire, viaggiare, abbracciare e baciare senza preoccupazioni, senza pensarci troppo, senza vincoli e restrizioni. Arriverà quel momento, e sarà bellissimo.

Ti ricordi ancora l’ultima serata che hai fatto post 22.00?

L’ultima serata senza coprifuoco.. no, non la ricordo ahaha

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“Scoprire” è il singolo di debutto di Amore Psiche

Esce oggi 18 giugno 2021 il singolo di debutto di Amore Psiche dal titolo “Scoprire”,  primo ascolto del progetto nato a Milano nel 2018 come canale espressivo per la dolcezza e la nonviolenza. “Scoprire” è un brano suggestivo che ci invita a fare un salto nel vuoto, lasciandoci accompagnare dalle sonorità intrecciate che prendono spunto da movenze folk e synth-pop. Un mondo stratificato di influenze che ci anticipa la pubblicazione di un nuovo disco in uscita quest’autunno. 

Continuare a stupirsi senza fuggire dal mondo, cercare nuove possibilità senza negare il presente è una sfida che ci fa sentire più vivi, è un atto di coraggio, un salto nel vuoto, nella realtà in continuo divenire che si crea in relazione, perché tutta la vita è costante relazione, come la danza del mare.

BIO:

Il gruppo Amore Psiche è nato a Milano alla fine del 2018 come canale espressivo per la dolcezza e la nonviolenza. Daniela Grigioni alla voce + synth e Carmelo Mutalipassi alle chitarre, entrambi già parte di una band, danno vita alla nuova esperienza guidati dal comune bisogno di creare uno spazio di protezione e profondità. Partendo da riff di chitarra folk-rock evocativi e arrangiamenti synth, i testi cantati in italiano diventano il perno su cui costruire in modo personale la loro sensibilità. Si rende chiara però la necessità di dare più ritmo alla musica e dopo un’estenuante ricerca ecco l’incontro con Fabrizio Carriero, batterista a tutto tondo che ha il loro stesso spirito di ricerca. Dopo alcuni concerti e buoni feedback decidono di registrare pressoCasa Medusa di Milano con Francesco Campanozzi che con la sua supervisione completa e rende al meglio l’atmosfera di ogni brano. All’inizio del 2021 concludono il primo album “Scoprire”.

https://www.instagram.com/amorepsichetrio/

https://www.facebook.com/AmorePsiche-637443346717065

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“Gazza” è il nuovo singolo di Paul Giorgi

Esce giovedì 17 giugno 2021Gazza, il nuovo singolo di Paul Giorgi (fuori per Le Siepi Dischi, in distribuzione Believe Digital). Un nuovo capitolo dopo i singoli Tigre e Acqua, che ci immerge ancora una volta nella giungla lo-fi che si contamina di influenze indie-rock in attesa di un disco di prossima uscita.



Gazza.. gazza.. Mi sento un po’ strano riguardo questo brano. Si tratta di un pezzo che rappresenta proprio casa mia in campagna: ogni volta che vado in auto trovo sempre delle gazze ad aspettarmi, e mi fa pensare al caldo, all’estate, alle maniche corte dietro i finestrini abbassati. Sarebbe bello volare con loro.. oppure cavalcando una gazza gigante… chissà. Tecnicamente può sembrare un troll perché ha tipo 7 righe di testo e poi c’è tutta musica. Ma che musica… Dei maestri Mattia Parissi alle tastiere e Diego Cofone al sax soprano che ringrazio di cuore per il loro cuore.

BIO:
Paul Giorgi nasce il 19 maggio del 1995 ad Ascoli Piceno nelle Marche.
Inizia a fare musica all’età di 5 anni. Esce dalle superiori e, nonostante la passione per la musica, si iscrive a ingegneria. Nel frattempo, però, si diploma anche in chitarra con la Music Academy e un giorno si imbatte per caso in un concorso musicale nel quale vince una borso di studio per autori al Cet di Mogol. Nel mentre, la carriera universitaria va male e la lascia per dedicarsi completamente alla musica nel duplice ruolo di cantautore e produttore per altri artisti della sua città. Nel 2020, rimasto a casa il più del suo tempo per un virus diffuso su scala globale, scrive e registra un album “animalesco” che verrà seguito dall’ennesima etichetta indipendente e che vedrà la luce nel corso di quest’anno.

https://www.instagram.com/paulgiorgi/

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“Ridere” è il nuovo singolo di Luky Black

Da venerdì 26 marzo sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “Extreme God Singer”, il nuovo singolo di Luky Black. Extreme God singer parla di un Amore con dei segreti confessati, lì dove anche ad un Dio cantante estremo viene la consapevolezza che quando finisce un rapporto il ghiaccio ricopre il cuore. Tanti petali di rose per far sentire bene la persona amata, ma poi tutto si chiude in un buio di confusione se non si arriva a compimento.


Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Nel brano parlo di quei momenti di intimità, dove si possono rivelare dei segreti che sono nel proprio cuore, e che possono essere infranti quando due amati si lasciano, dove si può  essere ubriachi di petali di rose ma poi si cade in un buio di confusione dove il ghiaccio ricopre il tuo cuore. Si tratta di un brano in chiave disco e la voce richiama delle sfumature house».
 
Biografia
Luky Black ( Laki black) è un cantante mascherato, nato in una notte di luna piena, chiamata la luna dell’amore senza colpa. E’ un’artista che già da piccolo creava, e li piaceva molto la musica disco, infatti già in tenera età si ritrovò in discoteca, ne era la mascotte, e da lì partì per lui la passione per la musica .Nelle sue canzoni parla delle distrazioni dell’amore, e ne dà il giusto peso, perché l’amore può far soffrire molto. Il suo percorso non lo misura, non per la sua esperienza, perché quella è merce rara, daltronde essere un cantante per Luky (Laki) è uno step o altro traguardo, e arrivare da meta in meta è un passaggio. Lui è un cantante e suona unicamente il suo strumento, la voce, e una delle cose che lo rende molto contento è sentire le richieste dei bambini in radio, perché anche avendo uno stile anni 80 possiamo dire che è un suono moderno che può coinvolgere tutti. Un piccolo segreto, vorrebbe divenire un personaggio puramente radiofonico e non pensare ai live come qualcosa di indispensabile, anzi se ce ne saranno potrebbero essere molto interessanti e rari. Vuol far sentire la sua musica e mandare un messaggio, un messaggio d’amore, un amore senza colpa, amare ed essere soddisfatti dello stesso, rispettandosi e rispettare la persona amata.

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Internazionale

5 brani per il post rottura per Angelika

Esce giovedì 20 maggio 2021 per Supersugo Dischi il singolo di debutto di Angelika dal titolo Cilekka. Un brano che è un nuovo inizio per la cantautrice classe 1998 che vanta una posizione in bilico tra it-pop al femminile e influenze urban, un brano composto di sentimenti distorti e malinconia da ballare, che si impone contro tutti gli abusi emotivi.

Cilekka nasce dalla voglia di ribellarsi ad un silenzio sofferto; è un invito a tutte le persone, uomini o donne che siano, a rifiutare ogni tipo di abuso emotivo. Un racconto tagliente ed ironico contro qualsiasi atteggiamento tossico.

Le abbiamo chiesto i suoi 5 brani preferiti per superare una rottura.

“Ogni storia d’amore è accompagnata da almeno due canzoni; la prima è sicuramente quella che ci auguriamo che resti anche l’unica ovvero la canzone d’amore, quella dell’incontro, quella che parla di voi e del vostro speciale legame. La seconda canzone arriva quando la storia va in fumo ( l’augurio per tutti voi è che questa canzone non arrivi mai). Di seguito 5 canzoni che ,a mio parere, sono ideali per superare una rottura e che vi faranno ritrovare la carica giusta.”

Cry Me a River – Justin Timberlake O Micheal Bublé?

“Cosa hanno in comune Justin Timberlake e Micheal Bublè? Il primo, Justin Timberlake, nel 2002 ha lanciato nel mercato musicale una vera e propria bomba, “Cry me a River”di cui recentemente anche Jorja Smith ha fatto una meravigliosa cover acustica per la BBC Radio 1 . Justin nel brano invita la sua ex partner a piangere per lui un fiume di lacrime dopo averlo lasciato.

Micheal Bublè invece nel 2009 ha inciso una cover contenuta nell’album “Crazy Love” di un brano datato 1953 di Arthur Hamilton ( reso celebre dalla bellissima interpretazione di Ella Fitzgerald) intitolato appunto “ Cry Me a River”. Due titoli uguali per due situazioni analoghe; in sintesi un invito a pensare all’errore commesso nel perderli.”

These Boots Are Made for Walkin’ . Nancy Sinatra

“One of these days these boots are gonna walk all over you” canta Nancy Sinatra dichiarando apertamente che sarà capace di andare avanti con una certa fierezza. Se siete giù, stivaletti ai piedi e Nancy Sinatra ad alto volume.

Sorry – Madonna

Madonna canta “non voglio sentire, non voglio sapere! Ti prego di non dirmi che sei spiacente”. Un brano per tutte/i coloro che hanno l’ex al portone che chiede perdono; l’amore è cieco ma non sordo, le bugie sono, nel loro silenzio, assordanti.

I’m Good – Blaque

Un brano del 2003 del gruppo, tutto al femminile, chiamato Blaque! Non le conoscete? Potete recuperare guardando il film Honey con una giovanissima Jessica Alba come protagonista. Le Blaque cantano “ I don’t really mean a thing cause, I’m good With or without you”;un brano che vi darà una bella carica!

Womanizer (Donnaiolo) – Britney Spears

It’s Britney Bitch! Womanaizer è un iconico brano di Britney Spears uscito nel 208 accompagnato da un altrettanto iconico video-clip in cui un “povero” donnaiolo viene aggredito da una moltitudine di donne. Un brano da cantare in macchina a squarciagola, che vi farà allentare parecchia tensione.

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“It’d be lovely” è il nuovo singolo di Giacomo Luridiana

Giacomo Luridiana nasce nel 1995 e fin da piccolo manifesta la volontà di esprimersi attraverso qualsiasi forma d’arte gli capiti a tiro. Cantautore per vocazione, fan dei Linkin Park per passione, ha studiato per sette anni chitarra classica, imparato da autodidatta quella acustica, studiato canto per cinque anni e ingegneria del suono per due. Il suo nuovo brano dal titolo “Primavera” è disponibile in radio e in digitale dal 9 aprile. Il singolo “It’d be lovely”, già presente sulle piattaforme di streaming, è in rotazione radiofonica dal 4 giugno 2021.

Dal 4 giugno è disponibile in rotazione radiofonica “IT’D BE LOVELY”, brano di GIACOMO LURIDIANA già presente su tutte le piattaforme di streaming.IT’D BE LOVELY” di GIACOMO LURIDIANA è una ballata che guarda alla vita come ad un percorso cieco, senza guide né direzioni. Un mistero che è impossibile da svelare e che, proprio per questo motivo, ci dispera e appassiona allo stesso tempo.
Spiega l’artista a proposito del singolo: «“It’d be lovely” è una delle mie canzoni più vecchie. Il brano vuole dipingere come ci si sente a non avere una direzione, a non sapere mai cosa ci aspetta dietro l’angolo o chi saremo tra sei mesi o un anno».

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Elettronica Indie Internazionale Pop

Il lockdown secondo Hesanobody

Esce venerdì 30 aprile 2021 il nuovo singolo di Hesanobody per Street Mission Records (etichetta londinese distribuita da [PIAS]). Si tratta del primo nuovo estrato dal nuovo e conclusivo capitolo della trilogia di EP iniziata con The Need To Belong e The Night We Stole The Moonshine, in uscita quest’estate. Il progetto solista di Gaetano Chirico torna con il suo inconfondibile cantautorato electro-pop di respiro internazionale. The Necessary Beauty è un risveglio dopo una serie di sogni e incubi, un ritorno alla realtà che ritrova il protagonista a fare il punto della sua vita, confrontandosi con domande retoriche, inutili, che rischiano di ingigantirsi intralciando il suo cammino, una preghiera fragile per ritrovare una via che rendiamo inconsciamente impervia, auto-sabotandoci.

Gli abbiamo chiesto come ha passato il lockdown!

Come stai passando questo strano periodo, qual è la tua routine?

Sto passando questo periodo sforzandomi di renderlo il più normale possibile. La mia routine non è cambiata tantissimo, “semplicemente” molte cose che prima facevo di persona, adesso son costretto a farle da casa davanti ad un computer e qualsiasi serata con altre persone, che sia fuori o a casa, deve terminare entro un certo orario. È di sicuro alienante, anche per una persona che ama molto stare a casa come me. Più che altro a seconda del momento mi capita di vivere male e con fastidio l’impossibilità di scegliere, di avere alternative.

L’arrivo della pandemia ti ha sconvolto qualche piano? Quale? 

Li ha di certo rallentati parecchio. Già l’anno scorso ero pronto a pubblicare un singolo in primavera, ma le chiusure, le limitazioni e l’incertezza hanno bloccato qualsiasi cosa, facendomi ripensare a tutto il mio nuovo lavoro. Mi auguro in meglio!

Te la ricordi la primissima quarantena? Come la passasti?

Chiuso in casa, per fortuna non da solo come molta gente. Con la mia ragazza ci siamo accodati alle innumerevoli persone che hanno deciso di darsi alla panificazione, ma solo dopo aver lottato per settimane alla folle ricerca del lievito.

Di cosa parla il tuo ultimo singolo? L’hai scritto nell’ultimo anno?

‘The Necessary Beauty’ è sostanzialmente una preghiera. Un’esortazione a non lasciarsi sopraffare dalle aspettative che noi stessi e gli altri riponiamo sul nostro percorso di vita, a non auto-sabotarci cercando risposte alle domande sbagliate. Ho iniziato a scriverlo nel maggio del 2019, dopo di che l’ho lasciato sedimentare fino all’estate scorsa, quando sono riuscito a trovare la veste definitiva grazie all’aiuto di Federico Ferrandina, il produttore della traccia.

Cosa ti manca più di qualsiasi cosa?

Non aver paura di abbracciare familiari e amici, ma son fiducioso si tratti solo di pazientare ancora per poco.

Ti ricordi ancora l’ultima serata che hai fatto post 22.00?

Quest’estate nella mia città natale Reggio Calabria. Ho passato diverse di serate pseudo-normali e senza limitazioni dettate da coprifuoco. Non vedo l’ora si possa tornare a farlo.