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Le 5 città del cuore di Christian Baroni

Una rivincita non soltanto di tipo sentimentale, ma anche personale; un’autentica rivalsa verso tutto ciò che cerca di buttarci a terra: questo il cuore pulsante del nuovo singolo di CHRISTIAN BARONI, dal titolo “TUTTA MIA LA CITTÀ”, cover dell’omonimo brano dell’Equipe 84. Ciò che l’artista vuole trasmettere all’ascoltatore tramite questo brano è la consapevolezza di poter reggere l’urto contro ogni colpo e di riuscire a ripartire ogni volta, a prescindere da ciò che ci circonda.

«Ho scelto questo brano come mio secondo singolo perché è parte di me da sempre – spiega il giovane artista a proposito della nuova release – Mi ha dato consapevolezza e forza in vari momenti della mia vita. Portarlo come seconda uscita è motivo di grande orgoglio e responsabilità da parte mia»

Per l’occasione abbiamo chiesto all’artista di raccontarci le sue 5 città del cuore:

Roma è la città in cui sono nato. Roma è la città in cui vivo. Roma è tante cose. Così criticata sotto alcuni punti di vista, ma così meravigliosa da toglierti il fiato dopo ogni passo fatto in qualsiasi strada ti trovi. Ti abbraccia e ti porta con sé in un viaggio che percorre un lasso di tempo di più di due millenni e mezzo. E questa storia te la fa pesare tutta non solo per il passato, quanto per quello che ha ancora da dare. Perché Roma è infinita ed immensa sotto tutti i punti di vista. Descriverla in tante parole è riduttivo, bisognerebbe inventarle. Ma non serve, ci pensa già lei. Basta aprire gli occhi e lasciarsi trasportare dal suo incanto.  

Firenze è un amore a prima vista. Non sai spiegarti come, ma già dal primo sguardo ti rapisce e non ti dà altra scelta che adorarla smisuratamente. Fa venire il mal di testa dalla bellezza che emana in ogni piazza, in ogni via percorsa tra la gente. E l’arte, la letteratura, i musei, la storia. Credo di aver lasciato un solco nella Galleria degli uffizi per quante volte ho fatto avanti ed indietro. Mi scuso, ma credo di essere più che giustificato. Il Duomo è meraviglioso, ma Piazza della Repubblica vista dall’alto in serata scusate, ma ho ancora i brividi sulla pelle.  

Londra è svegliarsi una mattina di fine ottobre, bere il tuo thé, scaldarti nella coperta e accorgerti che sei al 7 luglio. Amo l’autunno e di conseguenza non posso che adorare tutto ciò. Londra è il moderno fuso a quello stile Vittoriano che sa tanto di favola. Una città multiculturale a livelli massimi: ristoranti, negozi, bancarelle. Puoi trovare un qualsiasi cibo, oggetto che provenga da qualsiasi parte del mondo. La musica nei locali fino a tardi; pub sempre pieni di persone che sembrano vivere in una festa perenne e magari trovare gli stessi la mattina dopo, per strada in giacca e cravatta giorno dopo giorno. Londra è tutto e l’estremizzazione di tutto. E non serve passeggiare per la già nota Piccadilly. Basta respirare, guardarsi intorno in un qualsiasi punto della città e vedere un mondo intero racchiuso in una metropoli. 

Amboise non è sicuramente uno di quei posti super famosi di cui tutti conoscono l’esistenza. Non è neanche una metropoli, anzi. È un piccolo paese nel Centro – Valle della Loira in Francia. È tutto molto magico, quasi surreale con questi castelli, paesaggi per cui sembra quasi di guardare una sequenza di cartoline una dopo l’altra. Il centro storico soprattutto di sera, si trasforma in un qualsiasi film ambientato in una Francia di inizio 900 tra sale da the, bistrot e quelle luci calde che rendono un’atmosfera molto romantica. La prima volta sono capitato lì per sbaglio, ma dopo cinque minuti pensavo già a tutte le volte che ci sarei riandato. Forse un pezzo del mio cuore ancora galleggia lì sul bordo della Loira. Spero di poterlo andare a salutare al più presto. 

Lisbona è quella che tra le mie città preferite è più particolare, quasi strana. Ho un rapporto di amore e sofferenza verso lei. Molto legato forse a questioni personali. Ma la cosa che più mi piace sono proprio le persone. Ho sempre avuto un rapporto splendido con ogni ragazzo/a portoghese conosciuti lì, mantenendo anche amicizie a distanza molto belle. Proprio per questo ho potuto conoscere e visitare la città a fondo. Molto italiana sotto certi punti di vista, molto fredda in altri. Ho questo feticismo nel girare la notte per capire quanto una città mi colpisca profondamente e parlando per estremi, piazza del commercio ed il quartiere antico hanno un fascino tanto grande e differente tra loro che quasi dimentichi di essere nello stesso luogo.  

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“Il solito Horror” è il nuovo singolo di Alfiere

Come in un film in cui ti puoi salvare / Ma quando è steso a terra non gli dai il colpo fatale”. Per il suo singolo d’esordio, Alfiere prende spunto da una tipica situazione dei film horror: quella in cui il persecutore è a terra ma la vittima non sfrutta l’occasione di dargli il colpo di grazia, consentendogli così di ripresentarsi più volte. Una metafora che dà anche all’artista, psicologo di professione, l’occasione di elaborare su concetti che hanno a che fare con il funzionamento della nostra mente: Il solito horror, in uscita il 29 ottobre 2021 (peraltro giusto in tempo per Halloween), racconta le fatiche della vita quotidiana nel complesso percorso di crescita personale dell’essere umano. A volte la scena “horror” ce la confezionano altri, ma più spesso di quanto crediamo la allestiamo da soli diventando al contempo killer e vittime di noi stessi, schiavi delle nostre abitudini peggiori o invischiati ripetutamente in relazioni tossiche. Ma il brano racconta anche la strada verso la svolta, che deve passare necessariamente dal conflitto (con l’altro e con noi stessi) e che ci costringe a metterci a nudo di fronte a emozioni divoratrici quanto umane e sane come la disperazione, l’ansia, la rabbia. Se questo processo ci spinge al cambiamento, possiamo trovare il nostro riscatto.
“Quando scrivo tendo a perdermi nei meandri dei miei viaggi mentali e ad avere uno stile complesso e articolato. Stavolta invece volevo uscire con un pezzo concreto, comprensibile, spendibile, ma che non rinunciasse a trasmettere un messaggio psicologico profondo, positivo, di trasformazione.”

Ascolta Il solito horror:
https://open.spotify.com/track/6L3p4mOjWlMoKxIHymqSQq

DATA DI USCITA: 29/10/2021 – CODICE ISRC: ITKQT2100021
si autorizza utilizzo per trasmissione radiofonica

BIO
 Alfiere, nome d’arte di Alessandro Pieri, è un cantautore originario di Finale Ligure. Vive a cavallo tra Pavia e la provincia Savona, lavorando come psicologo specializzato in apprendimento e difficoltà scolastiche. Dal 2017 è docente a contratto di psicologia generale presso l’Università di Pavia. La sua famiglia d’origine è già catturata dalla musica: madre mezzosoprano con diversi anni di pianoforte alle spalle, padre e nonno baritoni con esperienze di canto corale. Da sempre amante del canto, all’età di undici anni inizia a scrivere i propri pezzi. La svolta arriva a fine 2019, quando sente l’urgenza di dare spazio pubblico al proprio lato creativo. Inizia così un percorso di studi presso la Scuola di Alta Formazione Vocale “Milano in Voce”, lavorando con maestri come Laura Raimondi, Alex Filippi, Andrea Rodini, Raffaella Misiti e Ludovico Clemente, che si proporrà poi come produttore per il primo EP di Alfiere, Gradi di Libertà. A Natale del 2020 esce la sua prima cover, Snowman di Sia, mentre l’anno successivo lancia sui social un programma di cinque cover, una al mese, per l’apertura al suo primo progetto musicale: tra queste ricordiamo Nobody’s Perfect di Jessie J, Scopriti di Folcast e Sweater Weather dei The Neighbourhood, in collaborazione con Martina Cangelosi degli Elettrika. Il suo singolo d’esordio – Il solito horror – esce il 29 ottobre 2021.

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I Vintage Violence presentano a Milano il loro nuovo album

Vintage Violence, band di culto del rock underground italiano, hanno annunciato che il 19 novembre 2021 uscirà Mono, il tanto atteso quarto disco full electric del gruppo lecchese, prodotto da Maninalto! Records. Per celebrare la pubblicazione del disco, la band si esibirà sabato 27 novembre al Legend Club di Milano per un vero e proprio album release show, durante il quale sarà possibile ascoltare i nuovi brani dal vivo -ovvero nella dimensione che li esalta in tutta la loro esplosività- e anche assistere all’anteprima del video del nuovo singolo Astronauta.

Anticipato dai singoli Piccolo tramonto interiore e ZoloftMono ci regala dieci canzoni inedite della band di culto dell’underground rock italiano: in poco più di mezz’ora l’ormai familiare voce di Nico ci accompagna in un viaggio -senza ritorno- attraverso lo specchio delle apparenze sociali, alle radici di ciò che siamo, il monolite che trasforma la scimmia (mono in spagnolo, che significa anche “ossessione”) in Astronauta: dal Prato Fioritodell’infanzia ai fantasmi dell’età adulta (Dio è un batterista), dalle tematiche esistenziali (Have a Nietzsche Day) alle esplicite critiche socio-politiche (Paura dell’islam), il rapporto con la vita (Piccolo tramonto interiore) e quello con la morte (Zoloft) emergono, con eleganza e ironia, dall’estrema densità dei testi, scritti per essere letti e riletti.

Mono è una “fotografia dell’oggi” solo come pretesto per “abbozzare un affresco del domani”, per questo è pieno di suggerimenti nascosti su dove cercare La chiave (brano che chiude il disco, non a caso) della condizione umana, traccia dopo traccia, nelle pieghe di ogni verso: quello che i Vintage Violence sanno fare meglio da vent’anni a questa parte, aggiornato al 2021.

Tracklist di Mono:
1. Piccolo tramonto interiore
2. Have a Nietzsche Day
3. Dio è un batterista
4. Zoloft
5. Paura dell’islam
6. Prato fiorito
7. Capiscimi II
8. Astronauta
9. Dicono di noi
10. La chiave

Di seguito i dettagli dell’evento:

Vintage Violence + guest
Sabato 27 novembre 2021 @ Legend Club, Milano, via E. Fermi 98
Ingresso: 10€ + costi di prevendita // 10€ in cassa la sera dell’evento
Biglietti disponibili su Mailticket
Info ed evento Facebook

BIO
 I Vintage Violence sono una rock band italiana nata a Lecco nel 2001. Con il primo album in italiano Psicodramma la band vince le selezioni di Arezzo Wave e partecipa al festival nell’estate 2005. Il singolo Cristina viene pubblicato da Rocksound in 35.000 copie allegate alla rivista. Nel 2006 la band raggiunge le finali nazionali di Rock Targato Italia e Sanremo Rock e va in tour con il collettivo milanese Cadaveri a Passeggio. Nel 2007 pubblica l’EP Cinema (Goodfellas) e il DVD del videoclip Le cose cambiano, finalista del concorso nazionale Nickelclip per video indipendenti. Nel 2011 i Vintage Violence pubblicano per Popolar Records Piccoli intrattenimenti musicali: undici pezzi inediti, per un disco stampato anche in vinile e accompagnato da 11 videoclip autoprodotti a costo zero. Inizia un tour lungo tutto il territorio nazionale, che porterà la band a condividere il palco con gruppi quali Il Teatro Degli Orrori, Ministri, Vallanzaska e One Dimensional Man. Nel 2012 la band vince il primo premio assegnato dall’ANPI al brano Il processo di Benito Mussolini come migliore canzone sul tema della lotta di liberazione partigiana e il rilancio dei valori della resistenza. Nel 2014 esce Senza paura delle rovine, con la partecipazione di Enrico Gabrielli (Afterhours) e Karim Qqru (Zen Circus), disco acclamato dalla critica che ne parla come di “un disco da sangue al naso” (Rockit), e ancora “il primo ascolto stordisce, il secondo affascina” (Rockerilla), “non ha cedimenti” (Blowup) e “una delle migliori interpretazioni del rock moderno con cantato italiano” (Rock Garage). Nel 2018 i Vintage Violence registrano il primo album in acustico, Senza barrè, che rivisita i pezzi di Piccoli intrattenimenti musicali e Senza paura delle rovine. Con l’uscita dei singoli Piccolo tramonto interiore e Zoloft, la band annuncia per il 22 novembre 2021 l’uscita del tanto atteso nuovo album Mono, sempre in collaborazione con Maninalto! Records.

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“Entrambi” è il nuovo singolo de Il Corpo Docenti

Dopo averli ritrovati con il singolo Sottotitoli, da subito presenza costante nella playlist Rock Italia di Spotify, a quasi due anni dall’uscita del loro album d’esordio Povere bestie (gennaio 2020) i ragazzi de Il Corpo Docenti fanno doppietta con un nuovissimo brano intitolato Entrambi. Anch’esso prodotto da Divi de I Ministri, Entrambi vede la band perlustrare campi musicali fino ad ora per lei inesplorati, con gli arrangiamenti che calzano una forte componente new wave inedita per Il Corpo Docenti. Entrambi si configura così non solo come un seguito di Sottotitoli, ma ne rappresenta anche un’ideale evoluzione, in linea con la storia raccontata nel testo. Si tratta della prospettiva su due persone come lascia intuire il titolo, ma raccontata da un’angolazione individualistica, quasi solitaria: la solitudine di chi non riesce più a guardare in faccia quelli che lo circondano, di chi si isola, di chi se ne va o se ne vorrebbe andare ma non riesce, di chi non vuole omologarsi ma sente che anche chi predica l’essere sé stessi mente, omologandosi. Entrambiallora, che dal titolo evoca una qualsiasi coppia di persone, è quasi più un grido al sollievo di una sola, dell’arrivare alla fine in qualche modo a sentirsi bene.

“Entrambi nasce come un pezzo chitarra e voce con la sola voglia di raccontare qualcosa. Quasi dimenticato tra le bozze, lo abbiamo lavorato poco dopo Sottotitoli, e una volta arrangiato ci siamo resi conto che poteva esserne il perfetto seguito anche se sapevamo che questa era una storia più lineare, che suscitava emozioni diverse e ci faceva sentire quasi come se fossimo indifesi.”
La band sarà in tour nelle prossime settimane; ecco le date in calendario!

6 novembre 2021 @ Circolo Arcipelago, Cremona
19 novembre @ Ziggy Club, Torino
2 dicembre @ Mare Culturale Urbano, Milano

Ascolta Entrambi:
https://open.spotify.com/track/4Ckye6bT24dc6syqWiJzRH


BIO
 Il Corpo Docenti nasce a Milano nella primavera del 2017. Il trio, composto da Lorenzo “Benzo” Manenti, Federico Carpita e Luca Sernesi, inizia a lavorare ai primi brani che prenderanno vita in Scivoli, EP d’esordio della band, prodotto, registrato e mixato da Michele Marelli (Mahmood, Bugo e Paletti) al Monolith Studio di Brescia e uscito il 5 ottobre 2018 per Libellula Music/Tempura Dischi. Dopo il tour dell’EP, in cui la band condivide il palco con nomi come Punkreas, Giorgio Canali, Gomma, Cara Calma ed Endrigo, il gruppo entra a far parte della squadra di Tube Agency. Da gennaio 2019 i ragazzi iniziano a lavorare con Davide “Divi” Autelitano, cantante de I Ministri, al loro primo album ed entrano ufficialmente in studio a fine agosto ripetendo l’esperienza al Monolith. Terminate le registrazioni, il mastering del disco viene affidato da Andrea “Berni” De Bernardi dell’Elevenmastering. L’album, intitolato Povere bestie, è uscito il 24 gennaio 2020 per Manita Dischi ed è stato presentato all’Alcatraz di Milano in apertura ai Punkreas in occasione del trentennale della loro carriera. Nella seconda metà del 2021 pubblicano i nuovi singoli Sottotitoli ed Entrambi.

Ascolta anche il singolo Sottotitoli!

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Internazionale

Gli album che hanno segnato i Lostinwhite

Dal 24 settembre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Unstable” (Irma Records), brano che anticipa e dà il titolo al prossimo album dei Lostinwhite. “Unstable”, nuovo brano dei Lostinwhite, parla in modalità super-energetica dello stato d’animo altalenante tra il senso di liberazione e la malinconia dopo la rottura di una storia d’amore. Lo fa con una sonorità jazz-funk a bpm elevati e con un ritornello che allenta la tensione quando la/il protagonista percepisce la libertà e il futuro. Il bridge con venature disco-funk incalza invece i dubbi e la paura del nuovo.

«“Unstable” è la titletrack dell’album che presto pubblicheremo sempre per Irma Records – spiega la band a proposito della nuova release – Per noi è un pezzo importante, perché è quello più “energetico” e forse più rappresentativo di ciò che intendiamo per “Lostinwhite Groove”. Quando lo abbiamo suonato le prime volte dal vivo, abbiamo capito, grazie al pubblico, che sarebbe stato il “nostro” singolo. Ci aspettiamo che “Unstable” possa appassionare anche i non abituali frequentatori della nostra nicchia di ascoltatori».

Abbiamo chiesto a Vittorio quali album lo hanno segnato più di altri.

THE NIGHTFLY, Donald Fagen

Ho sentito una traccia entrando in un negozio a Londra…e mi sono detto…ma che cxxxx…questa roba è sublime. Comprato. Consumato. Imparato.

100° AND RISING, Incognito

Secondo me è l’album più rappresentativo degli Incognito, scritto, arrangiato e suonato ai massimi livelli. La Bibbia del Jazz-Funk. Sentito questo disco mi sono detto…ok, farò il musicista.

THRILLER, Michael Jackson

Quando il pop, invece che omogeneizzare, innovava. Un album che a fatica è stato affidato a Quincy Jones (l’etichetta diceva che Q era troppo…jazz). Alla faccia.

UNORTHODOX JUKEBOXE, Bruno Mars

Essere commerciali senza essere banali. Talento da vendere. Produzione pazzesca. Scrittura curatissima.

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“Efelidi” è il nuovo video di Ubertone

Dopo l’anteprima su Sky TG24 è da oggi è disponibile al pubblico un bellissimo videoclip per Efelidi, singolo con cui Ubertone ha segnato il suo esordio ufficiale nel mondo della musica e che anticipa l’uscita del suo primo album. Il video, realizzato interamente con la tecnica dello stop motion, è stato firmato da Stefano Bertelli, già noto al pubblico per aver lavorato come regista alle opere di diversi grandi della scena italiana ed internazionale, tra cui Robbie Williams, Frank Sinatra e Caparezza.
 Ho scritto Efelidi in un momento di felicità rara, in cui la bellezza era quasi difficile da elaborare. È stata prodotta quando ormai quel momento era passato ma sono contento che, in questo pezzo, quei giorni e quella sensazione io abbia potuto cristallizzarli e conservarli vivi. Il regista del videoclip, Stefano Bertelli, lo conoscevo di fama da molti anni: da quando vidi su YouTube il video di Cinestetica dei Marta Sui Tubi e me ne innamorai. Da allora Stefano ha realizzato videoclip per dei giganti come Robbie Williams, The Game e Frank Sinatra. Sapevo che viveva nella mia città ma non lo conoscevo di persona. Un incontro fortuito ha fatto nascere questa collaborazione inaspettata. L’idea del soggetto gli è venuta mentre eravamo al telefono e io l’ho sposata immediatamente. Quando poi l’ho vista realizzata è stata una botta di emozione non da poco. Tutto ciò che vedete è fatto di carta e animato con la stop motion, anche ogni singolo fotogramma del mio playback.

(Ubertone)
 
L’arrangiamento del brano è di Graziano Beggio, pianista e arrangiatore di Rovigo. Il mix e il mastering sono stati affidati a Pablo Rabinovich, ingegnere del suono di Buenos Aires, che ha finalizzato 5 dischi vincitori del premio Gardel (il premio musicale più importante in Argentina). L’assolo di violino è suonato da Sofia Di Mambro, della Gaga Symphony Orchestra, che ha accompagnato Francesco De Gregori e Patty Pravo in molti concerti. Il regista del video è Stefano Bertelli, co-fondatore della SeenFilm. Nella sua videografia ci sono nomi come Robbie Williams, Frank Sinatra e AlterBridge, solo per citarne alcuni. Tra gli italiani: Caparezza, Marlene Kuntz e Arisa.

 

BIO:
Ubertone
 (al secolo Marcello Ubertone, nato a Rovigo nel 1982) non ha cominciato a suonare ora. Ha iniziato a scrivere canzoni nel lontano 1999, in Kentucky, dove stava svolgendo un anno di studio all’estero. Il percorso che lo ha condotto solo adesso a pubblicare il suo primo singolo ufficiale è stato lungo e avventuroso. Di mezzo c’è stato un incontro con Mogol che si è innamorato di un suo pezzo e lo ha portato al CET, la sua scuola in Umbria, c’è stata l’esperienza con la Gialappa’s Band per cui ha scritto come autore numerose canzoni comiche, ci sono state le aperture dei concerti di Brunori SAS e Pinguini Tattici Nucleari. E poi ancora esibizioni sui generis come gli house concert nei salotti e “Il concerto più piccolo del mondo” che ha tenuto l’anno scorso in occasione del festival letterario Rovigoracconta: in una piazza vuota, chiusa appositamente per lui, ha suonato una canzone per una o due persone alla volta. Il brano Efelidi, che preannuncia la pubblicazione a breve del suo primo album, segna il suo arrivo sui canali ufficiali della musica.Instagram
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“Paradiso Libre” è il nuovo singolo degli Altapressione

Dal 17 settembre sarà disponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme di streaming “PARADISO LIBRE” (Golden Factory Records), il nuovo singolo della band ALTAPRESSIONE. “Paradiso Libre” è la meta di un percorso, tanto reale quanto virtuale. È il bisogno di restarsi accanto per non perdersi, ma senza mai fermarsi. Note e parole creano un dondolo mentale dal quale si fa fatica a scendere; il desiderio, infatti, è quello di continuare a salire.

Spiega la band a proposito del brano: «Avevamo voglia di un posto dove sentirci leggeri come angeli ma sporchi come diavoli. Ora lo abbiamo».

Il videoclip di “Paradiso Libre” è una sorta di intreccio tra colori e luci naturali ed effetti che tendono a togliere il superficiale, lasciando scoperta solo l’essenza. In questo scenario, anche indossare un visore non ha l’effetto di distoglierci dalla nostra realtà ma, anzi, ce la mostra più cruda, rivelandoci le ombre al tramonto da cui traspare la serenità di essere giunti alla fatidica meta ed avere scoperto che non è “dove” ma “con chi”.

Guarda “Paradiso libre” su YouTube

Biografia

AltaPressione è un progetto musicale innovativo e indipendente che ha radici profonde, un’evoluzione musicale partita nel 2004 dopo anni di esperienza maturata come cover band. Gli esordi nella composizione richiamano inevitabilmente le sonorità da cui i componenti prendono ispirazione, ma sempre alla ricerca di un piglio distintivo e originale. L’esperienza, la passione e l’affiatamento che si respirano all’interno del progetto portano la band a conquistare in breve tempo numerose soddisfazioni. Nel 2011 l’identità degli AltaPressione viene rafforzata dall’inizio della collaborazione con Roberto Terzani (ex Litfiba), che ne diventa il produttore artistico, determinandone la svolta nella personalità musicale. Molti sono i traguardi che gli AltaPressione raggiungono negli anni, calcando palchi di prestigiosi festival nazionali nei quali ottengono importanti vittorie e riconoscimenti. Nel dicembre del 2012, il loro album d’esordio “AltaPressione” viene presentato in anteprima da Red Ronnie sul palco dello storico Roxy Bar. Da lì a poco si susseguono una serie di eventi che rafforzano il percorso musicale del gruppo: il primo singolo “Vieni Via” ottiene subito oltre 200.000 visualizzazioni su Youtube; il secondo, “Amami Ancora”, diventa Disco Supersonic ed entra nella programmazione di Radio105. A febbraio 2014 il brano “Il giorno che non c’è” viene scelto dal regista Giovanni Veronesi per far parte della colonna sonora del film Una donna per amica, con Fabio De Luigi e Laetitia Casta. I lavori di composizione e sperimentazione continuano e gli AltaPressione raggiungono la loro nuova identità musicale proponendo nei più importanti club nazionali una scaletta di cover deep house riarrangiate con un’impronta fresca e personale. Nuove sonorità e una profonda maturità musicale acquisita negli anni danno vita al disco che vanta la collaborazione come co-autore di Francesco Ciccotti. “Solo Stanotte”, il primo singolo di questa nuova avventura, esce a maggio 2018, vincendo il Premio Lunezia e conquistando la finalissima del Deejay on stage. 

Il loro ultimo singolo, “Paradiso Libre”, è disponibile in rotazione radiofonica dal 17 settembre 2021.

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“Magma” è il nuovo singolo di Matteo Maione

Dall’8 ottobre è disponibile in rotazione radiofonica “MAGMA”, nuovo singolo di MATTEO MAIONE pubblicato su tutte le piattaforme di streaming il 1° ottobre.

Cantare l’amore come qualcosa di primordiale che sta all’origine del tutto, disegnarlo come un flusso senza fine che ci avvolge dall’inizio del tempo: questo l’obiettivo di MATTEO MAIONE con il suo terzo singolo, “MAGMA”, un brano nato per raccontare l’amore, mistero assoluto della nostra vita, usando gli elementi della natura – l’acqua e il fuoco, le rocce e la terra, la lava e il vulcano – a simboleggiare in modo sensoriale, visivo e uditivo, l’eruzione di questo sentimento, la fuoriuscita di quell’ardente magma che altro non è che la nostra stessa esistenza.

«Ho deciso di pubblicare questo brano come terzo singolo perché credo che mai come in questo momento l’amore possa aiutarci a combattere le difficoltà e i cambiamenti sociali e umani che si sono verificati nell’ultimo anno e mezzo – spiega l’artista – E allora “risalire dal fondo” significa ergersi finalmente al di sopra del dolore e della perdita, “eruttando in un mondo” per far esplodere fuori tutto ciò che abbiamo accumulato dentro; e finalmente affrontare il vulcano “tenendoci per mano”, vivere insomma fino in fondo la passione, addirittura fino al punto di farla incenerire, per poi rinascere nuovamente».

Il videoclip ufficiale di “Magma” include una sequenza di immagini incentrata sul conflitto tra il ghiaccio e il fuoco, forze opposte eternamente a confronto. In questa lotta impari, appare una donna che, come in una favola senza tempo, si sveglia in un luogo forse a lei (s)conosciuto e inizia a correre sulla neve alla ricerca di qualcosa.

Biografia

Matteo Maione nasce a Roma il 28/10/1971, e dopo aver vissuto tutta l’infanzia e l’adolescenza a Frosinone, torna nella sua città natale. La passione per la musica è cominciata fin da bambino attraverso lo studio del pianoforte; in seguito, Matteo capisce che quello strumento poteva dargli la possibilità di esprimere sensazioni ed emozioni profonde e sconosciute; da qui le prime improvvisazioni, composizioni, poi l’amore per il cinema e la ricerca di sonorità che potessero essere un connubio armonioso con le immagini. Infine, negli ultimi anni emerge la necessità di raccontare le esperienze di una vita, trasformando l’esistenza stessa in una grande colonna sonora, in cui la musica fosse il cuore e le parole fossero il racconto lucido ma anche immaginario della memoria e di un presente senza tempo.
Preceduto dai brani “Ad un metro di distanza” e “Che peccato”, il terzo brano di Matteo Maione, dal titolo “Magma”, è disponibile in digitale dal 1° ottobre e in radio dall’8 ottobre.

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“La mia città” è il nuovo singolo di Giacomo Luridiana

Da venerdì 15 ottobre sarà disponibile in rotazione radiofonica “LA MIA CITTÀ”, il nuovo singolo di GIACOMO LURIDIANA, già disponibile sulle piattaforme di streaming dal 10 ottobre. “La mia città” è una profonda riflessione in musica su quando si confonde l’odio con l’amore e il dolore col piacere.

Spiega l’artista a proposito della nuova release: «La città è il posto dove tanti si sentono frustrati, sfruttati, ma al sicuro in qualche modo». Il videoclip di “La mia città” è girato a Liverpool dal videomaker Davide Silis.

Guarda “La mia città” su YouTube

Biografia

Giacomo Luridiana è un cantautore di Milano innamorato di Springsteen, Linkin Park e Joji. Ha iniziato a scrivere poesie da piccolo, ha imparato a suonare la chitarra classica e da quel momento ha scritto canzoni per cercare di esprimere qualcosa di sfuggente. Primo classificato alla quarta edizione del concorso Divagazioni d’Arte. A ottobre 2021 esce il suo nuovo singolo “La mia città”, disponibile in rotazione radiofonica dal 15 ottobre 2021.

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Elettronica Internazionale

Intervista doppia: Ave Quàsar + Walter Somà

Walter Somà (co-autore di Edda in Semper Biot e Odio i vivi, ma anche di molti altri brani successivi) torna sulle scene dopo un periodo di assenza con un nuovo singolo in collaborazione con Ave Quasàr. Esce infatti venerdì 15 ottobre 2021 I movimenti del cuore (fuori per Ohimeme www.ohimeme.com e in distribuzione Artist First), il nuovo singolo degli Ave Quasàr feat. Walter Somà. Una accoppiata atipica che unisce le qualità per una canzone estemporanea, in bilico tra il concreto e il virtuale nella sua creazione. Un brano romantico, distruttivo, disturbante e bellissimo.

Come nasce la vostra collaborazione? Ci sarà un seguito?

Luca: La nostra collaborazione nasce da una mia richiesta che Walter ha accolto a braccia aperte. Essere corrisposti è motivo di grande entusiasmo. Credo che potrebbe esserci un seguito perché ci scambiamo costantemente canzoni e testi. Non ci corre dietro nessuno. Se uscirà qualcosa è perché sentiremo di averlo finito. 

Per gli Ave Quasàr: com’è stato lavorare con un autore “esterno”? Come sono nati invece i testi dei vostri precedenti singoli? 

Luca: I testi dei nostri singoli precedenti nascono da me. Alcuni vengono da un vero e proprio flusso di coscienza. Altri sono più ragionati. Per esempio “Miserabile il male” è un brano scritto pensando ai fanatici religiosi e ai loro gesti folli. A volte scrivo un pezzo pensando da subito di cosa parlare, altre volte mi lascio trasportare.

Lavorare su “I movimenti del cuore” scritto da Walter è stato utile, addirittura formativo. Ho osservato la mia voce da fuori in maniera più distaccata, forse mi sono emozionato di più perché avevo meno paura di lasciarmi andare meno paura di sbagliare e di guardare in faccia emozioni forti. 

Poi conoscendo il percorso artistico di Walter avevo anche massima fiducia nella sua narrazione, nella sua capacità di portare a galla significati profondi con un vocabolario fatto di moltissimi colori. 

Per Walter Somà: come mai hai scelto di tornare sulla scena musicale, proprio con questo singolo?

Walter: Era diverso tempo che non avevo voglia di lavorare all’uscita di una canzone. Non avrei neanche avuto chiaro in che direzione mandarla. La proposta di Luca degli A.Q. è stata semplice, cioè lavorare su un mio brano. Avrebbero prodotto e pensato loro a tutto il resto. Ma proprio a tutto. Sono una realtà artistica e professionale molto efficiente ed ispirata. Nel mondo A.Q. ho sentito una grande energia e voglia di seminare, ed è stata una cosa contagiosa. Il dialogo con Luca G. ha poi dato molto senso a questo gesto. Allora ho scelto un brano che poteva prestarsi al progetto.

Di cosa parla I movimenti del cuore

Walter: Mah, non è che parla. Straparla, come un folle. Suggerisce di valutare le tue scissioni interne e ti chiede come sei messo, rispetto alla società, rispetto al prossimo, rispetto alla realtà. Rispetto alla vita. Credo ci sia sempre un invito all’amore in quello che scrivo. Anche se magari non si capisce bene, leggendo.

E adesso?
Luca: E adesso si torna in studio.