Esce venerdì 15 ottobre 2021 COME STO (Costello’s Records | The Orchard), il nuovo singolo della band di Bergamo LOW POLYGON. “Come Sto”, che segue una manciata di singoli, di cui il più recente dal titolo “Demone” pubblicato prima dell’estate, è una domanda urlata in una stanza vuota, un nuovo tuffo in un mondo segreto che si contamina di elementi tra analogico e digitale, un’immersione profonda in un club sotterraneo dalle luci soffuse, con un ritmo ossessivo che non può che risuonare nella cassa toracica.
Un brano che si cimenta nell’esplorare la ripetitività e la superficialità di una domanda disinteressata mentre si lascia trasportare dalle onde di tutto quello che ci sta dietro: tra vortici, valichi e te. (Low Polygon)
BIO:
Con un nome che fa riferimento diretto alla grafica tridimensionale – in particolare ai poligoni – i Low Polygon si pongono l’obiettivo di tradurre in musica quello che sentiresti nel tenere in mano un cubo. Da un lato dinamiche nette e affilate. Dall’altro lato, loop sia nella musica che nei testi. Una tridimensionalità che viene trasportata live con strumenti acustici ed elettronici. Low Polygon è un progetto che nasce nel 2018 a Dalmine in provincia di Bergamo. Inizialmente concepito come un progetto di musica elettronica prende nel tempo la forma di un ibrido acustico/elettronico per poter essere portato sui palchi. Dietro Low Polygon ci sono Giorgio, Davide, Marco e Omar; un team a metà tra la musica e l’arte grafica con una concezione stilistica, sonora e artistica improntata sul concetto “low poly”.
mixed by FJD mastered by FJD produced by Giorgio Corna e Chris Beyerlein
Esce venerdì 15 ottobre 2021 Ricette per il mal di tempo, il nuovo singolo di Irene Brigitte. Per questa canzone, la cantautrice di Trieste (ma portoghese d’adozione) Irene Brigitte (voce, ukulele e synth) ha invitato José Carvalho (oboe barocco) e Xurxo Varela (viola da gamba) a portare una sonorità più tipica della musica antica, attività parallela della cantautrice triestina. Il brano è stato registrato a Porto, città dal meteo estremamente instabile, da João Figueiredo (Senhor Engenheiro Recordings). Un’istantanea che in qualche modo racconta anche il periodo passato in Portogallo, dove Irene ha avuto modo di collaborare con artisti di grande generosità.
Ci sono molte persone che risentono delle variazioni del tempo. Esistono ancora più ricette per stemperare questi sbalzi di umore. La leggerezza pare essere l’ingrediente fondamentale, ci si inventa di tutto pur di averne almeno un pizzico. Ricette per il mal di tempo è insomma un omaggio alla creatività dei metereopatici, per i quali non funzionano prescrizioni mediche ma solo le cure “ad occhio” che l’immaginazione prepara.
La voce di Irene Brigitte (Trieste, 1989) ha le sue radici nel cantautorato folk come nel repertorio antico. Attiva nell’ambito della popular music, ha cantato con vari progetti in diverse rassegne tra cui Suoni di Marca, The Great Yonder, Aeson, Abilitante Social Fest, Stazione di Topolò, Nei Suoni dei Luoghi e Nuove Impressioni. Ha di recente fatto un concerto a solo per la radio portoghese The Gig Club, nell’ambito del ciclo Play it Safe. Ha inoltre scritto e interpretato la colonna sonora del cortometraggio “La santa che dorme” (regia di Laura Samani) che nel 2016 è stato presentato al Festival di Cannes.
In parallelo approfondisce lo studio della musica antica, con particolare attenzione al periodo barocco, e ha cantato come solista e corista in diverse rassegne tra cui Trento Musica Antica, Hausmusik – Wunderkammer, il Mese della Musica del Duomo di Milano e Conversazioni con i classici al Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 2017 ha inciso “Se la face ay pale” di Guillaume Du Fay sotto la direzione di Claudia Caffagni, uscito per Amadeus. Tiene regolarmente concerti in diverse formazioni, tra cui O Vive Rose Ensemble. Con Ilaria Fantin all’arciliuto forma il duo Canary Pipe che nel 2017 è stato ospite di Radio3 per La Stanza della musica.
Sulla scia della pubblicazione del suo album full length d’esordio Migliaia di Frammenti di Luce, avvenuta a novembre 2020, il cantautore reggino Luframilia ci regala ora il video ufficiale della traccia che ha dato il nome al disco. La canzone ha forse il sound più particolare all’interno della tracklist, allontanandosi dal rock e dal punk che caratterizzano buona parte delle tracce per proporre un momento di riflessione più intimista e interiore. Quasi una naturale conseguenza quindi che il video, diretto da Filippo Toscano, Tommaso Daffinà e Martina Casetti, sia stato concepito come un’opera concettuale, realizzata peraltro con la tecnica della body projection, dove le immagini sono proiettate direttamente sopra il corpo degli attori protagonisti del video. La resa grafica è una chiara citazione dello stesso autore: ancora una volta, il mondo di Luframilia si costruisce su ossimori visivi e sonori in cui l’onirico si fonde con la quotidianità e il buio si illumina del riflesso di una realtà parallela. Ma non si tratta solo di un inno alla resilienza e alla speranza di redenzione della società contemporanea: “l’eremita postmoderno” (per citare il titolo di un altro brano dell’artista, quasi un suo alter ego) non è più “solo” e si libera delle maschere dell’io che gli impedivano di contemplare le migliaia di frammenti di luce dentro di sé, con la consapevolezza che esiste una lotta condivisa persino nella solitudine collettiva del nostro tempo.
BIO Luframilia nasce dal plettro e dalla penna di Davide Bolignano, già militante in diversi progetti musicali a Reggio Calabria. Dopo aver tenuto per anni nel cassetto svariati brani composti di notte nella sua cameretta con la chitarra acustica registrandoli in memo vocali sul cellulare, Davide sente la necessità di fare un passo in avanti e decide di condividere queste “canzoni scheletro” con l’amico mix engineer Alessio Mauro. I riflessivi flussi di coscienza e linee vocali di Davide vengono immersi in un letto strumentale ricco di up and down emozionali, di discese acustiche in vicoli ciechi e bui, e di salite corali, catartiche ed epiche, quasi con l’istintivo, inaspettato e paradossale obiettivo di fondere l’intimità cantautorale a suoni potenti e d’impatto, tipici di uno stile d’oltreoceano, ricchi di tutte le sue influenze musicali preferite, dal punk rock, all’alternative, al pop e all’indie. Ad aprile 2019, Luframilia pubblica il suo primo singolo L’eremita postmoderno, accompagnato da un videoclip prodotto da Officine Alpha. Il suo primo album in studio, Migliaia di frammenti di luce, pubblicato sotto l’etichetta torinese The Boring Label, esce il 20 novembre 2020, anticipato dai singoli Gravitazionale, Resisto e Non Combatto, e Amori Telecinetici.
Esce giovedì 14 ottobre 2021 per iSugo Records fuorisede, l’EP di debutto di marasmo che segue i precedenti singoli fuori, scumm e mrs2l. Un disco che sa di casa, quella divisa con altre mille persone, quella fredda e con la dispensa vuota, un disco che sa di frenesia cittadina, che scava nell’underground di Milano e ne offre una visione del tutto nuova. marasmo (rigorosoamente tutto minuscolo) si impone così nella scena urban, con un marchio da fuorisede.
Questo è disco è la raccolta delle esperienze di uno studente lontano da casa che si ritrova a dover fare i conti con i nuovi incontri, con i legami passati e con quelli che si creeranno. Ogni brano è una vicenda, ed ogni vicenda è legata a quella del brano successivo, in una sorta di loop continuo delle fasi che ognuno, nella condizione di fuorisede, si ritrova a vivere. L’arrivo, il sentirsi fuori posto, l’ultima notte prima di partire. Il tutto è la metafora per parlare delle relazioni: il conoscersi, il capire che qualcosa non va, l’addio. Per poi cambiare città e ricominciare da capo.
ssmn scritto da Manuel Marasco prodotto da Pierfrancesco Speziale (aka Labbè)
fuori scritto da Manuel Marasco e Umberto Matera prodotto da Umberto Matera e Pierfrancesco Speziale (aka Labbè)male
scritto da Manuel Marasco, Amedeo Fortugno, Francesco Moscardi, Umberto Matera, Pierfrancesco Speziale prodotto da Piefrancesco Speziale (aka Labbè)
scumm scritto da Manuel Marasco e Francesco Moscardi prodotto da Pierfrancesco Speziale (aka Labbè)mrs2l scritto da Manuel Marasco prodotto da Manuel Marasco e Pierfrancesco Speziale (aka Labbè)
BIO:
Manuel Marasco, in arte marasmo, è un cantautore nato a Foggia nel 1998 ma di base a Milano. Il suo nome d’arte è un gioco di parole fra “marasma” ed il suo cognome e unisce due delle principali caratteristiche del suo progetto musicale: la continua ricerca su testi e giochi di parole e la perenne ansia che lo pervade in ogni sua azione. La passione per la musica l’ha portato a studiare pianoforte e canto fin da piccolo, per poi imbracciare la chitarra come autodidatta ed iscriversi alla SIAE come autore e compositore a soli di 17 anni.
Dopo aver raggiunto la semifinale al 58° Festival di Castrocaro e del Premio Internazionale Crisalide, si iscrive nel 2016 al Conservatorio di Pescara dove consegue il diploma triennale in Composizione Pop Rock nel 2019 e il biennio magistrale nel 2021, diplomandosi con lode. Durante questo percorso vince anche due borse di studio per frequentare il Centro Europeo Tuscolano di Mogol, dove si diploma prima come compositore e poi come autore. Partecipa a songwriting camp e workshop importanti come Medimex e House Of Europe e matura le prima esperienze live di buon livello, arrivando fino al palco di Pescara Jazz.
Pubblica nel 2020 i suoi primi due singoli “scumm” e “fuori” e nel 2021 invece il terzo singolo “mrs2l” con iSugo Records, con cui sta collaborando per la pubblicazione del suo primo progetto musicale completo. Nel 2021 marasmo risulta vincitore del bando Facce Nuove di Italia Music Lab, hub nato da un’idea di SIAE per fornire supporto ai giovani music creator italiani.
Esce giovedì 14 ottobre 2021Ad un passo dalla luna, il nuovo singolo de La Belle Epoque. In questo brano, alcune cose accadono semplicemente perché devono accadere. Giuste o sbagliate, buone o cattive. E noi in un impegno costante nell’affrontarle, per sentirci adatti ad ogni contesto. Ma se fuori fa paura non andartene, c’è sempre una soluzione. C’è tutto il tempo.
Dopo “Tutto quello che saremo” un secondo nuovo singolo ad anticipare l’album di prossima uscita per La Belle Epoque. Un brano intenso in cui un’arrogante sezione ritmica si scontra con le suadenti e malinconiche melodie di chitarre e tastiere. Serve lasciarsi trasportare e perdersi completamente in questo piccolo allunaggio moderno.
Abbiamo chiesto loro, quali sono le loro cinque cose preferite. Ecco com’è andata!
I NOSTRI STRUMENTI – La Belle Epoque
Da sempre abbiamo una passione sfrenata e maniacale per gli strumenti musicali. Chitarre, bassi, sintetizzatori, tastiere, amplificatori, percussioni, siamo costantemente alla ricerca del dettaglio. Tra vintage e moderno, dal feticcio che necessariamente bisogna avere in sala prove al punto fermo da portare sempre con se durante le serate. Ci piace vagare per i mercatini e le fiere in cerca di rarità, recuperare e riparare quello che altri hanno già destinato a morte certa.
Il cibo è un piacere fondamentale, un risveglio sensoriale. Cucinare per me è divertimento, dalla ricerca attenta degli ingredienti alla messa in opera delle svariate tecniche, sino all’assaggio finale. Mi piace cogliere tutti i particolari di una preparazione e rubare informazioni qua e la, dalle riviste, in rete o di persona quando possibile. Viviamo ormai in un epoca in cui tutto scorre velocissimo, quasi senza lasciare il tempo di rendersene conto, per me la cucina – esattamente come la musica – sono un momento di assoluta evasione.
L’ISLANDA – Daniele
Adoro i contrasti e le terre di confine. Sono le mete preferite dei miei viaggi vicini e lontani. L’Islanda è stato un desiderio, un sogno inseguito per tanto tempo. Una volta arrivato è facile perdersi in quei paesaggi sempre diversi, sferzati dal vento e segnati dai ghiacciai in una calma apparente che nasconde tutto il potenziale dei vulcani attivi. La vita scorre lenta lontano dalla capitale, la gente è rude e amabile mentre affronta ogni giorno con la consapevolezza che tutto si aggiusta. C’è tutto il tempo.
MIO COGNATO (IL FILM!) – Dario
Un film che torno spesso a riguardare con piacere (sarà perché è stato girato a Bari, la mia città natale). Il regista è Alessandro Piva, lo stesso di quel capolavoro underground di ‘La Capa Gira’. La trama gira attorno ai due protagonisti diametralmente opposti Vito e Tony che a causa di un furto si addentrano nelle viscere di questa città misteriosa. I gesti, gli sguardi, i dialetti fanno tutti parte di un codice da interpretare per capirla appieno.
LA STREET ART – Aronne
Tutto è iniziato con le opere di Keith Haring. Una sensazione di rapimento, la difficoltà a distogliere lo sguardo da qualcosa di semplice, immediato e potente. Questa sensazione la ritrovo in continuazione ogni volta che per strada, girato un angolo, mi ritrovo davanti ad un murale che occupa un piccolo muro o l’intera facciata di un edificio (o dinnanzi a stencil, sculture, etc..). Amo la Street Art, trovo che sia una delle forme d’arte più originali, a portata di tutti, provocatoria e che difficilmente lascia indifferenti. Se passate da Bergamo vi consiglio questo interessante tour a tema Street Art, https://storymaps.arcgis.com/stories/96b2e17ca13f4218b78ab64b682665a8, Bergamo è molto vivace da questo punto di vista.
Esce giovedì 14 ottobre 2021Ad un passo dalla luna, il nuovo singolo de La Belle Epoque. In questo brano, alcune cose accadono semplicemente perché devono accadere. Giuste o sbagliate, buone o cattive. E noi in un impegno costante nell’affrontarle, per sentirci adatti ad ogni contesto. Ma se fuori fa paura non andartene, c’è sempre una soluzione. C’è tutto il tempo.
Dopo “Tutto quello che saremo” un secondo nuovo singolo ad anticipare l’album di prossima uscita per La Belle Epoque. Un brano intenso in cui un’arrogante sezione ritmica si scontra con le suadenti e malinconiche melodie di chitarre e tastiere. Serve lasciarsi trasportare e perdersi completamente in questo piccolo allunaggio moderno.
La Belle Epoque sono Luca Boschiroli, Dario Sorano, Daniele Pizzigoni ed Aronne Gavazzeni.
Musica: La Belle Epoque Testo: Luca Boschiroli Registrato e mixato presso EDAC Studio di Fino Mornasco (CO) da Davide Lasala ed Andrea Fognini Masterizzato presso La Maestà Studio di Tredozio (FC) da Giovanni Versari
BIO:
La Belle Epoque è una band alternative-rock bergamasca attiva dal 2009. E’ composta da Luca Boschiroli (voce e chitarra), Dario Sorano (voce, chitarra e tastiere), Daniele Pizzigoni (basso) ed Aronne Gavazzeni (batteria e percussioni). Dopo un’iniziale proposta di accurate cover di matrice anni 90, la band lavora alla stesura di alcuni brani inediti ed elaborando una dimensione sempre più personale con l’importante scelta dei testi in lingua italiana, nel febbraio 2012 viene autoprodotto un demo-ep dal titolo “Rumori dal piano di sotto” contenente 3 tracce inedite.
Il sound e gli arrangiamenti diventano nel tempo più definiti e riconoscibili. I pezzi vedono convivere intrecci melodici armoniosi con incursioni elettriche più spinte, trovando una sorta di equilibrio negli intrecci di chitarre e tastiere. Mossi dal buon riscontro live e con diversi nuovi brani nel cassetto la band decide negli ultimi mesi del 2014 di dare il via al processo di realizzazione del primo disco ufficiale.
Il progetto prende forma tra febbraio e maggio 2015, con un’intensa sessione di registrazioni presso Il Teatro delle Voci di Treviso, uno dei più grandi e più particolari studi di registrazione d’Europa, guidati dalla sapiente supervisione di Jean Charles Carbone. Nasce così “Il Mare di Dirac”, un disco di otto tracce dal sapore decisamente live, con la quale la band vuole allargare gli orizzonti locali e spingersi in un panorama decisamente più ampio.
Anticipato dal singolo “Cracovia”, il disco viene pubblicato nel novembre 2015, avviando così un lungo tour promozionale che vedrà la band coinvolta in numerose apparizioni live, interviste, recensioni e passaggi radiofonici. Non mancano partecipazioni ad importanti progetti nel panorama indipendente (quali le IndieMood Session, sessioni di registrazioni live tra i canali di Venezia o la partecipazione ad una compilation tributo a Claudio Rocchi per XL Repubblica) e collaborazioni con altre band del panorama indipendente locale. Dopo due anni di intensa attività e con molte nuove idee nel cassetto, nel 2018 la band decide di dedicarsi completamente alla stesura di un nuovo lavoro, con la precisa intenzione di non porsi nessun limite in termini compositivi e di arrangiamenti. Nascono cosi dieci nuovi brani molto intimi e personali, che mettono un punto alla parentesi del disco precedente e rappresentano una nuova dimensione sonora della band.
I nuovi brani vengono incisi tra il gennaio ed il marzo 2020 presso l’EDAC Studio di Fino Mornasco e guidati dalle abili mani di Davide Lasala ed Andrea Fognini prende forma un nuovo disco ricco di sfumature ed arrangiamenti cangianti, che vuole strizzare l’occhio ad un articolato pop-rock d’autore. Interrotti dall’inaspettata e dura parentesi pandemica, la band decide di posticipare la pubblicazione del disco sino ad oggi. Alla ricerca di un nuovo inizio è cosi che viene pubblicato il 9 settembre 2021 un primo singolo, “Tutto quello che saremo”, accompagnato da un visionario videoclip firmato Erika Errante. Ed ora, ad anticipare nuovamente l’album di prossima uscita, un secondo singolo “Ad un passo dalla luna” dove la band si cimenta in un arrangiamento molto intimo ed orchestrale.
Da venerdì 1 ottobre sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “BUONGIORNO A TUTTI” (Metro Records), il nuovo singolo di KRAM.
“Buongiorno a tutti” è un brano che vuole essere una denuncia con un messaggio a metà tra l’ironia e la critica, ma anche uno stimolo, un modo per dire alla gente e a se stessi di svegliarsi, per ricordare a qualcuno lassù che esistiamo. La ritmica incalzante e la ripetizione della parola contribuiscono a questo messaggio a tratti irriverente, a tratti feroce. È un brano che dice no a tutti quelli che non sognano, che non rischiano, che non vivono, che rimandano, che non credono… Quindi, buongiorno a tutti!
Spiega l’artista a proposito del brano: «La canzone è per gran parte autobiografica e vuole essere una botta di adrenalina, un richiamo a tutti per dire: “Buongiorno, esisto!”. Con un mix di rabbia e ironia ho voluto ricordare a tutti di attivarsi, non tralasciare, non rimandare. È una canzone contro la passività e la pigrizia ma anche un modo per rivendicare la mia arte e farla risuonare bene nelle orecchie del pubblico, mantenendo sempre un certo sarcasmo pungente che porti a una riflessione profonda».
Non abbiamo saputo resistere, e gli abbiamo chiesto quali sono le sue 5 cose preferite.
Le caramelle gommose
Pur essendo molto attento alla sana alimentazione e non un particolare amante del “cibo spazzatura”, c’è una cosa alla quale non so resistere: le caramelle gommose in tutti i modi. Ho sempre dei pacchi sparsi per la casa con me.
Il pianoforte
È da sempre la mia connessione con me stesso e con il mondo. Tutta la mia musica è partita da lì, da quei tasti bianchi e neri…
I cani
Amo in generale la natura e gli animali ma i cani riescono sempre a mettermi di buon umore. Riescono a farmi un senso di libertà incredibile.
La Juventus
Una delle mie più grandi passioni è il calcio. Non sono un giocatore particolarmente forte ma ho sempre seguito con fervore la Juventus. Quest’anno vinceremo la Champions…mmmm…
Matrix
È un film che avrò visto almeno 30 volte. Mi piace da morire e adoro l’attore protagonista. Pillola blu o pillola rossa?
Da venerdì 8 ottobre sarà disponibile in rotazione radiofonica “DI CRISTALLO” (BK Records), il nuovo singolo dei DIFFERENT DNA.
“Di cristallo” è una canzone arrivata direttamente dagli anni ’80 viaggiando su una macchina del tempo che vuole condensare e cristallizzare lo spirito di quella che per il gruppo è la decade più rappresentativa della pop music, quella che più di tutte li ha influenzati, reinterpretata attraverso un sound contemporaneo. È una canzone che parla di ricordi, di un amore finito, ma musicalmente è un tributo ad un’era di cui i Different DNA saranno per sempre innamorati.
Biografia
Con sede a Milano, Different DNA è un progetto completamente nuovo ideato da Boris Kotelsky (fondatore e ideatore) ed Evgeny Leksikov (frontman e cantante). È unico al 100% in quanto la musica combina l’atmosfera leggendaria degli anni ’80 di Thompson Twins, Pet Shop Boys, A-HA etc. con un suono moderno che può ricordare i migliori lavori di TheWeeknd, Timberlake, Hurts.
Il nuovo album di Different DNA è disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 29 gennaio 2021. Il nuovo singolo, “Di cristallo”, è disponibile in rotazione radiofonica dall’8 ottobre 2021.
Aspettativa è più un mood che un nome per la band post 2001 che intreccia sonorità indie-pop e indie-punk per raccontare la quotidianità attraverso le loro canzoni. La band nasce nel 2014 da tre fratelli: Elia Ester e Gab, successivamente affiancati al Catta dal loro produttore Marco Carnesecchi. Nel 2020, in pieno lockdown esce il loro primo singolo Tempesta. Dopo un anno di ricerca musicale escono i singoli Saracinesche (giugno 2021) ed Elastico (luglio 2021) che riscuote un notevole successo dopo essere stato inserito nella playlist editoriale di Spotify Sangue Giovane. Un Qualcosa è il loro nuovo singolo prodotto da Marco Carnesecchi per l’etichetta Under Roof, mixato e masterizzato da DDR Studio.
Per conoscere meglio questi ragazzi, abbiamo chiesto loro di parlarci dei loro desideri, delle loro “aspettative” per così dire… Ognuno di loro ci ha quindi raccontato il suo sogno nel cassetto, come singolo e come band.
ELIA – “Suonare un giorno a San Siro”.
Suonare a San Siro vuol dire che la tua musica fa davvero innamorare le persone, come vedere per me quello stadio pieno di gente che ti ascolta e canta le tue canzoni proprio come una grande famiglia felice :). Suonare li, come fecero i Coldplay o tanti altri artisti sarebbe la realizzazione di uno dei miei sogni nel cassetto.
CANZONE = “Fix you” dei Coldplay
ESTER – “Conoscere Avril Lavigne”
Avril è stata una figura di riferimento nella mia adolescenza, una sorta di modello che mi ha ispirato in vari campi artistici e mi piacerebbe scambiarci due chiacchiere e, tanto per sognare, anche canticchiarci insieme… poi ho ancora un suo poster in camera che comprai in edicola a 8 anni e sarebbe figo che prendesse vita quel desiderio ancora incollato al muro 🙂
FOTO = OCCHALI (Elia, Ester)
GAB – “Fare un feat. con Vasco”
Vasco è l’unico artista italiano che mi parla di libertà e potenza, e allo stesso modo sa essere romantico, energico e riflessivo… Vasco è tante cose insieme e sono sempre stato attratto da lui sia come persona che come artista…insomma chi non vorrebbe un feat. con il grandissimo Vasco?
CANZONE = “Siamo solo noi” di Vasco Rossi
CATTA – “Fare un pezzo che raggiunga 100k”
In questo modo potrei iniziare a lavorare nel mondo della musica e vivere di questo… e vedendo che i numeri iniziano a contare chissà magari potremmo farcela davvero un giorno 🙂
CANZONE = “High and dry” dei Radiohead
ASPETTATIVA – “Riuscire a emozionare qualcuno con i nostri brani anche fra 100 anni”. Emozionarsi è facile, emozionare un po’ meno, emozionare generazioni diverse nel tempo ancora di più, ma la cosa che ci renderebbe davvero più felici è sapere che anche fra 100 anni, quando saremo morti, la nostra musica riuscirà ancora a trasmettere qualcosa a qualcuno, anche se fosse una singola persona.
Esce venerdì 8 ottobre 2021Sacro Disordine, il primo album dei Diletta. Finalmente è completamente svelato il mondo del duo lombardo, tra cantautorato ed indie pop: un disordine inevitabile e sacrosanto che è comune a tutti.
Nel sognare di ciascuno, nell’ affannarsi, fallire, riuscire etc… quasi sempre ci caratterizzano non tanto le nostre qualità, le nostre virtù, ma i nostri limiti, i nostri difetti. Potremmo quindi dire: il nostro disordine! Ma perchè “sacro”? Non tanto perchè sia qualcosa di inviolabile o da conservare, ma perchè è solo nella nostra imperfezione che infiamma la vita e possiamo davvero affermare di essere unici e irripetibili.
I Diletta sono un duo nato nel 2019 da un’idea di Jonathan Tupputi, voce e chitarra, e Andrea Rossini, tastiere e arrangiamenti. Da un primo approccio rock i due amici approdano a un sound più intimo e sperimentale avvalendosi prima della collaborazione di Desirée Bargna ai cori e al violoncello e successivamente di Simone Bernasconi al basso. La loro idea musicale trova compimento nel primo EP “Sacro Disordine” grazie al produttore Luca Urbani (ex Soerba, con all’attivo collaborazioni illustri fra cui Bluvertigo, Alice, Garbo e tanti altri), che dona ai Diletta quel tocco elettro-pop che stavano cercando. “Sacro disordine” concretizza il primo anno di attività passato tra prove e live nei locali del comasco, con 6 canzoni inedite, rigorosamente in italiano, a metà tra l’indie-pop elettronico e il cantautorato più intimo. La band, sostenuta da una campagna crowdfunding lanciata sulla piattaforma Ulule, ha ultimato i lavori nell’autunno del 2020 e ha pubblicato di recente i primi due singoli “Capita” e “Povera città” disponibili su tutte le principali piattaforme musicali.