Esce lunedì 21 giugno 2021 (in distribuzione Artist First) il primo EP di PICCOLI BIGFOOT dal titolo Tra Bergamo e il Far West. Ecco il capitolo definitivo del cantautore senza volto che gioca con gli stereotipi in mescolando folk e punk e indaga sull’identità di chi, nell’ultimo complicato periodo, si è un po’ perso.
Tra Bergamo ed il far West ci sono un sacco di maschere pirandelliane, di trappole della quotidianità, di desideri di scappare e di cambiare identità per ritrovare se stessi, in un mondo fatto di slogan, violenze verbali, frustrazioni e stress.
BIO:
Piccoli Bigfoot è un cantautore mutante con forte attitudine folk punk. Si è svegliato, dopo anni di coma, in un carcere di legno di massima sicurezza senza nessun ricordo del passato. Passa il tempo scrivendo e suonando canzoni per capire e ricordare la sua vera identità.
Dal Gennaio 2019 comincia a suonare, in modalità chitarra/voce, dappertutto, per strada, nei bar, in feste e locali. Arrivando ad aprire il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti in Latteria Molloy di Brescia nel Marzo del 2019. Nel Gennaio 2020 entra in studio, con la band, per registrare il suo primo EP “Tra Bergamo ed il Far West” prodotto e arrangiato da Gregorio Manenti (Pau Amma, Dente).
Piccoli Bigfoot – Testi, Musica.
Gregorio Manenti – Produzione, Arrangiamenti.
Gregorio Conti – Mixaggio.
Riccardo Zamboni – Master.
Autore: Filippo Pasqui
E’ uscito in digitale (ascolta qui) e in radio “Mi chiedevo se”, il nuovo brano di Gabriele Pirillo, cantautore e chitarrista 22enne, new-entry dell’etichetta 800A Records. Questo singolo è il primo di quattro che faranno parte del suo album d’esordio, previsto per l’inizio del 2022.
Gabriele Pirillo, artista che ha tra le sue influenze musicali Giorgio Poi, Canova e John Mayer, scatta una fotografia di “Mi chiedevo se”: “questa canzone parla di due persone che non riescono a realizzare la fine di una storia, che cadono negli stessi errori perché convinti di poter ritrovare un equilibrio. È il racconto di un amore confuso in cui non è più chiaro cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, in cui a tratti sembra tutto nitido e all’improvviso ci si rende conto di non aver capito niente.”
Per l’occasione, gli abbiamo chiesto qualcosa in più sul suo lockdown.
L’arrivo della pandemia ti ha sconvolto qualche piano? Quale?
Si, ha cambiato radicalmente la mia quotidianità. Prima dell’inizio della pandemia abitavo a Cagliari, studio Medicina lì da 4 anni ormai. Sono ritornato nella mia adorata città natale che è Palermo ma penso che da Settembre ritornerò in Sardegna! In questo periodo a Palermo ho messo un po’ più a fuoco il mio progetto musicale, mi sono riattivato mettendo su una band che mi accompagni durante i live ma anche durante le registrazioni in studio. Inoltre adesso faccio parte di una casa discografica palermitana che è 800a records, e ne sono molto contento. Penso di poter dire che la pandemia ha influito quasi positivamente nei miei piani musicali perché mi ha permesso di riprendere in mano il mio progetto musicale che durante il periodo fuori sede, a Cagliari, stava un po’ sfumando e perdendosi tra i libri e gli esami universitari.
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Come stai passando questo strano periodo, qual è la tua routine?
Non mi piace proprio annoiarmi, per cui cerco di farlo il meno possibile. Seguendo un percorso universitario ho un impegno costante che è lo studio ma cerco di tenermi sempre attivo: organizzo le prove con la band, vado in palestra, cerco di uscire con i miei amici nei limiti del possibile. In realtà adesso, grazie alle vaccinazioni, siamo quasi alla fine di questo periodo così strano, per cui bisogna essere positivi!
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Ti ricordi la primissima quarantena? Come l’hai passata?
Per me quel periodo è stato davvero difficile ma anche uno dei più proficui musicalmente parlando. Ho registrato a casa il mio primo “mini” EP, chitarra e voce, che si chiama “Francesca”. Proprio il fatto di averlo registrato in quel periodo quando lo ascolto mi ricorda esattamente la voglia che avevo di sussurrare quelle canzoni in quel microfono, in qualche modo riuscivo a evadere dalla sensazione di vulnerabilità che penso coinvolgesse un po’ tutti in quel momento.
Di cosa parla il tuo ultimo singolo? L’hai scritto nell’ultimo anno?
Mi chiedevo se parla di due persone che non riescono a realizzare la fine di una storia, che cadono negli stessi errori perché convinti di poter ritrovare un equilibrio. È la storia di un amore confuso in cui non è più chiaro cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, in cui a tratti sembra tutto nitido e all’improvviso si ci rende conto di non aver capito niente. Il testo deriva da un’esperienza personale, Io scrivo una canzone solo quando qualcosa mi ha scosso davvero (e questo succede pochissime volte) ma non l’ho scritta nell’ultimo anno. Anzi, per me è una canzone “vecchia” perché fa parte di una serie di brani che ho conservato per tanto tempo e che non vedo l’ora che vedano la luce!
Cosa ti manca più di qualsiasi cosa?
La libertà di poter uscire, viaggiare, abbracciare e baciare senza preoccupazioni, senza pensarci troppo, senza vincoli e restrizioni. Arriverà quel momento, e sarà bellissimo.
Ti ricordi ancora l’ultima serata che hai fatto post 22.00?
L’ultima serata senza coprifuoco.. no, non la ricordo ahaha
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Esce oggi 18 giugno 2021 il singolo di debutto di Amore Psiche dal titolo “Scoprire”, primo ascolto del progetto nato a Milano nel 2018 come canale espressivo per la dolcezza e la nonviolenza. “Scoprire” è un brano suggestivo che ci invita a fare un salto nel vuoto, lasciandoci accompagnare dalle sonorità intrecciate che prendono spunto da movenze folk e synth-pop. Un mondo stratificato di influenze che ci anticipa la pubblicazione di un nuovo disco in uscita quest’autunno.
Continuare a stupirsi senza fuggire dal mondo, cercare nuove possibilità senza negare il presente è una sfida che ci fa sentire più vivi, è un atto di coraggio, un salto nel vuoto, nella realtà in continuo divenire che si crea in relazione, perché tutta la vita è costante relazione, come la danza del mare.
BIO:
Il gruppo Amore Psiche è nato a Milano alla fine del 2018 come canale espressivo per la dolcezza e la nonviolenza. Daniela Grigioni alla voce + synth e Carmelo Mutalipassi alle chitarre, entrambi già parte di una band, danno vita alla nuova esperienza guidati dal comune bisogno di creare uno spazio di protezione e profondità. Partendo da riff di chitarra folk-rock evocativi e arrangiamenti synth, i testi cantati in italiano diventano il perno su cui costruire in modo personale la loro sensibilità. Si rende chiara però la necessità di dare più ritmo alla musica e dopo un’estenuante ricerca ecco l’incontro con Fabrizio Carriero, batterista a tutto tondo che ha il loro stesso spirito di ricerca. Dopo alcuni concerti e buoni feedback decidono di registrare pressoCasa Medusa di Milano con Francesco Campanozzi che con la sua supervisione completa e rende al meglio l’atmosfera di ogni brano. All’inizio del 2021 concludono il primo album “Scoprire”.
Esce giovedì 17 giugno 2021Gazza, il nuovo singolo di Paul Giorgi (fuori per Le Siepi Dischi, in distribuzione Believe Digital). Un nuovo capitolo dopo i singoli Tigre e Acqua, che ci immerge ancora una volta nella giungla lo-fi che si contamina di influenze indie-rock in attesa di un disco di prossima uscita.
Gazza.. gazza.. Mi sento un po’ strano riguardo questo brano. Si tratta di un pezzo che rappresenta proprio casa mia in campagna: ogni volta che vado in auto trovo sempre delle gazze ad aspettarmi, e mi fa pensare al caldo, all’estate, alle maniche corte dietro i finestrini abbassati. Sarebbe bello volare con loro.. oppure cavalcando una gazza gigante… chissà. Tecnicamente può sembrare un troll perché ha tipo 7 righe di testo e poi c’è tutta musica. Ma che musica… Dei maestri Mattia Parissi alle tastiere e Diego Cofone al sax soprano che ringrazio di cuore per il loro cuore.
BIO:
Paul Giorgi nasce il 19 maggio del 1995 ad Ascoli Piceno nelle Marche.
Inizia a fare musica all’età di 5 anni. Esce dalle superiori e, nonostante la passione per la musica, si iscrive a ingegneria. Nel frattempo, però, si diploma anche in chitarra con la Music Academy e un giorno si imbatte per caso in un concorso musicale nel quale vince una borso di studio per autori al Cet di Mogol. Nel mentre, la carriera universitaria va male e la lascia per dedicarsi completamente alla musica nel duplice ruolo di cantautore e produttore per altri artisti della sua città. Nel 2020, rimasto a casa il più del suo tempo per un virus diffuso su scala globale, scrive e registra un album “animalesco” che verrà seguito dall’ennesima etichetta indipendente e che vedrà la luce nel corso di quest’anno.
https://www.instagram.com/paulgiorgi/
Da venerdì 26 marzo sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “Extreme God Singer”, il nuovo singolo di Luky Black. Extreme God singer parla di un Amore con dei segreti confessati, lì dove anche ad un Dio cantante estremo viene la consapevolezza che quando finisce un rapporto il ghiaccio ricopre il cuore. Tanti petali di rose per far sentire bene la persona amata, ma poi tutto si chiude in un buio di confusione se non si arriva a compimento.
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Nel brano parlo di quei momenti di intimità, dove si possono rivelare dei segreti che sono nel proprio cuore, e che possono essere infranti quando due amati si lasciano, dove si può essere ubriachi di petali di rose ma poi si cade in un buio di confusione dove il ghiaccio ricopre il tuo cuore. Si tratta di un brano in chiave disco e la voce richiama delle sfumature house».
Biografia
Luky Black ( Laki black) è un cantante mascherato, nato in una notte di luna piena, chiamata la luna dell’amore senza colpa. E’ un’artista che già da piccolo creava, e li piaceva molto la musica disco, infatti già in tenera età si ritrovò in discoteca, ne era la mascotte, e da lì partì per lui la passione per la musica .Nelle sue canzoni parla delle distrazioni dell’amore, e ne dà il giusto peso, perché l’amore può far soffrire molto. Il suo percorso non lo misura, non per la sua esperienza, perché quella è merce rara, daltronde essere un cantante per Luky (Laki) è uno step o altro traguardo, e arrivare da meta in meta è un passaggio. Lui è un cantante e suona unicamente il suo strumento, la voce, e una delle cose che lo rende molto contento è sentire le richieste dei bambini in radio, perché anche avendo uno stile anni 80 possiamo dire che è un suono moderno che può coinvolgere tutti. Un piccolo segreto, vorrebbe divenire un personaggio puramente radiofonico e non pensare ai live come qualcosa di indispensabile, anzi se ce ne saranno potrebbero essere molto interessanti e rari. Vuol far sentire la sua musica e mandare un messaggio, un messaggio d’amore, un amore senza colpa, amare ed essere soddisfatti dello stesso, rispettandosi e rispettare la persona amata.
Esce giovedì 20 maggio 2021 per Supersugo Dischi il singolo di debutto di Angelika dal titolo Cilekka. Un brano che è un nuovo inizio per la cantautrice classe 1998 che vanta una posizione in bilico tra it-pop al femminile e influenze urban, un brano composto di sentimenti distorti e malinconia da ballare, che si impone contro tutti gli abusi emotivi.
Cilekka nasce dalla voglia di ribellarsi ad un silenzio sofferto; è un invito a tutte le persone, uomini o donne che siano, a rifiutare ogni tipo di abuso emotivo. Un racconto tagliente ed ironico contro qualsiasi atteggiamento tossico.
Le abbiamo chiesto i suoi 5 brani preferiti per superare una rottura.
“Ogni storia d’amore è accompagnata da almeno due canzoni; la prima è sicuramente quella che ci auguriamo che resti anche l’unica ovvero la canzone d’amore, quella dell’incontro, quella che parla di voi e del vostro speciale legame. La seconda canzone arriva quando la storia va in fumo ( l’augurio per tutti voi è che questa canzone non arrivi mai). Di seguito 5 canzoni che ,a mio parere, sono ideali per superare una rottura e che vi faranno ritrovare la carica giusta.”
Cry Me a River – Justin Timberlake O Micheal Bublé?
“Cosa hanno in comune Justin Timberlake e Micheal Bublè? Il primo, Justin Timberlake, nel 2002 ha lanciato nel mercato musicale una vera e propria bomba, “Cry me a River”di cui recentemente anche Jorja Smith ha fatto una meravigliosa cover acustica per la BBC Radio 1 . Justin nel brano invita la sua ex partner a piangere per lui un fiume di lacrime dopo averlo lasciato.
Micheal Bublè invece nel 2009 ha inciso una cover contenuta nell’album “Crazy Love” di un brano datato 1953 di Arthur Hamilton ( reso celebre dalla bellissima interpretazione di Ella Fitzgerald) intitolato appunto “ Cry Me a River”. Due titoli uguali per due situazioni analoghe; in sintesi un invito a pensare all’errore commesso nel perderli.”
These Boots Are Made for Walkin’ . Nancy Sinatra
“One of these days these boots are gonna walk all over you” canta Nancy Sinatra dichiarando apertamente che sarà capace di andare avanti con una certa fierezza. Se siete giù, stivaletti ai piedi e Nancy Sinatra ad alto volume.
Sorry – Madonna
Madonna canta “non voglio sentire, non voglio sapere! Ti prego di non dirmi che sei spiacente”. Un brano per tutte/i coloro che hanno l’ex al portone che chiede perdono; l’amore è cieco ma non sordo, le bugie sono, nel loro silenzio, assordanti.
I’m Good – Blaque
Un brano del 2003 del gruppo, tutto al femminile, chiamato Blaque! Non le conoscete? Potete recuperare guardando il film Honey con una giovanissima Jessica Alba come protagonista. Le Blaque cantano “ I don’t really mean a thing cause, I’m good With or without you”;un brano che vi darà una bella carica!
Womanizer (Donnaiolo) – Britney Spears
It’s Britney Bitch! Womanaizer è un iconico brano di Britney Spears uscito nel 208 accompagnato da un altrettanto iconico video-clip in cui un “povero” donnaiolo viene aggredito da una moltitudine di donne. Un brano da cantare in macchina a squarciagola, che vi farà allentare parecchia tensione.
Giacomo Luridiana nasce nel 1995 e fin da piccolo manifesta la volontà di esprimersi attraverso qualsiasi forma d’arte gli capiti a tiro. Cantautore per vocazione, fan dei Linkin Park per passione, ha studiato per sette anni chitarra classica, imparato da autodidatta quella acustica, studiato canto per cinque anni e ingegneria del suono per due. Il suo nuovo brano dal titolo “Primavera” è disponibile in radio e in digitale dal 9 aprile. Il singolo “It’d be lovely”, già presente sulle piattaforme di streaming, è in rotazione radiofonica dal 4 giugno 2021.
Dal 4 giugno è disponibile in rotazione radiofonica “IT’D BE LOVELY”, brano di GIACOMO LURIDIANA già presente su tutte le piattaforme di streaming. “IT’D BE LOVELY” di GIACOMO LURIDIANA è una ballata che guarda alla vita come ad un percorso cieco, senza guide né direzioni. Un mistero che è impossibile da svelare e che, proprio per questo motivo, ci dispera e appassiona allo stesso tempo.
Spiega l’artista a proposito del singolo: «“It’d be lovely” è una delle mie canzoni più vecchie. Il brano vuole dipingere come ci si sente a non avere una direzione, a non sapere mai cosa ci aspetta dietro l’angolo o chi saremo tra sei mesi o un anno».
Esce venerdì 30 aprile 2021 il nuovo singolo di Hesanobody per Street Mission Records (etichetta londinese distribuita da [PIAS]). Si tratta del primo nuovo estrato dal nuovo e conclusivo capitolo della trilogia di EP iniziata con The Need To Belong e The Night We Stole The Moonshine, in uscita quest’estate. Il progetto solista di Gaetano Chirico torna con il suo inconfondibile cantautorato electro-pop di respiro internazionale. The Necessary Beauty è un risveglio dopo una serie di sogni e incubi, un ritorno alla realtà che ritrova il protagonista a fare il punto della sua vita, confrontandosi con domande retoriche, inutili, che rischiano di ingigantirsi intralciando il suo cammino, una preghiera fragile per ritrovare una via che rendiamo inconsciamente impervia, auto-sabotandoci.
Gli abbiamo chiesto come ha passato il lockdown!
Come stai passando questo strano periodo, qual è la tua routine?
Sto passando questo periodo sforzandomi di renderlo il più normale possibile. La mia routine non è cambiata tantissimo, “semplicemente” molte cose che prima facevo di persona, adesso son costretto a farle da casa davanti ad un computer e qualsiasi serata con altre persone, che sia fuori o a casa, deve terminare entro un certo orario. È di sicuro alienante, anche per una persona che ama molto stare a casa come me. Più che altro a seconda del momento mi capita di vivere male e con fastidio l’impossibilità di scegliere, di avere alternative.
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L’arrivo della pandemia ti ha sconvolto qualche piano? Quale?
Li ha di certo rallentati parecchio. Già l’anno scorso ero pronto a pubblicare un singolo in primavera, ma le chiusure, le limitazioni e l’incertezza hanno bloccato qualsiasi cosa, facendomi ripensare a tutto il mio nuovo lavoro. Mi auguro in meglio!
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Te la ricordi la primissima quarantena? Come la passasti?
Chiuso in casa, per fortuna non da solo come molta gente. Con la mia ragazza ci siamo accodati alle innumerevoli persone che hanno deciso di darsi alla panificazione, ma solo dopo aver lottato per settimane alla folle ricerca del lievito.
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Di cosa parla il tuo ultimo singolo? L’hai scritto nell’ultimo anno?
‘The Necessary Beauty’ è sostanzialmente una preghiera. Un’esortazione a non lasciarsi sopraffare dalle aspettative che noi stessi e gli altri riponiamo sul nostro percorso di vita, a non auto-sabotarci cercando risposte alle domande sbagliate. Ho iniziato a scriverlo nel maggio del 2019, dopo di che l’ho lasciato sedimentare fino all’estate scorsa, quando sono riuscito a trovare la veste definitiva grazie all’aiuto di Federico Ferrandina, il produttore della traccia.
Cosa ti manca più di qualsiasi cosa?
Non aver paura di abbracciare familiari e amici, ma son fiducioso si tratti solo di pazientare ancora per poco.
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Ti ricordi ancora l’ultima serata che hai fatto post 22.00?
Quest’estate nella mia città natale Reggio Calabria. Ho passato diverse di serate pseudo-normali e senza limitazioni dettate da coprifuoco. Non vedo l’ora si possa tornare a farlo.
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Esce giovedì 10 giugno 2021 (fuori per Non Ti Seguo Records e in distribuzione Artist First) il nuovo singolo dei Sospesi dal titolo Foglie. Un nuovo capitolo di cantautorato rock con una nuova formazione a 5 che vuole portarci all’interno delle dinamiche di fragilità e casualità dei rapporti umani, che ci avvicina alla pubblicazione di un nuovo disco. Di come ci si avvicini e ci si allontani senza un reale perché e di come questo sia inevitabile. Racconta di un errore che compiamo tutti: attribuire troppa importanza a qualcuno.
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Prodotto, registrato e mixato da Andrea Maglia e Meme Gerace al Bleach Studio di Gittana (LC)
Masterizzato da Giovanni Versari presso La maestà Mastering Studio
BIO:
I Sospesi sono una band alternative rock che con i propri testi si oppone alla hustle culture, alla società perfomativa e alla stigmatizzazione dell’errore.
Nascono nel 2016. nel 2017 esce il debut EP “Crederci“, a cui seguono una trentina di date in tutta la Lombardia. Nel settembre dello stesso anno, divenuti stabilmente tre, ripartono con il nuovo singolo “Le Nostre Foto“, in uscita a novembre 2018, registrato presso l’Edac Studio di Davide Lasala, con la produzione di Giorgia D’Eraclea dei Giorgieness. Nello 2019, la lista delle aperture si allunga: Endrigo, Urali ma anche Lombroso ed Edda e la band vince l’Andalo Rock Contest. Nel giugno 2021, con una formazione a 5, esce il singolo “Foglie”, primo estratto dall’album “Tentativi ed errori” prodotto, registrato e mixato da Andrea Maglia e Meme Gerace presso il Bleach Studio di Gittana (LC), masterizzato presso La maestà Mastering studio.
https://www.instagram.com/sospesiband/
https://www.facebook.com/sospesi
Esce venerdì 4 giugno 2021 il singolo di debutto del cantautore Francesco Danny Martines dal titolo Made in America, fuori per Supersugo Dischi. Entrate in questo nuovo mondo di un pop oscuro e cinico, per tutti quelli che hanno vissuto almeno una volta un amore di provincia, per chi è stato solo per tanto tempo, e per chi si mette a confronto (perdendo, ovviamente) con Robert De Niro.
Made in America è un viaggio su una decapottabile, il profumo sulle mani, un film con le star di Hollyiwood al cinema di provincia, un giro in centro… una birra chissà, una vita chissà…
SCOPRI IL BRANO SU SPOTIFY: https://spoti.fi/3fOeRMf
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BIO:Mi chiamo Francesco Danny Martines e si… è il mio vero nome.
Per uno nato in Sicilia alla fine degli anni ottanta avere un nome così e’ un sogno. Un sogno fatto di concerti, di canzoni, di lavori di merda per campare, di Roma che adotta, di troppe chitarre destre per un mancino pigro, di giri in centro, di una birra’ chissà, di una vita chissà… Dal 2020 con Marco Carnesecchi e Alex Marton collaboro con la neonata SuperSugo Dischi. Made In America, la mia prima uscita.
Credits
Scritta da Francesco Danny Martines, Marco Carnesecchi e Alex Marton.
Prodotta, suonata, mixata e masterizzata da Marco Carnesecchi e Alex Marton
https://www.instagram.com/francesco_danny_martines_/