Categorie
Internazionale

Un viaggio nella mente di Alfiero: il cantautore racconta La guerra dei pensieri

Alfiero torna con il suo terzo album, La guerra dei pensieri. Dopo l’esordio con Arancione nel 2018 e il secondo lavoro Un Genere Solo del 2020, questo nuovo capitolo musicale segna un momento di grande maturità creativa per il cantautore pontino. L’album, composto da dieci tracce, esplora i conflitti interiori, le riflessioni personali e le emozioni universali che ciascuno di noi affronta.

La scelta del titolo, così evocativa, non è casuale. Come spiega Alfiero, ogni brano rappresenta una battaglia, un pensiero che si fa strada e trova la propria voce in musica. Dal desiderio di riscoprire se stessi in Opera prima, all’intensità emotiva di Ai tuoi occhi, fino all’atmosfera sognante di Andalusia, il disco propone una varietà di registri, ma sempre con una coerenza narrativa che lega le canzoni.

I singoli La paura e Avventura, pubblicati nei mesi precedenti, hanno anticipato l’arrivo di un album che riesce a mescolare tradizione cantautorale e influenze contemporanee, dimostrando la capacità di Alfiero di rinnovarsi senza perdere autenticità. Con arrangiamenti curati e testi mai banali, La guerra dei pensieri si presenta come un disco intimo, ma capace di parlare a tutti.

In questa intervista, Alfiero ci accompagna dietro le quinte della sua ultima fatica discografica. Scopriremo il processo creativo che ha portato alla nascita dell’album, i momenti più significativi della sua lavorazione e il significato che si cela dietro ogni traccia. Un’occasione per entrare nel mondo di un artista che ha fatto della sincerità e dell’emozione il proprio marchio di fabbrica.Ciao Alfiero, raccontaci da che tipo di ispirazioni nasce il tuo nuovo disco, “La guerra dei pensieri”

Questo album è stato concepito in 5 anni, dove sono successe molte cose, ci sono stati dei cambiamenti interiori ed esterni. Mi sono accorto che in questo periodo ho pensato, ho avuto momenti stressanti e attimi di gioia. Tutto questo ha creato pensieri nella mia testa che appunto hanno creato una battaglia per uscire fuori e diventare canzoni. 

Quale traccia dell’album senti più vicina al tuo cuore?
Forse di getto direi “Ai tuoi occhi”, una canzone scritta per mio figlio. Capire se posso essere considerato un buon padre e vedermi attraverso i suoi occhi. Forse tra qualche anno avrò delle risposte più precise da lui stesso. Il mestiere del papà ti porta a vedere le cose in modo diverso, io personalmente ho difficoltà a perdermi ogni attimo della sua crescita. Ogni momento passato insieme è importante, per me e spero anche per lui. 

Puoi raccontarci qualcosa di più sul tuo processo creativo?
In questo disco sono stato più attento ai testi, alla produzione e ai suoni. Rispetto a qualche anno fa ho cercato di essere meno impulsivo e ho cercato di dare un filo logico alle 10 tracce scelte. Scrivo in modo autobiografico, non curandomi di cosa può piacere o meno a chi ascolterà. Di solito scrivo prima il testo, quasi di getto. Poi mentre gli do una melodia posso modificarlo e cercare parole più adatte. Però non sempre è così, dipende dai momenti e dal tipo di canzone. 

Puoi parlarci dell’ispirazione dietro “Un vinile di Dalla”?
“ Un vinile di Dalla” è una canzone d’amore. Racconta di avventure e difficoltà che si possono trovare in una relazione, lasciarsi trasportare anche attraverso le canzoni e non farsi travolgere dalle paure. L’ho scritta um annetto fa, ho deciso di inserirla nel disco perché sembrava in linea con le altre 9 canzoni. Sono soddisfatto anche di questo brano. 

A sensazione, quale sarà la traccia dell’album che ti piacerà di più fare dal vivo?
Direi “Andalusia” perché ho voluto che fosse proprio in questo modo. L’arrangiamento è partito proprio dal tipo di batteria che avevo in mente.

Categorie
Comunicato stampa

Rêve-olutiòn! – Lo spettacolo-concerto di Navëe in scena a Milano

RÊVE-OLUTIÒN! @CAMPO TEATRALE
Venerdì 24 gennaio 2025 H 21.00 

Via Casoretto 41/A, Milano

Uno spettacolo di Navëe
Con Navëe e Gianluca Agostini


Luci: Fabrizio Visconti
Movimenti scenici: Francesco Manenti


Biglietto online: 16 Euro + prevendita
https://ticket.campoteatrale.it/selection/event/date?productId=10228612469894

Rêve-olutiòn! è un concerto.

Anzi no, è uno spettacolo.
Anzi no, è una performance.
Probabilmente è tutte queste cose insieme.


È una festa politica, una performance musicale all’insegna del gioco e del sogno come atto liberatorio e rivoluzionario.
 La voce e lo sguardo saranno quelli di una creatura un po’ bimba e un po’ selvatica, che muove i suoi primi passi nel mondo: Navëe. Il suo viaggio incontra diversi pianeti: dalla costellazione dei canti partigiani e delle testimonianze politiche, fino all’universo pop di icone come Britney Spears e Billie Eilish.
Un ritorno a Quando c’era il nulla, come il moto rivoluzionario di un astro al suo punto d’origine, a quando tutto doveva ancora essere e diventare, un viaggio a ritroso nell’universo parallelo dell’infanzia in cui tutto è presente e il tempo non esiste.

La performance segue una logica anti-narrativa, un principio di libera associazione di immagini, come fosse una playlist psichedelica di ricordi, di sogni; un flusso di coscienza di canzoni.
 Navëe, compie un viaggio musicale attraverso le lingue e il tempo: italiano francese inglese e dialetto milanese, ninna nanne e grida, canti partigiani e onomatopee. Seguendo traiettorie punk a ritroso nell’universo parallelo della libertà dell’infanzia, in cui tutto è presente e il tempo non esiste, il concetto di tempo diventa vissuto personale, memoria storica, il ritmo di una danza rituale.
 Il tempo fa tutt’uno con lo spazio, con le persone presenti. È un tempo per stare insieme.
La libertà bambina come pretesto surreale di liberazione personale, come sguardo alternativo sul mondo e messa in ridicolo anche di alcuni dei nostri retaggi storico- culturali, che germinano nella violenza.
Un flusso di coscienza di una donna, che vuole narrare e raccontarsi in maniera poco acculturata ma molto radicale!

Scopri il disco: https://ffm.to/pe7vnb9

Musica e parole (*): Navëe
Produzione: Gianluca Agostini
Mix e Master: Francesco Fusaro (MFZ records)
Foto e video portata social EP: Edward Scheller
Videoclip: Marta Violante
Foto concerto: Erica Magagnato
(*) ad eccezione di I love you di Billie Eilish presente nell’EP e Toxic di Britney Spears presente nel concerto

L’EP di debutto di Navëe“io rêve/tu rave!”, è un progetto multilingue (italiano, inglese, francese e dialetto milanese) e multigenere, nato da una stretta collaborazione con il sound designer e compositore Gianluca Agostini, che ha curato produzione e arrangiamenti. L’EP contiene cinque brani, tra cui anche una cover, che si muovono fluidamente tra dream pop e stile cantautorale, conditi con ritmi techno e influssi hyperpop. È un viaggio sonoro nell’identità personale di Navëe: “Naveena”, nonché titolo del brano di aperture del disco, un nome dell’Asia meridionale comunemente diffuso in lingue come il Tamil e l’Hindi, significa ‘novella’ o ‘nuovo’, riflette lo spirito esplorativo ed eclettico di Navëe ed è anche il suo secondo nome, un omaggio alla madre di animo hippy. Un brano contiene una poesia della nonna in dialetto milanese, mentre alcune melodie, scritte in gioventù, sono state riportate in vita in un processo creativo guidato da una libertà giocosa e naïve, che esplode con un’energia esplosiva e catartica. Dalla collaborazione con Marta Violante de La Bandita Film, la quale ha curato montaggio e ricerca d’archivio, archivio personale e non solo,
è nato un videoclip musicale della terza traccia, “Quando c’era il nulla”brano cardine e chiave di lettura del progetto: un elogio all’infanzia, al suo potenziale psichedelico senza l’uso di LSD; un ritorno al nulla da cui veniamo, al non-spazio temporale in cui eravamo ancora carta bianca su cui scrivere. Un viaggio nell’archivio personale di Navëe ma anche in quello collettivo.

L’EP è una festa (“tu rave!”) tra i sogni  (“io rêve”) e i ricordi di Navëe. Questo progetto musicale ha preso forma in un concerto-spettacolo intitolato “Rêve-olutiòn!” con brani aggiuntivi ed elementi teatrali, fondendo il sonoro e lo scenico in un’esperienza live unica.



BIO:

Navëe, nota anche come Camilla Violante Scheller, è un’attrice, performer e compositrice milanese. Diplomata all’Accademia dei Filodrammatici, ha iniziato la sua carriera lavorando con teatri affermati e compagnie indipendenti di teatro di ricerca. Accanto alla recitazione, ha coltivato la passione per la musica studiando canto e composizione. In teatro lavora come attrice con Carmelo Rifici, il Teatro dell’Elfo, Massimiliano Cividati, Stefano Cordella, Pierpaolo Sepe, Massimo Loreto, Fabrizio Visconti, Elisabetta Carosio, Giulia Lombezzi ma anche con compagnie indipendenti di teatro di ricerca come servomuToteatro, la compagnia Oyes, i Guinea Pigs e il collettivo Bladam B-side. È autrice, compositrice e interprete di diverse performance musicali (“In un mondo perfetto”, “UMANƏ – una performance per fare cose e vedere gente!”, “IO RÊVE/TU RAVE!” e “RÊVE-OLUTIÒN!”) che mischiano i suoi due campi di ricerca, i suoi due amori artistici, ovvero il teatro e la musica. “Io rêve/tu rave!”oltre ad essere una performance è anche il titolo del suo primo EP.

Instagram

Categorie
Comunicato stampa

“Mirrors & Mazes” è il nuovo singolo dei Creepy Smiley Face

Non sempre il cambiamento è voluto, e può essere spaventoso guardarsi allo specchio senza potersi riconoscere. Di specchi, labirinti e soprattutto del proprio io messo in discussione parla “Mirrors & Mazes”, il nuovo singolo dei Creepy Smiley Face

A volte il nostro peggior nemico siamo noi stessi. Di questo parla “Mirrors & Mazes’’, una lotta contro il proprio “io” interiore, quello di cui abbiamo paura e che vuole prendere il sopravvento. 

Il testo prende spunto da un fatto realmente vissuto, un amico che piano piano ha dovuto fronteggiare i propri demoni interiori, fino a creare un’immagine irreale di sé e a non riconoscere più nemmeno gli amici che lo circondano.

Creepy Smiley Face sono Simone Billi alla voce, Maicol Silvestri alla chitarra, Simone Persici alla chitarra, Alessandro Massinelli alla batteria e cori.

“Un labirinto che mente o una mente come labirinto’

-o-

Nel 2017, quattro ragazzi spinti dalla passione per il rock, e un’incredibile voglia di far sentire la propria voce. Da qui prende forma il viaggio dove gli ingredienti formeranno il cibo di cui non possono fare a meno, creare musica di loro gusto. Chitarre dalle sfumature forti, basso e batteria potenti e definiti, testi che raccontano storie di questo mondo sempre a testa alta, con il sorriso enorme stampato su una faccia terrificante, quella dei Creepy Smiley Face’. 

Il primo singolo della band, “Harakiri” esce nel giugno 2021 e poi a seguire il videoclip dello stesso brano. A luglio 2021 esce il primo album, “Archetype”. A seguito del quale i ragazzi si qualificano alle finali di Sanremo Rock Festival 2021 e al Gran Galà dei Festival di San Marino 2021. A settembre 2022 esce il nuovo singolo, “Cielo D’Autunno’” con il quale sono nuovamente finalisti a Sanremo Rock

2022 e a Roma Music Fest 2022. A gennaio 2025 esce “Mirrors & Mazes”, il nuovo singolo.

Categorie
Comunicato stampa

“TD2V” è il nuovo singolo di Muriel, in uscita venerdì 17 gennaio 2025

TD2V” disponibile da venerdì 17 gennaio 2025 (in distruzione Believe Music Italy), segna una nuova tappa nel percorso musicale di Muriel, confermandone la versatilità e la voglia di mettersi in gioco. Il brano è una confessione d’amore sincera, tanto semplice quanto sentita, in cui le parole hanno davvero un peso.  La produzione lascia loro spazio, rendendole a tutti gli effetti le vere protagoniste di questo brano. 

Apparentemente libera da ritmiche e strutture, “TD2V” ci stupisce con un outro break beat che ci catapulta in una dimensione opposta a quella che ci potevamo immaginare durante l’intero ascolto.  La timbrica inconfondibile di Muriel, inoltre, gioca come sempre un ruolo fondamentale nel conferire continuità ed identità al progetto stesso, nonostante il bisogno costante dell’artista di esplorare sonorità nuove.   

TD2V” (ti darei due vite) nasce per puro bisogno di esprimere emozioni, la scrittura é dunque spontanea, istintiva ed accessibile a tutti.  Con una strategia coraggiosa e ponderata, Muriel, sceglie di rilasciare singoli a ritmo serrato, puntando a conquistare l’attenzione del pubblico nei confronti di quello che è a tutti gli effetti un progetto emergente dalle grandi possibilità. 
 

SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/td2v

Muriel Bassi (direzione artistica, scrittura ed interpretazione)
Lorenzo Di Gemma (produzione)
Francesco Cagnetta (mix e master)



BIO:

Figlia d’arte, nata nello stesso anno di pubblicazione di “Ok Computer” dei Radiohead, cresce con la musica. Dopo un’adolescenza passata all’estero ed un lungo periodo sperimentazione ed autoproduzione, torna in Italia per dare vita alla propria visione: un’unione armoniosa di immaginari opposti in grado di coesistere. 

Il risultato? 

Un prodotto dal sound internazionale ricco di contaminazioni elettroniche e latine capace di contraddistinguersi con audacia ed inventiva.

https://www.instagram.com/itsmurielbassi/

Categorie
Comunicato stampa

“Sorriso di Stelle”, il primo EP di LARIA anticipato da “Caro Papà”

Fuori dal 15 gennaio 2025 “Sorriso di Stelle”, il primo EP di LARIA. Una raccolta dei brani pubblicati finora tra cui l’inedito “Caro Papà” uscito il 14 gennaio.

Il percorso di LARIA fatto finora viene riassunto in questi cinque brani dove si esplorano suoni e temi diversi. La cantautrice ama usare la musica per toccare argomenti importanti come la guerra e la violenza sulle donne, ma rimane spazio anche per i sogni in brani come “Anche in America” o “Non dirmi”. 

“Sorriso di stelle” è un piccolo viaggio tra emozioni, sentimenti e sogni. Il tutto condito dall’incredibile voce della cantautrice che con la sua voce fa vibrare l’anima.

Ho scelto di dare all’EP il titolo del primo brano che io abbia mai scritto in assoluto.

Sorriso di stelle” è parte di me, del mio passato, presente e futuro. È dedicata a coloro che hanno lasciato questa terra troppo presto. 

Ognuno di noi crea un piccolo spazio cercando il modo per ricordare quella persona di cui vorremmo ancora vedere il sorriso, a cui vorremo raccontare com’è diventato oggi il mondo. Io mi sono ritrovata in questa canzone ed è proprio da qui che è iniziato tutto. 

Sorriso di stelle racchiude inoltre tutte le emozioni, le paure, le insicurezze che si possono provare nel comporre la prima canzone, nel farla ascoltare agli altri, nel ricevere giudizi. È stato il mio punto di partenza.

Questo EP si presenta come una riflessione unica sul mondo odierno che ho cercato di esprimere tramite delle immagini e delle parole che rimbalzano su diverse melodie. Racchiude la mia necessità di scrivere, di raccontarmi, di condividere ogni pensiero a cuore aperto.

L’EP si apre con “Anche in America”: brano che chiede di rallentare. Ci siamo abituati a vivere nella frenesia; a volte corriamo così tanto che ci dimentichiamo di vivere davvero.

Poi arriva “Finestra” che affronta la tematica della violenza, nello specifico quella psicologica. Evidenzia la paura di uscire da quella casa diventata una prigione, l’impotenza di cancellare quelle parole di odio incise nella mente.

Abbiamo poi “Non dirmi” come brano liberatorio che vuole distaccarsi dai cliché che impone la società. Incita al cambiamento partendo da sé stessi andando oltre i giudizi della gente.

Caro papà” nasce invece come una preghiera; è un grido di aiuto e di speranza in un mondo pieno di dolore dove anche l’anima più pura e innocente come quella di un bambino viene uccisa“, così LARIA descrive il proprio EP.

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/6fvRXPoKtN9YDZq2prQUuM  

https://www.instagram.com/nolo.laura/

Biografia

LARIA è il nome d’arte della cantautrice di Verona Laura. La passione della musica la travolge fin dalla tenera età quando a soli quattro anni chiede ai suoi genitori di iscriverla allo Zecchino D’oro.

A sette anni incomincia lo studio di canto e pianoforte e da quel momento non si ferma più, tutt’ora prosegue i suoi studi alla scuola Lizard di Verona. Qui segue il percorso accademico S.S.M. di canto e di teoria musicale.

L’esigenza di creare la propria musica arriva in un momento difficile della sua vita. In un momento di lutto LARIA cerca rifugio nella musica, ma senza trovare la canzone adatta alle sue emozioni e così decide di crearla lei stessa.

Nasce il suo primo singolo “Sorriso di stelle” seguito successivamente da “Anche in America”. Entrambi i brani sono accompagnati da un videoclip realizzato da Lucio Piccoli.

Nel 2024 la cantautrice presenta la propria musica anche live allo Slow Food e Slow Verona di Castel Montorio. Arriva anche tra gli otto finalisti del contest Targa48 A.M.A. ETS che la porterà il 24 maggio live sul palco dell’Auditorium del Centro Culturale Candiani di Mestre.

Nel 2024 pubblica i singoli “Non dirmi” e “Finestra”, mentre il 2025 si apre con il suo primo EP “Sorriso di Stelle” anticipato dal brano “Caro Papà”.

Categorie
Comunicato stampa

“Va tutto bene” è il singolo di debutto dei Rosco Dunn, prodotto da Divi dei Ministri

Disponibile da venerdì 17 gennaio 2025 il singolo di debutto del progetto Rosco Dunn, un nuovo e importante capitolo per la band alternative rock di stanza a Brescia che vanta la produzione di Divi de I Ministri. Un brano per gli animi arrabbiati, per chi non crede che la scena rock stia morendo, e per gli ultimi romantici pronti a resistere ancora.

VA TUTTO BENE” è una canzone che esplora il bisogno di resistere, di affrontare la fatica e il dolore, pur continuando a fingersi “a posto“. Tra versi carichi di malinconia e immagini potenti, il brano racconta la lotta quotidiana di due anime affini che cercano di restare unite, anche nei momenti più difficili. Come “soldati stanchi“, i protagonisti sopportano i pesi della vita e nascondono le proprie fragilità, imprigionati nei “panni sporchi” della routine e delle maschere che li fanno sentire meno distanti. Con riferimenti agli anni ’90 e scene di ordinaria disillusione, il brano cattura l’essenza di chi, nonostante tutto, cerca di riscoprirsi e ricominciare, mantenendo vive le speranze tra ricordi e frammenti di felicità.
 

SCOPRI IL BRANO: 
https://distrokid.com/hyperfollow/roscodunn/va-tutto-bene

 

Prodotto da Davide “Divi” Autelitano
Registrato presso Glotoneria Studio & Blap Studio
Mix & Mastering by Cesare Madrigali & Riccardo Frigoni presso Glotoneria Studio 
Cover by Stefano Roncadori e Beatrice Barbiani
Foto by Giulia Venturelli


BIO:

Rosco Dunn sono una band italiana formata nel 2018.

Fin dai primi passi, il gruppo si è fatto notare per un sound che fonde elementi di rock alternativo e influenze indie, con testi che esplorano temi urbani e personali. Il loro primo singolo, intitolato Milano, è stato accolto con entusiasmo e ha iniziato a far circolare il loro nome sulla scena musicale emergente. Dopo anni di lavoro e sperimentazione, oggi i Rosco Dunn sono pronti a pubblicare il loro primo disco (prodotto da Divi de I Ministri) segnando un importante traguardo nel loro percorso.

https://www.instagram.com/roscodunn/

Categorie
Pop

Cosa c’è nella camera di Bandit

Torna Bandit con un singolo disponibile da venerdì 3 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali per Bradipo Dischi (in distribuzione Believe): un nuovo brano dal titolo “Zarathustra“, che segue i precedenti singoli “Camerata” e “La nostalgia“, pubblicati a novembre e dicembre 2024. I due brani arrivano dopo una lunga assenza dalla pubblicazione di un piccolo cult della scena indipendente: nel 2011 uscì infatti clandestinamente il primo album di Bandit “Quando la luce grande della discoteca“, pubblicato poi ufficialmente in versione restaurata nel 2023, che fu un inconsapevole manifesto generazionale irriverente e dolce-amaro.

Attraverso una prospettiva olistica, partendo dagli orrori dell’overtourism contemporaneo, passando per i social e l’idolatria degli influencer, questo brano è l’urlo disperato di una umanità schiacciata da ogni parte e soffocata dal proprio stesso status, dal proprio stesso bisogno di apparire, che per converso si tramuta nello scomparire dei propri bisogni profondi dietro la maschera di un falso sé. L’amore autentico sembra l’unica salvezza da questa morsa autodistruttiva.



Per conoscere meglio Paolo, e questo suo mondo ironico e surreale, non potevamo che introfularci in casa sua e farci la raccontare la storia di cinque dei suoi oggetti preferiti.

Busto di Lenin fuxia: Quando il mio migliore amico ha acquistato una stampante 3d la prima cosa che ho fatto è stato andare a casa sua e farmi realizzare istantaneamente un busto di Lenin di un colore fluo.

Ma è solo l’oggetto più rappresentativo della mia enorme collezione di cose sovietiche.

Porta-smarphone comunista: Intantolui stesso come prima cosa aveva pensato di fabbricarmi invece questo grazioso appoggia-smarphone a forma di falce e martello.

Guida di Sarajevo: Quello in Bosnia è stato il viaggio più bello che ho fatto in vita mia, nonostante sia stato in luoghi più remoti. E’ qui dietro l’angolo ma è veramente un luogo assurdo, malinconico e magico, e consiglio a chiunque di farcisi un giro.

Mazinga: Adoro i robottoni giapponesi della prima era, e ne ho molta nostalgia perché esprimevano una fiducia nel futuro molto rassicurante.

CASIO VL-1: Questo coso è un sintetizzatore con calcolatrice della Casio, molto famoso negli anni 80. La cosa più bella è che si modificano i suoni inserendo cifre dalla calcolatrice. Ci ho suonato alcune cose nel mio nuovo album Grigia.

Categorie
Pop

Le 5 cose preferite di Alice June

Fuori dal 27 dicembre “Hey”, il nuovo singolo di Alice June disponibile su tutte le piattaforme digitali. Seconda uscita del 2024 insieme a “Battery Park” e sesto inedito dell’artista. “Hey” segna la chiusura di un ciclo artistico iniziano nel 2021 e contemporaneamente apre la strada a nuove idee. Il brano si fa notare soprattutto per la voce incredibile di Alice June: profonda e carica di energia, ma allo stesso tempo capace di toccare le corde giuste per far vibrare l’anima. Una voce che si può inserire nel panorama delle grandi cantanti internazionali come Dolores O’Riordan.

Il brano inizia in maniera soft per poi coinvolgere l’ascoltatore sempre di più, un climax crescente di emozioni che si riflette sia nel testo che nella melodia. “Hey” descrive la sensazione di sentirsi in bilico tra il voler fare e il non volere; tra la volontà di lanciarsi in qualcosa di nuovo e il desiderio di rimanere immobili. Tra il fare o il non fare quella telefonata che a volte toglie il respiro. E’ la sensazione di trovarsi in cima ad una scogliera: il desiderio di respirare a pieni polmoni l’aria del mare e quello di indietreggiare per sentire la certezza della terra sotto i piedi.

L’oceano che è lo sfondo figurativo della canzone. Simboleggia l’essere trascinati da vortici emotivi, dagli alti e bassi delle nostre giornate, come fossero le onde, fino a che poi, finalmente, riusciamo a cavalcarle e ritroviamo equilibrio e serenità.

Per conoscerla meglio, le abbiamo chiesto le sue cinque cose preferite.

La mia chitarra nera

Un’Ibanez acustica nera, l’ho comprata quando avevo 15 anni con i miei risparmi, ha cambiato case e viaggiato con me, con lei ho scritto tutte le mie canzoni.

Il mare

Mare e oceano, scogliere a picco o lunghe spiagge, c’è qualcosa di misterioso nel mare che attrae. Non a caso l’oceano e le scogliere hanno ispirato “Hey”, il mio ultimo singolo.

I vestiti

Vestiti e accessori con determinate linee, tagli, colori, tessuti, scelgo ogni volta quello che mi rappresenta di più, in base all’occasione.

I vinili

Sono un collegamento col passato e rappresentano la musica “fisica”, quella che si può ancora “toccare” e collezionare.  

La musica dal vivo

C’è sempre qualcosa di unico quando si ascolta un artista dal vivo, che sia un concerto o un piccolo locale non importa, le emozioni circolano e arrivano, anche se in modi diversi. 

Categorie
Comunicato stampa

“Zarathustra” è il nuovo singolo di Bandit

Torna Bandit con un singolo disponibile da venerdì 3 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali per Bradipo Dischi (in distribuzione Believe): un nuovo brano dal titolo “Zarathustra“, che segue i precedenti singoli “Camerata” e “La nostalgia“, pubblicati a novembre e dicembre 2024. I due brani arrivano dopo una lunga assenza dalla pubblicazione di un piccolo cult della scena indipendente: nel 2011 uscì infatti clandestinamente il primo album di Bandit “Quando la luce grande della discoteca“, pubblicato poi ufficialmente in versione restaurata nel 2023, che fu un inconsapevole manifesto generazionale irriverente e dolce-amaro.

Attraverso una prospettiva olistica, partendo dagli orrori dell’overtourism contemporaneo, passando per i social e l’idolatria degli influencer, questo brano è l’urlo disperato di una umanità schiacciata da ogni parte e soffocata dal proprio stesso status, dal proprio stesso bisogno di apparire, che per converso si tramuta nello scomparire dei propri bisogni profondi dietro la maschera di un falso sé. L’amore autentico sembra l’unica salvezza da questa morsa autodistruttiva.


Abbiamo dei seri problemi con il desiderio. Vogliamo tutti ciò che tutti desiderano, ci frustriamo se non lo otteniamo, ma anche quando lo otteniamo ci sentiamo vuoti e insoddisfatti. Forse la pressione sociale ci fa desiderare cose che non vogliamo davvero, o forse è la competizione stessa per ottenerle a rendere alla fine indesiderabile qualsiasi cosa.


SCOPRI IL BRANO: https://bfan.link/zarathustra


 

Testo di Paolo Bandirali
Musica di Paolo Bandirali e Matteo Manzo

Hanno suonato: 
Matteo Manzo (chitarre, synth)
Paolo Bandirali (chitarre acustiche, CasioTone)
Giovanni Colombo (batteria e percussioni)

Produzione e registrazioni di chitarre e synth di Matteo Manzo 
Voci e batteria registrate da Matteo Portugalli presso Garage 206 
Mix di Matteo Portugalli
Master di Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio

Foto di Francesca Infante
 

BIO:

Bandit è un cantautore intelligente e sensibile che viene suo malgrado travolto dalla turbotamarragine della provincia più remota di Milano, finendo irrimediabilmente assorbito dalle discoteche e dalla ketamina. Come un Omero degli anni zero, tra il 2008 e il 2011 compone “Quando la luce grande della discoteca“, una fotografia amara e neorealista dei lunghi pellegrinaggi serali a caccia di vagina nei primi anni zero e delle strane creature che abitano queste zone d’ombra. Per dieci anni porta in giro chitarra alla mano quest’opera che nel sud di Milano diviene un piccolo cult, senza mai trovare tuttavia una veste definitiva. Nel 2023 entra in Bradipo Dischi, e con il loro aiuto riesce finalmente a produrre e a fare uscire ufficialmente nel novembre dello stesso anno il suo piccolo capolavoro underground. A un anno dall’uscita dell’album di esordio, torna con “Camerata”, singolo che prelude al suo secondo lavoro “Grigia” in uscita a gennaio del 2025.

https://www.instagram.com/banditpaolo/

Categorie
Pop

Tra introspezione e poesia: Alfiero racconta La guerra dei pensieri

Alfiero, cantautore capace di mescolare poesia e musica, torna a farsi sentire con il suo nuovo album, La guerra dei pensieri. Un titolo evocativo per un lavoro che si addentra nei conflitti interiori dell’animo umano, tra dubbi, desideri e una costante ricerca di equilibrio. Con il suo stile inconfondibile, Alfiero riesce a fondere tradizione e modernità, attingendo tanto al cantautorato italiano classico quanto a sonorità più contemporanee.

L’album è un viaggio emozionante attraverso dieci tracce che si interrogano su temi universali come l’amore, la solitudine, il tempo che scorre e la speranza di un cambiamento. Ogni brano racconta una storia, una piccola guerra interiore fatta di pensieri che si scontrano e che, alla fine, trovano una sintesi nelle note e nelle parole.

In questa intervista esclusiva, Alfiero si racconta a cuore aperto: dai retroscena che hanno accompagnato la nascita del disco alle ispirazioni che lo hanno guidato, fino alle emozioni che spera di trasmettere al pubblico. Un’occasione per scoprire non solo l’artista, ma anche l’uomo dietro le canzoni, con le sue fragilità e la sua forza creativa.

Ciao Alfiero, raccontaci da che tipo di ispirazioni nasce il tuo nuovo disco, “La guerra dei pensieri”

Questo album è stato concepito in 5 anni, dove sono successe molte cose, ci sono stati dei cambiamenti interiori ed esterni. Mi sono accorto che in questo periodo ho pensato, ho avuto momenti stressanti e attimi di gioia. Tutto questo ha creato pensieri nella mia testa che appunto hanno creato una battaglia per uscire fuori e diventare canzoni. 

Quale traccia dell’album senti più vicina al tuo cuore?
Forse di getto direi “Ai tuoi occhi”, una canzone scritta per mio figlio. Capire se posso essere considerato un buon padre e vedermi attraverso i suoi occhi. Forse tra qualche anno avrò delle risposte più precise da lui stesso. Il mestiere del papà ti porta a vedere le cose in modo diverso, io personalmente ho difficoltà a perdermi ogni attimo della sua crescita. Ogni momento passato insieme è importante, per me e spero anche per lui. 

Puoi raccontarci qualcosa di più sul tuo processo creativo?
In questo disco sono stato più attento ai testi, alla produzione e ai suoni. Rispetto a qualche anno fa ho cercato di essere meno impulsivo e ho cercato di dare un filo logico alle 10 tracce scelte. Scrivo in modo autobiografico, non curandomi di cosa può piacere o meno a chi ascolterà. Di solito scrivo prima il testo, quasi di getto. Poi mentre gli do una melodia posso modificarlo e cercare parole più adatte. Però non sempre è così, dipende dai momenti e dal tipo di canzone. 

Puoi parlarci dell’ispirazione dietro “Un vinile di Dalla”?
“Un vinile di Dalla” è una canzone d’amore. Racconta di avventure e difficoltà che si possono trovare in una relazione, lasciarsi trasportare anche attraverso le canzoni e non farsi travolgere dalle paure. L’ho scritta un annetto fa, ho deciso di inserirla nel disco perché sembrava in linea con le altre 9 canzoni. Sono soddisfatto anche di questo brano. 

A sensazione, quale sarà la traccia dell’album che ti piacerà di più fare dal vivo?
Direi “Andalusia” perché ho voluto che fosse proprio in questo modo. L’arrangiamento è partito proprio dal tipo di batteria che avevo in mente.