Fuori dal 7 febbraio “Ma che cosa vuoi”, il singolo che anticipa il nuovo EP dei Qualunquisti. Disponibile su tutte le piattaforme digitali si tratta di un brano alternative rock che ha voglia di farsi notare.
“Ma che cosa vuoi” ha ritmi incalzanti mentre ti urla di non cadere nelle banalità, di non dare retta alla società e fare ciò che per te è più giusto. Sembra un grido contro la società, ma in realtà è un brano rivolto ai noi stessi. Cosa vogliamo da noi? Perché cerchiamo sempre di omologarci quando in realtà possiamo essere unici?
“Ma che cosa vuoi? Normalmente è una domanda che tendiamo a fare alle persone che ci infastidiscono o con cui non siamo d’accordo. Ma questa volta è una domanda da chiedere a se stessi, a ciò che diventiamo quando, ci dimentichiamo di chi siamo e facciamo compromessi per sopravvivere in una società che non ci vuole per quello che veramente siamo”, così i Qualunquisti descrivono il proprio brano.
Una canzone alternative rock e post-punk ispirata dal sound di band USA e UK anni 80 e 90.
I Qualunquisti sono una rock band di Roma formatasi nel 2021. Cantano emozioni, come loro stessi dichiarano nel brano “Venti Ventitré”, e più in generale offrono attraverso le loro canzoni una visione disillusa e mai banale del mondo che li circonda.
La band nasce dall’unione di musicisti che negli anni hanno suonato insieme in diversi gruppi attivi nella scena romana. Suonavano principalmente rock, ma anche reggae e insieme prendono presto una direzione indie punk che li distingue. Così nascono i Qualunquisti e a ottobre 2022 pubblicano il loro primo singolo “Sigarette” seguito da diversi lavori che si fanno notare.
Come il disco “Fuori dal buio”, uscito nel 2023, che grazie al brano “Dharma” viene passato in FM su Radio Rock.
Il 13 febbraio 2025 la band pubblica l’EP “Le Faremo Sapere”, anticipato dai singoli “Andrea” e “Ma che cosa vuoi”.
Si chiude in grande stile il tour americano dei NapstaMind, la band che ha portato il suo primo album Nel Giardino a Vapore oltreoceano con una serie di concerti indimenticabili. Dopo un mese di musica live, chilometri percorsi e un pubblico entusiasta, è finalmente online il video esclusivo che raccoglie i momenti più emozionanti di ogni tappa.
Partito il 30 ottobre dal Rockwood Music Hall di New York, il tour ha toccato alcune delle città più vivaci della scena musicale indipendente americana. Da Philadelphia a Washington, da Scranton a Fairfax, fino alle ultime tappe in Connecticut e New Jersey, i NapstaMind hanno regalato al pubblico un sound fresco e intenso. Ecco le date che hanno segnato questa incredibile esperienza:
Grazie al supporto ricevuto da Saint Louis Music Production e dal bando SIAE PER CHI CREA, il trio composto da Michele Cipollini, Michelangelo Rupolo e Lorenzo Colombo ha avuto la possibilità di portare la propria musica oltre i confini italiani, facendosi conoscere in nuove realtà. Questo tour rappresenta solo l’inizio di un percorso che promette ancora tante sorprese per il futuro.
I NapstaMind hanno dimostrato che con determinazione, creatività e il giusto sostegno, la musica può davvero attraversare ogni confine. Non resta che attendere i prossimi passi di questa band che, dopo un tour esplosivo, ha ancora tanto da raccontare tramite la propria musica.
Torna il progetto di Metcalfa, alter ego musicale del batterista e compositore Metello Bonanno, con un nuovo album disponibile da venerdì 22 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali. Un nuovo e importante capitolo che si aggiunge all’autobiografia musicale di Metello: un disco che fugge dalle etichette di genere e si stratifica di influenze, si immerge nell’elettronica, nel jazz e nelle potenzialità dello strumento della batteria.
Il tutto parte dal termine “lagom“, questo il titolo del disco, una parola svedese che significa “quanto basta”, così racconta Metcalfa: “Negli anni il seme di questa parola è rimasto dentro di me e ha fatto crescere l’idea di questo disco. La giusta commistione tra jazz ed elettronica, la giusta dose di ritmo e melodia, un equilibrio armonico. Questo album vuole essere come certo di essere io ogni giorno: calmo dentro, forte fuori”
Noi volevamo conoscerlo al meglio delle nostre possibile, ma un progetto del genere non poteva che essere raccontato così, dall’interno. Quindi ci siamo fatti invitare a casa di Metello, perchè potesse parlarci di sì, attraverso cinque (+1) particolarissimi oggetti.
Questa scimmietta è un regalo che mi è stato fatto da un’amica (una ragazza cinese) che ho conosciuto durante il mio soggiorno in Svezia nel 2015. Ci siamo rivisti a Firenze nell’estate del 2016 e lei, sapendo che sono nato sotto il segno della scimmia, ha pensato di farmi questo regalo.
Questa invece è una Daruma, una figura votiva giapponese. Quando si esprime un desiderio si deve colorare un occhio e quando quest’ultimo si avvera, si colora anche il secondo. È un regalo a cui sono estremamente affezionato, essendo che viene da una persona molto speciale. Ha un significato molto profondo, per me.
Questa invece è una statuetta (credo di bronzo, ma potrei sbagliarmi) realizzata da Fuad Aziz, un artista originario del Kurdistan. Un grandissimo artista che ha esposto e continua ad esporre in tutto il mondo, oltre ad essere un caro amico. È un dono che risuona molto con la persona che sono diventato nell’ultimo anno.
Questo invece è un disegno che ha fatto una mia allieva, che purtroppo non studia più con me. Ha sempre avuto la passione per il disegno e quando ha fatto questo non voleva mostramelo: ci ho messo almeno un mesi per convincerla, inscenando una finta asta di opere d’arte. Alla fine ho detto “piuttosto che buttarlo, regalalo a me” e un giorno me lo ha portato. Conservo un bellissimo ricordo del periodo passato con questa allieva. Un grandissimo abbraccio Sophie, ovunque tu sia (ovvero Peschiera Borromeo, se non erro).
Qua invece andiamo sul sentimentale: questa è la mia prima batteria “seria”. Ci ho passato sopra non so quanto tempo, ha un monte ore di volo incalcolabile. È uno strumento al quale sono estremamente legato, essendo anche un regalo dei miei genitori.
Se vuoi, ho anche un bonus. Questo specchio mi è stato regalato da mia madre quando stava svuotando un appartamento. Durante l’ultimo anno, soprattutto durante la scrittura del disco, mi guardavo nel riflesso e pensavo “dai Met, dai che ce la stiamo facendo”
“Cesare” è il nuovo singolo di Moretti, disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 7 febbraio 2025 per Bradipo Dischi (in distribuzione Self / Believe), un brano che è un omaggio a Pavese e un nuovo pretesto per curiosare nella sua vita, per approfondire la biografia del poeta e la sua misteriosa morte. La delicatezza dei versi e dell’arrangiamento curato daGiovanni Doneda e Pietro Gregori (Il Mago Del Gelato) lascia il posto all’esplosivo solo di sax di Andrea Catagnoli (Brucherò Nei Pascoli) nel finale. È il primo singolo estratto da “nomi cose città”, secondo album di Moretti, che verrà presentato ad aprile al Teatro Bello di Milano.
Per difetto di curiosare nelle vite altrui, mi ha sempre interessato la biografia dei poeti più che la loro produzione. Cercare di comprendere quale afflato vitale diventi verso, quali siano le dinamiche sconosciute per le quali lo sgambetto o il trionfo si facciano poesia. Per Pavese non c’è alcun fascino d’investigatore: ci dice tutto lui nel suo zibaldone “Il mestiere di vivere”. È già tutto scritto. Tutto. Tutto tranne perché quella notte d’agosto decise mestamente di togliersi la vita. Sì, c’era quell’amore non corrisposto con la bella attrice americana, ma ne aveva avuti tanti di amori tormentati. Ecco, in questa canzone ho cercato di empatizzare con lui, di capire negli ultimi attimi cosa pensasse, cosa volesse smettere di affrontare.
Musica di Federico Oliverio e Matteo Portugalli Testo di Federico Oliverio Federico Oliverio (chitarra acustica, Gem Rodeo 61, voce) Pierpaolo Alberici (pianoforte) Giovanni Doneda (basso, organo Farfisa, StringVox) Pietro Gregori (batteria e percussioni, StringVox) Ferruccio Perrone (chitarra elettrica) Giulia Imperato (cori) Marta Zibani (cori) Matteo Portugalli (chitarra elettrica) Andrea “Jimmy” Catagnoli (sassofono)
Produzione e registrazioni di Giovanni Doneda e Pietro Gregori presso La Sabbia Voci, chitarre acustiche e pianoforte registrati da Matteo Portugalli presso Garage 206 Mix di Matteo Portugalli Master di Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio Foto di Agnese Carbone
BIO:
Moretti nasce artisticamente nel 2022 fra gli apribottiglie e i cacciaviti con cui si costruiscono le canzoni. Milanese d’adozione altrui, esordisce nell’autunno dello stesso anno col suo primo album “Moretti ha fatto anche cose buone” per Bradipo Dischi, descritto da Rockit come “un esordio molto incoraggiante, ricco di brani ben scritti e con ottime prospettive future” e da MusicMap come un “disco schietto, bipolare, anticonformista, all’occorrenza irridente ma non sprezzante, che si divide tra risvolti quotidiani e oscurità esistenziali, con un inchiostro figlio di notti insonni ed un risolutivo voyeurismo cantautoral-ispirativo“. In seguito ai consueti live di promozione, nel 2023 fa uscire due nuovi singoli: “Lorem Ipsum” e “Natale”, stilisticamente molto simili al lavoro precedente. L’anno successivo, complice un infortunio di cuore, si chiude in studio per registrare il secondo album prodotto da Giovanni Doneda e Pietro Gregori (Il Mago Del Gelato), in uscita nella primavera del 2025.
Fuori dal 29 gennaio “Nata Libera”, il nuovo singolo de Il Cile. Terzo lavoro insieme all’etichetta “Zonartista Records” di Fabrizio Bartolomei, prodotto e masterizzato daGiacomo Loré presso i “G.L.ab Studio” di Carrara e arrangiato dal Cile stesso.
“Nata Libera” parla di un amore sincero e profondo, lontano dai soliti cliché e della banalità. Questo amore viene espresso presentando una ragazza senza catene fatte da pregiudizi. Una ragazza che la si ama per quello che é, per il suo essere, appunto, libera.
Il brano, dalle sonorità fortemente legate alle chitarre e con una dosata crudezza sonora che richiama il rock degli anni zero, ritrae una storia d’amore di cui questa volta Lorenzo è spettatore e non protagonista.
Questo sentimento è un’intreccio di culture, spiriti etnici e diversi folklori, che si fondono grazie alla passione e il desiderio, abbattendo le barriere dei pregiudizi e gli ostacoli dei luoghi comuni.
“Nata libera è un tuffo nei suoni alternative rock degli anni 2000 che fa da cornice a liriche che affrontano un intreccio sentimentale che respira larghezza di vedute, passione ed inclusione”, così Il Cile descrive il suo brano.
Il singolo anticipa l’uscita del disco “ossitocile” che arriverà nel 2025, sempre con questa etichetta, questo team di produzione e con una band d’eccellenze toscane per le date future, formata da Giacomo Loré alla batteria, Leo Caleo alla chitarra, Nicola Sciarpa alle tastiere e Timo Orlandi al basso.
Il Cile, nome d’arte di Lorenzo Cilembrini, è un chitarrista, scrittore e compositore. Esordisce nel 2011 come coautore di alcuni testi per i Negrita, insieme a Pau, per l’album “Dannato vivere”, ma è nel 2012 che debutta come cantautore con “Cemento armato”.
Successivamente, il suo primo disco “Siamo morti a vent’anni” esordisce al quarto posto della classifica FIMI e lo porta in tour nei principali club italiani. Apre i concerti di Ben Harper e dei Cranberries, oltre ad essere l’unico artista Italiano presente all’ultima edizione dell’Heineken Jammin Festival.
Nel 2013 partecipa a Sanremo nei giovani con: “Le parole non servono più,” conquistando i premi “Assomusica” e “Sergio Bardotti” come migliore testo tra tutte le canzoni in gara. Diventa opening act al primo tour di Jovanotti negli stadi. L’anno seguente apre i concerti a Roma e Milano di Ligabue.
Nel 2015, scrive insieme a Pau, il testo della hit “Il gioco” (certificato oro) dei Negrita. Non solo scrive e canta il ritornello della hit “Maria salvador” per l’album “Il bello di esser brutti” di J-Ax, ottendendo 6 dischi di platino.
Un paio di anni dopo, nel 2017, pubblica il suo terzo disco “La fate facile”. L’anno seguente calca per la quarta volta il palco di San Siro cantando con J-Ax su “Maria Salvador”. Nel 2019 è autore, insieme ai Negrita, de: “I ragazzi stanno bene” (Festival di Sanremo) e partecipa con due brani di cui uno in featuring al disco di J-AX “ReAle”. Nel 2021 scrive per Loredana Berté “Persa nel supermercato”.
Dopo avere pubblicato alcuni inediti, torna nel 2024 in radio con il singolo “Nadir” prodotto da Pio Stefanini per Zonartista Records di Fabrizio Bartolomei. In concomitanza al nuovo singolo parte l’“anche questa è vita summer tour” che ha visto Lorenzo esibirsi in ventuno date per tutto lo stivale. Al suo fianco una band d’eccezione composta da Giacomo Loré alla batteria, Leo Caleo alla chitarra e Andrea Palumbo al basso.
Il 18 ottobre pubblica il suo nuovo singolo “Il cielo verticale”. Apre il 2025 con il singolo “Nata libera” che anticipa l’album.
Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 7 febbraio 2025 il nuovo singolo di Ric Malone. “HER” è una ballata emozionante che esplora il viaggio tra amicizia e amore, raccontando la paura di non riuscire a esprimere i propri sentimenti e il desiderio di un futuro insieme. Il ritornello, intenso e sognante, racchiude il cuore del brano: la voglia di essere visti, compresi e finalmente riuniti. Il bridge aggiunge un tocco di drammaticità, enfatizzando la lotta contro la distanza e il tempo, fino a un finale che suggella il passaggio da sconosciuti ad amanti. “HER” combina chitarre delicate e armonie evocative, creando un’atmosfera sincera e profonda, perfetta per chiunque abbia mai provato l’incertezza dell’amore inespresso e la speranza di un lieto fine.
Autore: Ric Malone Compositore: Ric Malone Prod: Andrea Fagiuoli
BIO:
Ric Malone, nome d’arte di Riccardo Mariani, classe 2009, è un giovanissimo cantautore. Di madre irlandese e padre italiano, trae fonte da queste sue origini per proporre brani dal sapore internazionale. Nel 2019 inizia il suo percorso musicale con lo studio della chitarra per poi aggiungere pianoforte e canto, che diventa la sua vera grande passione. Dal 2022 sperimenta i primi palchi e il suo primo tour di una decina di date seguito da “Piuvoce”. Pubblica il suo primo singolo “Time to Fly” il 26 aprile 2024. A seguire pubblica il suo secondo singolo “Errore”, questa volta sperimentando in italiano. Attualmente è in studio per lavorare ai suoi nuovi brani.
Esce su tutte le piattaforme digitali venerdì 7 febbraio 2025 (distr. Believe) il singolo di debutto di Lurevintage. Il brano “IMORSICHECANTI” è stato prodotto con la collaborazione di Davide Tagliapietra e si distingue per una profonda atmosfera indie/rock. La composizione evoca un forte senso di introspezione, con testi che esplorano temi psicologici e riflessivi. La voce, calda e malinconica, è accompagnata da strumentazioni minimali ma efficaci, con chitarre che costruiscono un paesaggio sonoro evocativo.
“In questo brano parlo di come, a volte, restare fedeli a sé stessi possa significare affrontare il dolore e le proprie contraddizioni. Ho voluto raccontare quel conflitto tra il desiderio di cambiare e la difficoltà di lasciar andare, di liberarsi dalle proprie scuse. Il brano parla di imparare a convivere con le proprie ferite e di come, anche attraverso il dolore, possiamo trovare una nuova forza.”
Valentina Falcone, in arte Lurevintage, è una cantautrice nata a Busto Arsizio (VA), con una carriera che unisce introspezione artistica e sperimentazione musicale. Fin da giovane si è dedicata alla scrittura di poesie e testi, che si sono presto trasformati in collaborazioni musicali. La passione per la musica è stata alimentata dalla collezione di vinili del padre, una fonte d’ispirazione che ha influenzato il suo percorso creativo. Valentina ha esplorato diversi generi e progetti, spaziando dal cantautorato acustico al dark noise sperimentale, fino a trovare la sua dimensione più autentica nel progetto Lurevintage. Con Lurevintage, si concentra su sonorità indie/rock, mantenendo fede alla scelta di suoni reali e al 100% analogici, che valorizzano l’essenza delle sue composizioni.
Il suo nuovo singolo “IMORSICHECANTI” è stato concepito al Bunker Studio di Milano, celebre studio di produzione musicale di Gianna Nannini e Davide Tagliapietra. Quest’ultimo, noto produttore di Gianna Nannini, Tiziano Ferro e molti altri grandi artisti come Mengoni, Ramazzotti ed Elisa, ha contribuito alla produzione del brano. Alle batterie ha partecipato Enrico Ferraresi, musicista di rilievo che ha collaborato con artisti del calibro di Bocelli, Fossati, Alice, Morissette, Grignani e DeltaV.
Nel corso degli anni, Valentina è stata finalista in importanti competizioni come l’Accademia della Canzone di Sanremo (ora Area Sanremo), Rock Targato Italia e Brand New Talent (MTV). Ha ricevuto il “Premio Speciale Giovani” al MEI di Faenza e ha partecipato a circuiti come My Chance e Meet’in Radio. La sua musica ha ottenuto visibilità televisiva su “Uzone”, programma di Mediaset Italia 2, e il consenso del pubblico, mantenendosi per un anno al secondo posto nella classifica web di UnoTv/CommusiK. Inoltre, ha ricevuto recensioni positive da testate di rilievo e apprezzamenti da esperti del settore.
DRIVE IN è il nuovo album dei LAGOONA, disponibile dal 31 gennaio per V4V Records. Dopo “Mostri“, “Quello che resta” e “Euphoria” prosegue il nuovo corso della band umbra, capitanata da Luca Chiabolotti, già noto con lo pseudonimo NOPEcon il quale crea e condivide illustrazioni e pensieri.
DRIVE IN è un album consolatore, un abbraccio nel cuore della notte. Un disco alt rock con incursioni pop, dove Luca Chiabolotti scrive, insieme a Ivo Bucci dei VOINA (Euphoria e VHS) e a Giorgieness (Settembre), il diario di una generazione. Mix e Mastering è stato affidato a Ivan Antonio Rossi (Baustelle, Ministri), mentre alla produzione c’è Jacopo Gigliotti (Fast Animals and Slow Kids).
“DRIVE-IN è la colonna sonora perfetta per le notti insonni. Tra città deserte illuminate dalle luci al neon, messaggi mai inviati e relazioni ormai finite, ogni brano racconta il lato più intimo e malinconico delle ore più buie. Un viaggio sonoro che cattura l’essenza della solitudine e dei pensieri che emergono solo di notte.“
CREDITI Prodotto e registrato da: Jacopo Gigliotti Mix e Mastering: Ivan Antonio Rossi Testi di: Luca Chiabolotti tranne “Settembre” con Giorgia D’Eraclea, “Euphoria” con Ivo Bucci e “VHS” con Ivo Bucci e Lorenzo Megni, “Drive-in” con Andrea Zanni Chitarre: Alessandro Guercini in “ Euphoria” Sax: Manuel Trabucco drive in “VHS”, “Quello che resta” Chitarre: Lorenzo Megni in “Mostri”, “Settembre”, “4AM”, “Lividi” Suonato e composto da: Lagoona Grafiche di: Luca Chiabolotti
BIO I Lagoona nascono tra Perugia e Fabriano nel 2018 dentro una stanza vuota, tra parole non dette e treni in ritardo La band è formata da Luca Chiabolotti (voce, chitarra), Daniele Marasca (Basso) e Elia Ruggeri (Batteria). Dopo un iniziale periodo di scrittura, nel Gennaio 2018 esce il loro primo EP Riparo, anticipato dal singolo Ruggine che li porta in un lungo tour in giro per l’Italia. A marzo 2020 iniziano a collaborare con Domenico Candeloro (Voina), il quale inizia a produrre i primi tre singoli VHS (feat Voina), 4AM e LONDRA. Da Giugno 2021 parte la collaborazione con Jacopo Gigliotti (Fast Animals and Slow Kids) come produttore.
Giuseppe D’Alonzo apre il nuovo anno con un emozionante singolo “L’ora più dolce”.IL brano disponibile dal 10 gennaio vede la collaborazione della cantante Manuela Limina.
Chitarre e voce si abbracciano e si intrecciano in questa canzone che sa di tenerezza e amore. Ad accompagnare questa dolce e delicata melodia un videoclip girato da Alfredo Tarantini e Jacopo Canali all’interno del Parco Romano di Villa Sciarra, nei dintorni del Gianicolo e nell’osservatorio di Monte Mario.
Il brano approccia il tema del divario generazionale utilizzando l’amore come strumento rappresentativo. Alla fine dell’ascolto e della visione del video si percepisce il parallelismo tra un amore maturo ed un amore saffico adolescenziale, egregiamente rappresentato dalle coreografie delle ballerine (Giorgia Leo e Martina Coderoni).
Il testo utilizza due tipi di linguaggio.
Le strofe in prima persona esprimono un linguaggio maturo, e trattano temi profondi quali la consapevolezza del tempo passato, la fugacità della felicità e della vita stessa di coppia, il bisogno di rallentare non sentendosi più al passo con i tempi, traendo persino giovamento da una inaspettata vita più “slow”.
In perfetta contrapposizione, le strofe in terza persona usano un linguaggio volutamente semplice, quasi infantile, tipico dei primi amori adolescenziali. In realtà, come già anticipato, non si tratta di un semplice parallelismo tra le diverse età dell’innamoramento. I due blocchi generazionali, messi a confronto, portano a galla le diversità di interpretazione della vita in base all’orizzonte temporale che hanno davanti e ad uno scorrere del tempo percepito in modo differente. Così lento per i giovani e così rapido e fugace per la generazione matura.
“È un tema certamente presente in tutti i confronti generazionali. Oggi però c’è qualcosa di assolutamente inedito, la velocità a cui viaggia la società contemporanea, complice la tecnologia, supera la velocità sostenibile dall’essere umano, maturo o giovane che esso sia. Da qui l’esigenza di ricorrere alle macchine e ad una intelligenza ausiliaria, artificiale. questa è una novità assoluta con cui le due generazioni, e quelle a venire, dovranno fare i conti loro malgrado”, così Giuseppe D’Alonzo descrive il proprio brano.
Giuseppe D’Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara. La musica è da sempre la sua grande passione, in particolare il rock blues. Muove i suoi primi passi nel settore fondando la band Crabby’s con cui pubblica i singoli “L’uomo di ieri”, “I Was Born Yesterday” e “Free”.
Esordisce nel 2016 con il suo primo EP “Bad Past”. Seguito dai dischi “Realize” e “Mistake”. Nel 2019 pubblica il suo primo album in italiano “Tornerà”, seguito da “Strane forme di complicità”.
Giuseppe ha la capacità di mescolare un sound blues a uno stile cantautorale arrivando a un pubblico molto ampio e riuscendo ad emozionare l’ascoltatore.
Il cantautore vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali tra cui quelle con Melanie Crew, Patrizia Torrieri. e Eleonora Toscani.
Nel 2022 pubblica “Fantasmi di Carta” EP di 16 brani. A seguire esce anche “Gravita’” accompagnato da un video in Puppet & Paper Cut Stop Motion.
Il 2023 è invece contraddistinto dall’uscita dal singolo “Come si fa”, accompagnato da un video in stop motion paper cut firmato da Gianni Donvito. Mentre il 2024 ci regala già diversi brani “Canzoni per chi…”, “Mattinieri del Tempo” e “Dove non eri tu”. Giuseppe apre il 2025 con il brano “L’ora più dolce”.
Manuela Limina nasce a Pescara, si appassiona alla musica già da bambina cantando con le sue due sorelle e ascoltando i vinili del papà batterista. Le prime esperienze nel mondo della musica sono nel coro folkloristico e nel coro della chiesa del paese in cui è cresciuta.
Successivamente e per circa dieci anni è corista, esibendosi anche come solista, del coro polifonico dell’Università D’Annunzio di Chieti/Pescara. L’esperienza la porterà ad esibirsi anche all’estero (Boston, Parigi). Contemporaneamente intraprende il piano-bar, si esibisce in tantissimi locali, piazze, eventi e feste, assieme a colleghi musicisti.
Le numerose collaborazioni con band abruzzesi l’hanno portata ad esibirsi in veste di corista sul palco assieme ad artisti come gli Audio 2, Andy dei Bluvertigo, Durga e Lorelei Mcbroom, storiche coriste dei Pink Floyd.
Come corista e solista in “Great Gig in the Sky”, si è esibita sul palco di “Shine On”spettacolo ideato e condotto da Andrea Scanzi, in cui il giornalista narra la storia dei Pink Floyd. Lo spettacolo è andato in scena in Sicilia, Toscana, Lazio e Abruzzo.
Con Andrea Scanzi ha anche registrato negli studi TvLoft di Roma la trasmissione “Amici Fragili” dedicata a grandi cantautori italiani: De Andrè, Lucio Dalla, Battisti, Pino Daniele, con famosi ospiti in studio come Dori Ghezzi, Gaetano Curreri e Eugenio Finardi, solo per citarne alcuni.
Ha studiato canto presso l’Accademia Internazionale della Voce.
Ha seguito corsi della cantante Cheryl Porter e ha partecipato a master class di Luca Pitteri.
Studia chitarra acustica e collabora alla registrazione in studio di brani inediti scritti da autori abruzzesi.
Nel marzo 2024 è stata selezionata dal maestro Enrico Melozzi per partecipare come corista alla seconda edizione de La Notte dei Serpenti, spettacolo dedicato alle tradizioni musicali abruzzesi andato in scena allo Stadio del Mare di Pescara e trasmesso su Rai 2 in prima serata.
Mar Viola è il nuovo album di Lady and the Clowns: un lavoro che racchiude la crescita e le esperienze degli ultimi anni del trio romano. Il disco, composto da dodici brani, offre uno sguardo sincero su tematiche universali come l’identità, il tempo, la ribellione e l’angoscia, il tutto avvolto in un sound che mescola rock, funk e alternative.
Il viaggio musicale inizia con “Nothing to Say”, un brano che analizza la difficoltà di comunicare e il paradosso della solitudine in mezzo a un mare di parole. “Body” si pone come una sorta di monito, invitando l’ascoltatore a riconoscere i segnali del proprio corpo, un tema di grande attualità in un’epoca in cui lo stress è sempre dietro l’angolo. La narrazione prosegue con “Forbidden Seas”, un brano che si lascia ispirare dai grandi classici della letteratura marinara, e che racconta il fascino per ciò che è irraggiungibile, quasi proibito.
Con “Hung Up” la band esprime la sua capacità di reinterpretare il rock, mentre “Blue”, scritto durante un viaggio in macchina, cattura quella sensazione di disagio e malinconia che spesso accompagna i momenti di solitudine. La scelta di omaggiare la televisione italiana con “La Notte Vola” dimostra come la band sappia abbracciare e reinterpretare le icone culturali, mantenendo sempre un occhio di riguardo per la coerenza sonora. “Non Ho Tempo” si distingue per la sua energia punk, che trasmette un messaggio di ribellione contro il conformismo e il tempo sprecato in comportamenti sterili.
Uno dei momenti più intensi del disco è “Disillusione”, che si configura come un vero e proprio manifesto, esprimendo il tormento e la rabbia di chi non riesce più a vivere spensierato. “Artemide” si rivolge a chi ha il coraggio di esprimersi liberamente, mentre la title track “Mar Viola” riassume il concetto di un abisso di emozioni e colori, in cui le figure si perdono o si elevano, lasciando spazio a interpretazioni personali. “The Route” funge da guida, ricordando l’importanza di avere una rotta nella vita, e “Magic” chiude l’album con una versione in inglese de “La Notte Vola”, simbolo della doppia natura del progetto.
Lady and the Clowns hanno saputo bilanciare la potenza del rock con sfumature elettroniche e funk, creando un album che, pur osando e sperimentando, non perde mai di vista la coerenza artistica. La capacità di mescolare generi diversi e di farli convivere senza conflitti è uno dei punti di forza del disco, che appare già pensato per essere riproposto dal vivo, con la stessa energia e teatralità che caratterizza i loro concerti. In definitiva, Mar Viola si conferma come un lavoro maturo e sorprendente, capace di parlare di temi universali con un linguaggio musicale ricco e variegato.