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“Burning in Hell of Betrayal” è il singolo di debutto di Serendipity

Esce su tutte le piattaforme digitali venerdì 31 gennaio 2025 il nuovo singolo di Serendipity, progetto solista di Serena Ceresa, intitolato “Burning in Hell of Betrayal”. Per la realizzazione del brano, l’artista ha collaborato con la milanese Yuliya Yefremova, conosciuta anche come Soundseeker. Insieme, hanno creato la prima versione della base musicale e lavorato sulla stesura del testo. La canzone evoca un’atmosfera dark, dando spazio a sentimenti chiari e diretti, rivolti a una persona che ha causato sofferenza alla protagonista. Il brano esprime la sensazione di liberazione della protagonista dal suo passato, segnando una trasformazione in una donna consapevole, sincera e pronta a voltare pagina, lasciandosi alle spalle una relazione ormai conclusa, prima di un ultimo sfogo emotivo.

La collaborazione tra Serena e Yuliya si è sviluppata a distanza, con il continuo scambio di file e idee fino a raggiungere la versione finale del brano. La melodia è stata pensata per trasmettere la “potenza” delle parole, che dovevano arrivare con forza e determinazione, come un grido di liberazione e un definitivo punto di non ritorno. Alcune espressioni dal tono dark, come “I wanna piece of heart, I wanna squeeze it all” e “Burning in hell of betrayal”, conferiscono alla canzone un’atmosfera intensa e oscura, creando un vero e proprio filtro emotivo che riflette il tema della vendetta e della liberazione interiore.
 

“Questa canzone è forza pura. Cantarla mi ha donato molta grinta e sicurezza interiore. Ha come un’aura di potere e forza mentale. Credo che questa canzone possa aiutare ragazze e ragazzi che nel corso della vita si sono trovati davanti a questa situazione e che possano finalmente ritrovare sé stesse, sfogarsi, lasciarsi il passato alle spalle e tornare a vivere serenamente. Oppure alle ragazze timide che si vogliono mettere in gioco e dimostrare al mondo il loro valore. Non bisogna indietreggiare davanti alle emozioni, ma lasciarle uscire quando diventano pesanti e ti iniziano a divorare da dentro.” 

(Serendipity)


Scopri il brano: https://distrokid.com/hyperfollow/ssrndipity/burning-in-hell-of-betrayal

 

BIO:
Serena Ceresa, in arte Serendipity, è una cantante pop/alternativa e pianista classica di 22 anni. Entrata nel mondo della musica fin da giovanissima, ha iniziato il suo percorso musicale all’età di sei anni, dedicandosi prima al pianoforte con studi privati. Durante la sua crescita artistica, ha cominciato a esibirsi in pubblico con i suoi primi saggi e concerti. All’età di 15/16 anni, si è appassionata anche al canto, perfezionandosi attraverso corsi in una scuola privata. Nel 2021, dopo aver affrontato la difficile situazione legata alla pandemia di COVID-19 e terminato il liceo artistico-grafico, Serena ha deciso di concentrarsi ulteriormente sulla sua carriera musicale. Ha iniziato a creare contenuti musicali per esprimere se stessa, realizzando le sue prime cover su YouTube e i primi reel musicali su Instagram. Questo percorso l’ha portata a conoscere Yuliya, che le ha fornito il supporto necessario per la realizzazione del suo primo singolo, “Burning in Hell of Betrayal”, un brano che segna l’inizio della sua carriera da artista indipendente. Dal 2022, Serena ha intrapreso un percorso di studi al Conservatorio di Padova, seguendo l’indirizzo “Didattica della Musica” con una specializzazione in “Musicoterapia”, un campo che le permette di combinare la sua passione per la musica con il desiderio di aiutare gli altri. Con determinazione e impegno, continua a crescere come artista, esplorando nuove frontiere della musica e dell’espressione emotiva.

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“Hasta la muerte” è il singolo di debutto di Toller

Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 31 gennaio 2025 “Hasta la muerte”, il primo singolo di Toller. La canzone risale al 2022, un periodo in cui Emanuele era ancora agli inizi del suo percorso musicale e si dedicava con entusiasmo alla sperimentazione. Il brano è caratterizzato da influenze latine, ispirate dal viaggio in Costa Rica di un suo amico. Tornato dopo un anno di studi, l’amico gli ha fatto scoprire generi come il reggaeton e il dembow, spingendolo a esplorare nuove sonorità ritmiche e latine. Questo pezzo è una vera e propria critica sociale che riflette sul potere del giudizio e sul “nonnismo” presente nella società contemporanea, nato in un momento in cui fare musica in modo professionale sembrava per Toller un sogno ancora troppo lontano dalla realtà.

Il videoclip che accompagnerà “Hasta la muerte” è stato realizzato alternando due prospettive principali: una parte è girata attraverso l’obiettivo di diverse telecamere, creando una sensazione di costante monitoraggio e controllo. L’altra parte, invece, si svolge in una stanza buia, scelta per trasmettere l’intimità e la profondità emotiva del brano, mettendo in evidenza il legame personale dell’artista con la canzone.

BIO:

Toller, nome d’arte di Emanuele, 19 anni, vive a Padova ed è un appassionato di musica. Sin dall’età di 13 anni, ha mostrato una naturale inclinazione per la scrittura di testi musicali e non. Il suo percorso creativo è iniziato quasi per gioco, registrando con degli amici delle parodie di canzoni famose per puro divertimento. Tuttavia, la svolta è arrivata quando uno di loro gli propose di scrivere un testo serio, ispirato alla sua vita e alle sue esperienze. Da quel momento, Emanuele ha iniziato a comporre canzoni, scoprendo e coltivando quella che è diventata la sua grande passione: la musica. Tra i suoi lavori è in uscita il singolo d’esordio “Hasta la muerte”, brano di critica sociale sul potere del giudizio delle persone nella società moderna.

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“Così” è il nuovo singolo di Penz

Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 31 gennaio 2025 per Plus Mgmt (distr. Believe) il nuovo singolo di Matteo Panzeri, in arte Penz. “Così” è un brano che parla della fine di una relazione, in particolare delle emozioni che si vivono e che si respirano quando la cosa è ancora fresca ed è finita da poco. Almeno tutti, o quasi tutti, ci sono passati almeno una volta nella vita e sanno cosa si prova. In questo brano, però, non c’è rabbia, si sente di più la mancanza, la curiosità di “Cosa starà facendo ora?” e “Con chi?”. Penz scrive questo brano una sera in compagnia di un paio di cari amici che, tra un bicchiere e due chiacchiere, si sfogano e si aprono con le loro storie, racchiudendo così queste sensazioni nella canzone.
 

Scopri il brano: https://bfan.link/penz-cosi



Autore: Penz
Compositore: Penz
Prod: Davide Tagliapietra e Penz
 

BIO:

Cresciuto sui palchi sin dall’adolescenza, nelle sue canzoni parla di sé, del mondo che lo circonda e dà voce alle emozioni, quelle vere che più lo rappresentano. Dopo l’uscita di diversi singoli pubblica l’album “ZERO” nel dicembre 2021. Nel 2022 pubblica il singolo “Fragile”, che supera i 30mila stream sulle piattaforme, e inizia un tour proseguito fino all’estate 2023. Torna con “Nuvole”, un nuovo singolo uscito il 22 novembre, prodotto con Davide Tagliapietra. Ha all’attivo oltre 200 date e attualmente è in studio per lavorare al nuovo album.

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“Gennaio” è il nuovo singolo dei Turbospettro

“Gennaio è una prigione,
Gennaio è una partenza.
Ho eretto un monumento
che colma la tua assenza.
Lo venero ogni giorno,
lo spaccherò a Febbraio
ora stò pensando a te”.

Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 31 gennaio 2025 il nuovo singolo dei Turbospettro“Gennaio” è la storia di un amore che finisce. Chi lascia parte per una nuova vita lasciandosi tutto alle spalle. Il protagonista della canzone rimane in una casa che è stato il tempio di un amore e che ora è solo una fredda prigione dove i ricordi sono gelidi  e tangibili, cristallizzati come fossero una statua di ghiaccio. I giorni sempre uguali, l’assenza di luce del sole, il silenzio gelido della casa, fanno sentire il protagonista come in una palude ghiacciata. Ma si dà un tempo per il suo dolore: – a Febbraio né uscirò, a Febbraio reagirò e riprenderò a vivere, ma ora no, ora è ancora Gennaio e sto pensando a te…-.

“Ti cerco in un riflesso, ma non vedo nessuno.
Sbiadiscono le foto, dimentico il profumo.
Vorrei averti accanto, Gennaio non ho scampo
io sto pensando a te.”



Scopri il brano: https://distrokid.com/hyperfollow/turbospettro/gennaio

BIO:

Turbospettro è un progetto alternative-rock in italiano nato nel 2020. La band è composta da Giulio Oldrini (testi, voce e chitarra), Davide Montorio (basso), Lorenzo Mariani (batteria) e Ferdinando Fugazza (seconda chitarra e synth). Nel 2022 registrano un EP di 4 canzoni presso Blap Studio di Antonio Polidoro. Tra il 2022 e 2024 suonano in vari Club Milanesi e hinterland e nel luglio 2024 vengono selezionati per  “Una voce per Amnesty” a Rovigo con il brano “2030”. Il loro sound si ispira a  gruppi come Verdena, Zen Circus, Ministri e Afterhours.

https://www.instagram.com/turbospettro/

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“Leonardo” è il nuovo EP di Riccardo Bianchini

Si intitola Leonardo il nuovo EP firmato dal musicista e cantautore Riccardo Bianchini. Primo capitolo di un’opera più ampia, Leonardo contiene quattro brani fra loro diversi e complementari: un monologo surreale e complottevole che inneggia alla poesia, un’invettiva anticonsumista, una preghiera e un viaggio ironico nelle disavventure dei palazzi di giustizia.

Il brano che dà il titolo all’EP nasce dal conflitto fra due forze: la quantità e la qualità. La capacità di contare, quantificare, sistematizzare il mondo in caselle, contro l’eversione anarchica della poesia. Ingegneri e poeti sono gli alfieri delle due forze. Leonardo, il grande Leonardo, la sintesi degli opposti.

Cattiva coscienza non risparmia nessuno di noi, nemmeno l’autore del brano, colpevole come tutti gli altri di scegliere i prodotti al supermercato guardando a quanto costano al suo portafoglio piuttosto che quanto costano alla sua anima sbadata e distratta dai rumori del mondo.

D esistere, scritto senza apostrofo, che è allo stesso tempo un arrendersi e anche un parlare dell’esistenza, insieme, è una preghiera panteista, un inno devozionale in forma di ballata in cui tutto l’accompagnamento è affidato alle chitarre di Giovanni Favuzza, coautore delle musiche.

Viaggio al Centro Direzionale chiude il lavoro con la trasposizione musicale dell’omonimo racconto tragicomico di Gianmaria Parrotta: le disavventure di un uomo qualunque chiamato a testimoniare in un processo penale raccontate da Riccardo Bianchini insieme allo stesso Gianmaria Parrotta e Vincenzo Colucci, che con la sua interpretazione arricchisce il brano.

La produzione artistica è di Salvatore Parrotta, che oltre a curare gli arrangiamenti e mixaggio dei brani è coautore delle musiche.

Spiega meglio Riccardo Bianchini

Il senso di questo lavoro sta nel ritornello del brano principale: Il mondo cerca sempre più ingegneri, eppure avrebbe sete di poesia

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Riccardo Bianchini è nato a Firenze, cresciuto in Mugello e trasferito nella città di Prato, dove si trova molto bene.

Ha studiato a Firenze. Prima giurisprudenza, da ventenne come studente lavoratore mentre faceva consegne a domicilio, guidava autobus delle mense scolastiche e insegnava a nuotare. Poi filosofia, da quarantenne come lavoratore studioso.

Intanto scriveva, suonava e leggeva altalenando dai filosofi e mistici europei ai classici del pensiero indiano.

Oggi giurista di professione, musicista e scrittore: laureato in Giurisprudenza e Scienze Filosofiche, lavora come avvocato, consulente e formatore in materie giuridiche, dedicandosi comunque alle applicazioni pratiche della filosofia, alla musica e alla scrittura.

Il suo primo album è “Saldo mi pongo nell’esistenza”: musiche scritte per accompagnare la lettura dell’omonimo romanzo, pubblicato per Mimesis nel 2022. Nel 2023 ha portato in scena lo spettacolo “L’Uomo in bianco”, riduzione del romanzo biografico scritto da Johnny Cash, assieme ad Andrea Dei e Giulio Toccafondi. Nel 2024 è uscito il saggio Il caso Steiner per Piano B Edizioni.

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Internazionale

Con il loro nuovo album “Mar Viola”, i Lady and the Clowns fanno un deciso passo avanti

Con il loro nuovo album Mar Viola, i Lady and the Clowns fanno un deciso passo avanti, mostrando una band più matura e consapevole rispetto ai lavori precedenti. L’album si distingue per la sua energia contagiosa e la varietà di approcci musicali che riescono a coesistere in maniera organica.

Brani come “Body” e “Forbidden Seas” mettono in evidenza le abilità tecniche e compositive del trio, mentre tracce come “Artemide” portano un messaggio forte e attuale, celebrando il coraggio di esprimersi liberamente. La scelta di alternare brani in italiano e in inglese sottolinea la doppia anima della band, che guarda sia al panorama nazionale che a quello internazionale.

Dal punto di vista musicale, il disco colpisce per la sua capacità di mescolare riff potenti, ritmi ballabili e arrangiamenti curati. Nonostante ciò, l’album non punta tutto sull’impatto immediato: alcune tracce richiedono più ascolti per essere apprezzate appieno, ma rivelano una profondità che ripaga l’attenzione.

Se c’è una critica da muovere, è che alcune transizioni tra i generi potrebbero sembrare troppo nette, ma questa caratteristica fa parte dell’identità della band, che gioca consapevolmente sul sorprendere l’ascoltatore. Nel complesso, Mar Viola è un lavoro che dimostra come i Lady and the Clowns abbiano trovato una propria voce pur continuando a sperimentare.

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3VANITY: Musa è l’EP d’esordio

Anticipato dai singoli Addy Gray e La danza della disobbedienza, Musa è l’EP d’esordio del progetto 3VANITY, in uscita venerdì 31 gennaio 2025 per l’etichetta MusicantieRecords con il contributo del Nuovo IMAIE. Prodotto da Alessandro Di Dio Masa, si tratta di un lavoro di sette tracce che guardano in prevalenza al grande rock nazionale e internazionale e che sembrano pronte per essere suonate in uno stadio o in un’arena davanti al grande pubblico. Partita inizialmente da sonorità più vicine alla musica dance, 3VANITY infonde in Musa anche qualche influenza mutuata dai propri esordi, e troviamo così anche pezzi più ritmati e ballabili (si vedano Autoerotismo) e suggestioni pop (come la già citata La danza della disobbedienza).

“Nonostante io sia sempre in fase di sperimentazione sento che con questo disco siamo riusciti ad avvicinarci al mondo musicale che in questo momento sento più mio”, racconta 3VANITY. “In Musa possiamo trovare atmosfere diverse perché forse, come tutti, nei miei vari viaggi ho scoperto e voluto provare diversi mondi per poi capire il mio.

“La musica condiziona ogni aspetto della mia vita: ho scelto di chiamare l’album Musa proprio per la capacità che ha la musica d’ispirarmi e di cambiarmiportandomi con lei in stili di vita e di pensieri nuovi, e ciò mi accade anche grazie alle persone che incontro. Non vengo colpita spesso, però capita di conoscere una personalità che mi affascina, che mi scuote, oppure un evento particolare che trascina la mia mente in un flusso creativo da cui non esco finché non esprimo quella persona o quell’evento in musica”.

Il brano La danza della disobbedienza è stato anche scelto come colonna sonora del cortometraggio Passion Club, diretto da Michele Capuano e prodotto in collaborazione con Buongiorni Production. Il cortometraggio, attualmente in fase di post-produzione, sarà distribuito nei principali festival cinematografici italiani ed europei a partire dal 2025.

La tracklist di Musa:
1. Addy Gray
2. Lo so che lo sai
3. Amore o rumore
4. Autoerotismo
5. Musa
6. Amore karmico
7. La danza della disobbedienza

Ascolta Musa: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/7pslyslHxkdc0yKKEB1g5R?si=hSJwseoeRhmBAZH9xF8h6Q

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Pop

Le 5 cose preferite di Manco

Fuori dal 12 dicembre “Punti Deboli“, il nuovo EP di Manco disponibile su tutti i digital store. Cinque canzoni che si muovono tra le sfumature di di blues-rock, folk, soul e cantautorato. Cinque canzoni che raccontano i punti deboli dell’artista riuscendo a coinvolgere ed emozionare. Storie personali che diventano universali, raccontate ognuna con un sound che spazia tra le varie American Roots collegate tutte da un fil rouge sonoro: la voce dello stesso cantautore e il suo modo di scrivere. Quasi tutti i brani sono usciti come singoli, tranne “Stupidi”, una piccola perla che Manco lascia a chi vuole prendersi un momento per sé. Un brano in acustico: chitarra acustica, rullante, contrabasso e voce.

Ma ogni brano a modo suo lascia il segno. Abbiamo “Mai Abbastanza” e “Sirena” con i ritmi più accattivanti dove si mescolano southern rock, pop e blues. Alternati a canzoni più malinconiche come “Contro di me” e “Proiettile”.

Noi volevamo conoscerlo meglio, e gli abbiamo chiesto quali fossero le sue cinque cose preferite.

Ariel Posen

 Da quando ho scoperto questo ragazzo, mi sono innamorato. Un chitarrista pazzesco, una ricerca nel suono esagerata, tocco, classe, gusto. E poi…scrive e canta in una maniera elegante, con un chitarrismo presente ma mai ingombrante, al servizio delle canzoni. Un blend stupendo tutti i generi che adoro, con la chitarra sempre al centro, ma mai scontata. Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona, ed è anche una persona super umile e amichevole. Da un po’ di anni mi piace quasi da esserne ossessionato.



Videogames

Sono un nerdone e adoro giocare ai videogames. Non sono un gamer professionista, se vogliamo così dire, ma ogni volta che ho tempo libero, mi ci perdo. Adoro perdermi in mondi fantastici o storici, le grandi avventure, panormai o ambientazioni. In questa foto ci sono alcuni dei miei giochi preferiti dell’ultimo decennio: Skyrim, The Witcher 3 Wild Hunt e Red Dead Redemption 2 (il cui protagonista ha ispirato una delle canzoni del mio ultimo EP…pensa te!)



Dungeons & Dragons

Nerdune per nerdume, da quando sono adolescente sono un accanito giocatore di Dungeons & Dragons (ma in generale dei giochi di ruolo). Sedersi li al tavolo con gli amici, crare personaggi di fantasia, con le proprie abilità ma anche debolezze e caratteri, umanità, e costruire insieme un’avventura, o un anche soccombere a maledizioni o sciagure, mi gasa come poche cose al mondo!

 Chitarre

Può suonare scontato, ma adoro le chitarre, esteticamente, per il loro significato nelle mie mani, la varietà di suoni, stili, e anche di estetica, che posso darci. Me ne sono innamorato da piccolissimo, quando io padre mi fece ascoltare per la prima volta Clapton e Santana.


Tolkien

 Ritorniamo al Nerdume. Adoro quest’uomo da quando mi sono avvicinato al fantasy, il pionere del genere. E non solo il Signore degli Anelli, tutto il suo legendarium è vivo e verosimile, ti coinvolge per la sua credibilità, come se fossero le cronache dei miti greci, ma di un mondo fantastico, eroico e avventuroso, dal lui creato, con tanta cura e dentro anche tanta poesia e musica. 

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Pop

Le 5 cose preferite di YPSI

Fuori dal 17 gennaio su tutti i digital store “91”, il nuovo singolo di YPSI. Si tratta di uno dei brani più importanti per il rapper poiché gli ha permesso di vincere il suo primo contest nazionale dove veniva premiata scrittura e profondità del testo. YPSI non è un rapper come gli altri, il suo stile si basa, appunto, su testi coinvolgenti e mai banali. Rime e metafore che ti portano ad affrontare il mondo con un altro punto di vista. In “91” si parla di due anime che si incontrano, ma devono lottare per rimanere insieme.

Uno sguardo più profondo ci porta anche ad una visione più ampia, dove “91” è la nostra capacità di plasmare il mondo in base alle nostre decisioni. Non siamo in balia di un universo, possiamo ottenere quello che vogliamo facendo le giuste decisioni. Il numero 91 è UN NUMERO ANGELICO, rappresenta l’universo che viene ‘plasmato’ in base alle proprie decisioni, affinché una persona possa trovarsi in un preciso punto ad un determinato momento per un determinato scopo. L’ho scritto di notte e non dimenticherò mai che emozioni provavo mentre scrivevo.

Noi non potevamo conoscerlo meglio di così, chiedendogli quali fossero le sue cinque cose preferite.

  1. AMO IL RAP, L’HIP HOP

Da quando ero piccolo sono cresciuto ascoltando rap,  l’hiphop mi è stato vicino nella mia crescita e mi ha tenuto compagnia. Non posso mai dimenticare un pomeriggio estivo di quando avevo 7 anni, e stavano dando in tv il film ‘8 Mile’ con eminem, su mtv. Così ho iniziato a documentarmi, fare ricerche, ho iniziato a crescere ascoltando rap ed ho capito che sentivo mio questo percorso.  L’hiphop è stato come un padre per me,  mi ha insegnato cosa è giusto, cosa è sbagliato, come girava il mondo fuori la finestra della mia camera. Così iniziai il mio percorso come beatboxer, e successivamente il mio approccio alla scrittura di testi, e quindi al rap. Ad oggi sono 15 anni che pratico beatbox professionale, e sono 10 anni che ho abbracciato il rap.

2) AMO LA POESIA

Una delle cose che amo fare è la lettura di Poesie. Mi piace pensare alla Poesia un po’ come alla nonna del rap moderno, perché abbraccia metrica, battitura, sonorità, lirica. Concetti che sono sempre stati ripresi dal rap, fin da quando è nato. Quando ero piccolo poi, a mia nonna piacevano davvero molto le poesie, posso dire che è stata lei in qualche modo a passarmi questa grande passione. Poi ritengo che leggere è un grande esercizio per una buona successiva scrittura, ci consente di migliorare il lessico, e per quanto mi riguarda ho migliorato molto sulla scrittura dei miei testi grazie alle poesie.

‘91’, il mio singolo uscito il 17 gennaio, vincitore di un contest nazionale basato sulla scrittura del rap principalmente, è frutto anche di ore passate a leggere e non solo quindi di applicazione della scrittura. Tra l’altro, 91 l’ho scritta anche prendendo spunto dal 91esimo sonetto del grande Shakespeare:

Vi è chi vanta la propria nascita, chi l’ingegno,
chi la ricchezza, chi la forza fisica,
chi il vestire alla moda anche se stravagante,
chi vanta falchi e cani e chi i cavalli.

Qui ho pensato di contestualizzare questo scritto all’era moderna, in quanto oggi tutti vogliono mostrarsi per un proprio talento o un priprio vanto, cercando la differenza gli uni con gli altri.


ma queste piccolezze non s’addicon al mio metro:
io tutte le miglioro in un solo immenso bene.
Per me il tuo amore è meglio di nobili natali,
più ricco della ricchezza, più fiero dell’eleganza,
di maggior diletto dei falchi o dei cavalli
e avendo te, di ogni vanto umano io mi glorio.
sfortunato solo in questo, che tu puoi togliermi
ogni cosa e far di me l’essere più misero.

Volendo contestualizzare questo scritto, l’amore che ho per la persona che ho difronte vale molto più di qualsiasi piccolo ‘vanto’ di cui io mi possa vantare. Dato che 91 parla di due anime che non si incontrano sul cammino, e di quanto in prima persona io abbia sofferto, mi ci sono ritrovato molto nel concetto di shakespeare del suo 91.

3) AMO IL WRESTLING

Il wrestling è uno sport che si avvicina veramente tanto alla mia idea di hip hop. Un wrestler deve saper combattere, e non solo, deve saper anche intrattenere, saper comunicare nel modo giusto ad un pubblico e deve sapersi comportare nel modo giusto o nel modo sbagliato. La pratica del parlare ad un pubblico da parte di un wreslter viene definita ‘promo’. In un promo un wresler parla dei propri pensieri, dei propri ideali, delle proprie decisioni, di cosa lo fa arrabbiare, ed in qualche modo provare emozioni che poi il pubblico può o meno capire e può o meno percepire come giuste o sbagliate, contemporaneamente al fatto che un wresler deve mantenere anche un proprio status, una cintura titolata, una vittoria in un match difficile.

Quello che fa un wresltler davanti ad un pubblico, non è tanto diverso rispetto a ciò che fa un rapper. Anche un rapper, emergente nel mio caso, deve combattere, deve saper parlare, deve saper comunicare e deve saper far provare emozioni a chi lo ascolta.

Mi rivedo davvero tanto in un wrestler che si chiama CMPUNK.

Che combatte sempre per ciò che ritiene giusto, che ha sempre voluto cambiare le cose andando contro ‘i poteri forti’, che ha sempre voluto dimostrare di essere il migliore non abbassando la testa difronte a nessuno. Ed è ciò che voglio comunicare attraverso la mia musica.

Ho citato anche CMPUNK in un mio singolo, che si chiama ‘mai come loro’, come tributo verso ciò che lui rappresenta e per ciò in cui mi ci rivedo.

4) AMO VEDER TRIONFARE IL BENE

Una cosa in cui mi ci sono sempre ritrovato, è voler vedere il trionfo del bene sul male. In tutte le sue forme. Un trionfo sulle ingiustizie, un trionfo sulle violenze, un trionfo sugli abusi, un trionfo su ciò che avvelena questo mondo.

Mi sono sempre schierato dalla parte di chi ha subito delle ingiustizie, per poterlo difendere e per poter aiutare nel mio piccolo un mondo che è poco avanti sotto determinate tematiche. Lo facevo a scuola, da piccolo, durante l’adolescenza, e lo faccio anche adesso con la mia musica.

PANIC ROOM, il mio primo album del 2024, parla anche di queste tematiche, e di come con la giusta comunicazione attraverso le mie parole, attraverso le parole e gli occhi di un artista, possono essere sconfitti quei demoni che oggi chiamiamo col nome di guerra, razzismo, carestia, ingiustizia e violenza. Uno degli artisti da cui ho sempre tratto maggiore ispirazione, è Jahseh Onfroy A.K.A XXXTENTACION. Ed è stato un rapper e cantante statunitense purtroppo spezzato troppo presto, che mi ha colpito sia dal punto di vista musicale in quanto attualmente uno dei pochi artisti a livello mondiale che possiedono un disco di diamante, ma soprattutto per le tematiche profonde che tocca all’interno dei suoi testi. Contro la violenza, contro il razzismo di genere, continuamente in lotta contro i demoni che ho citato prima in panic room.

Uno di quegli artisti che all’interno dei video con i fan o nelle interviste, ha sempre detto di credere nei propri sogni e che una persona può davvero fare la differenza in questo mondo. Io cercherò di seguire le sue orme.

5) AMO LA MIA FAMILY

Riallacciandomi al quarto punto, anche io cerco di comunicare messaggi positivi alle persone che mi seguono. Lo faccio attraverso i miei canali tiktok, youtube, instagram e twitch dove amo mostrare il mio talento nel rap e nel beatbox anche in live. Ho costruito da 0 una grande family, oggi siamo quasi 180mila persone su tiktok e non posso che esserne super felice e super orgoglioso. Voglio dimostrare chi sono, e voglio essere un fratello maggiore per tutte le persone che mi guardano e possono sentirsi meno sole.

Da parte mia c’è sempre stato massimo rispetto verso la cultura hiphop, e verso un mondo che cercerò nel mio piccolo di migliorare giorno per giorno.

Una persona può davvero fare la differenza secondo me.

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Camisa pubblica un nuovo singolo scritto e prodotto con Cimini

COME UNA DISCOTECA è il nuovo singolo di CAMISA, in uscita venerdì 24 gennaio. Questo brano è il terzo singolo del progetto di Alessandro Camisa, cantautore e musicista pugliese, dopo La vita come vuoi“, che ha aperto le porte al nuovo progetto musicale, e “Marea” che anticipano il debut album sotto il nuovo moniker. 

COME UNA DISCOTECA vede la collaborazione nella scrittura del cantautore CIMINI e la produzione di NON PIANGERE, producer e songwriter tra i più apprezzati della nuova scena. Il singolo è un delay emotivo, un eterno ritorno ai desideri non consumati e alle stagioni evitate, (“skippate”, dice Camisa), quelle che non mai vissute perché troppo impegnato a immaginarle. C’è un’ironia sottile che scorre nei versi, un balletto tra aspettative e realtà, tra le fantasie che proiettiamo sugli altri e quelle che restano lì, nostre e inconfessabili.

Bologna, inverno. Un salotto trasformato in studio, una città che vibra ancora di nebbie, colline e birre tiepide. È qui che “Come una discoteca” prende forma, come fosse una playlist di mezzanotte pronta a svelare le contraddizioni della notte.  Bologna ti abbraccia con il suo senso di sospensione. Il buio non è solo un’assenza di luce, è un palcoscenico per luci al neon e fumo, una discoteca immaginaria che esplode sotto una “pioggia accesa”. È il desiderio di ballare anche quando fuori non c’è nessuno, quando l’unica primavera possibile è quella dentro di te.


COME UNA DISCOTECA non è solo una canzone: è un invito a portare le luci nei momenti più scuri, a trasformare l’inverno in una pista da ballo. Perché alla fine, anche nella nebbia bolognese, c’è sempre spazio per una discoteca, del movimento che appartiene a tutti, a noi.

BIO
CAMISA è Alessandro Camisa, cantautore e imprenditore italiano. Cresciuto in provincia di Lecce, all’età di 9 anni inizia lo studio della chitarra classica presso il Conservatorio Tito Schipa.  
Nel 2021 avvia il suo primo progetto musicale “DIMORE” rilasciando l’album “Bilancia” che si sviluppa tra le città di Firenze e Bologna, centri culturali che influenzano significativamente la sua formazione artistica.
Questo periodo di maturazione ha portato alla definizione di uno stile tutto personale, un sound in cui convergono diverse influenze, dal Rock degli anni ’80 al Cantautorato italiano, dalla New wave al Britpop.
Nel 2024 inizia un nuovo percorso artistico, firmandosi semplicemente CAMISA.

www.instagram.com/sono_camisa