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“Ricchi dentro” è il nuovo singolo dei PLZ

Già anticipato da “cose belle” e “107 (opinioni)“, venerdì 13 dicembre 2024 esce su tutte le piattaforme digitali (in distribuzione Believe Music Italy) il nuovo singolo dei P L Z, dal titolo “ricchi dentro“. Un nuovo capitolo per il duo senza volto di stanza a Milano: un’anima pulsante techno pop, una creatura luminosa dalle venature cantautorali che, come uno spettro,  vedevamo aggirarsi per la scena musicale già dal 2021, quando uscì l’album di debutto  “M E G A“, e che ora (finalmente) è di ritorno con un nuovo disco in uscita nel 2025. 

L’immagine di copertina creata da Emanuele Ferretti, che ha curato anche le copertine dei precedenti singoli, incarna perfettamente il misto di rabbia e voglia di tenerezza che anima il brano, fra picchi di esaltazione e cadute nella disillusione, in cerca di quel tocco amorevole che ripristini una qualche forma di equilibrio.

 

ricchi dentro è il coro di un melodramma in stile telenovela anni ’70 distrutto da un beat in 7/8. Un crimine sta per consumarsi: “Louis Antonio sta per uccidere sua moglie e il ragazzo”. 

Ma il coro è troppo distratto dai bagliori inclusivi del progresso per accorgersene. 

Chiamatela, se volete, grottechno.


SCOPRI IL BRANO: 
https://open.spotify.com/intl-it/album/3LvzYi6fRTcMa3gVHffzTl?si=UaC5NUz_Ri2S6kPxqPfssw

Scritta, suonata e prodotta da P L Z (Giacomo Carlone/Diego Palazzo)
Mix e master di Giacomo Carlone presso Supermoon Studio
Copertina di Emanuele Ferretti (instagram @beautysucksorkills)



BIO:

Che la si pronunci separando i suoni delle lettere o tutto insieme come “please”, dietro la singla in questione (e le maschere in lattice) si malcelano Diego Palazzo (Egokid, Baustelle) e Giacomo Carlone (produttore di Belize, Angelica, Dada Sutra, Abe, Damon Arabsolgar, Mombao). Il loro primo disco “MEGA”, uscito per Costello’s nel 2021, immaginava in piena pandemia il pop italiano in chiave tech-house, electro e drum&base, con un tono teneramente dissacrante sulle cose della vita. Dopo una lunga pausa, i P L Z tornano oggi con uno stile notturno introspettivo, lanciato in direzione dubstep/UK garage, con produzione e testi più asciutti, sempre guidati dalla stessa voglia di spiazzarsi per creare qualcosa di eccitante.

https://www.instagram.com/plzplzplzmusic/
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Zanna ci racconta il suo nuovo singolo “L’airone”

Il nuovo brano di Zanna, “L’Airone”, è un omaggio delicato e potente a Fausto Coppi. Parte dello spettacolo teatrale “Il Bar sotto il Mare” di Stefano Benni, il brano si distingue per la sua melodia avvolgente e il testo evocativo. Zanna, con la sua doppia veste di attore e musicista, riesce a creare un’esperienza unica e coinvolgente.

La canzone è breve, ma ogni nota e ogni parola sono cariche di significato. La melodia, dolce e malinconica, richiama il volo maestoso di un airone, simbolo di libertà e determinazione. Il testo, scritto in un momento di ispirazione durante un’ora di coda in autostrada, riflette la spontaneità e la passione di Zanna per la musica.

L’interpretazione di Zanna è intensa e sincera, capace di trasmettere tutta l’ammirazione e il rispetto per Coppi. La sua voce si intreccia perfettamente con l’accompagnamento musicale, creando un’atmosfera che cattura e commuove.

“L’Airone” è una dimostrazione della maturità artistica di Zanna e della sua capacità di creare musica che parla direttamente all’anima. Un brano che, come il volo di un airone, lascia un segno indelebile nel cuore di chi lo ascolta.

Ciao Cosimo, raccontaci la genesi del tuo nuovo brano

Ciao! “L’Airone” è un brano dedicato a Fausto Coppi, nato nel contesto de “Il bar sotto il mare”, spettacolo tratto dal romanzo di Stefano Benni, al quale partecipo nel ruolo del musicista.

Come hai cercato di trasmettere l’essenza di Fausto Coppi attraverso la musica?

Ho pensato a lui, a quello che rappresentava per le persone, al contrasto fra la sua fisicità non certo prorompente e gli incredibili risultati, al modo in cui è presente nel romanzo di Stefano Benni da cui lo spettacolo è tratto…Ci sono l’uomo, l’atleta, il simbolo.

Quali emozioni hai provato durante l’esecuzione di “L’Airone” sul palco?

Le sto provando tutt’ora, saremo al Menotti di Milano fino al 31 Dicembre. Sono felice di contribuire allo spettacolo con una canzone originale, creata appositamente ma anche con una sua identità a prescindere. Non credo ci possa essere atmosfera migliore di quella di un teatro per un cantautore.

Come hai preparato le musiche per accompagnare i diversi momenti dello spettacolo?

Lavorando con Emilio Russo, il regista, trasformando in musica le sue indicazioni sul tipo di atmosfera e sensazione in ogni specifico momento…E parallelamente guardando gli attori recitare. Con Emilio si è creata una bella sintonia. 

Qual è stata la tua esperienza nel lavorare con il cast dello spettacolo?

Con Fabrizio (Checcacci) lavoro da anni, è un vero “fratello” musicale, essendo storicamente tanto cantante quanto attore…Si è occupato lui di una parte delle musiche.Anche con Lorenzo (Degl’Innocenti) e Roberto (Andrioli), gli altri attori, ci conosciamo da tempo e mi trovo benissimo con loro. Ho collaborato ad altri progetti de La macchina del suono, mentre ho per la prima volta il piacere di lavorare con Emilio e lo staff di Tieffe Teatro.

Come descriveresti l’atmosfera durante le prove dello spettacolo?

Essendo una coproduzione sull’asse Firenze/Milano ci siamo un po’ contagiati a vicenda con le rispettive attitudini, in un mix di ironia, dedizione e concentrazione.

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Dead Man Walking è il nuovo brano di Mike Coacci

La vita e la musica a volte si sovrappongono, in modi imprevedibili e spesso dolorosi. Dead Man Walking è il nuovo brano di Mike Coacci: in uscita per Level Up Dischi, un brano dal sapore dichiaratamente Southern che affonda le radici Blues, ispirato al suono del deserto del Texas. 

Dead Man Walking” avrà anche un videoclip che è il sequel di “Dancing in the Rain”, precedente puntata discografica del chitarrista. 

Un video che segna particolarmente il suo percorso umano e artistico poiché registra il ritorno sulle scene dopo la prematura scomparsa del bassista e amico Riccardo Messi, in forza nella band in pianta stabile da molti anni. La sinossi narrativa del video descrive anche questo, con rimandi e citazioni. 

È stato un processo doloroso che ancora oggi faccio fatica ad accettare – racconta Mike – sapendo peraltro che non siamo riusciti a registrarlo insieme per un soffio

Il titolo del brano, ironia del destino, fa riferimento a un “Dead Man Walking” ma non ha nulla a che fare con questi eventi recenti, bensì è un riferimento a tutte quelle cose che ti fanno diventare “dipendente” con accezione negativa: la musica, un amore, tutte quelle che cose che ti possono rendere uno zombie. 

Musica e testi: Mike Coacci

Voce / Chitarre / Basso: Mike Coacci

Batteria e percussioni: Marco Mattei 

Prodotto da: Marco Mattei 

Level Up Dischi

VIDEOCLIP by Le Trote 

CD COVER by Antonello Mariotti 

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Mike Coacci, chitarrista, cantante, songwriter e session man, divide la sua attività tra l’Italia e l’estero. Attivo come solista dal 2012 con album e singoli che lo portano a esibirsi in club e festival in Italia, Usa, Francia, Germania, Azerbaijan, Svizzera.

Il suo è un blues/rock di stampo americano con contaminazioni soul e funk e durante i suoi show vengono invocate atmosfere hendrixiane.

Come session man in studio e live Mike Coacci annovera inoltre collaborazioni con artisti nazionali e internazionali come Vasco Rossi, Sagi Rei, Thomas Silver (Hardcore Superstar), Ladell Mclin, Stef Burns, Kate Nauta, Richie Cannata (Sax di Billie Joel), Popa Chubby, Tomas Doncker, Omar Pedrini, Danny Losito, Sergio Cortes, Matt Schofield, Fede Poggipollini (Ligabue), Ricky Portera, Wendy Lewis.

Il suo ultimo singolo “Dead Man Walking”, in uscita a dicembre 2024 per Level Up Dischi è il secondo episodio di una serie che andrà a comporre il nuovo album.

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“Telecom Tower”, la dedica d’amore indie folk di Elia Turra

“Telecom Tower” è il nuovo singolo di Elia Turra, disponibile su tutti i digital store dal 20 settembre. Dopo i primi singoli “Giungla d’asfalto” e “Tiramisù”, seguiti dal concept EP sui quartieri di Verona “Trilogia di quartiere” , l’autore si ripropone ancora in veste di cantautore urbano.

Il brano è una dedica alla Telecom Tower, ovvero l’edificio più alto della sua città. Un elogio, forse insolito, a una figura così imponente. Il singolo è una ballata dal timbro indie folk, quasi come una serenata, una dichiarazione d’amore di Elia verso la sua torre. La Telecom Tower dall’alto dei suoi 148 metri non tramonta mai.

In questi anni, mentre ero in giro per la mia città, ovunque mi trovassi, finivo sempre per scorgere la Telecom Tower, da qualunque zona o prospettiva. Soprattutto nella Verona est, proprio il quartiere da cui ho preso spunto per il singolo precedente Oltre l’Adige.

Così è nata in me l’esigenza di dedicarle una canzone.

E’ stato divertente e stimolante coinvolgere anche i miei fan, invitando loro a mandarmi foto della Telecom, da qualunque punto della città in cui si trovassero, da inserire poi nel videoclip del pezzo.

Col senno di poi, trovo molto romantica, oltre che inusuale l’idea di aver scritto un brano d’amore dedicato ad una torre.

E’ venuto tutto in maniera molto naturale, così come il resto dei miei brani, 

indipendentemente dal fatto che raccontino uno squarcio o quartiere di Verona, o una qualunque altra esperienza di vita“, così Elia racconta il suo brano.

 ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/7w1cgKo9zEr4EG55UayKRE

https://www.instagram.com/elia_turrra
https://www.youtube.com/@EliaTurrra

Biografia

Elia Turra è un musicista classe 1990 nato a Negrar, ma molto legato a Verona e ai quartieri dove è cresciuto. La passione per la musica arriva sin dalla tenera età: cresce e respira arte in varie forme grazie a una famiglia molto creativa.

I primi artisti a cui si approccia sono Pink Floyd e The Doors per poi spostarsi sui cantautori italiani e americani. Elia ha un’anima curiosa che lo porta verso nuovi orizzonti musicali.

Si appassiona alla break dance, entrando a far parte all’età di soli dieci anni nella “SM crew”, una delle realtà più promettenti e talentuose del panorama veronese dell’epoca. Scopre così il rap italiano degli anni 90 e l’hip hop americano.

Ma la sua esplorazione musicale non finisce qui perché alla soglia dei 14 anni si lascia trasportare dal punk rock e le sue sfumature. 

Elia ama la musica in tutte le sue forme, ma finalmente nel 2023 prende il via la sua carriera artistica da solista. Pubblica il suo primo singolo “Giungla d’asfalto”, che ha riscosso un buon riscontro a livello di critica e pubblico. Seguono altri singoli fino all’annuncio del suo primo EP “Trilogia di quartiere”. A settembre 2024 pubblica il singolo “Telecom Tower”.

Ma Elia Turra è un artista da palco e porta fin da subito le sue canzone live.

Tra le esibizioni più significative troviamo quella all’Apollo di Milano nel novembre 2023 ,dove, dopo aver conosciuto il cantautore inglese Peter Doherty (Frontman dei The Libertines & Babyshambles) è stato invitato e presentato sul palco dall’artista stesso per suonare in sua apertura.

Come poeta, nell’aprile del 2024, pubblica la sua prima raccolta di poesie “CAMPOFIORE”, disponibile nelle migliori librerie fisiche ed online. La sua scrittura e la sua musica sono uno spaccato di realtà senza filtri, priva di perbenismo, censura o retorica: un inno ad amare, vivere e morire in maniera libera.

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SE7TE: Chi sei è il nuovo singolo

Chi sei è il titolo del nuovo singolo di SE7TE, giovane artista dell’etichetta MusicantieRecords che ha esordito proprio quest’anno con i suoi primi brani. La nuova canzone, fuori venerdì 20 dicembre 2024, continua a mostrare tutte le potenzialità della voce di SE7TE, capace di un’interpretazione tanto delicata ed elegante quanto emotiva e potente, e si configura come una riflessione sull’identità e sullo scorrere del tempo.

Il brano può essere interpretato da diversi punti di vista, come spiega SE7TE: “già il titolo spiega il concetto dell’intero testo, cioè: chi sei? Una domanda rivolta a sé stessi, all’altro, alla vita in generale. Un dubbio che ancora a 23 anni mi assale e che non so se si risolverà mai, o si risolverà come tutti crediamo, cioè arrivare a essere qualcosa di concreto, a essere completi nella vita”

Nelle prime strofe si ripete anche la tematica del tempo: “Se poi il giorno arrivasse tardi per darmi un po’ di tempo per non crescere”, canta SE7TE, che aggiunge: “ho sempre avuto un po’ di paura di crescere, di capire che niente sarà come prima, quando arriverò a un certo punto della mia vita. E penso piacerebbe a tutti, indipendentemente dall’età, poter sognare come un ragazzino, senza sentire il peso del mondo addosso, la fretta di arrivare o gli standard che ci impone la società”

È una canzone quindi che parla di crescita, di dubbi sulla propria persona, ma anche di insicurezze, come la paura di farsi guardare per quello che si è o di essere giudicati per le proprie scelte o sogni: “quante strade ti disegnerei qui dentro agli occhi per non farti vedere più i miei sogni”. “Sostanzialmente è tutto ciò che sto vivendo in questi ultimi anni; e credo come me tanti altri, ragazzi e non solo, possano provare queste emozioni”, conclude l’artista.

Ascolta Chi sei: 
https://open.spotify.com/intl-it/track/0V2bYhd2M69tWdcdFvUMcU?si=264f7c92870b4164


https://www.youtube.com/watch?v=I2dB9488HM8

Autori e compositori: Gaia Gemmellaro, Alessandro Di Dio Masa
    Etichetta: MusicantieRecords s.n.c.

BIO

SE7TE ha molte cose nella testa da dire ma a volte le ci vuole molto tempo a farle uscire. Ci vuole un po’ meno tempo invece con la musica. Quanto canta, suona e scrive tira fuori tutta sé stessa. SE7TE viene da Nicolosi, un piccolo paese in provincia di Catania, ha 22 anni, frequenta l’università e canta da tutta la vita. Diversi concorsi, talent ed esperienze artistiche l’hanno portata fino a qui, a voler dare un nuovo inizio alla sua carriera dopo qualche tempo in cui si sentiva spenta. SE7TE è il nome che l’accompagna per questo nuovo progetto. SE7TE è nata il 7/7: è un numero per lei significavo su tanti  aspetti, e spera che le porti un po’ di fortuna.

Chi sei è il suo terzo inedito, lavorato in collaborazione con Musicantiere Toscana a Carrara. Il brano è stato prodotto da Alessandro Di Dio Masa. Per sei anni Di Dio Masa è stato l’insegnante di chitarra di Francesco Gabbani, con il quale ha collaborato negli anni 2011-2014 alle produzioni effettuate presso Musicantiere Toscana. È stato, come dice spesso Gabbani, il suo maestro che ha contribuito alla sua crescita artistica nonché “faro nel cammino di sensibilità”.

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“Nenna”, l’inno di gioia di Andrea Sannino e Peppe Barra

Fuori dal 10 dicembre “Nenna”, il nuovo singolo di Andrea Sannino e Peppe Barra. Un brano estratto dalla seconda parte del suo nuovo album “Mosaico”.

“Nenna” è un’esplosione di energia positiva. Un pezzo che ti fa scorrere via i pensieri negativi e ti apre le porte a un mondo di opportunità. Cantata in napoletano è anche un forte elogio alla nostra terra e lo si sente anche nel sound tipico della zona.

Andrea Sannino mescola la sua voce con un pilastro della cultura napoletana, Peppe Barra. La canzone unisce le loro voci in un’interpretazione appassionata che celebra l’identità culturale e l’amore per le proprie radici.

Un inno alla gioia, la Nenna, metafora della felicità dormiente, in un mondo sempre più martoriato da guerre e divisioni, è una ninna nanna al contrario che inneggia al risveglio delle coscienze nel mondo e quindi nelle persone.

Il brano è scritto da Andrea Sannino,Antonio Spenillo e Mauro Spenillo che ha arrangiato e realizzato la canzone

ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/6RVVDGsV6ijGCWUX4j2tUP

https://www.andreasanninoofficial.it/
https://www.instagram.com/andreasanninoofficial/
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Biografia

Andrea Sannino è un cantautore della provincia di Napoli, Ercolano per la precisione. La passione per la musica e per il canto nasce in lui già da piccolo, quando osserva e imita suo padre allora cantante in una band amatoriale.

Fin da subito Andrea si butta nel mondo dello spettacolo e a soli 15 anni entra a far parte della compagnia teatrale Mareluna di Ercolano. Nel 2006 partecipa alla trasmissione televisiva di Rai 1 Il treno dei desideri dove duetterà con il cantautore Lucio Dalla. 

Nel 2015 pubblica il singolo “Abbracciame” in collaborazione con il musicista compositore Mauro Spenillo e, per quanto riguarda la produzione, del chitarrista e compositore Pippo Seno. Il singolo che si dimostrerà più di successo del cantautore.

Nello stesso anno con la casa discografica Zeus Records esce l’album “Uànema”, che è stato il disco napoletano più venduto nel 2015, con la presenza stabile di ‘Abbracciame’ ai vertici delle classifiche Spotify, con oltre 12 milioni di stream e 55 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Tra i brani più famosi di Andrea Sannino, ricordiamo anche “’Na Vita Sana”, scritta da Gigi D’Alessio e inclusa nel suo secondo album, intitolato “Andrè” e pubblicato sempre dalla Zeus Records.

Andrea Sannino è stato volto e voce del primo musical scritto e diretto da Alessandro Siani, “Stelle a metà” per Tunnel Produzioni del musical C’era una volta… Scugnizzi scritto da Claudio Mattone ed Enrico Vaime.

Nel 2020 ha pubblicato il singolo “È Gioia”, dedicato alla figlia.

A febbraio del 2021 è uscita il singolo della canzone “Voglia”, scritta e composta da Andrea Sannino con Pippo Seno e Mauro Spenillo. Ad aprile 2021, sempre con la collaborazione di Mauro Spenillo e Pippo Seno, fonda la sua etichetta discografica Uànema Record.

Nel 2021 è inoltre ospite al Giffoni Film Festival con “’A Signora” il brano inedito di Renato Carosone, dove prende parte anche al Giffoni Music Concept. Dallo stesso anno Andrea Sannino è testimonial del Consiglio Nazionale Diritti Infanzia Adolescenza, noto anche con la sigla CoNaDI.

Diverse sono le sue canzoni al cinema come ad esempio nei film di Alessandro Siani “Chi ha incastrato Babbo Natale?”.

Nell’estate 2022, Andrea Sannino, Franco Ricciardi, Antonio e Mauro Spenillo scrivono la nuova sigla del programma Domenica in, condotta da Mara Venier, dal titolo “Un giorno eccezionale”, cantata da Andrea Sannino e Franco Ricciardi.

Ad aprile 2023, esce “Mosaico parte prima”, un progetto discografico formato da 20 brani e diviso in due parti. Il disco si avvale del contributo di artisti come: Mario Biondi, Franco Ricciardi, Gigi Finizio, Clementino. 

A giugno è ospite di Fiorella Mannoia, che lo ha voluto nel suo spettacolo “Luce” tenuto al Palazzo Reale di Napoli, per cantare insieme a lui la sua hit “Abbracciame”, oltre ad un omaggio a Pino Daniele con “Terra mia”. La stessa Fiorella Mannoia, incide nel mese di Dicembre il disco “Luce” di cui Andrea è unico ospite, duettando proprio con “Abbracciame”

Dicembre 2023 è Beppe, protagonista del musical “Mare fuori”, ispirato alla famosissima serie tv; Diretto da Alessandro Siani e con Maria Esposito, Antonio Orefice, Mattia Zenzola, Giulia Luzi, Giuseppe Pirozzi e tanti altri.

Il 29 Aprile 2024, Fimi certifica, dopo l’oro del 2020, anche il disco di Platino per la canzone “Abbracciame”.

Nel 2024 pubblica i singoli “Via Partenope” e “Nenna”, entrambi estratti da “Mosaico parte due”.

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“Parliamo di un sogno” è il nuovo singolo di Gabylo

Fuori da venerdì 20 dicembre 2024 per Lotus Music Production il nuovo singolo di Gabylo dal titolo “Parliamo di un sogno”. Il cantautore ligure, ma di origini lucane, torna sul finire di questo anno con un brano autobiografico denso di influenze rock. Gabylo si racconta in prima persona, descrivendo le difficoltà che si incontrano quando si insegue un sogno e invitando l’ascoltatore a trovare sempre la grinta per andare avanti. Il brano sarà seguito da un videoclip in uscita il 27 dicembre.
 

Il brano racconta di me e della mia vita passata e presente come musicista, dagli anni 80 fino ad arrivare ad oggi. Parla della mia passione per la musica, presa all’inizio come un gioco e passatempo, per poi sempre diventare un progetto più professionale. Ero poco più di un ventenne, giovane ed ingenuo, cercavo di farmi conoscere e di farmi notare, volevo essere qualcuno, diventare famoso. All’inizio del mio percorso musicale ho ricevuto tantissime porte in faccia e tantissime promesse che poi hanno portato a rabbia, amarezze e delusioni. Inviavo demotape e provini alle case discografiche, ma con scarsi risultati anche perchè non erano registrazioni di ottimo livello, e molto spesso non capivo perchè non mi rispondevano, oppure mi dicevano che le idee erano buone ma bisognava arrangiare e registrare il brano in maniera più chiara, cioè spendere cash. Molto spesso, però, però dovevo far fronte prima alle spese personali, e dopo veniva la musica. Io nella mia famiglia ho sempre lavorato e non ho mai chiesto niente a mio padre e a mia madre, mi sono sempre finanziato da solo. Con questo brano, frutto di questa esperienza unica e personale, ho dovuto fare i conti con me stesso. Parliamo Di Un Sogno è diventata un’esigenza urgente da comunicare al pubblico. Dentro di me sono fiero ed orgoglioso delle mie azioni passate e presenti, racconto come sono riuscito a sopravvivere. Ho fatto tutto da solo, e è proprio grazie alle esperienze negative che mi sono dato una mossa. Ho fatto autocritica verso me stesso, mi sono chiesto cosa volevo veramente, ho fatto fronte con grande sofferenza a un tempo senza musica: mi sentivo solo, ero giù di morale, volevo smettere. Cercavo un alibi e dicevo che stavo diventando vecchio. Scuse che non hanno mai retto, si era creata una sorta di negatività che mi ha portato a riflettere bene. Ma poi ho dato una svolta alla mia vita, ho trovato stima ed affetto nei miei confronti, ho trovato una serie di percorsi e di conoscenze che mi hanno portato a nuove relazioni, con progetti discografici nuovi e molto interessanti. Ho trovato amicizia e si è creata una famiglia musicale, la definisco così. Essere positivo mi ha reso giustizia. C’e una frase della canzone che dice: ” Affidare la mia nave ad un porto che la possa accogliere”. Questo messaggio è un invito ad andare avanti e a non arrendersi mai. La via d’uscita è questa e ne ho fatto un tesoro. Se dovessi rifare il percorso cambierei ben poco. Tutto questo c’è stato e doveva esserci. Fanno parte di questo destino che mi ha portato ad un sacco di soddisfazioni.”

(Gabylo)


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Produttore: Piermatteo Carattoni
Management: Silvia Alpini
Scritto da Piermatteo Carattoni e Mauro Fuggetta
Musica: Piermatteo Carattoni.

 

BIO
 
Mauro Fuggetta, nome d’arte GABYLO, è nato a Sestri Levante, in provincia di Genova. Figlio degli anni ’60, è cantautore e interprete di matrice rock e suona per decenni generi musicali come new wave, hard rock, heavy metal, ma anche pop, dance e musica leggera. Gabylo ha fatto parte di numerosi gruppi nel corso della sua carriera, partecipando anche a tour e concorsi musicali. In questo panorama musicale piuttosto affollato, le sue ispirazioni si sono rivolte più recentemente a una musica più leggera, con l’inizio del suo progetto solista. 

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“Pensiero confortevole” è il nuovo singolo di angelae

Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 20 dicembre 2024 il nuovo singolo di angelae, alter-ego artistico della cantautrice padovana classe 1990 Angela Zanonato. “Pensiero confortevole” è un brano che anticipa l’uscita di un nuovo disco ed è dedicato a tutti coloro che, almeno una volta, si sono abbandonati nell’illusione che vada tutto bene, ignorando in maniera semi-consapevole il proprio malessere.
 

Pensiero confortevole svela una bugia che ci raccontiamo, il fatto che ci vada bene lo stesso, che possiamo rimanere immobili in quell’angolo cieco dove nessuno si accorge che ci stiamo accartocciando tanto da arrivare a trovare rassicurante il lasciarsi cullare dalla rassegnazione e dalle bugie.”


Scopri il brano su SPOTIFY

Autore: Angela Zanonato
Compositori: Andrea Barin, Vittorio Ferraresi, Adelaide Garbin, Emanuele Vassalli, Angela Zanonato
Produttore artistico: A2 RECORDS
 

BIO:

angelae, nome d’arte di Angela Zanonato, cantautrice padovana classe 1990, coniuga l’attenzione al testo e l’interpretazione cantautorale con un sound che spazia tra l’electro-pop e l’R’n’B, approcciando in maniera giocosa la produzione delle voci e le forme scelte per i brani. Influenzata dall’ascolto dei grandi cantautori italiani, inizia a scrivere i primi testi spinta dalla necessità di comunicare e di analizzare, in maniera quasi chirurgica, le emozioni e i rapporti umani.

L’incontro provvidenziale con Andrea Barin, che da lì in avanti entra nel progetto e partecipa ad ogni produzione, l’ha spinta nel 2018 a portare in studio il suo primo album di inediti “angelae”. In collaborazione con Alka Record Label esce, nel maggio 2021, “Passi Piccolissimi” EP prodotto da Michele Guberti che di fatto segna un netto cambio nel sound del progetto.

Nel 2022 il sodalizio con Anthill Booking porta l’artista in giro per l’Italia con oltre 40 concerti, l’anno si conclude con la partecipazione di angelae come finalista del Premio Bianca DAponte 2022. Esce il 21 aprile 2023 “Sassolini” l’ultimo album da cui sono estratti i singoli “La casetta in Canadà” e “Punto Gi” con cui la cantautrice vince il premio Onda Rosa Indipendente 2023. L’artista è ora impegnata in studio di registrazione per la realizzazione di un nuovo lavoro, il primo singolo “La giostra” è uscito il 28 agosto, a cui è seguito “Più male di così”, uscito a ottobre.
 

https://www.instagram.com/angelaemusic

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rock

Cosa c’è nella sala prove de La Monarchia

Qualcosa di diverso” è il nuovo singolo de La Monarchia, disponibile su tutti i canali digitali, in distribuzione Believe da venerdì 22 novembre 2024. Si tratta di un brano che parla di resistenza, di determinazione ma anche di fallimenti. É un inno a rimanere aggrappati saldi ad un’idea anche quando la corrente ci spingerebbe via, anche quando la cultura del successo alimentata dai numeri ci convincerebbe a mollare la presa. Un nuovo importante capitolo per la band rock, che vanta un percorso nella scena indipendente sin dal 2014: il primo di quattro singoli che rappresentano un piccolo concept sul diventare “grandi”: una fotografia dell’ultimo avamposto della giovinezza prima del passaggio all’età adulta; in mano una valigia pesante, piena di ambizioni e di certezze da ricollocare.

Il brano inoltre è stato prodotto e registrato dalla band che qui ha scelto di mettersi in gioco senza alcun compromesso artistico. 

Noi volevamo conoscerli meglio, e per farlo non ci è venuta idea migliore che infilarci nella loro sala prove, ed ecco quali oggetti in particolare ci hanno mostrato.

La maschera di Lollo

La backstory è questa: aprile 2021, un singolo in uscita, un videoclip a metà e Lollo ricoverato in ospedale per una pericardite. Dopo lo sconforto iniziale, ecco la soluzione improvvisa! Stampare una maschera con il faccione di Lollo e farla indossare all’amico di fiducia per terminare le riprese. Non ce ne siamo più liberati.

La macchinetta del caffè

Niente di speciale qui, ma la menzione era d’obbligo: un apparecchio indispensabile per la qualità delle nostre prove...

La chitarra da divano

La classica chitarra che, dopo aver calcato diversi palchi, si è guadagnata il pensionamento diventando “la chitarra da divano”. Strumento centralissimo nella sala prove, è quella che prendi al volo quando devi concretizzare un’idea per un nuovo pezzo o, semplicemente, vuoi cazzeggiare un po’ sul divano mentre attendi che gli altri arrivino alle prove.

Il Divano

Un polverosissimo divano Ikea di cui, ogni anno, proviamo a sbarazzarci. Ma niente, è ancora lì. Insieme alla chitarra da divano crea una combo potentissima...

Minolta 

Una Minolta click-and-shoot a pellicola degli anni ‘90 (regalo della prima comunione). Un must per creare nuovi ricordi che ci portiamo sempre dietro a ogni concerto.

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Dove va il vento se non soffia più? Sono molte le domande che si pone Eraldo Corti all’interno di Coccoina, gentile ma pungente nuova canzone

Dove va il vento se non soffia più? Sono molte le domande che si pone Eraldo Corti all’interno di Coccoina, gentile ma pungente nuova canzone. Ma del resto qual è il compito di un cantautore, se non quello di porre domande e cercare di rispondere con le canzoni?

Coccoina è una canzone a tratti romanticamente poetica, a tratti dissacrante e sarcastica. Affronta il tema della fragilità dell’esistenza: la nostra realtà appare tenuta insieme da mere illusioni.

Chi siamo? Che cos’è il mondo? L’essere umano è un incidente evoluzionistico o qualcosa di più? L’autore si interroga su tali questioni con leggerezza, contrapponendoli alle inezie di una società malata, completamente persa nella futilità.

Andando al lavoro in macchina – racconta Eraldo Corti – una mattina, sentii la mia speaker radiofonica preferita ripetere un detto tibetano che recita: “Quando non soffia, dove va il vento?”. Ci pensai tutto il giorno, la sera poi, con la chitarra e cercando di rispondere al quesito in questione, scrissi “Coccoina”.

Testo e musica di Eraldo Corti

Produzione/Mix/Mastering Joe Santelli

Chitarra acustica: Eraldo Corti

Chitarre elettriche e tastiere: Joe Santelli

Back Vocals: Chiara Corti e Simona Gambaro

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Eraldo Corti nasce a Montalto Uffugo in Calabria il 1/7/1970. Sin da bambino scrive poesie, avrebbe voluto studiare pianoforte ma la richiesta sembra troppo costosa ai genitori e finisce per studiare musica nella banda del paese, poi incontra la chitarra acustica e inizia a scrivere canzoni.

A inizio anni ’90 scrive i testi e presta la propria voce per un disco di una piccola etichetta. Partecipa a diversi concorsi ma la sua musica e soprattutto i suoi testi non incontrano il favore delle giurie, troppo inclini a preferire quanto di più pettinato e aderente ai gusti del momento. Studia per un breve periodo chitarra jazz, affrontando in maniera più organica l’armonia.

Sviluppa negli anni una sua tecnica chitarristica, funzionale alla composizione e all’accompagnamento dei suoi brani. Dal 2023 studia canto con il duplice obiettivo di evitare errori di impostazione ed espandere i propri colori in funzione della scrittura.

Conosce Joe Santelli, musicista e producer, e pubblica il suo primo lavoro “d’Amuri”, un EP composto da cinque brani scelti tra i tanti per presentare il proprio mondo artistico. Nel 2024 pubblica tre singoli: “Catrame”, “Canzoni francesi tristi” e “Coccoina” con l’etichetta Officine 33 giri di Cosenza, sempre con il fidato Joe Santelli.