“fuckboy” è il nuovo singolo di Myricae, uscito venerdì 11 aprile 2025. Una voce che spacca e una penna carismatica al servizio di una sperimentazione musicale che guarda alla contemporaneità: questa è Myricae. Si apre un nuovo capitolo della sua estetica sonora in costante trasformazione e attendiamo i prossimi passi con devozione.
Photography: Erica Bellucci @fuqtheslice @visioni_parallele Styling: Virginia Carillo @golden_virginia MUA: Miriam Tigre @_miriamtigre_ Nails: Maria Luce Venturi @marialuceventuri
Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia: «”fuckboy” non è un’accusa, ma una satira cinica dell’ecosistema digitale e del fuckboy inteso non solo come individuo, ma anche come fenomeno sociale che può trascendere il genere. È una dissezione chirurgica dei pattern relazionali moderni che ne rivela i meccanismi più crudi. Il brano si muove su una dicotomia estrema: un beat martellante e viscerale che si dissolve in un ritornello etereo, dove synth sospesi accompagnano una dichiarazione brutale. Un cortocircuito sonoro ed emotivo che esalta il contrasto tra attrazione e repulsione, ironia e nausea, desiderio e rifiuto.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Myricae è un’identità in transito, una voce che rifiuta di essere confinata da definizioni statiche, trasformandosi costantemente. Vive la musica come un processo catartico, un dialogo continuo con il suono che diventa mezzo di esplorazione di sé. Dopo una formazione classica e, in seguito, al conseguimento della laurea in songwriting, il suo percorso si allontana dalle convenzioni accademiche per abbracciare la sperimentazione, portandola a immergersi nelle strutture dell’elettronica.
Nel 2024 debutta con “FALENE”, un singolo che non si limita a introdurre il suo universo musicale, ma lo frantuma, lo dissolve e lo ricompone in un flusso continuo di elettronica oscura, pop e pulsazioni hyper. L’instabilità diventa il fulcro della sua estetica sonora – un equilibrio instabile che non cerca punti fissi, ma si nutre della trasformazione.
Con “fuckboy”, l’artista apre un nuovo capitolo della sua evoluzione: un brano immerso in ritmi vertiginosi e synth eterei, che amplifica la sua inclinazione all’iperbole e al paradosso, spingendo ancora oltre i confini della sua immaginazione sonora. Per Myricae, ogni brano è solo l’istantanea temporanea di qualcosa che sta già scivolando altrove.
“Tropical Eyes” è il nuovo singolo di Camelia, uscito martedì 8 aprile 2025. Un brano in perfetto equilibrio tra cantautorato e dancefloor: l’intimità della solitudine e l’intensità dei momenti condivisi, il synth-pop e i rimandi a “Crying at the Discoteque”, i rave e Berlino in testa. Un’autentica summa del nuovo corso di Camelia.
Foto: Laura Bianchi Foto
Queste le parole con le quali l’artista presenta la traccia: «”Tropical Eyes” è un brano ballabile che parla di come ci si possa sentire soli in una discoteca circondati da molte persone e di come la gente attorno possa scomparire mentre ci si perde nel proprio sentire. Tra tutta la gente ci si può però ritrovare in uno sguardo, degli occhi in cui riconoscersi.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO Arianna Casano, in arte Camelia, cresce nella provincia ligure e nel 2021 lancia il suo primo progetto musicale solista, spinta dalla necessità di comunicare tramite musica la sua interiorità. Camelia è un’artista e cantautrice di 25 anni che, con la collaborazione del produttore Edo Nocco, scrive brani che viaggiano tra melodie pop e sonorità elettroniche. Le ultime trovano ispirazione dai suoi viaggi all’estero, in particolare dal suo periodo trascorso in Germania, luogo chiave per le storie di alcuni suoi testi. Il suo ultimo singolo si intitola “Birra” feat. Davide Diva. Attualmente è al lavoro per l’uscita del suo primo EP, in collaborazione con Costello’s Agency.
Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 11 aprile 2025 per Bunker (distr. Believe) il nuovo singolo di Luca Annoni dal titolo “Resto”. Il brano racconta di quel momento a metà, sospeso tra la fine di un amore e l’impossibilità di lasciarlo andare. È il momento in cui ci si aggrappa alla magia di ciò che è stato per tenere accesa la speranza. E anche quando tutto sembra negare una rinascita, rimane il grido del desiderio che chiede all’universo di trovare il modo di riaccendere ciò che si è spento.
“In quella strana capacità di far convivere il lasciar andare le cose e lo sperare che le cose continuino, si gioca una buonissima parte del nostro star bene al mondo. Si tratta proprio di trovare un equilibrio sacro, quando le cose finiscono. Quanto resistere? Quanto lasciar andare?”
AUTORE E COMPOSITORE: Luca Annoni PRODUTTORE: Luca Annoni MIX E MASTER: Davide Tagliapietra MANAGEMENT: Plus Mgmt ETICHETTA: Bunker
BIO:
Luca Annoni è un cantautore, polistrumentista e produttore indie-pop, cresciuto immerso nella musica. Sempre circondato da strumenti, si diploma in batteria all’Accademia di Milano, guidato da alcuni tra i più grandi musicisti italiani. Il suo percorso è nutrito da esperienze di vita intense, viaggi in solitaria e due tesi di laurea in Filosofia, che contribuiscono a renderlo un artista eclettico, aperto alla sperimentazione e alla contaminazione sonora. Nel 2020 debutta con l’album “Per ogni linea di contorno”, dando il via a un viaggio musicale che prosegue con una serie di singoli sostenuti dai principali distributori italiani. La sua scrittura, radicata nelle esperienze personali e nelle sue emozioni più profonde, segue un’unica regola: l’onestà. Ma ogni brano diventa per gli ascoltatori un invito a viaggiare, perdersi e ritrovarsi dentro la propria singolare storia. Nel corso degli anni si esibisce su palchi prestigiosi del Nord Italia, tra cui Arci Bellezza (Milano) e Bloom (Mezzago). Nel 2025 firma con il management Plus e con l’etichetta discografica Bunker di Davide Tagliapietra (Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Biagio Antonacci), con cui sta lavorando al suo secondo album.
Esce tu tutte le piattaforme digitali venerdì 11 aprile 2025 il nuovo singolo di Camilla Dot dal titolo “Trentatré”. Questo brano cattura il sentimento di dolore e malinconia che nasce dal rendersi conto che la persona che un tempo era un punto di riferimento imprescindibile non è più presente nella propria vita. In questo vuoto, emerge la consapevolezza che l’unica persona su cui possiamo davvero contare per guarire da questa perdita siamo noi stessi. Rendersi conto che, anche quando tutto sarà finito e un giorno forse si dimenticherà perfino l’esistenza di quella persona nella propria vita, una parte di noi rimarrà per sempre segnata da quel legame. Quella parte, anche se nascosta, sarà insita noi, influenzando il nostro comportamento, che lo si voglia o meno. Inoltre, si tratta il tema della “scelta”, e come ci si sente nel non essere stati scelti dalla persona a cui tu sai che avresti dato tutto. “Trentatré” esplora questa sensazione di sconforto e dolore, il peso di sapere che una traccia indelebile di quella relazione rimarrà per sempre. Tuttavia, lascia trasparire anche un messaggio di dolcezza: l’amore provato durante quel rapporto non scomparirà mai del tutto, perché se si ha amato veramente. Il corpo, ma soprattutto l’anima, non dimentica.
“Nonostante il testo della canzone possa suggerire il contrario, Trentatré è nata da un momento di spontaneità e da un’immensa felicità. Ero stesa a prendere il sole (attività che stressa molte persone, me compresa a volte), ma in quel momento mi sentivo completamente in sintonia con me stessa. Riflettevo su un’amicizia che avevo dovuto interrompere a causa di malintesi e difficoltà interpersonali, e su come, in fin dei conti, per quanto una persona possa scomparire dalla tua vita, una parte di lei resterà sempre con te. Ogni relazione umana è fatta di scambi e imitazioni: integriamo inevitabilmente dentro di noi dei tratti dell’altro. Ci sarà sempre un piccolo gesto, un’abitudine, un dettaglio che continuerà a legarvi, un filo invisibile che tiene vivo il ricordo reciproco. È una delle cose più belle dello scambio umano, ma anche una di quelle che ci condanna di più. Infatti, come molte cose nella vita, anche questo non è destinato a durare per sempre. Trentatré è diventata la mia valvola di sfogo, il mezzo attraverso cui ho potuto esprimere l’amore, la rabbia, la tristezza e la malinconia che si provano quando si perde qualcuno con cui, un tempo, condividevi tutto. Eppure, nel profondo, torni sempre a pensare a quella persona. Riemerge nei gesti degli altri o nei tuoi stessi comportamenti, come un’eco silenziosa di ciò che è stato.”
Emma Camilla Candotti, in arte Camilla Dot è una cantautrice italiana nata a Padova il 22 ottobre 2004. La sua avventura nel mondo della musica è iniziata a soli 9 anni, quando ha scoperto la sua passione per il canto. Tuttavia, non si è limitata solo a questa forma d’espressione: già all’età di 10 anni ha iniziato a suonare strumenti musicali e a comporre le sue prime canzoni, dimostrando una straordinaria versatilità e una sorprendente creatività. Tra il 2023 e il 2024 ha fatto uscire 4 singoli in inglese, rispettivamente: “Happiness awaits”, “Worthless”, “Words untold” e “Sequences”. Torna nel 2025, sorprendendo il suo pubblico con un singolo in italiano, “Trentatré”, un brano che intreccia malinconia, rabbia e amore, raccontando le emozioni che rimangono quando un’amicizia, da cui si sperava potesse nascere qualcosa di più, giunge alla fine.
Fuori su tutte le piattaforme digitali da venerdì 11 aprile 2025“Carezze”, album che nasce dalla penna di Roberto Ballauri, in arte Robi, dal suo bisogno di raccontarsi con la musica, perché le parole non sempre sono sufficienti. Nasce dalla necessità di comunicare con semplicità, naturalezza, perché è così che nascono le canzoni più belle. Nasce da sere, diventate notti, passate in un piccolo studio a fare musica tra amici. “Carezze” è un disco nato da un percorso durato due anni, frutto del lavoro di tanti e di tanta passione. “Carezze” è un sogno, grande, che esce dal cassetto e prende vita. “Carezze” è un insieme di emozioni che raccontano una storia che finisce e una che inizia, il cuore che batte, la testa che pulsa e lo stomaco che si attorciglia. “Carezze” è l’immagine dolce di una mano che sfiora un viso, che tocca una schiena e che leggera si poggia su una spalla. “Carezze” è un addio ma anche un nuovo inizio. Parla a molte persone in modi diversi, parla con il cuore.
“Il disco esce ora, dopo mille cambi di rotta, e molteplici vicissitudini. È stato costruito dolcemente, come una storia, tra notti passate in studio con Kevin Mancardi e con il prezioso aiuto di Davide Tagliapietra. All’interno del disco c’è la voglia di ballare, di sentirsi deboli, di urlare a squarciagola, di abbracciarsi e di tornare a casa. Racconta di sogni e di fragilità, di addii e di nuovi incontri, con naturalezza. Carezze è per tutti quelli che nonostante tutto non smettono mai di sognare. Sono davvero felice che da questo momento sia di tutti.”
Produzione e arrangiamento: Kevin Mancardi Mix e mastering: Davide Tagliapietra
BIO:
Roberto Ballauri, in arte Robi, nasce a Torino il 2 Marzo 1996 e cresce in un piccolo paese della provincia di Cuneo: Clavesana. A sedici anni imbraccia la sua prima chitarra e comincia a cantare, a squarciagola, scoprendo così la sua forma d’espressione. Inizia a scrivere i propri brani, dall’inclinazione indie pop e, accompagnato dal vivo dalla sua band, si esibisce tra teatri, locali e piccoli festival. “Carezze” è il suo secondo lavoro in studio, un disco che rappresenta al meglio le sonorità del cantautore: pop e dirette. Un lavoro capace di mettere a nudo paure e fragilità, raccontando di come esperienze diverse possano spezzare l’incanto di giorni sereni, o accendere e far brillare i sogni più belli. I brani nascono da una sola penna, che ha trovato rifugio nello studio di Kevin Mancardi, collaboratore, produttore e amico di Roberto. Condividere la propria musica con qualcuno a cui si vuole bene, la rende indubbiamente più forti. I mix ed i master del progetto sono stati chiusi da Davide Tagliapietra, produttore e chitarrista dall’infinita esperienza. Il primo lavoro del cantautore è l’EP “Occasioni”, dalle sonorità intime e ricercate, contente brani quali “I sogni vengono dal mare” e “La cosa più chiara che c’è”.
É disponibile da venerdì 18 aprile 2025 (per Casadei Sonora e in distribuzione digitale Pirames) il nuovo progetto discografico in formato 45 giri dell’Orchestrina Di Molto Agevole,compagine composta da pregiatissimi elementi provenienti dal firmamento classico (Monteverdi Choir, Conservatorio di Milano, 19’40’’) e del rock underground (The Winstons, Torso Virile Colossale, Calibro35, Mariposa, Hobocombo, Afterhours, PJ Harvey).
“Sogno Casadei” non è un semplice valzer: è un brano che nasce dalla collaborazione con il medium Leo Farinelli che nel lontano 1998 sognò Secondo Casadei sulle scale di casa sua. In quel sogno il nostro amato maestro gli suonò una melodia al violino e Leo la registrò febbrilmente su audiocassetta. Come racconta lucidamente lo stesso Leo Farinelli, Secondo concluse così il suo incontro:
“Vai avanti tu, lo so chi sei, lo so che puoi, lo so che scrivi canzoni… ti aiuteranno quei ragazzi…”.
E poi:
“In quel silenzio giunto subito dopo, il maestro si era girato verso l’ignoto, forse per andarsene e mentre si muoveva bisbigliava verso il lato sinistro, come avesse qualcuno accanto. Quel suo gesto mi aveva fatto pensare che forse era accompagnato da un “qualcosa/qualcuno/di spirituale che io non dovevo vedere. Dopo aver fatto qualche passo, si era rigirato verso di me, e portato il violino all’altezza della bocca aveva soffiato forte sul ponticello, una sola lunga volta. Ci eravamo guardati ancora una volta, poi mi aveva voltato la schiena ed era sfumato come era arrivato, lì sul pianerottolo delle scale. Successivamente ho pensato che quel soffione sul violino forse volesse dire che aveva consegnato il suo desiderio, forse è un sigillo a ciò che era accaduto!”
Dopo tantissimi anni, complice la terribile alluvione del 2023, Leo rinvenne questo incredibile cimelio dalla cantina allagata. Coinvolgendo Casadei Sonora, Enrico Gabrielli e l’Orchestrina di Molto Agevole è stato completato, registrato e finalmente pubblicato. Quindi non un brano postumo di Secondo Casadei, ma un brano MEDIANICO! Sicuramente il primo nella storia del liscio. E quasi certamente, non solo del liscio…
L’Orchestrina di Molto Agevole è composta da Enrico Gabrielli, (clarinetto, sax contralto), Francesca Biliotti (voce solista)e Francesca Baccolini al contrabbasso, a cui si sono aggiunti in pianta stabile anche Alessandro Grazian alla chitarra, Francesco D’Elia al violino, Davide ‘Dave’ Radice alla batteria e Guido Baldoni alla fisarmonica.
Il 45 giri “Sogno Casadei” si accompagna anche di un lato B dal titolo “Polka Felicità, scritta da Alessandro Grazian con l’aiuto di Enrico Gabrielli, all’insegna dello stile Casadei classico. Questo è un disco letteralmente “evocativo” che omaggia Secondo Casadei con grande amore e, siamo certi, come mai nessuno ha fatto fino ad ora.
“Un lavoro che sprizza amore da tutti i pori, soprattutto verso un genere così prezioso e caratteristico, che merita di essere conservato e tramandato”
Rumore
Secondo Casadei, premiato da Radio Capodistria
BIO:
L’Orchestrina di Molto Agevole è un complesso d’antan di musica Liscio e da Ballo, una compagine composta da pregiatissimi elementi provenienti dal firmamento classico (Monteverdi Choir, Conservatorio di Milano, 19’04’’) e rock underground (The Winstons, Torso Virile Colossale, Calibro35, Mariposa, Hobocombo).
L’Orchestrina di Molto Agevole è composta da:
Francesca Biliotti: voce lirica Francesco D’Elia: violino Enrico Gabrielli: sax e clarinetto, voce Alessandro Grazian: chitarra, voce Guido Baldoni: fisarmonica Francesca Baccolini: contrabbasso Dave Radice: batteria
L’Orchestrina di Molto Agevole esegue con perizia, in totale vecchio stile e senza alcun uso di artefatti elettronici moderni, le eccezionali musiche di Secondo Casadei, Carlo “Zaclèn” Brighi, Ferrer Rossi, Mario Cavallari, Jaromir Vejvoda, Giovanni D’Anzi, Franco Nebbia e di tanti altri autori di musica da ballo e da balera del ‘900 nonché il proprio repertorio di inediti. Lo spirito che anima l’Odma è quello dell’ardore verso la grande epica musicale popolare e rurale che arrivò fino agli inizi anni ‘70, prima che il liscio diventasse altro (televisivo e talvolta di cattivo gusto).
Un concerto dell’Orchestrina di Molto Agevole è “divertimento agevolato!”
), si propone per feste, concerti, festival, serate danzanti, esibizioni private, contesti istituzionali, spazi occupati, rave o qualsiasi altra situazione bizzarra, all’insegna dell’universalità del linguaggio “liscio” che tanto bene rappresenta il vero linguaggio del substrato culturale italiano senza età. Molti gli ospiti che hanno orgogliosamente già cantato e suonato con L’Orchestrina: Vincenzo Vasi, Valeria Sturba, Roberto Dell’Era, Dente, Andrea Poggio, Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo, Serena Altavilla, Cesare Basile, Effe Punto, Alessandro Fiori, Fabio Rondanini, e moltissimi altri ancora. L’Odma, attiva dal 2013 (con in formazione tra gli altri Rocco Marchi, Sebastiano De Gennaro e Rodrigo D’Erasmo).
Dal 27 marzo “AI-Intelligenza Artificiale”, il nuovo singolo di Enni Zincone, sarà disponibile su tutti i digital store. La musica è ancora umana? Cosa succede quando l’intelligenza artificiale si insinua nelle nostre vite, anche nel mondo dell’arte? Enni lo racconta con il suo nuovo singolo!
Dopo il successo di “La Goccia” e un ritorno sulle scene carico di nuova energia, la cantautrice e produttrice musicale romana torna con un brano frizzante, allegro e up-tempo. Un pezzo che affronta con ironia e ritmo incalzante un tema sempre più attuale: la crescente presenza dell’intelligenza artificiale nelle nostre vite perfino nel mondo dell’arte e della creatività.
Con una penna affilata e un sound travolgente, che ricorda la sigla di un cartone animato, Enni ironizza e denuncia l’uso sconsiderato della tecnologia, ricordandoci che nessun algoritmo potrà mai sostituire il valore umano, l’espressione artistica e gli affetti.
Enni ci invita a riflettere sulla natura umana e su cosa rischiamo di perdere delegando tutto alle macchine. Il brano si chiude con una rielaborazione del celebre monologo di Blade Runner:“Non vedrai i bastioni di Orione, né i raggi B a Tannhäuser. E quei momenti andranno persi, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.”
Un pezzo che fa ballare e riflettere allo stesso tempo, confermando ancora una volta la sua capacità di unire leggerezza e profondità.
Enni Zincone, nome d’arte di Annachiara Zincone, è una cantautrice e produttrice musicale romana. Il suo viaggio nella musica inizia in tenera età. A sei anni entra nel coro “Le Piccole Voci” di Angelo Di Mario, col quale registra album e jingle, partecipando stabilmente a trasmissioni televisive in Rai e Mediaset.
Prosegue gli studi musicali approfondendo solfeggio, pianoforte, canto lirico e moderno e inizia a scrivere le prime canzoni intorno ai 20 anni.
Si esibisce live in vari locali romani, pubblicando nel frattempo diversi singoli e un album. E’ finalista in numerosi concorsi tra cui: SanremoLab (2008), Premio Augusto Daolio (2010), Premio Lunezia (2012), Genova per voi (2015) e Premio Curci (2015). Firma alcune canzoni con la Warner Chappell ed eÌ€ stata autrice per Micaela Foti e Roberta Bonanno.
Dal 2014, ha iniziato a produrre per la YPK e altre etichette cantautori e artisti emergenti. Nei successivi tre anni è giudice e coach di canto per il Tour Music Fest e docente d’Interpretazione e Songwriting presso il C.E.T. di Mogol ai Camp Estivi.
Nel 2023, apre a Formello il proprio studio di produzione musicale, l’“Imagine Studio” occupandosi di arrangiamenti, recording e mix. Sempre nel 2023 vince il bando SIAE “Per Chi Crea” con un progetto di cui eÌ€ la direttrice artistica, quello del cantautore Lorenzo Gulino. È produttrice artistica di due dischi per le Edizioni Paoline.
Oggi Annachiara non solo scrive e produce musica per sé stessa e per gli altri ma condivide la sua esperienza come docente di Song Lyrics presso il Saint Louis College of Music di Roma.
Dopo anni di ricerca e lavoro musicale sia su sè stessa che su altri artisti, approda alla maturità artistica grazie al sostegno di Tony Puja e pubblica altri suoi brani tra cui ricordiamo “Una rosa appassita”.
Il 20 settembre 2024 esce “La Goccia”, il suo nuovo ed emozionante singolo. A dicembre la cantautrice presenta il nuovo brano “Ne Vale la Pena”. Il 2025 si apre con il brano “AI Intelligenza Artificiale”.
Pubblicato il 28 febbraio su tutti i portali digitali il disco “Daimon” dei NUOVODISORDINEMONDIALE su etichetta Vrec Music Label (anche in versione vinile da collezione distribuito Audioglobe). Il disco della band romana è stato anticipato dai singoli C.E.S.E.” (con LucaRomagnoli dei Management),“Genesi”, “Perché non hai paura?”, “Mi piace davvero” e “Girasoli”.
Dal genio produttivo di Giulio Ragno Favero (Teatro Degli Orrori), i NUOVODISORDINEMONDIALE promettono un disco per rivitalizzare il rock italiano. “DAIMON” si muove tra esoterismo e citazioni bibliche unendo l’aggressività dell’elettronica al rock più spinto e malato. Ospite speciale del disco è LucaRomagnoli, voce dei Management (del Dolore Post Operatorio) che ha scritto e cantato il testo di “C.E.S.E.”. Le copertine sono tutti disegni originali ricchi si simbolismo a cura di LORENZO DE LUCA.
“Daimon” è il secondo album dei Nuovo Disordine Mondiale, disponibile esclusivamente in formato vinile autografato dalla band, numerato a mano in sole 200 copie. La produzione artistica è stata affidata a Giulio Ragno Favero (One Dimensional Man, Teatro Degli Orrori, Zu) che ne ha composto anche le musiche e ne ha ben definito i tratti Teatro Degli Orrori, Salmo, Fabrizio De Andrè, Tool.
Un pugno allo stomaco, una vera bomba di rock psichedelico e frastornante con testi in italiano estratti da una sorta di “bibbia moderna”.
I Nuovo Disordine Mondiale (precedentemente NDM) sono una band Alternative Rock italiana della provincia di Roma. Si formano nell’autunno del 2012 con Aldo Onori (voce e chitarra), GiulioColletti (batteria) e Valerio Pistilli (basso) a cui si aggiunge successivamente il chitarrista Giulio Scipioni. Il loro primo album autoprodotto è “All’Inferno” (2018) dal quale estrapolano tre singoli con video: “Io e te all’inferno” (MuseX), “Kofi” e “Alice nel paese degli orrori”. Nel 2020 iniziano la collaborazione con Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori) che porta alla pubblicazione dell’EP “Non so se avete presente” (Maninalto) da cui sono estratti i singoli “Indieota”, “Elettroshock” e “Cattiva madre”. Nel 2022 pubblicano una loro cover del brano “Un Giudice” di De André. Sempre nel 2022, dopo l’uscita di Valerio Pistilli dal gruppo, tornano in studio insieme a Giulio Ragno Favero, che li porterà a scrivere e registrare l’ancora inedito album “Daimon”. Questo darà un importante cambio di rotta al genere musicale della band, pur mantenendo le attitudini di base che li caratterizzano da tempo. Nel 2024 terminano i lavori di “Daimon”,e gli NDM firmano un contratto con VREC per la pubblicazione dell’album con il nuovo nome di NUOVO DISORDINE MONDIALE.
“Stasera No” è il nuovo singolo delle Risorse Umane, uscito venerdì 4 aprile 2025 via Notturno Dischi. Il ricordo fugace ma vivido di un’estate stranamente fredda.
Foto: Simone Zappacosta
Queste le parole con le quali il trio presenta la traccia: «Abbiamo troppo per partire e troppo poco per restare. Ci incontriamo comunque durante i preparativi: convulsi e affaccendati, sembriamo pronti a tutti, sembriamo buoni a nulla, ci sorridiamo arresi.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO “Ci duole rimarcare come la posizione di responsabile del Dipartimento F4 sia vacante da qualche mese. Durante la conseguente autogestione, le Risorse Umane del suddetto dipartimento hanno di fatto prevaricato i ruoli a loro assegnati contravvenendo alle linee guida aziendali e formando un trio PP/NW. L’azienda sta attualmente prendendo provvedimenti.”
Le Risorse Umane sono una band post punk / new wave nata sulla direttrice che divide le due grandi metropoli italiane di Milano ed Ancona. Al momento in numero di tre, i membri del gruppo si sono incontrati all’inizio degli anni 20 seguendo certe rotte in diagonale. 80, 90, 00 sono le decadi di riferimento da cui le risorse attingono a piene mani per creare il loro immaginario sonoro.
É disponibile da martedì 15 aprile 2025 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo dei Golden Hind. Un nuovo intenso capitolo dal titolo “Hypno-Girl“, un racconto di un’attrazione fatale, una relazione che consuma, che ipnotizza fino a svuotare chi ne cade vittima. Il brano, che anticipa l’album di debutto di prossima uscita, utilizza la figura di un vampiro come metafora di un amore tossico, un legame in cui si finisce per cedere completamente, perdendo pezzi di sé, senza più distinguere il piacere dalla dipendenza, la passione dalla distruzione.
Il sound è un perfetto specchio di questa ambiguità: chitarre vibranti e synth magnetici avvolgono l’ascoltatore in un’atmosfera sospesa tra desiderio e pericolo. La voce attraversa melodie seducenti e taglienti, proprio come la relazione di cui parla il testo: un gioco di seduzione e manipolazione in cui il protagonista sa di perdersi, eppure non riesce a resistere. “Hypno-Girl” è la colonna sonora di chi ha amato troppo, di chi si è lasciato trascinare oltre il punto di non ritorno, di chi si è ritrovato a guardarsi allo specchio senza più riconoscersi.
What secrets do you hide? Your voice could pull me deep inside
Eseguito da: Golden Hind Compositori: Tiziano Elia Favata, Simone Turatti, Ivan Kristoff Padul. Autore: Tiziano Elia Favata Prodotto da: Golden Hind – Oddsphere Origini/Label: Golden Hind
Registrato: Bluescore Studio di Milano
BIO:
Golden Hind è una band di Milano che mescola rock alternativo ed elettronica con un’anima profondamente blues. Il loro sound è una fusione di chitarre incisive, synth ipnotici e una vocalità graffiante, intensa, capace di evocare emozioni viscerali e profonde. I testi esplorano le contraddizioni della vita moderna, tra desiderio e disillusione, sogno e realtà.
Nato nel 2023 dall’incontro di musicisti con una lunga storia alle spalle, il progetto ha già conquistato un pubblico fedele in tutta Europa, esibendosi come street musicians e costruendo una solida presenza a Londra, dove hanno calcato palchi prestigiosi come il Blues Kitchen di Camden Town, The Color Factory e Engine Rooms.
Con l’ambizione di lasciare un segno nella scena internazionale, Golden Hind ha saputo attrarre l’attenzione anche sui social media, dove alcuni dei loro video hanno superato il milione di visualizzazioni.