Ridere delle proprie tragedie personali, mentre in background gira un sound che viaggia a mille, che corre più forte del contemporaneo e della propria malinconia: LOST MY WEED IN THE WOOD è il nuovo singolo, e il nuovo inizio, di FERRYLIFE.
LOST MY WEED IN THE WOOD (ho perso la mia erba nel bosco) è un brano che racconta di quando FERRYLIFE ha perso la sua erba nel bosco a un rave party.
“Questo può sembrare divertente, ma è stato in realtà un incubo perché ho dovuto parlare con la gente da sobrio. Scherzi a parte, il brano utilizza un taglio ironico per sviscerare gli aspetti più profondi di una dipendenza psicologica, come il non riuscire a divertirsi e a comunicare con gli altri senza l’abuso di sostanze e il non essere in grado di rimanere da soli con i propri pensieri”.
Musicalmente, il genere è hyperfolk: una chitarra lo-fi gira in loop per tutta la durata del pezzo accompagnata dal suono delle cicale, mentre un beat sincopato e un’inquietante voce piccata completano il tappeto sonoro, creando un ritmo ansiogeno e allo stesso tempo ballabile.
“Sono Ferrylife. Sono un musicista di Firenze, una drag persona non binaria, una internet sensation e un demone che è riuscito a scappare dal sottoscala. I miei generi preferiti sono l’hyperpop e le signorine che suonano la chitarra con fare malinconico, due aspetti che ho messo insieme in un genere misto che amo chiamare “hyperfolk”.
Gli argomenti principali dei miei testi sono super divertenti: malattia mentale, dipendenza e trauma bonding. Ma niente va preso troppo sul serio, perché se c’è una cosa che ho capito è che l’unico modo per sopravvivere alle tragedie personali è trovare un modo cinico e contorto per riderci sopra (anche se nel frattempo stai piangendo istericamente).
Attualmente sto lavorando al mio album d’esordio “triggerwarning”, dieci tracce in lingua inglese che esplorano il confine tra la completa trasparenza che viene richiesta all’artista dalla società e dai social media e le cose brutte, rancide e oscure che si celano dietro la suddetta trasparenza e che in realtà non vorremmo affatto vedere”.
Il brano è stato prodotto da FERRYLIFE e LILLO MORREALE, mixato e masterizzato da Lillo Morreale, distribuito per l’etichetta LA RUE MUSIC con foto promo e copertina a opera di VALENTINA CIPRIANI.
Fuori su tutte le piattaforme digitali da giovedì 12 dicembre 2024 il nuovo singolo di isygold dal titolo “Christmas Alone”. Un piccolo canto di Natale disperato, per chi è solo, per chi non sta bene, e per chi vede acuirsi le proprie fragilità in un periodo di benessere obbligatorio. Il brano è stato prodotto da Giacomo Zorzi con il supporto vocale di Paolo Cerruto (Addict Ameba).
isygold (al secolo Alessandro Isidoro Re) è un compositore e polistrumentista che unisce le sonorità UK/USA di fine ‘900 e inizio secondo millennio. Dopo aver suonato in diversi complessi della scena musicale milanese, tra i quali Budavari, TóMM e KBB Orchestra, ha intrapreso il percorso solista dal dicembre 2023.
CASX torna finalmente con un nuovo album disponibile venerdì 29 novembre 2024 per l’etichetta v4v Records. Disco dalle influenze post punk, shoegaze e indie rock racconta la storia di Isobel Gowdie, una giovane donna scozzese del 1600 oppressa dai potenti del suo tempo. Nei suoi racconti, si proclamò strega e descrisse il suo legame con il diavolo, l’unico a darle ascolto. Il progetto di CASX riprende la sua storia come metafora moderna: una ragazza del 2024, in cerca di evasione e ascolto, in un mondo dove la società cambia nelle apparenze ma non nella sostanza. Isobel, come una Giovanna d’Arco contemporanea, catapultata nel presente dopo essere stata impiccata, scopre che il male non è il diavolo, ma l’uomo stesso.
Nel nuovo disco Isobel, CASX ha realizzato due collaborazioni per lei particolarmente significative. “Janet”, in featuring con Kuni, è un brano potente e difficile, che affronta tematiche di denuncia ma che parla anche dell’importanza del supporto reciproco, specialmente tra vittime. Un pezzo che unisce forza e vulnerabilità, creando un dialogo emotivo intenso. Dall’altro lato, “Eraserhead”, realizzato con Ibisco, è la focus track del disco e la canzone più fuori dagli schemi dell’intero progetto. Un brano di matrice elettronica scura, dove le voci di CASX e Ibiscosi incontrano metaforicamente sul patibolo, ripercorrendo la propria vita in cerca di assoluzione prima della fine. Questi due featuring sono volutamente i poli opposti di Isobel: uno più intimo e sospirato, l’altro duro e crudo. Entrambi, però, sono un’esplosione di rabbia, ognuno a suo modo, e rappresentano l’anima più profonda e sincera del disco.
CASX (si legge CASPER) è il progetto di Arianna Puccio, che fluttua tra dream pop, shoegaze e midwest emo, con l’intento di esorcizzare i fantasmi del passato con uno stile unico e riconoscibile, impregnato di citazioni cinematografiche e immagini oniriche dal passato che si intrecciano con l’attualità ricca di biografico vissuto. Tra le sue reference: Daughter, Brand New, Citizen, Ethel Cain, Nirvana, Editors, Boygenius, Julien Baker e tanti altri.
Nel 2023 rilascia “Nessuno Vuole Essere Mio Amico” il suo disco d’esordio, preceduto da 5 singoli. Due volte scelta da Spotify Italia come copertina di Rock Italia, nel corso del primo anno di attività è finita nei radar di testate come: The Wom, Rockit, Bossy, Sky TG24, suonando dal vivo all’Arci Bellezza, al Rock ‘n’ Roll, all’Edonè e aprendo i concerti di Ibisco in Santeria e dei Voina all’Arci Bellezza.
Dopo una pausa estiva, CASX entra nel roster di v4v Records e comincia a scrivere il suo prossimo album “Isobel”, in uscita in autunno 2024. Questo disco, sempre prodotto da Matteo Rizzi (Forse Danzica) e da Marco Boffelli (Armo), racconta un’altra faccia del progetto, una versione più adulta di Arianna. Sonorità post-punk/midwest emo si uniscono ad un mondo più indie-folk/alternative rock, attraverso quello che sarà un concept album profondo che racconta leggende del passato fino ad arrivare alla contemporaneità dell’oggi, rivelando contraddizioni mai scomparse e ancora oggi attuali.
Torna Bandit con un singolo disponibile da venerdì 6 dicembre 2024 su tutte le piattaforme digitali per Bradipo Dischi (in distribuzione Believe): un nuovo brano dal titolo “La nostalgia“, che segue il precedente singolo “Camerata“, pubblicato a novembre. I due brani arrivano dopo una lunga assenza dalla pubblicazione di un piccolo cult della scena indipendente: nel 2011 uscì infatti clandestinamente il primo album di Bandit “Quando la luce grande della discoteca“, pubblicato poi ufficialmente in versione restaurata nel 2023, che fu un inconsapevole manifesto generazionale irriverente e dolce-amaro.
La nostalgia e la retromania hanno stufato, insieme col minimalismo e l’indie-pop. In questo nuovo brano sfrontato Bandit dissacra e dileggia la wave modaiola in atto, cercando di rompere il velo patinato di entusiasmi facili e recensioni che magnificano tutto a prescindere, e provando di fare “letteralmente” una critica musicale. Ne uscirà sconfitto? Certo che sì. Contiene omaggi a Umberto Tozzi fuori tempo massimo, percussioni vintage e, ovviamente, finale in fade-out.
Guccini sclerò giustamente contro Bertoncelli, ma oggi avercelo un Bertoncelli. La critica è diventata una forma molto paracula di pubblicità, si è appiattita su di essa, nessuno parla male di niente, è tutto bellissimo, tutto freschissimo! Per questo ho deciso di creare una critica musicale, letteralmente.
Matteo Manzo (chitarre, synth) Paolo Bandirali (chitarre acustiche, CasioTone) Giovanni Colombo (batteria e percussioni) Pierpaolo Alberici e Matteo Portugalli (cori) Produzione e registrazioni di chitarre e synth di Matteo Manzo Voci e batteria registrate da Matteo Portugalli presso Garage 206 Mix di Matteo Portugalli Master di Andrea De Bernardi presso Eleven Mastering Studio Foto di Francesca Infante
BIO:
Bandit è un cantautore intelligente e sensibile che viene suo malgrado travolto dalla turbotamarragine della provincia più remota di Milano, finendo irrimediabilmente assorbito dalle discoteche e dalla ketamina. Come un Omero degli anni zero, tra il 2008 e il 2011 compone “Quando la luce grande della discoteca“, una fotografia amara e neorealista dei lunghi pellegrinaggi serali a caccia di vagina nei primi anni zero e delle strane creature che abitano queste zone d’ombra. Per dieci anni porta in giro chitarra alla mano quest’opera che nel sud di Milano diviene un piccolo cult, senza mai trovare tuttavia una veste definitiva.
Nel 2023 entra in Bradipo Dischi, e con il loro aiuto riesce finalmente a produrre e a fare uscire ufficialmente nel novembre dello stesso anno il suo piccolo capolavoro underground. A un anno dall’uscita dell’album di esordio, torna con “Camerata”, singolo che prelude al suo secondo lavoro “Grigia” in uscita a gennaio del 2025.
Esce in CD e su tutte le piattaforme digitali, il 22 novembre 2024, il primo EP “Il Seme” del cantautore ferrarese STEFANO FERRIOLI, anticipato dal singolo “Attimi”, distribuito e promosso da (R)esisto, produzione artistica Michele Guberti (Massaga Produzioni), realizzato presso il Natural Headquarter Studio.
ASCOLTALO QUI: https://verseone.me/il_seme
Così STEFANO FERRIOLI presenta il lavoro discografico: Il seme è un traguardo prezioso. L’ho custodito per un po’ in attesa della consapevolezza che potesse poi germogliare. Il seme è un EP di esordio che racconta della vita, dei sentimenti, delle emozioni, dei concetti, dell’amore per l’esperienza portata avanti. È un labirinto di contraddizioni che cerca di disegnare un quadro appassionato di un mondo in uso che tende a non parlare mai della complessità: che sottolinea le diversità ma che non le approfondisce mai, che racconta di un mondo afono che urla forte. Il seme racconta di un mondo che riflette sul quel che è, di un mondo che cerca di guarire dalla diagnosi di insoddisfazione cronica, che ci rende incerti ed incompleti. Il seme è una costruzione lenta. Un accudimento paziente fatto di scoperte, di semplicità, di essenza e profondità. Cerca di essere una grammatica umana ed emozionale. Il seme non fa propaganda e non vuole essere un manifesto, il suo obiettivo è di raccontare un mondo in cui ci si ferma per respirare, riflettere e ripartire. Il seme sono cinque canzoni legate da un filo comune che è la vita. Queste canzoni hanno la presunzione di fornire una chiave di lettura di ciò che siamo e che viviamo in relazione agli altri. Sono cinque canzoni suonate. Sussurrate e sudate. Le sonorità nascono dal suono di strumenti. Veri e propri attrezzi del raccolto che arriverà dopo la semina. Abbiamo costruito cinque canzoni tra l’acustico e l’elettrico e utilizzando quel che bastava di sintetizzatori che avessero un equilibrio, che si fermassero sempre nel momento precedente al passare a qualcosa che non fosse “musica leggera”.
Ho deciso di uscire con “il seme” – dichiara il cantautore – perchè era ora di fare un disco. In un tempo in cui si ha sempre “urgenza” di dire qualcosa, io c’ho riflettuto parecchio prima di decidere che fosse venuta la sua ora. Ritengo che sia un risultato molto rappresentativo del mio modo di sentire la musica e di raccontare che cosa ci succede attorno e dentro. Irrido un po’ questo collasso epocale che stiamo passando, collasso di umanità, di etica e di grammatica delle emozioni. E alla fine ho deciso che il seme era pronto per uscire e farsi conoscere.
Tracklist: 01 Io sono il mare, 02 La notte porta consiglio, 03 Nenia (senza far rumore), 04 La voce dell’anima, 05 Attimi
Biografia
Stefano Ferrioli, nasce a Portomaggiore, in provincia di Ferrara.
In età adolescenziale comincia a cantare nei gruppi musicali che nascevano al liceo.
Gli amori musicali di gioventù erano Dylan, Neil Young, Joan Baez, Leonard Cohen. Ma anche tutto il cantautorato italiano in maniera particolare quello Genovese, Endrigo, Lauzi, Paoli, Tenco, Bindi.
Frequenta corsi di canto con l’insegnante Rita Botto di Bologna.
Parallelamente inizia a fare teatro dapprima con compagnie amatoriale e poi inizia un percorso
semiprofessionistico fra il teatro e la danza collaborando con compagnie di Teatro sperimentale.
Attorno ai 20 anni rimane folgorato dal movimento musicale culturale brasiliano del tropicalismo: Milton Nascimento, Chico Buarque, Caetano Veloso, Maria Bethania e Gilberto Gil entrano prepotentemente nell’idea e nella sua passione musicale. Insieme a tutto il movimento musicale di rock alternativo newyorkese e al nuovo cantautorato pop elettronico italiano.
Dal 1998 al 2015 ha portato in giro cantato e interpretato un omaggio a De André con il patrocinio della Fondazione De André.
Poi nel 2020 inizia a scrivere canzoni. Inizia a studiare armonia e composizione e nascono le prime canzoni: “E va”, “Tempo” e “AhMamì”.
Questi tre brani fanno parte di un progetto che prende come riferimento il periodo della scuola genovese degli anni 70.
Nel 2023 inizia la collaborazione con Massimiliano Lambertini e Michele Guberti per la produzione del suo primo EP dal titolo “Il seme”, presso il Natural Headquarter Studio di Ferrara.
Crediti
Testi e musiche di Stefano Ferrioli
Registrato e mixato da Michele Guberti presso il Natural HeadQuarter Studio di Ferrara
BOHRIS è tornato con il suo secondo singolo “Pezzi di vetro”, disponibile su tutti i digital store dal 29 novembre. Il brano, realizzato in collaborazione con la Saint Louis Music Production, è un’introspettiva sulla fragilità della vita o meglio di quei momenti di calma che sembra regalarci la vita.
Il sound è un pop elettronico che accompagna un testo malinconico ma fortemente accattivante. Un ritmo che nei primi secondi inizia soft ma che nel giro di pochissimo tempo trascina l’ascoltatore in un loop indimenticabile. Il ritornello ti entra in testa e la melodia ti fa muovere, impossibile resistere allo stile di BOHRIS.
“Pezzi di vetro” è uno sguardo sui momenti di equilibrio e relax che all’improvviso spariscono. Quelle che ci sembravano certezze crollano e ci sentiamo solo dei pezzi di vetro, come se niente potrebbe rimetterci di nuovo insieme.
“La calma è fragile come il vetro, tutto può cambiare in un istante e arrivare il caos. L’equilibrio è difficile da mantenere in questo mondo in cui siamo sempre più in bilico. Basta un soffio per cadere a terra ed esplodere come vetro”, così BOHRIS descrive il proprio brano.
Bohris è un cantautore nato nel 1998. La sua carta d’identità dice che ha 26 anni, ma in realtà a volte si sente bambino di 8 anni e altre volte un ragazzo di 18. Nato in un paese sul mare che si chiama Tarquinia, in provincia di Viterbo, vive a Roma dal 2016.
Ha da sempre avuto un’attitudine per la musica che lo ha portato a fare le prime esperienze sin da piccolo. Gli piace scrivere e raccontare tutto quello che passa per la sua testa.
L’atmosfera notturna fa da padrona nelle sue canzoni, infatti è il momento della giornata in cui preferisce scrivere. La notte fa riflettere e nel silenzio i pensieri si fanno più nitidi e Bohris cerca di tradurli in musica. Nel Pop/Elettronico trova la sua principale espressione artistica ama sperimentare anche generi differenti (EDM, Rock, ecc)
Nel 2023 firma con l’etichetta Saint Louis Music Production e nell’estate 2024 pubblica il suo primo singolo “Dosi di Nostalgia”, seguito a novembre da “Pezzi di vetro”.
La sua musica per Bohris è un viaggio tra il caos della vita quotidiana e la tranquillità della vita notturna con qualche tappa nella spensieratezza dello svago.
“TNT” è il nuovo singolo di Derri, uscito martedì 3 dicembre 2024. Un brano che, con una certa dose d’ironia, esprime il conflitto interiore delle prime fasi dell’innamoramento. Gli effetti “atomici” dell’improvviso e conturbante entusiasmo vengono esaltati dal mood danzereccio e da un tappeto di sintetizzatori 80s.
Foto: Vincent Navarro
Queste le parole con le quali il cantautore presenta la canzone: «”TNT” è un lavoro frizzante che parla con ironia della paura di innamorarsi, che si fa viva quando è troppo tardi. Il carattere dance del brano rispecchia l’esplosività dell’entusiasmo dei primi momenti, l’agitazione della perdita di controllo e il desiderio di ingaggiarsi in una nuova relazione che fa a pugni con l’istinto di correre ai ripari. Gli elementi elettronici e synth tipici del pop si abbinano alla chitarra acustica e allo stile indie: il risultato è un brano che fa muovere il corpo, pur mantenendo un carattere cantautorale. Il concept del conflitto interno viene mantenuto nella parte visiva dove Derri “combatte” un incontro di pugilato con una ragazza, che è il teatro delle sue peggiori preoccupazioni. Il cantautore, infatti, subisce attacchi senza reagire fin dalla conferenza stampa. L’unica possibilità che ha è provare a prepararsi inutilmente e ad esprimersi con la musica, andando verso un epilogo che lo vede, in ogni caso, sconfitto.»
Puoi ascoltare il brano qui:
BIO DERRI è un cantautore per necessità. Crede che la vita ordinaria sia psichedelia, che dentro alle cose di tutti i giorni ci sia tutta la poesia e il dramma di cui abbiamo bisogno. Abbracciando un ampio spettro di generi e influenze e attingendo dalle esperienze personali più diverse, ha sempre cercato, come un alchimista, il giusto equilibrio tra canone e follia, tra pensiero ed emozione, senza mai rivelare del tutto quanto ci fosse di suo in quanto veniva raccontato. Canta in modo distintivo testi vividi, di fronte a interi panorami sonori per un’esperienza pop che è tutto fuorché plasticosa, pur mantenendo il carattere da hit. I suoi brani immortalano le affascinanti stranezze e le contraddizioni dell’esperienza in uno sfondo animato e ricco di dettagli.
Tornano i Not My Value con un nuovo singolo dal titolo “Silence“, un nuovo capitolo che segue il precedente singolo “Sign Language“, disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 6 dicembre 2024. Il brano è un mantra musicale, ispirato al film “La zona d’interesse” (di Jonathan Glazer). Guardando il film durante la lavorazione di Silence, il duo di stanza a Milano si è trovato a riflettere su quanto il male possa diventare normale, invisibile sia agli occhi di chi lo compie, sia a quelli di una società che preferisce non vedere. Questa riflessione ha gettato le basi del brano, esplorando l’immagine del muro – fisico e metaforico – che costruiamo ogni giorno, anche rifugiandoci dietro i nostri schermi e telefoni.
“Silence” è quindi a metà tra un’ammissione di colpa collettiva e un momento di silenzio rispettoso per tutte le cose che non stanno funzionando nel mondo. È un invito a fermarsi, a prendere coscienza e a guardare senza distogliere lo sguardo.
Abbiamo creato Silence come una pausa consapevole, un invito a guardare oltre i muri che ci costruiamo. La parte musicale del brano è nata quasi per caso, evolvendosi da un pezzo completamente diverso su cui stavamo lavorando. Un giorno, durante la preproduzione, abbiamo isolato i cori e ascoltato in solo. Ci hanno colpito profondamente: sembravano evocare qualcosa di misterioso e potente, un richiamo lontano. Da lì è nato Silence: quei cori sono stati modificati, pitchati e stretchati fino a diventare il cuore pulsante del pezzo, dando vita a un sound meditativo e profondo che incarna perfettamente il suo significato.
Abbiamo registrato il brano in studio da Lele Battista e abbiamo scelto di non usare molto riverbero sulla voce principale, per mantenerla nuda ed essenziale, sussurrata ma al tempo stesso presente. Ascoltando attentamente, si può percepire che la voce principale è sostenuta da una voce pitchata all’ottava bassa, quasi impercettibile, ma che dona forza e sostegno. L’ambiente musicale e la voce pitchata sono oscuri, in contrasto con la voce principale, eterea e leggera. Metaforicamente, questa voce delicata si fa spazio in un mondo in rovina per denunciare la situazione. Solo fermandosi e ascoltando attentamente, si percepisce la voce pitchata, proprio come solo fermandosi nella nostra quotidianità possiamo renderci conto di come rischiamo di diventare insensibili a ciò che ci circonda, continuando a vivere nel nostro piccolo mondo senza accorgerci che, poco lontano, accadono cose che non dovremmo ignorare.
Direzione artistica: Lele Battista Mix e master: Francesco Ciccio Ingrassia Artwork cover: Christian Boragine
BIO:
“Not My Value” non è solo un nome, è un vero e proprio manifesto. Con questa scelta, Lisa e Claudio hanno voluto sottolineare l’importanza di andare oltre la musica. “Non il mio valore” è un promemoria per loro stessi di non identificarsi esclusivamente con la loro arte, ma di riconoscere la propria umanità e i propri valori al di là della creazione musicale. Questo distacco terapeutico ha permesso loro di approcciarsi alla musica con una maggiore libertà e sensibilità.
Fuori dal 15 novembre su tutti i digital store “Pure a te”, il nuovo singolo dei Mescalina. Un brano che racconta la fine di una storia senza mezzi termini. Una canzone onesta, un racconto universale e privo di retorica.
La fine di una storia non è mai facile e i Mescalina parlano del momento in cui tutto il romanticismo finisce e rimane solo l’amarezza e la voglia di gridare in faccia quello che si prova. Uno sfogo delicato, frizzante ma diretto.
Parole dirette, ritmo frenetico dalle sonorità synthwave ’80s e il sound tipico della band descrivono il momento immediatamente successivo alla fine di una storia. Quel momento quando, prendendo le giuste distanze, si riesce a guardare l’altra persona senza il filtro del romanticismo
I Mescalina fanno sorridere e creano allo stesso tempo il brano che tutti vorremmo a portata di mano quando finisce una storia.
Il brano, catchy e scanzonato, ridimensiona le delusioni amorose e porta a una realtà meno romantica, molto più terrena spogliandole dei connotati romantico/malinconici tipici delle canzoni che trattano questo
argomento.
“Il ritornello è un grido intergenerazionale da pompare a palla ovunque o semplicemente da dedicare a qualcuno“, così i Mescalina descrivono il proprio brano.
I Mescalina sono una band fondata dal cantautore e produttore partenopeo Sika (Luigi Sica) nel 2017 che dopo un periodo di pausa nel 2020 ora sono tornati più forti di prima!
I loro inizi sono scoppiettanti. Nel 2017 pubblicano il loro primo omonimo EP e diventano headliner al BaccalàRèStreetEvent2018. Il loro singolo “Chiamami amore adesso” li porta sul palco di Sanremo 2018 nella categoria giovani dove arrivano sesti nella classifica generali e terzi al televoto.
Da Gennaio a Marzo 2019 lavorano sulla scrittura dei nuovi brani insieme al produttore disco di platino Mauro Spenillo che li affianca tutt’ oggi nel loro percorso e pubblicano da indipendenti il terzo singolo “Ci Trasferiamo A Paris”.
Il 14 Giugno 2019 danno il via al loro tour con la data zero a Napoli insieme al lancio del brano “Ci salverà la dottoressa Giò”. Un tour che li porta sul palco di venue importanti come Demodé di Bari, Ostello Bello di MIlano e Flower Festival di Collegno. Aprono artisti noti come Ex Otago e Pinguini Tattici Nucleari.
Nel 2020 si prendono un piccolo periodo di pausa, ma tornano più forti di prima nel 2023 con una nuova formazione e un nuovo sound più synthpop.
Il 16 Giugno 2024 sono headliners per il Certo Festival, a Luglio vincono il premio “miglior band” alla nona edizione di “Je sò pazzo Music Festival”. Il 31 Agosto con il brano “Xanax” vincono la prima edizione dello “Zomusic contest”. Vittoria che gli permette di aprire il concerto di Max Gazzè in Piazza Vittorio Veneto a Sesto Fiorentino l’ 01 Settembre.
Il 15 novembre pubblicano il nuovo singolo “Pure a te”.
Si intitola Broken Memories il nuovo singolo firmato da Federico Puglielli, un brano elettrico e intenso che racconta di memorie spezzate ma particolarmente significative, che arrivano dal passato per comunicare e tornare vive.
“Sono tornato da Londra dopo aver vissuto una delle esperienze più magiche della mia vita, suonare in camera di Jimi Hendrix. Il fatto è avvenuto per puro caso davanti agli occhi increduli degli altri visitatori. Una volta tornato a casa, ho subito incorniciato la foto (o reliquia) di Jimi presa proprio al museo. E mentre la tagliavo per farla entrare nella cornice, mi è venuta l’idea del pezzo! Un riff rock, il testo il più psichedelico che mi sia venuto, un racconto frammentato di una persona che parla da un’altra dimensione. Lui? Qualcun altro? Il dubbio rimane, ma quei frammenti di foto tagliata rimasti sul pavimento (they seem so lonely on my floor) mi hanno lanciato nella dimensione del brano”.
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Federico Puglielli è un chitarrista e cantautore che ha mosso i primi passi nella scena musicale con gli Hawkesi, una band attiva dal 2020 al 2022 che ha pubblicato sei singoli, affermandosi per il suo stile originale e un’ottima presenza sul palco. Attualmente, è il chitarrista degli Essence, una band appena nata che sta lavorando alla scrittura del suo primo disco.
Negli ultimi due anni, Federico ha avviato una carriera solista, pubblicando due EP: “Route 27” e “Long Nights, Great Dawns!”, dai quali sono stati estratti i singoli “No Destination” e “The Light Is Gonna Set You Free”. Questi lavori hanno consolidato la sua reputazione come artista versatile ed eclettico. Le sue esibizioni dal vivo, che spaziano tra concerti solisti e collaborazioni con gruppi locali, hanno catturato l’attenzione del pubblico per la loro autenticità.
Il suo repertorio comprende brani originali in inglese, tra cui i già apprezzati “A Better View” e “No Destination”, che raccontano emozioni e storie con uno stile intimo e diretto. Ora, Federico si prepara a lanciare il suo prossimo singolo, “Broken Memories”, nato da un’esperienza unica: la visita al museo di Jimi Hendrix a Londra, dove per puro caso ha avuto l’opportunità di esibirsi nella camera da letto del leggendario chitarrista insieme al chitarrista asiatico Idé Takemoto. Questo momento speciale ha ispirato una canzone rock significativa, che rappresenta una nuova pagina della sua carriera artistica.
Con un percorso che spazia tra progetti collettivi e la ricerca di un’identità artistica personale, Federico Puglielli continua a esplorare nuove strade musicali, dimostrando una dedizione e una passione che lo rendono una delle voci più interessanti della scena indipendente.